Oncologia Medica Policlinico Gemelli

 
3.5 (63)

Recensioni dei pazienti

63 recensioni

 
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Competenza 
 
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Assistenza 
 
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Pulizia 
 
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Servizi 
 
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Il miglior supporto che potessi immaginare

Ambiente familiare, affettuoso ed estremamente competente.
Mi sono sentita accudita e protetta sia dal personale medico che paramedico. Nonostante i giorni pesanti per la malattia, il personale mi ha aiutata ad affrontare questa esperienza nel miglior modo possibile.
Grazie a questo meraviglioso reparto.

Patologia trattata
Microcitoma polmonare.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
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Chemioterapia neoadiuvante e follow up

Un sentito ringraziamento al chirurgo dott. D’Archi che, con la sua disponibilità, competenza, passione e sensibilità sia prima che dopo l’intervento, ha saputo sostenermi ridandomi fiducia nella vita.
Intervento di mastectomia con ricostruzione del seno destro + asportazione linfonodi ascellari.
Un particolare ringraziamento a tutta l’equipe di Oncologia e alla dott.ssa Antonella Palazzo, che tutt’oggi mi ha in cura.

Patologia trattata
Carcinoma infiltrante G 2 HER2 3+ mammella dx.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Ottimo reparto

Paziente sottoposta a trattamento chemioterapico e seguita con attenzione.
Ottimo reparto sotto ogni punto di vista.
Competenza e umanità.

Patologia trattata
K colon.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Grande professionalità

E' da circa un anno che sono stato operato di lobectomia al polmone destro presso il reparto Chirurgia toracica del Gemelli dalla dr.ssa Elisa Meacci e quindi ora sono passato a Oncologia, affidato alle cure della dott.ssa Michela Quirino.
Dopo vari esami di Tac e risonanza magnetica, le metastasi sono passate ai femori e colonna vertebrale, comportandomi dolori che andavano via solo con antidolorifici. A quel punto mi sono stati prescritti 5+5 cicli di radioterapia prima ai femori, poi alla bassa colonna vertebrale, con esito discretamente positivo per i dolori; in più un busto con stecche che mi dà molto sollievo.
A questo punto la brava dr.ssa Quirino mi propone dei cicli di chemio con ricovero per monitoraggio nell'ottimo reparto di Oncologia del Gemelli. Dopo essere stato sottoposto a vari esami, compresa Tac con mdc, e impiantato di port ascellare, ho fatto il primo e secondo ciclo di chemio con esito fisico abbastanza buono. Sono stato dimesso con programma terapeutico e con i prossimi appuntamenti per le visite e per la chemioterapia.
Ringrazio pertanto la dr.ssa Michela Quirino, la dr.ssa Alessandra Cassano, l'ottimo staff medici specializzandi, la caposala e in particolar modo il personale infermieristico del reparto, che si adoperavano continuamente all'assistenza dei malati.

Patologia trattata
Metastasi ossea di angiosarcoma.
Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

ECCELLENZA

Il 31 gennaio 2021 mi viene diagnosticato in un pronto soccorso di Roma una sospetta neoplasia al Pancreas e vengo invitata a rivolgermi ad un centro specializzato in questo tipo di problematiche.
La mattina seguente mi reco al PS del Policlinico Gemelli ed è da qui che inizia la mia storia.
Ad oggi sono circa 6 mesi che sono in cura presso il Reparto di Oncologia Medica del Gemelli e, al contrario di quello che ho letto nelle tante recensioni negative, affermo con convinzione si tratti di un Centro di grande competenza, dove mi sento seguita in quello che è divenuto il mio nuovo percorso di vita.
Ho un carcinoma neuroendocrino del pancreas (patologia rara), quando sono entrata per la prima volta in Reparto stavo malissimo e a malapena riuscivo a camminare.. A distanza di 5 mesi e 5 cicli di chemioterapia, la mia condizione è notevolmente migliorata e, a parte la perdita dei capelli, non appaio davvero come una persona malata.
La professoressa Alessandra Cassano è una medico straordinario, così come la Dott.ssa Michela Quirino e la Dott.ssa Lisa Salvatore, che mi seguono con scrupolo e umanità.
Non so certamente cosa il futuro mi riservi, ma sono certa che dove mi curano lo fanno con il massimo impegno, lo stesso con il quale anche io provo a combattere questa battaglia.
Vincenza

Patologia trattata
Carcinoma neuroendocrino del pancreas.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Opinione DH Oncologico policlinico Gemelli

Si sente spesso parlare di mala sanità, ma personalmente posso testimoniare di un’esperienza completamente diversa. Da un anno e mezzo sono in terapia presso il reparto di Oncologia del Gemelli di Roma, affidato alle cure del dott. Ettore D’Argento e della sua equipe.
Dopo 1) toracocentesi 2) talcaggio, terapia immunoterapica con Pembrolizumab + protocollo sperimentale Leonore-495 (da agosto 2019, ancora in corso).
In tutti questi mesi sono sempre stato seguito con ottima professionalità, con simpatia umana e cordialità, sia da parte del dott. D’Argento stesso, sia da parte dei suoi collaboratori tutti, tra i quali mi è doveroso ricordare la dott.ssa Cannella.
A tutti loro vanno il mio riconoscimento e la mia gratitudine.

Patologia trattata
Adenocarcinoma polmone sx.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Ringraziamenti

Sono la sorella del paziente Vertullo Felice, operato di carcinoma del colon a marzo 2018.
Vorrei ringraziare con tutto il mio cuore il Dott. Armando Orlandi, che sta seguendo mio fratello ormai da più di due anni. Sempre attento, estremamente competente e professionale, disponibile in qualsiasi momento e per qualunque problema, nonchè profondamente umano... Nonostante la lontananza fisica, non ci ha mai fatto sentire “abbandonati”. Sono certa che la sua sensibilità e dedizione saranno ricompensate in questa vita e anche oltre. Per il momento ha tutta la nostra gratitudine e riconoscenza!

Patologia trattata
K del colon-retto.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Ringraziamenti

Sono Filomena Sabella, operata presso il Policlinico Gemelli di Roma per un carcinoma al colon.
Dopo l’intervento sono stata sottoposta a dei cicli di terapia presso il DH Oncologico dello stesso Policlinico.
Qui ho incontrato il dottor Michele Basso, giovane medico oncologo competente ed attento.
Lui mi ha seguita con pazienza, benevolenza ed umanità si da non farmi mai sentire un numero sulla poltrona.
Ho apprezzato molto la sua preparazione, la sua fermezza e la sua umanità che mi ha aiutato molto a sostenere terapie lunghe ed anche debilitanti.
Lo voglio ringraziare pubblicamente, perché in questo marasma di pandemia non esita a seguirmi ed a incoraggiarmi per sostenere le mie fragilità.
Spero di poter cronicizzare la malattia e di poterlo ulteriormente ringraziare.
La sanità ha bisogno di figure operative come lui.
Auspico che la Fondazione apprezzi e sostenga il suo impegno, la sua professionalità e la sua dedizione.
Grazie dottor Basso.

Patologia trattata
Carcinoma colon retto.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Ottimo reparto

Mio padre è in cura presso il reparto di Oncologia, seguito dal Dott. Roberto Iacovelli con alta professionalità e profonda umanità.

Patologia trattata
Tumore vescica.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Ringraziamenti

Il Prof. Carlo Antonio Maria Barone ha curato mio padre, Arturo, affetto da un carcinoma avanzato al polmone dal 2006 al 2008. Nei momenti di tristezza, ci conforta la certezza di averlo messo in ottime mani.
Infatti sia il Prof. Barone che il Prof. Garcovich lo hanno curato con grande competenza ed onestà.
Non bisogna confondere il cancro che resta insidioso e squallido, con l'oncologo, forse poco incline al sorriso, ma di grande umiltà e professionalità.

Patologia trattata
Carcinoma polmonare con metastasi.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Competenza

Mi controlla sempre il Dott. Basso Michele, oncologo competente e cordiale. Sono soddisfatto della professionalità sua e dei suoi colleghi.

Patologia trattata
Metastasi nel peritoneo a seguito carcinoma del colon ascendente (la chemio ha prodotto buoni risultati).
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Astone

Il mio medico di fiducia è il prof. Astone, che mi ha curata e mi cura con grande professionalità ed umanità. Il solo parlare con lui mi rassicura e questo è molto importante per un malato oncologico. Grazie, grazie, grazie Professore.

Patologia trattata
Carcinoma mammario.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Non potevo trovare di meglio.......

Due anni fa, dopo la diagnosi di tumore al polmone, pensavo che tutto si sarebbe evoluto in peggio, nel giro di pochi mesi (questo mi avevano sentenziato eminenti oncologi in vari grossi centri). Un caro amico mi ha indirizzato al Gemelli, dove ho trovato medici altamente preparati ed umani. Grazie alla loro caparbietà, sto affrontando trattamenti impegnativi ma molto moderni ed efficaci. E' vero, spesso c'è attesa, ma sia professori, sia medici che infermieri lavorano instancabilmente sino a sera tardi: ne sono testimone! Questo centro è un esempio di servizio sanitario pubblico di grandissimo valore.

Patologia trattata
Adenocarcinoma del polmone.
Voto medio 
 
4.3
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
3.0

D.H. in forte calo

In cura da 6 anni, prima in reparto (perfetto e a cui va sempre il mio ringraziamento) e poi in Day Hospital. Nel D-H fino a qualche tempo fa mi son trovata sempre abbastanza bene, aldilà dell'affollamento dovuto al numero sempre crescente di malati. Ma ultimamente vedo un decadimento generale: i giovani medici (che ho conosciuto che ancora studiavano dopo la laurea) che si son montati la testa e non sanno trattare (e ne hanno di strada da fare e da imparare per diventare grandi.. umanamente e professionalmente, come il prof. Barone!!!) con le persone.
Una sensazione spiacevole che non sanno cosa fare (anche se sulla mia malattia ci sono pochi dati e non è diffusissima, se cominci a vedere incertezze la fiducia viene meno e tutto si complica.). Ad ogni controllo, ragazzi diversi che dicono un'altra cosa rispetto alla visita precedente.. Pertanto sto seriamente pensando, anche con dispiacere visto che se sono qui dopo 6 anni è grazie a loro, di andarmene..
Invece le infermiere sono squisite come sempre, sobbarcandosi un lavoro quasi disumano.. non so come facciano ad arrivare fino a sera!

Patologia trattata
Sarcoma di Ewing.
Voto medio 
 
3.5
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
2.0

Day Hospital critico

Mia moglie è stata operata di cancro all'ovaio con aderenza al peritoneo nel 2012 presso una clinica di Telese Terme e, quando ci hanno riferito che sarebbe stata seguita dagli oncologi del Policlinico Gemelli, tramite convezione, ci siamo sentiti fortunati, avendo frequentato il day hospital di oncologia nel 1995 per mio fratello, rif. dott. Carmelo Pozzo.
Abbiamo seguito tutti i controlli periodici come prescritti presso di loro.
I problemi sono iniziati quando al controllo del 1 settembre 2016 faccio notare al dottoressa che effettuava la visita, che il valore di un marcatore era aumentato (lei non lo aveva neanche notato). Ci consiglia di monitorare il valore mensilmente e comunicare i risultati.
Comunicare i risultati ai primi di novembre è stato praticamente impossibile, 150 chiamate telefoniche senza risposta, fax sempre occupato, indirizzo mail presente sulla prescrizione non più attivo; non mi resta che partire da Caserta e presentarmi di persona.
Trovo una giovane dottoressa, mai incontrata prima, che su mia insistenza accetta di verificare la situazione e alla fine mi prescrive una PET urgente che sul momento prenoto.
La stessa dottoressa mi fa notare che l'indirizzo email è errato e mi fornisce quello attivo.
La PET viene effettuata il 5 dicembre. Dopo tre giorni il centro PET mi comunica che i risultati sono pronti e visibili al reparto Oncologia. Dopo varie email nelle quali comunicavo che il risultato della PET era visibile, vengo contattato il 12 dicembre dalla dott.ssa Bagalà per intraprendere un nuovo ciclo di chemioterapia dal 29 dicembre 2016.
Prima del 29 dicembre invio altre email per ricordare i casi di allergia verificatesi nelle chemio precedenti effettuate presso la clinica Gepos di Telese Terme sotto il controllo del dott. D'Argenzio prima, e del dott. Orlandi dopo.
Vista la delicatezza della situazione, ci aspettavamo una attenzione particolare, con confronto stretto con un dottore di rifermento, invece niente di tutto questo.
Si arriva li ti vistano sempre dott.ri diversi, con sensibilità e gentilezza variabile e ti lasciano in sala somministrazione, dove due o tre infermiere devono badare a 14 pazienti contemporanei, in un frastuono di macchinette che suonano in continuazione.
Chiediamo un certificato, ma non ci viene consegnato; lo troviamo in cartella alla terza seduta di chemio, stava lì dalla prima ma non era stato comunicato di consegnarcelo.
Le sedute si succedono ogni tre settimane e durano sei ore.
Durante la seconda seduta si verifica il caso di allergia verso il carboplatino; viene interrotto dopo 10 minuti dei 40 previsti e si procede con il farmaco successivo.
Alla terza seduta, come se niente fosse successo, si è proceduto allo stesso modo; dopo cinque minuti di carboplatino si è avuto un nuovo caso di allergia molto violento; si interrompe di nuovo e si prosegue. Nessun dottore si preoccupa di spiegarci cosa succede e come si pensa di procedere, e quali possano essere le conseguenze della cura per la mancanza di carboplatino. IL PAZIENTE NON HA DIRITTO DI ESSERE INFORMATO!!!
Adesso abbiamo perso la fiducia verso il reparto, la situazione del paziente sembra peggiorare e sentiamo di non avere riferimenti.
Purtroppo trovo riscontro in tante recensioni che ho trovato in questo sito.

Patologia trattata
Carcinoma ovarico.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Grandi in tutto

Il periodo più brutto della mia vita è stato sostenuto dalla competenza e dall'umanità di questi medici ed infermieri fantastici, che ora posso considerare i miei migliori amici. Il Centro è all'avanguardia perché dà la possibilità, ed io l'ho sperimentato sulla mia pelle, di accedere ai trattamenti più moderni.

Patologia trattata
Carcinoma della mammella.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Grande Professionalità

Sono in cura dal mese di dicembre 2015 presso il Day Hospital Oncologia Medica del Policlinico Agostino Gemelli e ho avuto modo in tutti questi mesi di cure chemioterapiche di apprezzare la grande professionalità, l’impegno e l’attenzione al paziente di tutto il reparto. In primis ci hanno colpito la correttezza professionale, la scrupolosità e la bravura del Prof. Barone e della Dott.ssa Cassano; e poi la cortesia, il sorriso e la disponibilità del personale infermieristico e delle giovani specializzande anche nei momenti di maggiore stress e sotto pressione.
Mi fanno sentire in buone mani e so che posso contare su questa equipe! Grazie dal profondo del cuore a tutti loro.

Patologia trattata
Adenocarcinoma gastrico.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Ringraziamento

Sono due mesi che frequento questo reparto e sento il dovere di ringraziare tutto lo staff per la loro gentilezza e professionalità.

Patologia trattata
Melanoma.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Grazie!!!

Reparto ottimo sotto ogni punto di vista. Grazie per avermi riportato alla vita!

Patologia trattata
Tumore del colon.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Competenza ed umanità

Desidero lasciare i miei complimenti all'intera equipe del Prof. Barone, medici, specializzandi, infermieri e tutto il personale che lavora qui, per la professionalità, l'umanità, la disponibilità massima e l'attenzione al paziente che hanno. Il sorriso delle infermiere, l'affetto di tutti e la cura che hanno avuto verso mia sorella, malata di un tumore polmonare al IV stadio con metastasi, sono arrivati dritti al cuore di Renata, che ci ha lasciati il 4 ottobre per complicazioni "estranee" alla malattia vera e propria. Solo da loro mia sorella si è sempre sentita protetta ed al sicuro. La dedizione "cuore a cuore" verso di lei è stata avvertita chiaramente da tutti noi della famiglia. Grazie di cuore... L'unico dispiacere enorme è che mia sorella ci abbia lasciati mentre era ricoverata in un altro reparto dell'ospedale dal punto di vista umanitario e assistenziale, da parte della maggior parte dello staff, assolutamente carente, per non dire assente... La recensione ci sarà anche per loro... Grazie a voi tutti, in particolare al dr. Astone ed ai suoi collaboratori!!!

Patologia trattata
Adenoma polmonare al IV stadio con metastasi diffuse in tutto il corpo.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Sono viva grazie a Loro!!!!

La mia esperienza al Policlinico Gemelli è stata la mia rinascita. Sembrerà strano il termine rinascita per una che da 12 anni è ancora in cura al Policlinico Gemelli. Quando sono stata ricoverata, nel 2003, a mio marito avevano detto che per me non c'erano molte speranze, ma che avrebbero fatto di tutto per curarmi (ero al terzo stadio a causa di un carcinoma al seno). Grazie a Dio e a Loro sono ancora qui a parlarne. Il Prof. Barone è un Vero Signore. Non è affatto burbero, anzi tutt'altro! Quando mi comunicò che con la prima chemio avrei perso i capelli, io risposi che per me quello sarebbe stato l'ultimo problema. Mi spiegò che parecchie donne non avevano accettato l'idea di perdere i capelli e quando gli risposi che a me interessava solo guarire e che ce l'avrei messa tutta, Lui mi diede un colpetto sulle spalle e notai sul suo viso un sorriso di soddisfazione!! Non lo dimenticherò mai!!! Sono stata operata nel mese di luglio del 2003, e nel 2005 per una recidiva sotto la cicatrice, dal Prof. Sofo, che oltre ad essere un Bravo Chirurgo è anche molto Umano. La dottoressa Cassano che alcuni hanno definito dall'aspetto un pò "duro" è tutt'altra persona: Bravissima, Preparatissima e Umana. Io l'adoro!!!! Dopo Dio per me viene Lei. La caposala Eccellente e gli infermieri altrettanto. Avendo avuto quasi due anni di esperienza all'interno del Gemelli (da 10 anni vado periodicamente per i controlli perchè a rischio di recidive), ho avuto modo di vedere quanto lavoro c'è al suo interno. Anch'io ho fatto lunghe ore di attesa prima di fare una chemio o una visita di controllo, dopo aver affrontato un lungo viaggio dalla Calabria. Diciamocelo chiaro: tutti vorremmo, appena arrivati, essere subito visitati. Ma ci rendiamo conto quanti ammmalati si alternano tutti i giorni al day hospital? La mia esperienza mi ha insegnato che bisogna aver fiducia dei medici e che non dobbiamo stressarli con le nostre "paranoie"(che senz'altro possono essere giustificate in quanto la sofferenza ce l'abbiamo realmente e loro lo sanno), perchè sono persone che combattono tutti i giorni contro le sconfitte e il loro è uno dei mestieri più difficili che possa esistere, trattandosi di un reparto di oncologia. Invece di lamentarci cerchiamo tutti i giorni di inserire nelle preghiere tutti Loro, cosa che io faccio abitualmente: sono responsabili della nostra vita e sono sicurissima che Loro vogliono Vincere!!! Che Dio li benedica!!!!!
Rita Palumbo

Patologia trattata
Carcinoma duttale (terzo stadio).
Voto medio 
 
4.3
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Ottimo ricordo

Ho passato 2 anni nel reparto di Oncologia del Gemelli ad assistere mia zia ed ho un ottimo ricordo di tutto il personale, tranne che dell'allora caposala (2004). Il prof. Barone è molto franco, ma anche gentile ed educato, oltre che ovviamente molto competente, almeno a mio parere. Secondo me la franchezza è indispensabile: preferirò sempre sapere la verità che quelle banalità pietose tanto political correct ma che non ti aiutano per niente. In qualunque modo ti dicano che un tuo caro morirà di cancro, non cambia molto, sarà sempre doloroso e traumatico. Il prof. Barone non è brutale, è il cancro che lo è. Ricordo con molto affetto tutti i tirocinanti e le infermiere.

Patologia trattata
Carcinoma mammario.
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

Angeli al posto degli infermieri...

Non saprei come meglio definire gli infermieri di Oncologia del Gemelli.. vegliano su di te con discrezione, non ti fanno mai sentire come un "disturbo", ti accolgono giorno e notte.. sempre con il sorriso, nei momenti più bui c'è sempre una carezza ad asciugarti le lacrime (carezze che immancabilmente prima o poi arrivano per tutti!). Il primario, il prof. Barone, considera la tua salute come la sua missione più importante... con quanta attenzione ti visita ogni giorno, non trascura nessun dettaglio per ottenere la salute dei suoi pazienti: fisica e psicologica! Il team di medici che lo segue è messo a dura prova ogni giorno, perchè certo non è un reparto "facile", eppure anche qui professionalità e umanità si intrecciano continuamente!
La caposala è eccezionale, come il direttore di un'orchestra, riesce ad armonizzare il tutto... compresi i pazienti che spesso, in preda al panico, non brillano di lucidità e/o gentilezza.
E come si dice: "last but not least" gli ausiliari, che non solo mantengono pulita l'aria ma la rallegrano... anche dopo notti terribili non vedi l'ora che arrivino con la loro sana leggerezza!
Nella mia storia di cancro, che vorrei al più presto dimenticare, voi tutti siete stati i miei angeli, la mia famiglia, ma soprattutto la mia salvezza! GRAZIE

Patologia trattata
Carcinoma duttale invasivo al seno.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

....da paziente ad amico

A dicembre del 2005 mi sono ritrovato nel reparto di Oncologia Medica dell'Ospedale Gemelli di Roma. Dopo un intervento di resezione del sigma per adenocarcinoma, dovevo affrontare un periodo di chemioterapia al fine di impedire la recidiva della malattia.
Devo dire che a 37 anni, avrei voluto preoccuparmi di altro invece che di salvarmi la vita dal cancro e soprattutto avrei voluto uscire di casa la mattina per andare al lavoro anzichè andare in ospedale per le sedute di chemioterapia. Chemioterapia. Ne avevo sentito parlare, sapevo che era dolorosa e sapevo anche che poteva risultare inutile.
Tutto vero, mi confermarono anche gli oncologi, ma anche vero era che loro si trovavano li per aiutarmi in ogni momento e per ogni cosa.
Quello che mi ha sorpreso più di ogni cosa è stata la loro dedizione al lavoro e ai pazienti; seppure in condizioni strutturali a volte al limite dell'impraticabilità, la loro professionalità e la loro presenza non è mai mancata. Ad ogni mio dubbio o quesito mi è sempre stato risposto con coerenza e con la giusta semplicità visto che non sono un medico e quindi di certi termini non ne conoscevo il significato. Mi informavano costantemente su ogni tipo di conseguenza o disturbo poteva insorgere in conseguenza della chemioterapia e per ciascuno di esso mi avevano consegnato un piano terapeutico.
L'approccio relazionale verso i pazienti era straordinariamente sereno e amichevole e questo era percepito facilmente da loro. Ad ogni paziente venivano rilasciati i diversi recapiti a cui far riferimento in caso di bisogno.
In questo clima di confidenza ho affrontato 7 mesi di terapia. Difficile e lunga da sopportare ma meno dura sapendo di avere loro accanto.
Il modo severo con cui a volte venivo redarguito in caso di inosservanza delle prescrizioni date era sintomatico di come tenevano alla mia vita.
Sono passati 3 anni, ogni 4 mesi li "vado a trovare" per le visite di controllo sapendo di andare a trovare degli AMICI.
Grazie ad Alessandra, a Michela, a Simona, ad Ada, a Rita, ad Ettore, a Michele, a Carmelo, a Sandro e grazie anche ad Angelo e al Prof. Cavallaro che non c'è più ma che non potrò mai dimenticare.
Forse un solo grazie non basta, ma il fatto stesso di essere oggi ancora qui è per loro un premio importante per una vittoria importante.

Patologia trattata
Adenocarcinoma intestinale (colon sigma) - terapia chemioterapica adiuvante.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Reparto DH oncologia non bene

Sono stato operato nell'anno 2020 per adenocarcinoma del colon con successo dal Dott. Rizzo: ottimo reparto di Chirurgia addominale e ottima assistenza infermieristica durante la degenza.
Dopo è iniziata la via crucis nel reparto Day Hospital di oncologia. Sala d'attesa piccola, molto datata, attese sempre in piedi di ore e quasi mai un posto a sedere, ma solo sulle scale adiacenti alla sala nonostante le condizioni in cui si trova chi affronta le cure chemioterapiche (Capox e Folfox nel mio caso). Accoglienza a limite della decenza.
L'oncologo di riferimento molto freddo e distante, e quasi mai reperibile, dovevi braccarlo al volo all'entrata in reparto.. Zero empatia e soprattutto niente esami pre terapia per capire eventuali intolleranze ai farmaci chemioterapici, cosa che è avvenuta alla prima somministrazione.
Alle visite di controllo solo dottorandi apparentemente disinteressati a quanto gli veniva detto e si veniva sempre liquidati alla svelta.
Una volta ritornati a casa si è soli, se necessitavo qualcosa da casa di urgente non c'è un numero di telefono attivo, se non per un periodo limitato nella giornata.
Un plauso al personale infermieristico, che fa un lavoro eccezionale, il resto è da migliorare molto. Allo stato attuale hanno un reparto nuovo che rispetto al passato sembra di stare in Svizzera, speriamo anche il resto sia migliorato. Finita la terapia ho preferito farmi seguire altrove, privatamente, per il percorso di follow up.

Patologia trattata
K colon.
Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

La pecora nera

La disponibilità e la gentilezza mostrati finora sono impagabili, ma c'è un medico, al day hospital chemio, che è sempre distaccato e brusco e ha trattato in modo arrogante e inopportuno me e i miei genitori, facendo piangere mia madre (che ha da poco avuto un infarto) e turbando fortemente mio padre (che a ottant'anni combatte contro il cancro). Tutto ciò solo perchè erroneamente sono entrati in un ufficio dove faceva una pausa pasticcini con due specializzande. La reazione di mio padre a tale ingiustizia ha aumentato la mia rabbia:" Non dire nulla, io ho bisogno di lui e lui lavora qui...".
Io non ci sto!
Questa persona inquina il limpido lavoro del resto dell'equipe... è l'anello debole!

Patologia trattata
Cancro al colon.
Voto medio 
 
3.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

tempi lunghi

A causa del lungo periodo di attesa degli esiti degli esami, il tumore di mia cognata è andato avanti e ha colpito altri organi; non ce l'ha fatta.
Volevo solo dire che ad un paziente con tumore maligno si devono accelerare i tempi.. e non si possono aspettare 15 giorni poi altri 15 giorni ecc.. Quindi fate attenzione... spero che non si ripeterà ad altra gente..

Patologia trattata
Tumore intestinale.
Voto medio 
 
4.0
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

Grazie

Un grazie particolare ad una infermiera di cui purtroppo non conosco il nome, una signora probabilmente sarda. La ringrazio per il supporto e le parole nel momento più difficile per un parente, quello di accettare di lasciare andare il tuo caro... Grazie veramente di cuore.

Patologia trattata
Adenocarcinoma.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
3.0

Carcinoma squamoso in sede retromolare

Sarò molto rapido nel tentativo di spiegare ad altri potenziali pazienti quale sia il vero problema del reparto, per quella che ovviamente è stata la mia personale esperienza.
Il Gemelli è un ospedale pulito, con ottimi servizi e che paragonato agli altri di Roma funziona complessivamente meglio. Non ho motivo di criticare nulla da questo punto di vista.
Non mi sento neanche di pensare che i medici non siano all'altezza, in fondo un dottorando ha l'attenuante di essere inesperto, è il barone di turno che potrebbe adoperarsi di più a supervisionarlo meglio (sono un accademico quindi posso parlare a ragione veduta).

Sapete cosa secondo me non funziona ad oncologia? Tre tipi di comunicazione: intra reparto, fra paziente e medico, fra dirigenti strutturati e specializzandi.
Il paziente incontrerà ogni volta durante la terapia un medico diverso. Il risultato? nessuno conoscerà la vostra anamnesi clinica in modo preciso e completo, ed ogni volta verrà adottata una strategia dettata dal caso e dal tentativo... A nulla vale il fatto che i familiari vedano la patologia ogni giorno e sappiamo capire nessi/ causa/ effetto fra farmaci sbagliati e nuovi sintomi, pur senza laurea in medicina. Se li provate a comunicare ai vari dottori, il risultato sarà nullo. Dovrete riprovarci almeno dieci volte prima di essere ascoltati.

Mio padre è entrato con un tumore, e ne è uscito con un tumore più una tachiaritmia. Non solo, ma a causa di questa tachiaritmia, il trattamento oncologico è stato bloccato anzitempo, e il successivo trattamento chirurgico ritardato ulteriormente.

Si poteva prevedere in anticipo tutto questo? Forse no. Si poteva evitare che la tachiaritmia si manifestasse due volte? ASSOLUTAMENTE Sì!!! Come? Magari ascoltando i familiari che avevano fatto notare questa cosa già la prima volta, o magari parlando col reparto di cardiologia dove mio padre è finito a causa del manifestarsi del problema, o forse infine magari alzando la cornetta per parlare con qualche medico strutturato. Sentirsi dire che non è detto che sia stata la cura oncologica a causare tale sintomo, quando altri cinque medici consultati privatamente lo confermano, è un classico atteggiamento...

Morale della favola: potrebbero essere un ottimo reparto, ma dovrebbe farsi un bel corso di project management per capire come una buona comunicazione è molto più efficace di qualsiasi attestato di studio.

Patologia trattata
Carcinoma squamoso in sede retromolare dx.
Voto medio 
 
3.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Umanità assente

Mia moglie aveva un carcinoma del colon-retto metastatizzato al fegato. Dopo un intervento di emiepatectomia durato 12 ore, l'oncologa che la seguiva- avendo visto che le metastasi erano aumentate- le fissò gli appuntamenti ogni 3 settimane, tanto "ormai la prognosi era segnata". Mia moglie aveva 60 anni ed io sono medico.

Patologia trattata
Cancro colon-retto.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Pessima organizzazione del day hospital

Il day hospital, sia per le visite che per la terapia, è pessimamente organizzato.
A causa del rilevante afflusso, le visite sono brevissime (pochi minuti) e per le terapie si deve aspettare, in una sala d'attesa affollata all'inverosimile, per oltre 5 (cinque ore).
Privatamente il discorso è diverso.

Patologia trattata
Neoplasia al polmone.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Recensione negativa oncologia

Ci hanno consigliato di andare in questo ospedale in quanto eccellenza. Noi abbiamo trovato scarsa assistenza, nessuna valutazione accurata e umana del paziente e nessuna comunicazione. Per non parlare del pronto soccorso, un calvario nonostante fossimo seguiti nel presidio. Un malato oncologico va seguito a 360 gradi, invece dopo che ti consigliano i cicli di chemio, basta...

Patologia trattata
Adenocarcinoma dello stomaco.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Considerazioni

Operato per carcinoma del colon nel 2020, ottima esperienza nel reparto di chirurgia addominale. Con l'inizio della chemioterapia 2021 è iniziata l'agonia... Attese lunghe e spesso senza la possibilità di sedersi, con tutte le difficoltà di chi sta facendo un percorso molto, molto faticoso fisicamente e psicologicamente.
L'oncologo che mi aveva in carico, l'ho trovato competente ma per niente empatico e poco disponibile.
Assistenza medica chemioterapica con dottori che cambiavano ogni volta (e tutti dottorandi credo, molto giovani, e per la maggior parte apparentemente disinteressati e poco empatici).
Personale sanitario delle stanze di somministrazione e medicamenti vari, sempre gentile, empatico e disponibile: da encomiare. Accoglienza (dipende da chi capitava) a volte scontrosa.
Allo stato attuale hanno un reparto nuovo, molto confortevole, con la possibilità di sedersi e attendere il proprio turno, è tutto pulito e luccicante.
Chi suo malgrado deve affrontare questa esperienza, spesso con esiti fatali, si augura e vorrebbe maggiore empatia e gentilezza, comprensione, aiuto, cosa che è difficile da trovare, se non nei sanitari (infermieri) che operano con assiduità sui pazienti dando loro spesso più di quanto dovrebbero.

Patologia trattata
K COLON.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Umanità...

Assenza di una accurata diagnosi iniziale, sufficienza nei controlli, paziente abbandonata nella morte a casa.
Risorse del reparto e preparazione dei medici sicuramente all'avanguardia, ma a mio parere non sfruttate a dovere per mancanza di interessamento o per mancanza di tempo, poichè purtroppo sono oberati di lavoro.
Non salvo nulla della esperienza umana.

Patologia trattata
Tumore gastroesofageo.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Senza Parole

Il Dott. Basso non voleva concedere a mio padre, malato terminale, le sacche nutritive perché esigeva di visitare il paziente - che non si tiene più in piedi..
Per fortuna che ho incontrato la dottoressa Bagalá, che ha firmato subito il foglio per ordinare immediatamente le sacche nutritive.

Patologia trattata
Tumore al pancreas.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Carcinosi peritoneale

Condivido, stiamo vivendo la stessa cosa con mio marito per una carcinosi peritoneale, gli oncologi non sapevano nemmeno che aveva fatto il secondo trattamento pipac. L'oncologia non sa cosa fa la chirurgia... non ascoltano pazienti e parenti, non fanno terapie integrate... solo chemioterapia, ma nemmeno una dieta suggeriscono; e tutto ciò che si può fare in più si fa in privato.
A volte, non essendo possibile il ricovero tramite reparto o pronto soccorso (non c'è mai posto) abbiamo optato per ricovero al reparto a pagamento, per essere seguiti meglio e ritrovarci invece con dottori dal poco tatto che alla domanda "quanto mi resta da vivere?" Rispondono: "non lo sappiamo, poi dal primo tumore sono già passati 3 anni, non è poco".. Complimenti, meno male che è un ospedale cattolico.
Mio marito ha 44 anni e abbiamo un figlio di 4 anni... sono molto delusa! Fanno il minimo previsto dal protocollo che può fare qualsiasi altro piccolo ospedale.
Dolci e carine le infermiere, ma distanti e arroganti i giovani medici. Da una struttura del genere mi aspettavo molto di più.

Patologia trattata
Carcinosi peritoneale.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Reparto decisamente sovraccarico

Mia moglie si è operata di cistectomia radicale nell'autunno 2016 presso una struttura privata, ed è stata introdotta al reparto di Oncologia del Gemelli su consiglio del prof. Bassi di Urologia (sul quale ho espresso altrove la mia opinione assai negativa).
Che dire del day hospital di Oncologia..
Tutto molto spersonalizzato, i medici sono praticamente irraggiungibili se non dopo lunghi ed estenuanti sforzi di settimane. Si finisce trattati oggi da uno, domani da un altro, con controlli assai labili. La mia impressione è che gli stessi medici siano vittime di un enorme sovraccarico di lavoro, che incide negativamente sull'assistenza offerta.
Non posso dire che la mia impressione sia stata positiva, se non per la gentilezza e disponibilità del personale infermieristico tutto e per l'efficienza del Campus di radioterapia sito sulla Prenestina.
I medici quantomeno non hanno il grado di arroganza e poca educazione altrove riscontrato, ma certamente non sono in grado di offrire al paziente un'assistenza adeguata.
Mia moglie è morta in questo mese di febbraio: mi sento di dire che le sono stati più vicini un paio di umili medici di base, che non avranno le competenze professionali di questi scienziati, ma che custodiscono meglio i rapporti umani coi malati, anche in gravi condizioni.

Patologia trattata
Carcinoma vescicale con metastasi.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Pessimo

Aprile 2017
A settembre 2016 a mia madre viene diagnosticato un tumore al pancreas con metastasi al fegato. Decidiamo (dopo vari pareri medici e soprattutto per la fama che ha questa struttura ospedaliera) di iniziare le cure al Gemelli.
Già dalla prima visita (effettuata privatamente, perché la lista d'attesa è lunghissima altrimenti) il Dott. Pozzo ci spiega la gravità della malattia, la sua scoperta in stadio avanzato rendeva impossibile l'intervento chirurgico e ci viene consigliato di cominciare dei cicli di chemioterapia per cercare di fermare il tumore. Il tumore al pancreas ad oggi non ha delle cure definitive, se preso in tempo si può operare e con la successiva chemioterapia si può arrivare a qualche anno di sopravvivenza; solo con la chemioterapia invece si cerca (statisticamente) di rallentare e diminuire le complicanze/dolori del tumore = di tumore al pancreas si muore.
L'aspettativa di vita di mia madre era di circa 7 mesi, e così è stato.
ENTRARE AL GEMELLI E' STATO UN GRANDISSIMO ERRORE: pessimo trattamento nel reparto di degenza oncologica che non comunica con gli altri reparti e dove mia madre è stata ricoverata 10 giorni per le biopsie utili a capire la stadiazione del tumore; è un ospedale di ricerca e quindi a reparto si parla sempre con medici diversi, giovanissimi, inesperti, poco sensibili, strafottenti, egocentrici. Parlare coi responsabili del day hospital o della degenza ordinaria o col direttore della U.O.C è quasi impossibile; nel DH per la chemioterapia ci sono delle attese lunghissime, poche poltrone per le terapie (già lunghe di per sè) e ne vengono programmate quasi il doppio delle terapie giornaliere fattibili.
IL MALATO TERMINALE ONCOLOGICO AL GEMELLI E' COMPLETAMENTE ABBANDONATO!
Mia madre durante questi mesi ha avuto enormi complicanze che rendevano necessari degli interventi/visite/medicazioni che più reparti del Policlinico Gemelli si sono rifiutati di eseguire! Lasciare il malato terminale in attesa pare sia quello che sanno fare meglio.. Invece la chemioterapia (costosissima per l'ospedale, o meglio, costosissima per lo stato e fruttuosissima per le case farmaceutiche) in alcuni casi completamente inutile viene sempre consigliata...
IL POLICLINICO UNIVERSITARIO A. GEMELLI E' CATTOLICO, MA DI CRISTIANO HA BEN POCO.

L'unica nota positiva: LE INFERMIERE DEL DAY HOSPITAL CHE SOMMINISTRANO LA CHEMIOTERAPIA, CHE SONO SPLENDIDE.

Patologia trattata
Tumore al pancreas con metastasi al fegato.
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Pessimo day hospital

Mio padre, 60 anni, scopre a settembre 2016 un tumore ai polmoni con metastasi alla pleura. Iniziamo 4 cicli di chemioterapia per provare a ridurre le metastasi e la massa.
Alla prima visita ci spediscono in pronto soccorso senza nemmeno dare spiegazioni a causa della saturazione dell'ossigeno troppo bassa. Erano le 16.00, usciamo alle 4.00 del mattino senza aver risolto nulla, solo altro stress. Torniamo per la prima chemio e ci vengono spiegati solo gli effetti collaterali.
Facciamo la seconda e nella visita di controllo la dottoressa (l'ennesima perché ogni volta capitava un medico diverso) ci dice che va meglio e che sente i polmoni più liberi. Papà dice che sente dolore alla schiena e ad una anca e che il respiro non va affatto meglio, anzi, sembra peggiorare di giorno in giorno. Nessuna risposta.
Dopo 10 giorni vedo che papà non mangia più, non riesce a camminare, respira malissimo e anche la saturazione dell'ossigeno con tutta la bombola attaccata non sale oltre gli 85. Dopo ore riesco a mettermi in contatto telefonico con il reparto di DH e mi risponde l'ennesima dottoressa che, dopo aver ricercato il fascicolo di mio padre, mi consiglia di farlo visitare dal medico di base. Lui viene e ci fa fare una lastra dalla quale non si vede nulla, richiamo e mi dicono di portarlo a fare una Tac per sospetta embolia polmonare.
Lo porto a questo punto al PS del Gemelli, visto che è in cura lì, il sabato. Il lunedì finalmente viene trasferito nel reparto dove riesco a parlare subito con un medico molto bravo e gentile che mi informa che le chemio non hanno fatto effetto e che la situazione era già disperata sin dall'inizio, ma essendo un paziente giovane ci avevano provato. Mio padre muore dopo 3 giorni nel reparto di oncologia medica del Gemelli.
Ora perché nessuno ci ha informato sulle reali condizioni di mio padre? Tutti quei mediconzoli che girano come grandi professori e se provi a fermarli ti guardano con saccenza e supponenza, sarebbero da fargli passare quello che abbiamo passato noi e, da come leggo, tanti altri pazienti. Dovete dare modo alle persone di sapere e soprattutto di scegliere quello che vogliono o non vogliono fare!
Il personale infermieristico e gli OSS sono invece stati sempre impeccabili, gentili, educati.
Un consiglio: o passare direttamente dal reparto, o evitare il day hospital oncologico del Gemelli!

Patologia trattata
Tumore polmone.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

ABBANDONO TOTALE

Dopo 6 cicli di chemioterapia in cui ci è stato detto che i dati clinici erano buoni e si auspicava un miglioramento, ritiriamo una Tac catastrofica e l'unica spiegazione che ci viene data è che il farmaco è stato inefficace. Chiedo pareri e non mi viene prescritto neppure l'ossigeno. Due giorni dopo mio padre muore per insufficienza respiratoria. Staff medico freddo, che rispetta un rigido protocollo senza follow up e senza tenere conto della storia di ogni singolo paziente. Personale infermieristico, ausiliario e socio sanitario invece ottimo, umano e sempre pronto a strappare un sorriso. Gli unici angeli di dottoresse le specializzande Virtuoso e Fasano.

Patologia trattata
Carcinoide melanotico del mediastino.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

Una esperienza, ahimè, indimenticabile!

Mia madre è scomparsa due anni fa nel reparto di oncologia dell'ospedale, un po' alla volta, in 20 giorni, incosciente per un coma diabetico indotto dai farmaci somministrati e diagnosticato tardivamente.
Era in cura da anni per un tumore alla mammella metastatico. Inesistente il rapporto umano. Il suo medico curante (dal 2006 era in cura privata presso un responsabile medico di questo reparto) non è MAI entrato nella sua stanza durante l'ultimo ricovero, neanche per un brevissimo saluto (perchè, a suo dire, mamma era in quell'ultimo ricovero una paziente di uno degli altri tre responsabili medici del reparto). Inesistente il dialogo con i familiari, dialogo che non può e non deve limitarsi al colloquio settimanale col primario (brusco e burbero nei modi), o alle frasi rubate ai tirocinanti nei corridoi. Non si può inseguire il responsabile medico, attendere i suoi comodi e poi venir "liquidati" con due battute perchè troppo affaccendato in altro!
Da un ospedale "cattolico" ci si aspetta di più!!
La struttura è OTTIMA, il personale infermieristico è all'altezza, QUELLO MEDICO NO!

Patologia trattata
Tumore della mammella.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Nessuna attenzione per i malati

Con mio marito siamo stati in cura presso questo reparto per 2 anni abbondanti, poi abbiamo deciso di cambiare ospedale perché al DH oncologico del policlinico gemelli non abbiamo trovato attenzione per il malato; dall'orario dell'appuntamento aspetti nella migliore delle ipotesi 2 ore, ma con facilità diventano anche 4-6 di ritardo rispetto all'orario stabilito. Il farmaco utilizzato per il primo trattamento chemioterapico gli ha infiammato la bocca e non ci era stato detto cosa prendere per contrastare l'effetto collaterale; il secondo farmaco ha infiammato la vescica, e con quel problema siamo finiti al pronto soccorso per 3 giorni. Controindicazione risolta quando ci siamo rivolti ad un urologo di un altro ospedale.
Risultati positivi dalle terapie non ne abbiamo avuti e, oltre a ciò, mio marito psicologicamente ha avuto enormi danni, è avvilito e non ha più la forza di lottare.
Quando ci fu stato detto che gli avrebbero fatto la chemio, ci fu chiesto se avessimo l'assicurazione, probabilmente se lo avessi curato a pagamento avrebbero avuto più attenzione..
In tutto il tempo che abbiamo frequentato questo reparto, non abbiamo mai avuto il piacere di incontrare il primario.
Che delusione.

Patologia trattata
Carcinoma prostata metastatico.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Chemioterapia con molto ritardo

Nel periodo 2017-2018 a mio padre, a seguito di uno screening polmonare, effettuato al Gemelli, fu individuata "una macchia sospetta". Da lì iniziò l'odissea.
Ho un pessimo ricordo del reparto oncologico, non so quanti "non si preoccupi la richiamiamo noi" abbiamo dovuto ascoltare all'inizio, prima di capire quanto seria fosse la situazione.
Ci hanno rimbalzati da un medico ad un altro e capitava che il secondo giudicasse con un risoluto "mah, vabbè" anche la terapia del precedente. Le ultime visite le facemmo con il dott. D'Argento. Ricordo con tristezza un giorno quando mio padre attese più di 4 ore prima di poter fare la visita preliminare con il dottore, prima del trattamento di chemio. Quando chiedemmo della lunga attesa, ci dissero "farfugliando" che non avevamo inviato i risultati degli esami del sangue (ho ancora le email di invio...).
Un giorno mio padre non si sentì bene e lo portammo al pronto soccorso di un diverso istituto, dove fu poi ricoverato. Gli fecero delle trasfusioni di sangue e per fortuna subito si riprese. Ci dissero che il problema era dovuto al fatto che al paziente, sottoposto a chemio, non erano state indicate terapie di supporto per cercare di mantenere corretti i valori del sangue (ottimo!!).
A fine trattamento poi, il dottore ci suggerì di continuare il trattamento con la radioterapia. Magari avrebbe anche potuto anche informarci prima dell'iter, visto che trovandoci sempre in periodi sfortunati (ferie estive, ferie natalizie) aspettammo molti mesi prima di riuscire a iniziare il trattamento, inutile (purtroppo per me un giorno in più con una persona cara era oro, e sapere prima le cose ci avrebbe sicuramente permesso di organizzarci meglio o altrove.
Ringrazio gli infermieri, professionisti di cuore.

Patologia trattata
Microcitoma polmonare.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Umanità questa sconosciuta

Ho vissuto sette mesi da incubo con mio papà in questo reparto e in questo ospedale. Finché la sua malattia (carcinoma polmonare metastatico) è stata relativamente sotto controllo, abbiamo avuto un qualche abbozzo di dialogo con i medici. Non appena la situazione ha iniziato a peggiorare, siamo stati totalmente abbandonati a noi stessi, tanto che papà, nelle ultime settimane di vita, è stato ricoverato in un'altra struttura. Per non parlare delle attese folli per avere una terapia, una visita, un confronto, della totale impreparazione di chi è deputato di trattare col pubblico, del far attendere per giornate intere malati oncologici ammassati in una saletta in pieno periodo Covid, dei medici che cambiano di volta in volta, dei ricercatori che si improvvisano medici e prescrivono terapie. Non c'è altra parola che: vergogna.

Patologia trattata
Carcinoma polmonare.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Eccellenza?

Non inserisco il mio nome non per ipocrisia, ma solo perché ho ancora un paziente in cura. Dottori che non si degnano neanche di rispondere alle email. Dottori che prendono in cura pazienti e poi "scompaiono", senza nominare un sostituto. Videoconsulti che vengono disdetti il giorno stesso e poi non vengono riprogrammati. Credetemi, c'è di meglio.

Patologia trattata
Massa tumorale intestino.
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