Auxologico Roma Buon Pastore

Sono stata in questa struttura per più di un mese ed ho avuto, quindi, la possibilità di poter conoscere e collaborare con delle persone davvero speciali: la dottoressa Massari e tutta l'equipe medica del reparto Riabilitazione Intensiva, il team di fisioterapisti (in particolare Angela, Filippo, Davide, Manuela, Romana, Marco e la coordinatrice Giuliana), il personale infermieristico (Daniela, Giorgia, Jessica, Olga, Ioana, Luca, Arianna, Paola, Federico, Francesca, Tina ed il caposala Andrea).
Sempre super attenti, disponibili e gentili, mi hanno fatto sentire come a casa. Siete stati in grado di farmi riacquisire la mia autonomia (cosa davvero inaspettata!).
Insomma, grazie di cuore per tutto quello che avete fatto per me!

Ottima struttura, personale sia medico che infermieristico gentile e competente, sempre sorridente e comprensivo.
Da consigliare!

Mio padre ha passato molto tempo all'interno della struttura e devo esser grato a tutto lo staff per il lavoro svolto. Vorrei ringraziare tutto il personale della struttura, in particolare coloro che hanno seguito papà nel corso dell'ultimo anno, il più difficile. Dapprima le dottoresse, la caposala, gli infermieri e i fisioterapisti del reparto di riabilitazione, tutti sempre gentili, cordiali e con una grande umanità, persone prima che lavoratori, di cui mio padre ha sempre parlato bene, così come anche Massimiliano della reception.
Un ringraziamento speciale a coloro che hanno seguito mio padre nel periodo più complicato della malattia. In particolare, ci tengo a ringraziare la dottoressa Fanelli, il cui ruolo è la cui professionalità sono stati decisivi per la gestione anche psicologica della malattia di mio papà. Per lui un punto di riferimento importante, che ha giocato un ruolo essenziale per la sua serenità nella gestione della malattia, aspetto spesso più complicato della malattia stessa. Un grazie immenso anche alla dott.ssa Corvaglia ed alla caposala Federica, nonché alla dottoressa Rovigati del servizio sociale. Ne' io ne' mio padre vi dimenticheremo mai.

Sono stato in cura riabilitativa a seguito intervento di stabilizzazione posteriore, con viti e barre, L2-L3-L4 + Laminectomia decompressiva per listesi e stenosi dal 29.01 al 27.02.2021.
Ottima struttura, ben organizzata, efficiente e con persone qualificate: Medici, Infermieri, Fisioterapisti e personale ausiliario.
Specialmente in questo periodo di pandemia, tutto funziona in sicurezza e alla perfezione Grazie all’ottima gestione, competenza, meticolosità e professionalità della dott.ssa Irene Massari.
Un Grande GRAZIE indistintamente a tutti per avermi supportato e sopportato… vi voglio bene!

Grazie per l'umanità e la professionalità degli operatori che, anche con allegria, mi hanno fatto passare un mese con leggerezza nonostante la situazione un po' pesante e dolorosa.
In particolare un grazie alla dottoressa Irene Massari e al fisioterapista Filippo.

Mia madre (90 anni) é stata ricoverata in “Lungo degenza post acuzie terzo piano” in seguito ad una operazione per la frattura del femore.
Siamo giunti qui dopo un primo ricovero in una prima clinica riabilitativa di Tivoli, indegna e da denuncia dalla quale l’abbiamo portata via dopo solo 10 giorni in condizioni critiche.
Giunti qui, dopo la prima esperienza, eravamo seriamente preoccupati su cosa ci riservasse questa struttura a noi lontana e soprattutto sconosciuta.
Siamo invece rimasti piacevolmente sorpresi dalla dedizione, cortesia e professionalità di tutto il personale, comprese le dottoresse.
Mia madre é rimasta qui per due mesi e alla fine non voleva più venire via.
Ovviamente la fisioterapia che viene fatta in “Lungo degenza post acuzie” é del tipo passivo, quindi non é stato possibile riportarla a camminare, ma vi posso garantire che in questa struttura é stato fatto tutto ciò che serviva e molto altro ancora.
Oggi giorno é raro vedere delle persone che svolgono il loro lavoro con tanta professionalità ma soprattutto con tanto amore e gioia.
Qui le persone anziane sono trattate con tanto amore e le fanno sentire come se fossero a casa.
Un sentitissimo ringraziamento alla dott.ssa Campanella e Nicolini sempre disponibili a ricevermi anche fuori orario, un GRAZIE agli INFERMIERI E OSS che con la loro grande sensibilità hanno reso piacevole un momento così difficile, Annamaria, Martina, Francesca, Rita, Vincenzo, Marco, Fabio, Stefano, Manuela e Federica le fisioterapiste, la caposala Francesca con la sua grande determinazione, la logopedista dolcissima e paziente (chiedo scusa se ho dimenticato qualcuno).

Sono stata ricoverata presso il Centro di Riabilitazione Motoria Ancelle Francescane del Buon Pastore dal 18/06/2019 al 25/07/2019 a seguito di intervento di protesi bilaterale delle anche. L'impatto iniziale è stato duro, in quanto arrivavo dal reparto super moderno di ortopedia del San Filippo Neri in questa struttura, che oggi definirei vintage. La mia situazione medica era critica, sia per una forte anemia causata dall'operazione che da questioni ematologiche personali che rendevano ancora più difficile la mobilità, già fortemente compromessa in quanto la doppia protesi limitava le possibilità anche minime di movimento. Con totale competenza e professionalità sono stata “rimessa in piedi” e questo grazie alle cure, le attenzioni e soprattutto l'amore per il proprio mestiere delle persone che ho avuto la fortuna di incontrare qui. Da subito, le relazioni che si sono instaurate con tutto il personale medico sanitario mi hanno fatto sentire accolta, sicura ed inserita in un contesto professionalmente umano, in grado di prendersi cura di tutta la mia persona. La possibilità di poter usufruire dello spazio di psicoterapia, presente nel centro, in un momento tanto vulnerabile della mia vita, mi ha fatto affrontare questa esperienza come una opportunità e non come una malattia. Voglio ringraziare prima tra tutti la Primaria Dott.ssa Massari che ha l'onere e l'onore di guidare, con magistrale professionalità, tutta l'equipe di questa Struttura del Servizio Sanitario Nazionale, che con grande competenza e validità porta questo titolo Pubblico. Grazie a tutti gli altri medici, la psicologa, i radiologi, l'ecografista, i fisioterapisti: Giovanni, Ilaria, Paolo, Vincenzo, Riccardo, Davide, Silvia, Alessandro e siccome sono tantissimi non ho tanta memoria per ricordarli tutti, lo stesso vale per gli infermieri e il personale socio-sanitario e ausiliario: Serena, Nadia, Joanna, Grazia, Alessio, Simone, Antonio, Paola, Angela, Francesca, Paolo, Alessandra (Valentina e Gino) ed altri... Senza di voi, tutti e tutte, non ce l'avrei mai fatta!!!
Un abbraccio virtuale.
Roberta

Successivamente all'operazione subìta al ginocchio, sono stata trasferita alle casa di cura Ancelle del buon Pastore. Ho ricevuto una ottima accoglienza data dal personale, partendo dagli infermieri, dall'equipe medica ed in particolare dalla Dott.ssa Massari, primario della clinica, persona determinata, professionale nonché empatica e disponibile verso i pazienti.
Un ringraziamento sentito lo dedico alla fisioterapista, Dott.ssa Giuliana Martella, per la sua dedizione, professionalità e affetto nei miei confronti, anche nei momenti di sconforto. Ho trovato un ambiente famigliare dove tutto lo staff lavora con serietà, attenzione ed efficienza.
Grazie di tutto.

Voglio ringraziare tutto il personale della Lungodegenza 2° piano Riabilitazione per il trattamento che mia mamma Tommasino Liliana sta ricevendo. Ringrazio i medici, tra cui la Dott.ssa Niccolini, gli infermieri e la fisioterapista Luana, che ogni giorno si prendono cura di mia mamma. Noi figli incominciamo a vedere ottimi miglioramenti!
Ancora grazie.

Volevo ringraziare tutto il personale medico che sta intervenendo per cercare di rimettere in piedi mia mamma Tommasino Liliana. E' entrata nella struttura da 3 settimane e grazie al buon lavoro della fisioterapista Luana e al lavoro di tutto il personale medico, sta incominciando a sentirsi più sicura e fiduciosa dei suoi passi! C'è ancora tanto da fare, ma sentirsi accolti e sostenuti è sempre un buon inizio per ogni cosa si debba affrontare.

Sono stato ricoverato presso il reparto di Riabilitazione Neuromotoria piano terra della Casa di cura ancelle Francescane del B. Pastore per 18 giorni dal 17 aprile 2018, dopo un intervento chirurgico di impianto di artroprotesi di anca sinistra. A dispetto della struttura un po' datata ho trovato, a partire dallo staff medico, un team professionalmente preparato. Un gruppo di infermieri costantemente presente sotto il lato sia umano che professionale, sempre pronti a rispondere delle esigenze di ciascun paziente. E in ultimo, ma non per minore importanza, un elogio a tutti i fisioterapisti, in particolar modo ad Adducci Barbara, che mi ha seguito durante tutto il programma di riabilitazione motoria. Grazie a Voi Tutti.
Angelo

Un ringraziamento a tutto lo staff del reparto riabilitazione, in particolare a Joanna Serena, Alessio, Angela e Gianni Baffo per la loro professionalità e competenza. Grazie alla fisioterapista Ilaria, grazie ai dottori dr. Massi, dr. Nucilla e dr. Nigido, sempre disponibili e professionali.

Io sono stato ricoverato presso questa struttura nel 2013 e devo dire che l'esperienza è stata più che positiva.
Il reparto era tenuto in modo più che decoroso e le mie richieste fatte a medici ed infermieri sono state sempre accolte e soddisfatte dove possibile.
Ovviamente tutto può essere migliorato, ma nel complesso il reparto e l'assistenza mi sono sembrate sopra la media di altri reparti anche ospedalieri.

Nulla da dire sulla riabilitazione e sulle cure neurologiche.
Riguardo l'accesso parenti alla struttura: non ho mai condiviso il fatto che il sabato pomeriggio e la domenica non fosse consentito far visita ai propri parenti.

Mi è stata impiantata una protesi al ginocchio sinistro al "Fatebenefratelli" di Roma e poi sono stata trasferita all'Auxologico Roma - Buon Pastore per la riabilitazione. Voglio ringraziare di cuore tutto il personale medico e paramedico, in particolar modo le dottoresse dr.ssa Irene Massari, dr.ssa Cristini Daniela, dr.ssa Federica Cavallaro, dr.ssa Luciana Laura, e tutto il personale di cui non ricordo il nome, per la competenza, la gentilezza e la disponibilità con cui si sono sempre approcciati alla mia persona.
Unico neo il cibo, che non è stato mai all'altezza. A parte quest'ultimo aspetto, a mio personale giudizio mi sento di consigliarlo serenamente a tutti quelli che ne avessero bisogno, perchè lo ritengo un ottimo centro.

Eccellenza nel reparto di riabilitazione e day hospital.
Cortesia, gentilezza disponibilità, professionalità.
Operata di protesi al ginocchio, sono stata ricoverata un mese in riabilitazione ed un mese in day hospital (mi hanno dovuto cacciare!). Il mio ginocchio dopo 4 mesi fa tutto senza dolore (comprese le scale).
Tutti eccezionali, mi seguono anche a distanza in questo periodo di chiusura delle piscine e palestre a causa del Covid-19.

Palazzina B: doverosi ringraziamenti a tutti gli infermieri e OSS dell'RSA palazzina B. La loro professionalità è stata fondamentale per l'assistenza di nostra madre, ricoverata per un anno in questa struttura. Un sentito ringraziamento a: ELEONORA, MARY, VALERIA, LAURA, CINZIA e a tutto lo staff infermieristico.
Due parole permettetemi di scriverle per il dott. Tempera Enrico, medico di base sempre assente anche da presente..
Buon proseguo a tutti coloro che lavorano con il CUORE.
Davide, Anna e Alessandra Campagnaro (per la Sig.Maria Pistillo)

Due settimane fa, nostra madre C. Anna Maria è stata ricoverata presso la vostra struttura in condizioni estremamente critiche.
L'immediata attivazione di tutto lo staff medico- specialistico, dalla caposala a tutto il personale infermieristico e riabilitativo, ha fatto sì che nei giorni successivi nostra madre mostrasse segni di miglioramento.
Vogliamo ringraziare veramente di cuore il primario di Lunga Degenza, Dott.ssa Nicolini Giorgia, lo staff Medico, la caposala dello stesso reparto Di Francesco Francesca con tutto il personale infermieristico, la logopedista Katia, la fisioterapista Luana Leo, la terapista occupazionale Valentina Marri, che hanno preso in cura nostra madre con grande professionalita' e umanita'.
I Figli.

In seguito ad un intervento per una frattura trimalleolare alla caviglia sinistra, ho contattato la struttura per la fisioterapia. Già telefonicamente avevo percepito che non c'era solo la struttura, ma un fattore umano incredibile. Il dottor Erroi volle sapere tutto, poi parlai con la Sig.ra Saveria, che mi ricontatto' dopo qualche giorno per dirmi quando avrei potuto iniziare il mio percorso. Non immaginavo che avrei trovato professionalità, conforto e, ripeto, un fattore umano che oggi non si trova quasi mai. Grazie mille per il supporto fisico e psicologico, grazie alla mitica Claudia, Sonia, Saveria e al grande dottor Erroi, che hanno fatto di tutto per aiutarmi e ci sono riusciti meravigliosamente

Padiglione B efficiente in tutto, dal personale infermieristico ai portantini, un po' meno con i dottori, che faticano ad ascoltare i famigliari. Caposala Antonella sempre disponibile ad ascoltare e a cercare di risolvere le richieste e le problematiche che le vengono rivolte.
Problema grande è per la fisioterapia, in quanto non c'è un programma ben organizzato ed efficiente. Pochi fisioterapisti per una struttura che ospita anziani con problemi motori.

Vorrei rivolgere un ringraziamento a dottori, caposala ed infermieri dell'Ospedale Ancelle francescane del buon pastore, per l'accoglienza ricevuta al mio ricovero.
Un elogio particolare va a tutti i fisioterapisti per come lavorano intensamente in palestra, dando anche aiuto psicologico oltre che fisico.
In particolar modo la fisioterapista Ilaria che, sin dal primo giorno, si è presa cura di me in questo mese di degenza, facendomi lavorare con esercizi ed attrezzi, ottenendo un buon risultato e portando il mio fisico ad essere di nuovo eretto su sè stesso.
Grazie, grazie, grazie!
Fiorella

La logopedista Katia Micanti é una professionista qualificata e competente e seria, capace di entrare in empatia con il paziente ed i suoi problemi riuscendo ad risolverli. Vorrei ringraziarla di cuore.

Voglio ringraziare veramente tutti i professionisti presenti nella struttur. Io sono stata ricoverata circa 2 mesi nel reparto di post-acuzie e lungodegenza medica. Devo ammettere che tra le tante difficoltà strutturali che avevo riscontrato anche nei pochi giorni trascorsi nei reparti degli ospedali pubblici, il trasferimento presso questa struttura è stata un vera sorpresa e e concordo pienamente con chi in precedenza dava giudizi positivi!
Voglio ringraziare tutto lo staff sanitario, il quale con grande professionalità e serietà si è fatto in quattro per farmi recuperare dalle problematiche di salute e psicologiche che il ricovero in ospedale mi avevano causato... ora a distanza di mesi sto molto meglio.
In particolare voglio ringraziare e salutare gli infermieri: Valerio Lucidi, Eliana Mucha, Graziella Luna e tutti gli altri che purtroppo non ricordo i nomi! Buon lavoro a tutti.. continuate così!

I pazienti sono trascurati, il personale presenta un fortissimo burn out, vi è molto assenteismo e quei pochissimi che lavorano sono sovraccaricati; le caposala sono maleducate e l'organizzazione assistenziale e lavorativa è pessima. I pazienti anziani, ma ancora autonomi, ancora possono sopravvivere, ma chi è allettato rischia molto il peggioramento della salute. Invece di chiudere gli ospedali funzionanti, si dovrebbero chiudere strutture come questa che non riescono ad offrire agli utenti un servizio di qualità, vuoi per mal utilizzo dei fondi, vuoi per incompetenza del personale che vi lavora.

Sono stata ricoverata in questa struttura per riabilitazione dopo intervento per frattura del femore. Ringrazio vivamente la primaria dott.ssa Massari per la sua professionalità e umanità nei confronti dei pazienti. Assieme a lei, tutti i medici che fanno parte della sua equipe.
Un grazie di cuore va a tutto il personale infermieristico e ausiliario per il loro impegno verso i pazienti. Bravissimi tutti i fisioterapisti, un grazie speciale ai miei fisioterapisti Paolo e Roberto.
L’unica nota negativa è stata il cibo: pessimo, immangiabile e di qualità scarsa.

La struttura potrebbe migliorare, credo che abbia le potenzialità per farlo, ma l'organizzazione è davvero pessima! I pazienti sono costretti ad aspettare in continuazione per essere lavati e assistiti. Ho scoperto che nel turno notturno rimane un solo infermiere (solo) per un piano di circa 25 pazienti... ASSURDO! Mio padre per fortuna è stato dimesso e la vera cura la sta facendo a casa, aveva una ferita da decubito che medicavano (i medici e la caposala) quando si ricordavano MAI CHIUSA! Per fortuna ho ingaggiato un infermiere della stessa struttura che viene a domicilio... La ferita va decisamente meglio! Comunque pessima esperienza... medici e infermieri in gamba, caposala che non si è mai capito chi fosse.. SENZA VOTO!

La presenza delle Ancelle Francescane è solo nel nome della Casa di cura, nelle visite a mia madre non c'è stata una sola volta che io abbia visto una suora intervenire ad una richiesta di aiuto dei pazienti anziani, ci davamo da fare solo noi parenti in visita e le varie badanti private. Desolazione e tristezza per i nostri poveri genitori e parenti vecchi che, se non più autosufficienti, non sono inquadrati in nessun tipo di struttura che li possa assistere in maniera dignitosa e caritatevole, se la famiglia non è in grado di sostenere un ricovero assistito in casa o in clinica privata, che costa sui 4000 euro.
Ho attivato da 2 mesi la pratica di ricovero in RSA vicino a casa, proprio nella speranza che mia madre venga assistita più adeguatamente e dignitosamente, e che noi parenti possiamo intervenire più facilmente.

Conclusioni sui punti deboli riscontrati:
nel reparto degenza anziani c'è poco personale e quindi i pazienti sono trascurati e cercano aiuto da qualunque persona esterna sia in visita nel reparto;
l'igiene personale avviene ad orari fissi e quindi chi si sporca rimane per ore in mezzo ai propri bisogni fino al cambio previsto, a meno che non provvedano personalmente i parenti in visita;
non ci sono riscontri con i medici sulle terapie in corso, anche se richiesti;
la fisioterapia prevista per gli anziani in post acuzie riabilitativa dopo intervento al femore, non viene più fatta dopo un paio di tentativi se l'anziano, affetto da demenza senile come mia madre, non collabora attivamente, per cui il paziente entra allettato, con catetere e con pannolone e poi allettato, con catetere e pannolone viene dimesso, senza nessun progresso o recupero attuato, anzi: peggiorato nello stato confusionale;
in generale molta trascuratezza e scarsa organizzazione e disponibilità anche umana.

Un immenso grazie al personale di assistenza tutto e riabilitativo.
Sempre tutti pronti a cercare di soddisfare ogni richiesta venga fatta dal paziente.
Infermieri, caposala ed ausiliari sempre disponibili per accontentarti.
Personale della riabilitazione, stessa cosa, e attento alle problematiche di ogni paziente.
Staff medico ottimo, forse dovrebbe esserci più collaborazione ed intesa con il personale di assistenza.
Per i servizi offerti, veramente nulli, il bar dovrebbe essere operativo tutti i giorni mattina e pomeriggio.
Dovrebbero esserci più manutentori per le varie necessità, mael così non è...
Da ultimo, il cibo: vorrei stendere un velo veramente pietoso, anche se qualcosa è cambiato da quando hanno riattivato la cucina interna, ma non sufficiente per poter dire che si mangi adeguatamente bene.

Sono stata ricoverata presso il Vostro centro di riabilitazione e sono stata trattata con estrema professionalità e cortesia da tutti, dai medici a tutto il restante personale. Un particolare ringraziamento va a Natalia, Tiziana e alla mia fisioterapista Emanuela.
Una nota negativa va alla ditta appaltatrice del vitto, che è stato veramente non appropriato (sono stata diplomatica).

A 5 mesi dal mio intervento di protesi bilaterale monocompartimentale del ginocchio, mi sento finalmente serena e pronta a dare la mia opinione su questa clinica, in cui sono stata ricoverata dopo l'intervento per riabilitarmi. Ricordo con affetto tutto il personale, a partire dalle infermiere, preparate, pazienti e disponibili. Alcune di loro mi hanno aiutato molto personalmente. Ai fisioterapisti tutti bravi ed in particolare al mio fisioterapista Riccardo che, oltre a riabilitarmi, mi ha dato un grosso sostegno morale e motivante. Grazie a tutti!
Un in bocca al lupo al primario dott.ssa Irene Massari, donna di grande competenza.

Ringrazio vivamente di cuore la dottoressa Massari, che svolge il suo lavoro con professionalità e grande umanità nei confronti dei pazienti, e tutti i medici che collaborano con lei. Un grazie di cuore va al personale infermieristico e ausiliario, svolgono il loro lavoro con grande impegno, empatia e cordialità, sempre con il sorriso sulle labbra e pronti a confortare e incoraggiare i pazienti.
Gentilissimo il caposala e molto bravi nel reparto di Fisioterapia. Un grazie particolare alla mia fisioterapista Federica.
L'unica nota negativa della struttura è il cibo: pessimo, cucinato scongelato e scaldato nel microonde... Immangiabile, non digeribile, di scarsa qualità e a volte veramente disgustoso.
Peccato veramente, perché fa scendere di livello una struttura veramente ottima.

Una sola esperienza è una goccia nel mare. La rabbia che segue ad una storia di non professionalità, è grande come il mare. Il dolore per la morte di una persona cara, la grandezza del mare la supera.
Mia nonna è stata ricoverata per circa 70 giorni in questa clinica, dopo un intervento per ricostruire una frattura del femore. 87 anni, in sovrappeso, diabetica, con problemi di circolazione alle gambe per i quali prendeva scrupolosamente medicine da anni. Caratteristiche queste che indurrebbero una certa attenzione. E invece, fisioterapia e riabilitazione minime, se non assenti in molte giornate; medicine non somministrate; pannolone cambiato dopo ore con conseguente infezione della ferita dell’operazione, nonché delle numerose piaghe formatesi per la lunga degenza a letto. Medici presenti solo al mattino, quindi chi deve lavorare e può venire in visita solo al pomeriggio non ha il diritto di parlare con nessuno. Venti giorni prima della scadenza prevista per la permanenza (60 giorni), mio padre fa domanda per cercare un’altra struttura in cui portare mia nonna, visto che la permanenza non ha dato i suoi risultati (non la pretesa di camminare, ma almeno rimettersi in piedi!). I documenti vengono PERSI!!!! Mille scuse, chiacchiere e giustificazioni.
Mia nonna viene dimessa il 3 settembre e la fretta di mandarla via e “liberare il posto” fa distrarre medici e infermieri dal fatto che non si può togliere ad una paziente il catetere 5 minuti prima di uscire, senza essersi accertati che riuscisse ad urinare correttamente e soprattutto senza essersi resi conto di UNA TROMBOFLEBITE in corso. Questa, per quello che ho avuto modo di apprendere, è una conseguenza comune della lungadegenza a letto, ma mia nonna era già molto esposta a questo tipo di patologia avendo come ho già detto problemi di circolazione che le ingrossavano le gambe, impedendole di camminare. Quindi mi chiedo: da medico con l’attenzione e la cura per il SINGOLO paziente, come è possibile non accorgersene? Dopo una sola notte a casa, mia nonna è stata portata d’urgenza in ospedale con un quadro clinico che ha fatto impallidire il personale! Insufficienza renale, insufficienza respiratoria, diabete al minimo, pressione al minimo e tutti gli organi in affanno. In quell’ospedale ha lottato con grande coraggio per 35 giorni. Venerdì ci ha lasciati dopo aver sofferto tanto.
La morte è purtroppo un evento ineludibile, e in questo caso vista l’età e i problemi di salute, ancora più probabile, ma niente mi toglierà mai dalla testa che la non curanza, la non professionalità e l’indifferenza che ha ricevuto in questa clinica, ne abbiano accelerato di molto l’arrivo, ne abbiano aumentato la sofferenza (la sua, e adesso la nostra, perché resta una rabbia e un’impotenza che è difficile da sostenere). Chi lavora in campo sanitario non dovrebbe mai dimenticare che dietro al numero del letto del paziente c’è una storia, ci sono vite, speranze e sentimenti. Ci vuole rispetto e attenzione se si vuole fare bene il lavoro che SI è SCELTO.
Niente a questo punto servirà a riportare indietro mia nonna, ma state certi che ogni volta che mi sarà possibile sconsiglierò a tutti questa clinica!

I pazienti, per di più tutti anziani, vengono lasciati a letto giorni e giorni; medici inesistenti; personale infermieristico per la maggior parte qualificato; primario non qualificabile come quello fisioterapico.
Struttura che potrebbe essere ottima se data in gestione a persone qualificate con voglia di lavorare. Esperienza da non consigliare.

Mia madre, dopo circa 60 giorni di ricovero in questa struttura, finalmente uscirà a breve.
Chiaramente uscirà in condizioni pessime rispetto alla sua entrata, avvenuta circa due mesi fa.
Mi a madre, con problemi di Alzheimer, non è stata seguita affatto dal punto di vista fisioterapico, in quanto con il suo stato psichico spesso non voleva effettuare gli esercizi di riabilitazione.
Nessuno ha mai cercato di convincerla e spingerla a fare la riabilitazione per cui, quando andava in palestra, non voleva fare gli esercizi e i fisioterapisti, guidati da un responsabile, il quale dopo un incontro avuto con mia sorella, ha detto di essere un consulente della casa di cura, la riportavano in camera.
Vi pare una cosa possibile? come a dire che un bambino non vuole mangiare e quindi lo lasciamo morire.
Ho preso la decisione di non mandare più mia madre a fare fisioterapia, in quanto inutile e perchè lei non è voluta più andare in palestra in quanto spaventata. Chiaramente non ho idea di cosa le sia mai accaduto e lei non è riuscita a spiegarmi.
Mia madre attualmente non cammina se non con il deambulatore, ma pochissimi passi e con molto dolore muscolare; questo a riprova del fatto che è stata lasciata un mese circa immobile al letto e il muscolo si è atrofizzato.
Non posso immaginare che lei non cammini più, ecco perchè mi sono mosso con le istituzioni per denunciare tutto ciò e qualcuno pagherà prima o poi.
Questa mia esperienza spero sia utile per coloro che avranno la sfortuna di essere trasferiti in questo posto, e in questo modo possano rifiutare il ricovero.

N.B. ultima nota, a mia madre è stato rubato quanto segue:
- 1 orologio da polso swatch
- 3 bottiglie di acqua la prima volta
- 1 pacco di biscotti
- 1 bottiglietta di tè
- 1 tavoletta di cioccolato
- 3 bottiglie di acqua proprio ieri 2 novembre
TUTTO QUESTO E' VERAMENTE TERRIBILE!!!

Fisioterapia inutile, struttura pessima, da chiudere prima di subito. Altamente dannosa per i pazienti.

Mia suocera di 84 anni, molto in gamba e vigile, si è procurata una frattura in casa e, dopo pronto soccorso, è finita in questa casa di cura... dall'assistenza insufficiente!! Insufficiente tale da non verificare i motivi che dopo 15 giorni di degenza hanno provocato l'inizio di una forte dissenteria; per 10 gg. è stata curata con normale prassi, peccato che si sia aggravata al punto da essere trasferita al pronto Soccorso dell'Aurelia Hospital GIOVEDì 10 OTTOBRE 2013, dove hanno riscontrato un virus curato con antibiotico sbagliato e ormai giunto al termine!!!!! Alle ore 23.00 è morta!!! Aveva solo una micro frattura da curare!
Non farò denuncia perchè in Italia NON CREDO NELLA GIUSTIZIA, e soprattutto non riavrò più mia suocera!

Continua ad essere una struttura priva di umanità per i pazienti, ai quali tolgono anche lo dignità per il modo in cui vengono trattati (a letto sempre, con solo il pannolone spesso intriso di pipì, in quanto vengono cambiati a orari prestabiliti, per cui se uno ha necessità di essere cambiato ad orari diversi, resta immerso nei propri bisogni).
Inoltre, le risposte della capo sala sono spesso arroganti e prive di competenza, sono allibito nel vedere che certe persone di religione indossano la tunica, ma in sostanza non hanno idea di cosa sia umanità e dignità.

Mia madre è ricoverata presso questa struttura dall'11 settembre per una frattura al femore, ed ha un inizio di Alzheimer. E' passato poco più di un mese e ancora è a letto, tranne le volte che riusciamo noi familiari e metterla su una sedia a rotelle.
La capo sala mi ha proibito di fare questo, in quanto ritengono che può mettere al momento solo il 30% del carico con la gamba operata. Ho effettuato un controllo al Gemelli, dove è stata operata, e sono rimasti allibiti dal fatto che mia madre non cammini ancora.
Sicuramente collabora non molto con i fisioterapisti, ma con noi familiari sicuramente di più, ma questo ci viene proibito. Non sarà forse che alla scadenza dei 60 giorni previsti di ricovero, vogliono proporci la loro RSA e per questo motivo non la fanno camminare???

Ricoverata mia zia nel mese di marzo 2013, per una frattura di femore e altre patologie connesse alla senilità nel reparto di lungodegenza, l'unica nota positiva va agli infermieri che, nonostante le mille difficoltà che attraversava la clinica (se non ricordo male erano in sciopero o giù di li per gli stipendi), hanno mostrato quasi tutti un'ottima assistenza alla persona e non solo alla mia povera zia. Ricordo con affetto in particolare un paio di giovani ragazzi infermieri molto competenti e umani, i quali si facevano in quattro per soddisfare i bisogni dei pazienti.
Nei precedenti ricoveri di mia zia, non avevo mai riscontrato una povertà di personale pari a quella vissuta in quel contesto.
I medici sono molto gentili, disponibili e competenti, anche se non sempre presenti.
Per quanto riguarda la caposala, confermo i pareri degli altri, molto sulle sue e non molto cortese.
Scadenti sono i servizi igienici e il tutto contornato dalle poche ore riabilitative.
Peccato... dovrebbe migliorare!

Una vergogna, mai visto tanta trascuratezza. Mio padre, un uomo di 80 e passa anni che ha sì la demenza senile, ma ha anche tantissima voglia di vivere ed è ancora arzillo, lasciato a sè stesso perché non esiste assistenza adeguata. Personale che manca e quella sola persona che rimane al piano, non può certo svolgere il lavoro che invece dovrebbe essere svolto da almeno due persone. Le suore, che secondo la mia cristianità dovrebbero avere un sorriso per tutti, sono le peggiori, menefreghiste e molto maleducate. Per quanto riguarda la pulizia, dipende da chi c'è: quando è un lustro, quando una stalla. Una struttura molto bella ma tenuta molto ma molto male. Provvederemo, perché non sono la sola ad avere da ridire con chi di competenza.

Mi nonna di 93 anni, dopo essere stata operata al femore presso l'ospedale Sant'Andrea di Roma, è stata trasportata in questa casa di cura per la riabilitazione.
Premesso che la struttura è vecchia e poco accogliente ma, soprattutto, gestita, da medici e infermieri poco professionali e competenti.
Dopo l'operazione mia nonna già stava seduta, mentre nei 3 giorni che è stata presso questa struttura era solo allettata e nessuno voleva farle la riabilitazione.
Per questo motivo abbiamo provveduto immediatamente a portarla via. Tutti hanno il diritto di essere assistiti, curati nel rispetto e nella dignità, ed anche se a 93 anni...!
Oggi mia nonna si trova in una struttura adeguata con già il suo programma riabilitativo!!

Mi sono recata presso il Buon Pastore per una visita breve e un saluto veloce da far fare alle nipoti del mio parente. Non ero in regola perchè ero con due minori, di cui una più piccola di 12 anni. Per questo motivo mi è stato vietato l'ingresso. Volevo fare solo un saluto, cioè in termini di tempo neanche un minuto, che non avrebbe compromesso lo stato di salute della bambina e di cui mi assumevo comunque le responsabilità di aver contravvenuto al divieto. Inoltre non potevo neanche mandare la ragazza in regola con l'età, perchè nella stanza era in corso la fisioterapia. Allora in pratica io devo rispettare tutte le prescrizioni, mentre la struttura può fare ciò che vuole riguardo all'organizzazione del proprio lavoro. Ritengo che la fisioterapia ,non essendo una cura d'urgenza, si debba programmare entro l'orario d'ingresso dei visitatori.
E' inoltre molto più terapeutico la visita di un proprio caro che tante rigidità, che sicuramente non aiutano il recupero di una persona malata che rischia pure una depressione.
Inoltre c'era cattivo odore e quindi immagino essere scarso il livello igienico.