Villa dei Platani di Avellino

Medici preparati, gentili e competenti.
Il personale infermieristico lascia a desiderare, manca di empatia.

Sono venuta stamattina alle 9.00 per essere sottoposta ad una isteroscopia operativa, dopo aver già effettuato la giornata di prericovero. Già l'accettazione si è conclusa a mezzogiorno, perché non c'erano posti disponibili (infine mi hanno dato la stanza in ortopedia); sono le 19.00 ed ancora non so se sarà possibile effettuare l'intervento per mancanza di sala operatoria disponibile: ma il presidio organizzativo in questa clinica non esiste? I medici come devono poter svolgere serenamente il loro lavoro se la struttura non è in grado di organizzare i ricoveri??

Ho partorito il 1 giugno con il Dott. Casarella e il team di turno alle 3.30. Mi aspettavo più assistenza da parte delle ostetriche durante il travaglio e la presenza della mia ginecologa (durante il parto o quantomeno in uno dei giorni successivi) che non è stata probabilmente informata dal personale. Il dottore è stato bravo, anche una delle ostetriche lì presenti (Margherita se non erro), ma purtroppo c'è stata la complicanza di residui di membrane in utero che si è scoperta solo al momento della visita per le dimissioni dopo 48 ore. Alla visita di dimissioni la Dott.ssa Malzoni mi ha visitata: esperienza dolorosa in quanto i residui di membrane sono stati asportati a mani nude inizialmente, senza la possibilità di valutare se utilizzare o meno almeno uno spray anestetico considerando il taglio della episiotomia ancora in fase di guarigione. Non è stata eseguita una ecografia di controllo dopo il raschiamento, sono stata dimessa subito. A detta della dottoressa, la mia reazione (lamentavo molto dolore) era esagerata. Probabilmente tecnicamente sono preparati, ma io non ho trovato empatia con i pazienti, e ho avuto poche spiegazioni di quello che mi succedeva intorno.
Subito dopo il parto ho chiesto di informare il mio compagno della nascita del bambino e non è stato fatto, ho dovuto avvisarlo io. Ho chiesto se avrebbero fatto vedere il bambino al mio compagno, ma nessuno lo ha fatto, è andato al nido dopo circa 5 ore di attese e varie richieste da parte sua alle infermiere di turno. Mi aspettavo sinceramente più attenzione e professionalità (soprattutto perché non è ammissibile chiudere una ferita di parto non accorgendosi di residui all'interno dell'utero potenzialmente fatali).

Sono stata alla clinica Malzoni in due occasioni: nel reparto endoscopico e poi successivamente per partorire. Ho parlato bene e mi sono trovata benissimo nel reparto endoscopico, assistita da personale cordiale.
Non posso dire lo stesso del reparto ostetrico, il personale è tutt'altro attento, si sono dimenticati di me dopo il cesareo, ho rischiato di andare in trombosi, mi hanno fatta alzare dopo 15 ore dal parto, si sono dimenticati di farmi la siringa di seleparina la mattina.. Al mio chiedere perché avessi le gambe gonfie, mi ripetevano che fosse normale e di attendere un dottore (che è arrivato dopo 6 ore).
Conclusione: due reparti dello stesso ospedale e dello stesso piano è come se fossero in due ospedali differenti.

Sono stata operata ieri dal Prof. Malzoni e che dire: davvero mani esperte e grande competenza.
Il reparto è tenuto bene, ma la pulizia è un’altra cosa. Le infermiere sono tutte stra-brave, a parte una che mi ha dato della grassa da ieri sera. Fanno mettere le calze auto reggenti antitrombo e le mie evidentemente erano troppo piccole, infatti mi hanno provocato qualche taglietto dietro al ginocchio. Lei ovviamente ha detto che era dovuto al mio grasso. La notte le ho tolte e stamattina una "cazziata" che dovevo camminare. Mi stavo alzando e volevo una mano, e lei prima mi ha detto che dovevo fare tutto da sola, poi mi ha tirato una gamba, provocandomi dolore.
In più, considerando che è difficile trovare delle vene, mi ha dovuto fare il prelievo al polso e allora ho chiesto: come mai non si trovano mai le mie vene?
E lei: eh, glielo dico francamente, c’è troppo grasso!
Diciamo che non è bello sentirsi dire certe cose considerando che non peso 100 kg.
Per il resto tutto impeccabile.

Mia nonna è stata operata per frattura della testa del femore grazie alla disponibilità e bravura del dott. Mario Cillo, dopo essere stata rifiutata dal pronto soccorso della città ospedaliera e da altre cliniche private. L'operazione è andata bene, peccato per il personale infermieristico, non all'altezza del personale medico.
Durante la notte veniva spento il riscaldamento.

Mi sono recata alla Clinica Malzoni di Avellino per un Day Hospital inerente ad una isteroscopia. La giornata è stata altamente stressante e negativa. Fin dal mattino ho avuto difficoltà nel prendere il posto letto, infatti ho dovuto attendere 2 ore di fila. Successivamente sono stata visitata, si fa per dire, da un medico che si è semplicemente limitato a farmi qualche domanda senza nemmeno misurarmi la pressione, visto che avevo già specificato di soffrire di pressione alta e non sapevo se prendere la compressa. Ho atteso fino alle 15:00 in camera quando il personale paramedico mi ha fatto preparare per l'operazione facendomi indossare gli indumenti che occorrevano, ma con grande stupore ho potuto constatare che scesi in sala operatoria ho dovuto attendere un'altra ora poichè la sala era sporca e doveva essere pulita.
In definitiva, sia il personale medico che paramedico si è comportato in maniera fredda e distaccata. Detto ciò, non mi meraviglio di quello che sta succedendo riguardo le difficoltà finanziarie della Clinica.

Per quanto riguarda la professionalità del personale medico, posso anche essere d'accordo e, pur avendo spesso "incidenti di percorso", la Clinica Malzoni resta in ogni caso un riferimento importante, non più e non tanto per gli avellinesi, quanto per gli abitanti delle province limitrofe (in particolare gli utenti del napoletano che hanno a che fare con servizi da terzo mondo ed alla Malzoni trovano il paradiso). Cio' premesso, bisogna dire che il personale paramedico e della reception, spesso dà l'impressione di farti un favore, mentre dovrebbe svolgere il proprio ruolo con la consapevolezza che nulla e' dovuto e che la stima e la fiducia (oltre che l'accredito da parte dell'Asl...) vanno guadagnati ogni giorno.