Casa di Cura L'Eremo di Miazzina

 
2.9 (32)

Recensioni dei pazienti

17 recensioni con 2 stelle

32 recensioni

 
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Voto medio 
 
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Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Dopo 3 mesi ancora non deambulo

Sono stato ricoverato 3 mesi per riabilitazione e dopo 3 mesi ancora non cammino. Per avere la protesi dovevo litigare; inoltre ho fatto intervenire i carabinieri perché per 2 giorni non mi hanno dato l'insulina (addirittura perché esaurita). Per chiudere in bellezza, dopo che ho fatto casino per far valere i miei diritti di paziente, mi trasferiscono di corsa presso la struttura Garofalo a Gravellona. La struttura Garofalo e l'Eremo sono della stessa società, e per me adesso valgono meno di zero.
Non la consiglio.

Patologia trattata
AMPUTAZIONE ARTO INFERIORE: riabilitazione per ricominciare a camminare e protesi.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Insoddisfazione

Mio padre è stato ricoverato presso questa struttura (fatiscente e decadente).
Il personale è veramente cordiale e gentile, a parte gli addetti alle pulizie (maleducati).
Il cibo è inqualificabile.
Avrebbe dovuto fare riabilitazione, ma non vi è stato nemmeno supporto terapeutico.
E' stato dimesso e già il giorno dopo è stato ricoverato in urgenza presso l'ospedale di Domodossola, prognosi: INFEZIONE DELLE VIE URINARIE, SCARSA FUNZIONALITA' RENALE, COLECISTITE, NECESSITA' DI OSSIGENO TERAPIA.
Domanda: ma come è possibile sia stato dimesso? ma la dottoressa che lo seguiva, perchè non ha fatto alcun accertamento, a parte esami di controllo della funzionalità epatica?

Patologia trattata
Polmonite, dispnea, problemi vie urinarie.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Riabilitazione

Mia madre è stata ospitata dopo un intervento per una frattura ad un femore. La sua permanenza è stata caratterizzata dalla poca attenzione nella riabilitazione motoria e, a distanza di due mesi, ancora non è in grado di camminare.. Scarse e confuse le informazioni riguardo l'impegno di mia madre a fare le terapie motorie.
In fase di dimissioni sono mancate le analisi del sangue da esibire alla visita di controllo.
La struttura, pur ubicata in una collina con la vista sul lago Maggiore, ha bisogno di una profonda ristrutturazione e all'interno anche i suppellettili sono rotti e vecchi. Il personale prova a fare del suo meglio, ma non è abbastanza.

Patologia trattata
Frattura del femore.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Esperienza molto negativa

Mia mamma è entrata a metà maggio per la riabilitazione causa frattura del femore. Dopo 3 settimane ha avuto uno scompenso, dopo si pensa una crisi di nervi, non ci hanno di preciso i vari problemi che ha avuto. Poi è stata rimbalzata al piano sopra (RSA). Aveva la bocca piena di candida, l'infermiere alla mia domanda se sapessero del fungo, mi ha risposto di sì e che stavano facendo una terapia a riguardo. L'ho pulita e idratata io al giovedì, il lunedì dopo è deceduta. La strada era veramente tanta, 85 km, solo per andare e strada trafficata, altrimenti sarei andata più spesso.

Patologia trattata
Frattura femore.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Non lo consiglio per pazienti non autosufficienti

Gli anziani non autosufficienti vengono lasciati a letto, non verticalizzati.
Mia mamma l'abbiamo portata in struttura che camminava e parlava, dopo due mesi abbiamo portato una persona con rigidità degli arti, non cammina più e bisogna imboccarla!!!!! Se non sono in grado di ospitare anziani non completamente lucidi, credo non debbano accettarli. Pertanto non consiglio ricoveri riabilitativi in questa struttura.

Patologia trattata
Riabilitazione motoria.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Riabilitazione neuromotoria

Mia mamma, 80 anni, operata di revisione della protesi dell'anca destra l'11 giugno, necessita di una riabilitazione estensiva a lunga degenza (ha bisogno di 1 mese fuori carico e poi di un progetto riabilitativo adeguato).
Viene accettata presso l'Eremo di Miazzina con la sanità pubblica. Sebbene i forum su internet non ne parlino affatto bene, mi trovo costretta ad accettare, e le conseguenze sono disastrose. Mia mamma è arrivata nella struttura giovedì 24 giugno, e fino al 29 giugno è stata lasciata in un letto NON ortopedico, NON antidecubito, non è stata messa sulla carrozzina (malgrado quando è uscita dall'ospedale venisse messa quotidianamente su sedia a rotelle e facesse la riabilitazione). Fino al 29 giugno aveva un letto che non poteva sollevare automaticamente per mettersi almeno seduta per mangiare, ma si poteva sollevare solo manualmente dalle infermiere e di poco (circa 30 gradi), per cui era costretta a mangiare sdraiata, per quello che riusciva, lamentando forti dolori da decubito. Tutto questo fino al 29 Giugno quando, dopo infinite lamentele, sono arrivata ad un responsabile della struttura al quale ho detto che avrei chiamato i carabinieri se non fosse cambiata la situazione. Dopo una animata discussione, mi viene detto che si informerà e mi farà sapere. Il 30 Giugno “magicamente” mia mamma viene spostata in una nuova camera, dove le è stato dato il letto automatico e antidecubito, a scapito di una signora al quale è stato tolto! In questa struttura accettano i pazienti senza avere gli ausili adeguati per tutti e vengono quindi spostati tra una persona e un'altra! Dopo ben 7 giorni mia mamma è stata fatta finalmente sedere su una sedia a rotelle per 1 ora circa e ha ricevuto circa 30 minuti di riabilitazione da parte di un fisiatra. Contattare la struttura è difficile e si riesce a parlare giusto con la caposala per informazioni generali. Praticamente impossibile parlare col medico, poco comunicativo!! mia mamma è uscita dall'ospedale in fase di ripresa, seduta su sedia, e arrivata li non riusciva a dormire per i dolori da decubito perchè in una casa di cura per anziani e malati non hanno materassi ortopedici, sufficienti letti automatici per tutti nè cuscini per poterla aiutare a sollevarsi.
Se vogliamo poi parlare dell’igiene, mia mamma per 7 giorni in questa struttura non ha potuto lavarsi i denti nè la faccia, riceveva l'igiene essenziale e passava il giorno a letto!
Dopo infinite ricerche ho trovato finalmente una struttura privata dove trasferirla. La sera prima della sua partenza, mia mamma è stata lasciata in camera da sola, con porta chiusa e campanello per chiamare chiuso in un cassetto. La mattina dell'1 luglio alle 8 sono andati a pulirla, dopo averla lavata mia mamma non aveva l'asciugamano perchè la valigia era già stata preparata per la partenza, e l'infermiera per potersi asciugare le ha proposto la federa di un cuscino che mia mamma ha usato per una settimana per alleviare i dolori e lo metteva dietro la schiena o in mezzo alle gambe...a me sembra veramente una umiliazione nei confronti di una persona in difficoltà, non autosufficiente e che è li per ricevere assistenza, Segnalo tutto questo perché vorrei vivamente evitare a qualcun altro quello che ha passato mia mamma, sia da un punto di vista psicologico che fisico. Nessuno merita di essere trattato così, soprattutto persone in momenti di difficoltà. Cosa succede a chi non può raccontare, a chi non ha parenti che si occupano di loro, a chi non può permettersi una soluzione privata? per cosa paghiamo le tasse?
Ho segnalato la cosa all'ASL del Piemonte con la speranza che possano intervenire.

Patologia trattata
Riabilitazione neuromotoria.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Ricovero Covid

Paziente con demenza, mio marito, dimesso da pronto soccorso e mandato qui per proseguire le cure.
E' stato ricoverato per circa 10 giorni con il Covid in attesa di tampone. Ogni giorno chiedendo di lui rispondevano "è stabile". Peccato che ritornando in struttura mi sia stato detto che era dimagrito tantissimo e in più che la piaga da decubito al coccige, che prima era in fase di guarigione, si era ulteriormente allargata sino a diventare quasi un cratere. Ne deduco che in quei giorni di ricovero non sia mai stato controllato o mai girato. Premetto che lui non riesce a parlare. Quindi non so, l'avranno sedato tutto il giorno? Questi malati così fragili dovrebbero essere più guardati. Dove sta l'umanità?! Auguro a loro di non provare mai questo dolore. Quando si sceglie di fare questo lavoro, al primo posto ci dovrebbe essere l'umanità! Sono pazienti fragili coloro che soffrono di questo male...

Patologia trattata
Covid-19 in paziente con demenza senile.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Ricevimento pazienti e location

Questa struttura è fantastica se guardi la facciata che dà sulla strada principale.
Oggi mi reco in questa clinica tramite un trasferimento da ospedale, dove ho subìto intervento di protesi totale del ginocchio 5 giorni fa. Arrivo a Miazzina nel loro parcheggio interno e, scendendo dalla macchina, ghiaccio ovunque...
Non sapevo dove appoggiare le stampelle perché la neve fatta in precedenza si era ghiacciata.
Comunque entro in clinica, chiedo dove mi devo recare per il ricovero e alla reception mi dicono che chiamano un'infermiera. Ok, gli dico che aspetto.
L'operatore mi dice: mi hanno detto che quando hanno tempo vengono giù a prenderla.
20 minuti dopo finalmente arriva un'infermiera, le dico che faccio fatica a stare in piedi ed anche seduto, ma lei mi dice: le faccio il tampone e dovrà stare in isolamento per 10 giorni nella stanza, questo è il nostro regolamento interno!
Ora mi chiedo, va bene la prassi del Covid (tampone), ma se un paziente arriva in una clinica con un trasferimento da un altro ospedale, operato di protesi totale, lo lasci 20 minuti ad aspettare all'ingresso?
Se un paziente ti dice che non può stare in piedi tanto e neanche troppo seduto (il mio caso è molto serio e "unico"), ci vuole tanto a farlo accomodare da qualche parte e cercare di fare in fretta per dargli una camera?
Visto come sono stato accolto, ho deciso di andarmene via all'istante e di fare la fisioterapia a casa, così ho rifiutato il ricovero.
Io sarò pignolo ma (ripeto) un paziente che arriva con una protesi totale al ginocchio fatta 5 giorni prima del ricovero e si trova ghiaccio nel parcheggio e maleducazione del personale, ditemi come si deve sentire.

Patologia trattata
Protesi totale ginocchio.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Nipote di ricoverata

Mia nonna è entrata sana per riabilitazione motoria dopo la frattura del femore. Il primo mese sembrava procedere tutto con normalità, ma la nonna ha dovuto prolungare la permanenza in attesa di accompagnamento INPS, così passa un altro mese. Dopo due giorni che non la sento più al telefono. chiamo il piano e mi risponde il medico che. con tutta la calma del mondo. mi avvisa che mia nonna sta peggiorando.. Peccato che nessuno mi avesse avvisato per tempo di una variazione delle sue condizioni. Non puoi entrare in struttura per non contaminare, ma il Covid è entrato lo stesso... Siccome non mi sono piaciute le spiegazioni del dottore, organizzo una ambulanza e vado a riprendere mia nonna che, ripeto, era ancora in casa di cura solo in attesa della visita dell'INPS per poi tornare a casa.
Sulla lettera di dimissioni hanno scritto "paziente dimessa in discrete condizioni". Non le pubblico per decenza le condizioni di mia nonna, che era una donna stupenda, ancora lucida e giovanile e l'ho trovata denutrita al limite dello stremo e completamente disidratata, piena di lividi da decubito e con la creatinina alle stelle... Le hanno perso addirittura gli occhiali, e non aggiungo altro.

Patologia trattata
Riabilitazione post frattura femore.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Figlio di ricoverata

Visite dei pazienti vietate. Mia madre, dopo qualche settimana di degenza nella struttura, viene ricoverata in ospedale per un edema polmonare e una grave compromissione della funzione renale. Dopo pochi giorni muore.

Patologia trattata
Riabilitazione motoria.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Pessima esperienza

Entrato sano, ora sono in isolamento per Covid-19.
Infermiere straniere che personalmente ho trovato arroganti con i pazienti e scostanti.
Impossibilità nel richiedere informazioni.

Patologia trattata
Riabilitazione.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Ricovero di mia madre

Dopo aver ricoverato mia mamma (io abito a 150 km. di distanza e tutti i sabati e le domeniche andavo a trovarla) ho lasciato passare qualche settimana in modo che la visitassero e iniziassero a farle le dovute cure per le patologie segnalate dal dottore di base di mia mamma. Ho chiesto di parlare telefonicamente con la dottoressa che aveva in cura mia mamma, in quanto al sabato e alla domenica non era operativa. Per 2 settimane e mezzo o provato a contattarla telefonicamente senza mai riuscir a parlarle, il telefono del suo studio suonava perennemente libero e non rispondeva mai, e non venivo richiamato anche se avevo lasciato il mio numero. Quando mi facevo passare il reparto, mi dicevano che era in visita, o già uscita, anche se telefonavo nelle ore che mi venivano indicate dalle infermiere. Dopo 2 settimane e mezzo di continue telefonate, ho dovuto dire che avevo bisogno di parlare con la dottoressa per una cosa urgentissima e finalmente me l'hanno passata. In questa telefonata ho saputo che la fisiatra che le doveva prestare le cure (a quanto mi hanno detto dopo l'unica fisiatra dell'ospedale, che lavora mezza giornata con centinaia di pazienti ricoverati) ha stabilito che le cure non andassero effettuate. Mentre il medico di base le aveva indicate e, una volta riportata a casa, altri medici hanno ritenuto che le cure si potevano fare, anche perche' mia madre ha un decadimento cognitivo ma e' collaborante. Quindi, per tutto il tempo che e' stata ricoverata (quasi un mese e mezzo) non e' stato possibile sapere che non le facevano i trattamenti fisiatrici per la cura dell'osteoporosi e per i deficit di deambulazione in poliartrosi i responsabili non rispondevano al telefono e non ci avvisavano che secondo loro non poteva effettuare i trattamenti fisiatrici. Quando siamo venuti a conoscenza della cosa siamo andati a ritirare mia madre dall'ospedale e, anche se richieste, non ci hanno rilasciato le eventuali altre cure effettuate. Non capisco come un ospedale di 270 posti specializzato in riabilitazione motoria, possa avere un fisiatra che lavora mezza giornata.

Patologia trattata
DEFICIT DI DEAMBULAZIONE IN POLIARTROSI e OSTEOPOROSI.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

DELUSA E AMAREGGIATA

Volevo solo dire che mio padre è anni che viene in questa struttura e fino all'anno scorso si è sempre trovato bene. Quest'anno per quanto riguarda il medico che l'aveva in cura, è come sempre disponibilissimo e molto attento, ma per il resto.. non ho parole. Struttura sporca, malandato e con NESSUNA ATTENZIONE PER I MALATI. L'igiene non sanno più dove sia, dita di polvere ovunque... Mio padre, che non è completamente autosufficiente, ha fatto la doccia dopo 20 giorni e a oggi dopo 15 giorni si è fatto dimettere senza che nessuno l'abbia aiutato a lavarsi. Quello che vorrei far presente è che le persone come lui saremo noi un domani, e non trovo giusto che vengano trattate con tale NON CURANZA. MA SOPRATTUTTO L'IGIENE IN UN OSPEDALE DEVE ESSERE PRIORITARIA..
Quindi, tolti i medici, il NOSTRO VOTO è zero.

Patologia trattata
Riabilitazione motoria e respiratoria.
Punti di forza
I medici (che curano i pazienti molto bene ma purtroppo non possono fare molto, ma soprattutto non sta a loro lavare i malati o pulire).
Punti deboli
IGIENE -PULIZIE -CORTESIA.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Eremo Miazzina - visita pneumologica

RECENSIONE SCRITTA IL 16 FEBBRAIO 2014 PER IL SITO QSALUTE.IT, Casa di Cura Eremo di Miazzina - Cambiasca

Riporto la mia esperienza, del tutto negativa, di una visita pneumologica fine 2013, in regime di SSN, presso l'Eremo di Miazzina, Cambiasca, effettuata dalla Dott.ssa N.

Fin dall'inizio, sono stato colpito dall'atteggiamento scortese e a tratti sconcertante di questa Dottoressa (fra l'altro ha chiesto a me, con tono aggressivo, dove fossero tutti gli altri pazienti che a lei risultavano prenotati alla sua visita in base ad una lista che lei aveva in mano, e io che ne so?? Mica li avevo cacciati via io, eh!).
Visita frettolosa e con atteggiamenti scostanti, spirometria e diffusione alveolo-capillare senza i tests con la metacolina, di cui avevo bisogno per distinguere e comprendere se BPCO o asma; liquidato senza alcuna cura (nonostante lamentassi dispnea, tosse e catarro, e nonostante che la spirometria effettuata evidenziasse sensibile riduzione della capacità respiratoria), referto con imprecisioni ed errori; ho dovuto poi andare in visita privata da un altro pneumologo, fuori zona, che mi ha dato subito terapia con broncodilatatori.
Non consiglio, in base alla mia esperienza, la struttura, fra l'altro scomoda da raggiungere, fatta di vecchi edifici pieni di barriere architettoniche e di salite ripidissime, senza posteggio interno per i pazienti. Apprezzabile invece la cortesia del personale impiegatizio e infermieristico al momento dell'accettazione.

Patologia trattata
Dispnea, tosse, catarro, sospette asma o BPCO.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

NON ANDATECI

Mia madre è stata ricoverata nel mese di settembre 2012 per effettuare la riabilitazione fisioterapica a seguito di un intervento di protesi d'anca. E' stata sistemata in una camera insieme ad altre tre persone, anche loro non autosufficienti. Il bagno non era assolutamente adeguato per l'utilizzo da parte di persone disabili, neanche una maniglia per attaccarsi e non c'era modo di entrare con la sedia a rotelle. Anche lo spazio della camera certamente non consentiva a quattro persone su sedia a rotelle di muoversi agevolmente. La cosa più assurda è che mia madre ha dovuto farsi cambiare ben 4 volte la sedia a rotelle perchè tutte vecchie, rotte e logore ma, soprattutto, con I FRENI NON FUNZIONANTI!!!....
Inaccettabile inoltre che fuori dalla porta della camera ci fosse una RAMPA da percorrere per raggiungere il corridoio del reparto, impraticabile per una persona in sedia a rotelle se non con l'aiuto di qualcuno dotato di buona pazienza....
L'assistenza infermieristica è decisamente scarsa, la caposala non esiste e ho visto con i miei occhi persone anziane e non autosufficienti chiamare più volte per un aiuto senza nessun intervento, oppure arrivava qualcuno, ma solo per dire scortesemente che quello non era il momento!
Ho visto persone anziane PIANGERE perchè sgridate dal personale...
Ho visto 4 infermiere fare una pausa-sigaretta in un bagno del reparto al piano sottostante, dove fuori dalla porta avevano scritto e sottolineato che era vietato fumare.
L'assistenza di base (pulizia del corpo e alimentazione) è INESISTENTE, confermo che occorre pagare delle badanti esterne (alcune tra l'altro maleducate).
La pulizia degli ambienti è scarsa, anche l'esterno è poco curato, direi lasciato al degrado.
Nulla da dire invece sul personale medico, gentile e competente (in particolare una dottoressa molto carina e disponibile).
Noi ce ne siamo andati.

Patologia trattata
Protesi d'anca.
Punti deboli
Assistenza e attrezzature.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Si potrebbe fare di meglio

Mia mamma era malata di tumore al polmone ed aveva metastasi alle vertebre che la costringevano a letto.
E' stata ricoverata per i primi giorni in una camera a 4 letti: come un girone infernale, letti a un metro l'uno dall'altra, persone che si lamentavano per il dolore...
Poi e' stata spostata in una stanza singola, a pagamento, e quindi era relativamente privilegiata: comunque l'assistenza infermieristica era scarsa, nel senso che erano in pochi, e bisognava stare attenti a non protestare troppo, perchè (alcune, non tutte) infermiere facevano pesare ancora di piu' la loro importanza facendosi attendere. Questo mentre mia mamma attendeva una "dose" di morfina, per calmare il dolore che si faceva insopportabile.
L'assistenza di base (pulizia del corpo, alimentazione) ai malati veniva fatta da badanti (pagate come extra anche queste) o dai parenti per tutti i pazienti, perchè comunque era disponibile sempre solo una infermiera per una ventina di persone, che quindi non poteva dedicarsi a questo.
I medici non sono stati per niente disponibili a richieste i chiarimenti, ed in alcuni momenti "di emergenza" = dolore insopportabile, hanno dato l'impressione di non esserci proprio (era domenica, o la mattina presto), o almeno si sono fatti attendere per ore.
Devo dire che in tutto questo ho trovato anche qualche infermiera ed un dottore (non mi ricordo i loro nomi) che mi hanno dimostrato umanità e fatto con coscienza il loro lavoro, e di questo li ringrazio. Deve essere duro per loro lavorare in questo ambiente.

Patologia trattata
Tumore al polmone con metastasi vertebrali
Punti di forza
Il paesaggio intorno all'ospedale è molto bello e tranquillo
Punti deboli
I medici non danno informazioni sulle condizioni della paziente (mia madre) se non "bloccati" da noi e pazientemente attesi.
Le terapie antidolorifiche andavano anche queste "attese pazientemente" anche per 4 ore.
L'assistenza infermieristica è scarsissima (una infermiera ogni 20 persone e perlopiu' anziani invalidi): è necessaria ulteriore assistenza pagata dai pazienti (badanti).
Le camere "comuni" gratuite sono una bolgia, quelle a pagamento decisamente migliori.


Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

impatto

e' la prima volta che mi trovo in questa struttura, e' ricoverata mia madre, che dovrebbe fare fisioterapia dopo un mese e mezzo di ospedale a verbania. devo dire che come primo impatto e' stato molto scioccante, ci siamo trovate con le mie sorelle in un reparto dove le infermiere urlavano in mezzo ai corridoi, risa e schiamazzi. mia mamma e' stata messa in una camera con altre tre pazienti, le e' venuto anche il mal di testa dal caos che c'era nei corridoi; senza considerare l'odore di pipi' e quant'altro che aleggiava nell'aria, non so.. io ho sempre pensato che nelle strutture ospedaliere l'odore che dovrebbe prevalere e' quello dei disinfettanti e detergenti anti batterici. Durante la mattinata i medici decidono che deve essere spostata in un'altra camera singola perche immunodepressa. Sarebbe dovuta venire un'ambulanza a prenderla per potere fare un breve tragitto da una struttura all'altra, le infermiere continuano a passare ogni mezz'ora dicendo che l'ambulanza sta arrivando, e cosi' passano quattro ore, e siamo ancora la'... alla fine l'ambulanza non e' mai arrivata e si e' deciso che la mammma si facesse la notte in quel caos.... alle sei e mezza di mattina inizia l'altro trambusto di infermieri che arrivano e quelli che se ne vanno.... inizia un'altra giornata, con dei pazienti che avrebbero bisogno di riposo e solo di attenzioni e cure. Finalmente durante la mattina mia mamma viene spostata con un furgoncino, perche' dell'ambulanza nemmeno l'ombra. in camera mia madre si rilassa e si addormenta, perlomeno qui non c'e' caos e rumore. adesso staremo a vedere.

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