Chirurgia spalla Ospedale Cervesi

 
4.7 (67)

Recensioni dei pazienti

4 recensioni con 3 stelle

67 recensioni

 
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Voto medio 
 
3.0
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2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Intervento per lesione tendine sovraspinato

Il reparto di Chirurgia della spalla non ha più illustri e professionali medici come ai tempi del grande dott. Porcellini.
Ora, da quando questo eccellente professionista se ne è andato, il reparto a mio avviso vive di rendita, della fama passata.
Io sono stato operato alla spalla per lesione completa del tendine sovraspinato. Durante la visita privata e nel corso della degenza ho trovato nuovi operatori che ti ascoltano con grande fretta e frenesia, come se il paziente fosse un numero di una catena di montaggio.
Dopo l'intervento sono stato dimesso sempre in modo liquidatorio e frettoloso.
A distanza di dieci mesi dall'intervento la mia spalla, nonostante tanta fisioterapia ancora in corso, ha ancora gravi deficit funzionali.

Patologia trattata
Lesione completa del tendine sovraspinato.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Discectomia

Sono stata ricoverata il 20/09/2019 presso l'ospedale Cervesi di Cattolica per un intervento di discectomia L4-L5 destra + stabilizzazione (TLIF L4-L5) con viti peduncolari-solera in titanio e Cage ad espansione Altera in titanio.
Intervento perfettamente riuscito, eseguito dal Dott. Roberto Donati, neurochirurgo straordinario di poche parole - ma del resto e' sufficiente la sua presenza molto rassicurante. E' un grande e non lo ringraziero' mai abbastanza per avermi risolto un grosso problema che mi causava dolori fissi e lancinanti che mi affliggevano da circa un anno, provocandomi un deficit motorio sul lato destro. Ormai riuscivo a camminare solo poggiandomi a una stampella.. Purtroppo ho avuto dei grossi problemi con l'anestesista, che non so se considerare troppo zelante o forse troppo insicuro. Questo nonostante durante il prericovero, avvenuto il 4 luglio, io abbia consegnato una dichiarazione da parte del mio medico curante relativa ad alcune allergie anche ad alcuni farmaci come il tramadolo ed oppiacei, e nonostante io abbia rassicurato piu' e piu' volte che non ho mai avuto problemi precedenti con morfina e anestesia (questo e' il sesto intervento in anestesia totale) e nonostante io abbia comunicato che avevo iniziato una profilassi antistaminica e cortisonica. Ma l'anestesista ha pensato bene non solo di svegliarmi dall'anestesia in sala operatoria subito dopo l'intervento (comunque invasivo e importante), ma di non farmi fare neanche la flebo di morfina; per me e' stato uno shock svegliarmi in preda a dolori atroci e insopportabili e trovo questa cosa di una vera e propria crudelta'. Ho dovuto imprecare per piu' di mezz'ora prima che si decidessero a farmi la flebo; capisco che il personale infermieristico abbia le mani legate, non puo' fare niente senza disposizioni mediche, mi dispiace di essermela presa con le infermiere che erano di turno quel giorno e nonostante abbia chiesto scusa (non mi ricordo nemmeno tutto quello che ho detto, me l'hanno raccontato) alcune di loro (solo 2) hanno continuato ad avere una certa ostilita' nei miei confronti. Evidentemente hanno una soglia molto bassa di comprensione nei confronti di chi soffre, del resto ho conosciuto pochissime persone di grande empatia in quest'ambito, qualita' secondo me necessaria per svolgere questo lavoro. Di fatti sono stata abbandonata per tutto il tempo, tranne quando chiamavo perche' mi controllassero. In seguito, in generale, sono stati gentili quanto basta. Ho insistito per poter parlare con l'anestesista, per capire il motivo per il quale avesse deciso così e, quando gli ho chiesto spiegazioni, mi ha risposto che ha ritenuto opportuno farmi un antidolorifico sotto cute e che non vuole discutere con i pazienti riguardo al metodo che decidere di adottare. Caro dottore, glielo ripeto: un antidolorifico sotto cute secondo lei che effetto poteva farmi con un intervento come il mio? A causa della sua eccessiva insicurezza, un paziente non deve passare le pene dell'inferno e le faccio presente che il dialogo tra medico e paziente invece, e' di primaria importanza. Io di sicuro non dimentico, cosi' come non ho dimenticato l'intervento di ernia nel 2008 al Bufalini di Cesena, ospedale eccellente sotto tutti i punti di vista; per non parlare dell'assistenza h/24, medici e infermieri fantastici, esperienza bellissima, indimenticabile, indelebile nonostante le circostanze.
Ancora un grazie al Dott. Donati anche per essere stato cosi'premuroso nel venirmi a trovare tutti i giorni e un grazie speciale per due persone speciali, le infermiere Lara e Samantha, che hanno capito la mia situazione di dolore e disagio per aver dovuto affrontare tutto da sola (sono di Lecce e non avevo nessuno vicino a me). Grazie per essere state tanto gentili, premurose, dolcissime e di essere venute a salutarmi con un bacio a fine turno. Grazie davvero di cuore.

Patologia trattata
Discopatie degenerative.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Intervento a data da destinarsi

Evviva!!! Oggi 17 marzo 2016 sono stato contattato per eseguire un intervento alla spalla nel mese di aprile.
Che dire! C’è solo da vergognarsi? O bisognerebbe citare in giudizio la presente struttura ospedaliera insieme al Ministro della Sanità?
In sintesi. Sono partito da Perugia il giorno 1 ottobre 2015 per una visita in intramoenia c/o il mitico Centro di Chirurgia della spalla, ritenuto secondo gli addetti ai lavori, il migliore d’Europa.
Mi visita il Dott. Fauci (alla presenza di terzi) il quale, guardando un’ecografia riscontra “Trauma alla spalla destra - lesione completa del sovraspinato” causato da una caduta intervenuta 40 giorni prima (tutto ciò mi era noto). In tale occasione mi è stato chiesto ripetutamente se avessi avuto un’assicurazione, purtroppo l’avevo disdetta due mesi prima della caduta. In tale occasione il Dott. Fauci mi riferisce che necessito di un intervento chirurgico (probabilmente in artroscopia) e mi prescrive ulteriori accertamenti urgenti per essere messo in lista di attesa in priorità 1: RX ascellare e RSM spalla destra. Esami che, vista l’urgenza, ho eseguito a pagamento. In soldoni: 173 € la visita in intramoenia; 50 € il viaggio e pasto; 135 € la risonanza magnetica; 45 € RX ascellare; 12 € per la spedizione degli esami. Totale 415 €.
Dopo una settimana mi chiama gentilmente il Dott. Fauci, il quale mi riferisce di aver ricevuto gli esami, mi ripete di nuovo se avessi avuto un’assicurazione, altrimenti mi avrebbe fatto inserire nelle liste di attesa dei mutuati in priorità 2, anziché 1, in quanto intervento in artroscopia, e che l’attesa non dipendeva da Lui. Ho chiesto di essere messo in lista di attesa.
Morale della favola, alla fine di ottobre il dolore alla spalla è aumentato in quanto, oltre al sovraspinato, si era lesionato il tendine del bicipite e quello del sottospinato. La conseguenza è che sono dovuto ricorrere ad un intervento urgente eseguito da un bravo chirurgo a Perugia, intervento riuscito ma che a distanza di 5 mesi mi ha lasciato ancora dolorante e claudicante - nonostante la lunga fisioterapia.
Ora mi domando: con una lesione completa del sovraspinato si può lasciare un paziente in attesa di intervento per 7 mesi soltanto perché non ha un’assicurazione personale? Non contano niente i 40 anni di contributi versati per un’azienda ospedaliera pubblica che ho contribuito a realizzare?
La mia critica è rivolta al sistema sanitario nazionale, che permette tali trattamenti da terzo mondo: se paghi ti puoi visitare in tre giorni, altrimenti ci vogliono 6 mesi, se paghi ti puoi operare subito e se invece sei un semplice mutuato devi aspettare che il male si aggravi con conseguenze devastanti.
Al Cervesi saranno anche bravi, ma io non ho avuto la possibilità di usufruire dei tanto decantati servigi.

Patologia trattata
Trauma alla spalla destra - lesione completa del sovraspinato.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Disservizio

Non voglio dare un parere sulla professionalità del singolo medico che mi ha visitato, ma se io telefono al CUP della regione emilia romagna 6 mesi prima per avere una visita con il Dott. Porcellini, e poi mi faccio 700 Km. e mi visita un medico del suo team, mi sembra una grande scorettezza professionale e non mi importa se l'errore stia nell'addetto al CUP, o da qualche altra parte: sono i pazienti a pagarne le conseguenze.

Patologia trattata
Patologia spalla dx.
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