Ginecologia Ospedale San Vito al Tagliamento

Mi danno appuntamento per le visite attinenti il prericovero per il parto alle ore 7.00. Mi presento puntuale ma si comincia quasi alle 8.00. Alle 10.30 ho fatto visita pediatrica (in cui mi compilano la cartella cartacea), visita ostetrica (in cui, tra l'altro mi compilano un'altra cartella cartacea con gli stessi dati e mi prelevano 6 boccette di sangue senza mai togliere il laccio emostatico), l'elettrocardiogramma, la visita con anestesista (trattasi di mero questionario e liberatoria con consensi). Attendo la visita con il ginecologo fino alle ore 14.30. In reparto non ci sono distributori d'acqua né nulla da mangiare, non posso uscire perché ho terrore di perdere il posto e ritardare ancora. Nonostante dopo 7 ore d'attesa complessiva io sia stremata, alla visita ginecologica vengo ricevuta frettolosamente e in malo modo, la dottoressa "non ha il tempo" di leggere con attenzione i documenti che avevo portato da precedenti visite in altra struttura, per cercarsi l'informazione che le serviva e non ha pazienza di aspettare che le cerchi io. Si lamenta che mi sta visitando "nel pomeriggio" fuori orario (come se fosse colpa mia) e che deve rifare un'ecografia per non starsi a rileggere quelle che c'erano già e si permette anche di riprendermi perché dal nervoso mi viene da piangere. Per fortuna che c'era anche l'ostetrica, che invece era molto carina, e sono riuscita a terminare la visita anziché scappare dalla struttura come mi veniva di fare.
Sinceramente mi sento trattata male e, dopo diverse ore dall'accaduto, sono ancora piena di nervoso, quando a due settimane dal parto avrei invece solo bisogno di stare solo tranquilla.

Mia moglie è in attesa ed è entrata al quarto mese di gravidanza. Quando abbiamo saputo che presto saremmo diventati "mamma" e "papá", abbiamo deciso di farci seguire da un dottore privato e, quindi, date le opinioni positive, la nostra scelta è caduta sul primario del reparto di ginecologia dell'ospedale di San Vito al Tagliamento, il dottor Giove. Il 13/05/15 mia moglie si reca in ospedale per la consueta visita, ma il dottore non c'era; di conseguenza mia moglie chiede informazioni e le viene risposto che il primario era andato in pensione il 30/04/15 e la segretaria si è giustificata dicendo che si era dimenticata di avvisare.
Che cosa gli costava farci presente che lui non avrebbe seguito mia moglie fino alla fine della gravidanza? Non vi posso consigliare di non affidarvi al dott. Giove perchè ormai è andato in pensione, ma sicuramente vi posso mettere in guardia sul fatto che nel mondo di oggi esistono ancora persone che pensano solo a sè stesse.

Ho avuto un aborto spontaneo asintomatico ed il medico che me l'ha comunicato sembrava infastidito nell'informarmi.
La sola preoccupazione del medico è stata come giustificare, dal punto di vista burocratico, i pochi secondi a me dedicati.
La cosa più grave, oltre alla maleducazione e mancanza di tatto, è stato che il medico non mi ha comunicato il percorso medico che avrei dovuto seguite (raschiamento), ma mi ha semplicemente liquidato con un "sono cose che succedono".
Avendo abortito alla 8^ settimana ed essendo alla 12^, l'urgenza era evidente....
Esperienza pessima.
Mi sono allora recata nel vicino Veneto (Conegliano) dove ho ricevuto un trattamento e delle cure encomiabili.