Ginecologia ostetricia Ospedale Ravenna

 
3.7 (51)

Recensioni dei pazienti

12 recensioni con 2 stelle

51 recensioni

 
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2.0

Parto naturale

Sono arrivata alle 4.00 di notte a travaglio già attivo.
La ginecologa, tra uno sbadiglio e l’altro, ha impiegato circa un’ora nella compilazione della cartella (ovviamente già pre-compilata alla presa in carico - facendo il suo stesso lavoro so benissimo che i tempi sono e DEVONO essere più celeri nella compilazione) mentre io, in piedi e vomitante in un ambulatorio 2x3 mt. da sola, non ho mentito dicendo “mi viene da spingere”.
Solo allora sono stata portata in camera, aiutata dalla dolcissima Laura. Il suo splendido lavoro è stato proseguito da Giulia, angelo impeccabile, poi brutalmente rovinato dalla dottoressa che, a mani nude e sedandomi contro il mio consenso, ha tentato di rimuovermi manualmente la placenta nonostante ci fosse indicazione e consenso a RCU.

Ovviamente a distanza di 20 giorni ho avuto uno shock emorragico e conseguente raschiamento d’urgenza.

Patologia trattata
Parto naturale.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Parto indotto evitabile

Seconda gravidanza a rischio per diabete gestazionale con bambino stimato di 4,200 kg. all'ultima eco.
Mi danno l'appuntamento per l'induzione alla 38º settimana perché il bambino è già grosso.. la prima gravidanza era terminata con un parto naturale e spontaneo sempre alla 38º. Ironia della sorte, mi presento la mattina dell'induzione con già delle piccole contrazioni e quindi sono abbastanza fiduciosa di poter evitare i farmaci. Entro alla visita con il dottor Savorani, che a mala pena saluta, e mi accomodo sul lettino dove mi visita e mi dice che sono già di 3 cm. e che farà una "manovra" (senza specificare quale o chiedermi il permesso) per aiutarmi. Immagino che mi abbia scollato le membrane, ma mi ha preso del tutto di sorpresa e non mi ha lasciato il tempo di replicare o oppormi, visto che aveva già le mani in vagina mentre me lo diceva. Mi alzo e inizia a parlarmi di induzione, allorché gli chiedo di spiegarmi un po' in cosa consiste esattamente, che farmaci vengono usati e che rischi comporta.
Mi dice "Partiamo con il gel e poi vediamo" (senza entrare in nessun dettaglio) dando già per scontato che tanto si faceva così e punto. Insisto e gli richiedo dei rischi e l'unica risposta scocciata che ricevo è che dei rischi ci sono (ma non mi dice quali). Alla fine gli chiedo perché devo fare l'induzione e non si può aspettare neanche 24 ore se sono già di 3 centimetri e ho qualche contrazione e qui incomincia arrabbiato a dirmi che se i metodi di Ravenna non mi piacciano posso andare a Lugo o a Faenza e che però se li vogliono chiudere un motivo ci sarà.
Trattenendo il magone per i modi bruschi e insensibili, ed essendo in una situazione di vulnerabilità con già le contrazioni in atto, alla fine cedo e firmo il consenso, anche perché penso che se ci sarà qualche problema questo è il medico che deve assistere me è il mio bambino, e forse è meglio che non gli stia antipatica. Col senno di poi è un ragionamento sbagliatissimo, ma in quel momento..
Alla fine è andato tutto bene tra virgolette, nel senso che non ci sono state complicazioni, però è stato sicuramente un parto medicalizzato con scollamento membrane, gel, rottura delle acque e ossitocina per finire in bellezza.
Parlando con la mia ginecologa poi ho scoperto che praticare lo scollamento delle membrane, con l'induzione prima della dpp aumenta fortemente il rischio di taglio cesareo di urgenza, che l'ossitocina può anche provocare la rottura dell'utero e che probabilmente sarei entrata in travaglio spontaneamente in 25/48 ore. Avendo già avuto un parto naturale spontaneo, posso affermare che il parto indotto è molto più doloroso, le contrazioni sono innaturali e continue e l'ossitocina è davvero pesante; senza contare che le cose potevano anche andare male. Ho scoperto anche che l'induzione aumenta la possibilità di ittero nel bambino, che infatti il mio ha avuto e che lo ha reso molto debole e sonnolente, contribuendo a mandare in malora l'attaccamento al seno.

Per il resto del reparto, direi che è in linea con la situazione della sanità pubblica.. le ostetriche e le infermiere fanno del loro meglio e vorrebbero anche aiutarti, ma sono sotto organico e corrono come matte, perciò non hanno obiettivamente il tempo per assisterti per bene.

Patologia trattata
Parto.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Parto naturale trasformato in cesareo d'urgenza

Ottobre 2014.
Commento brevemente quanto accaduto nel reparto di ginecologia, anche se per scrivere la totalità dei fatti accaduti in maniera dettagliata occorrerebbe un libro.
Io e mia moglie ci rechiamo la notte prima del parto di mia moglie per fare il tracciato, in quanto mia moglie era dolente. Ovviamente ascensore fuori servizio, 2 piani di scale per osservare le facce del personale del turno di notte contrariato dalla nostra presenza , per poi sentirsi dire che era ancora troppo presto.
Feci presente dell'ascensore fuori servizio e caddero giù dal pero, in quanto nessuno ne era a conoscenza, quindi ci fecero scendere dall'ascensore di servizio.
Poche ore dopo ci ritrovammo nuovamente nel reparto di ginecologia ed in sala parto.
Comunicammo che avevamo fatto il percorso per l'epidurale e avevamo deciso di donare il cordone ombelicale. Durante il parto quasi tutto è andato storto e l'epidurale è stata effettuata dopo circa 20 ore di sala parto.
La donazione del cordone ombelicale non l'hanno nemmeno tenuta in considerazione; successivamente ci comunicano che c'è stata 1 ora di sofferenza fetale; la presenza di una ostetrica decisamente maleducata con una uscita totalmente fuori luogo " ah poi faccia lei" (nel senso che secondo lei non si impegnava a partorire); sparite le contrazioni, sono state applicate 2 volte soluzioni per aumentarle; dopo circa 24 ore di sala parto la ginecologa decide di fare un controllo ecografico e, tanto per cambiare, la macchina ecografia non era disponibile, quindi si è dovuto aspettare che l'addetto la portasse dall'ambulatorio, la collegasse e l'accendesse per poi capire che la bambina si era girata; quindi cesareo d'urgenza, quindi taglio con punti con le contrazioni al massimo e quindi.. lascio a voi pensare che opera d'arte si sia prodotta.
Nasce la bambina, durante la prima giornata di vita la puericultrice in maniera invadente girava in tutti i modi la bambina perché non voleva attaccarsi al seno per mangiare ed incapace di farsi delle domande!!!
Si fa notare che la bambina ha rimesso una soluzione verde e sempre la puericultrice sostiene che è liquido amniotico, peccato che il liquido amniotico sia trasparente e non verde!
Finalmente una figura del reparto pediatrico veramente capace, il pediatra Casadio, che ha capito che qualche cosa non andava bene e, facendo una Tac, vede tempestivamente che c'era una ostruzione intestinale. Ci comunicano ciò e, nella immediatezza, sempre la meravigliosa puericultrice strappa la bimba dalle braccia dalla madre per il trasferimento in ambulanza a Rimini.
Devo ringraziare il Dott. Casadio per la sua pronta e professionale diagnosi e rimproverare incompetenza e disorganizzazione nel reparto di ginecologia.

Patologia trattata
Parto cesareo.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Non consiglio

Ho partorito in marzo all'ospedale di Ravenna perché mi era stato consigliato da varie persone; beh, ho dovuto proprio ricredermi! È stato un calvario: mi hanno indotto il parto alla 41+6 perché prima non avevano posti letto liberi, mi hanno mandata avanti e indietro prima di ricoverarmi e mi sono perfino sentita urlare in faccia da un'ostetrica che se non mi stava bene potevo andare in un altro ospedale! Dopodiché mi hanno sistemata in una sala parto con poltrona e poggia gambe rotti (non sapevo dove aggrapparmi mentre spingevo...). In reparto una maleducazione unica, e le ostetriche non ti seguono per nulla. Qualcuno di veramente valido c'è, però è tutto rovinato dal resto! Da parte mia, un grazie va unicamente al dottor Cuppari e al dottor Grazia.

Patologia trattata
Parto naturale.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
2.0

Così così....

Ho avuto una brutta minaccia alla prima gravidanza a 15 settimane, sono stata ricoverata 3 giorni con emorragie continue. Già il fatto di essere ricoverate assieme alle mamme in travaglio, mentre io sono lì che piango come una disperata perchè rischio di perdere il mio bambino, non è ne rilassante nè tantomeno simpatico (nè per loro nè per me). Ma per fortuna la gravidanza procede senza intoppi.
Finalmente a 42 settimane mi parte il travaglio naturalmente (anche se durante ricovero per induzione). Mi lasciano TUTTA la santa notte senza una vista, senza un controllo, con una mamma che aveva appena partorito a un metro da me e che non volevo disturbare. Alla prima visita che mi fanno, dopo quasi 7 ore di travaglio, scoprono che sono dilatata del tutto e corriamo in sala parto, dove partorisco un patatone di 4 kg. con episiotomia e ventosa (la mia ostetrica durante le spinte usciva per andare a fumare e al suo ritorno la sala parto si impestava di puzza, ricordo che mi diceva "tu intanto continua a spingere che io vado a prendere una bottiglietta d'acqua" (!!!!!). Immaginatevi io al mio primo figlio.. guardavo mio marito e dicevo "amo, io spingo èh! ci guardi te se esce?" ovviamente ero ancora indietro ma io questo non potevo saperlo. Il mio amore nasce poi dopo quasi 4 ore di spinte. 7 giorni esatti dopo la sua nascita, ormai tornata a casa da 5, di nuovo forte emorragia, vado quindi al pronto soccorso, dove le ostetriche mi sbeffeggiano dicendomi "mah, è normale avere qualche perdita, devi andare in consultorio per queste cose"... 2 ore dopo ero sotto ai ferri per un raschiamento, avevo ancora quasi il 40% di placenta attaccata all'utero. Ho preso methergin per stimolare altre contrazioni per quasi un mese, e ogni 15 giorni facevo ecografie, ma mi dissero che il mio utero era troppo molle per affrontare un altro raschiamento, e rischiavo che mi "facessero un buco". Ovviamente tra anestesia totale e medicine non compatibili, il mio allattamento è andato a farsi friggere dopo appena un mese dalla nascita di mio figlio.
Il personale medico lo trovo abbastanza buono, soprattutto il dr. Giambelli, molto professionale ma anche umano, e davvero adorabile. Riguardo alle ostetriche... bisogna avere fortuna!
Ora sono alla seconda gravidanza e per fortuna in PS non ho ancora avuto motivo di andare, ma già sto diventando pazza per prenotare tn e morfologica... Tornerò a partorire a Ravenna, nonostante le disavventure, sperando di fare il parto nella vasca che so che hanno aperto da poco.

Patologia trattata
Prima gravidanza + parto; seconda gravidanza.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Un pensiero: il mio vissuto...

Ho partorito all'ospedale di Ravenna il mio secondo bimbo. La prima bimba era nata a Rimini. Due parole sul Dottor Giovanni Grazia: umilta' al servizio di una estrema professionalita' e competenza, sensibilità e delicatezza d'animo. Due parole sull'assistenza dopo parto fornita dall'ospedale: competenza discreta ma generale mancanza di cortesia e capacità di comprensione al limite della maleducazione. Poche eccezioni che si contano su un palmo di mano e che non meritano questo giudizio impietoso. Consiglierei l'ospedale solo e unicamente per la presenza dell'ottimo primario.

Patologia trattata
Parto cesareo.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Decisamente ESPERIENZA NEGATIVA

Ho partorito per vari motivi a Cesena ma, abitando a Ravenna, poi mi è stato più comodo logisticamente rivolgermi qui.
Mio figlio è nato in maggio 2008, non ho allattato perchè non avevo latte e dopo circa 40 giorni ho avvertito dei nodulini al seno. Decisamente mi sono subito allarmata! Avevo già in programma la visita di routine dopo il parto dopo pochi giorni con la dott.ssa Biguzzi, la quale mi tranquillizza dicendomi: "non si preoccupi, sono solo dei grumi di latte, ci vediamo fra 3 mesi e se non sono passati faremo un'ecografia".
Io, alla prima gravidanza e senza esperienza, pendo dalle sue labbra e non faccio nulla. Ma il seno comincia ad arrossarsi, ad ingrandirsi e a farmi male!!
Morale della favola: a fine agosto mi precipito al Pronto Soccorso dove, SENZA ANESTESIA, mi estraggono dal seno due siringhe piene di liquido infetto!!
Ma darmi un antibiotico, no??? Purtroppo poi sono andata avanti almeno per un anno con il problema al seno, facendomi seguire dal reparto di senologia di Forlì, perchè non mi avevano aspirato tutto. Il seno mi si è decisamente rimpicciolito, si nota ad occhio nudo e, a distanza di 5 anni, ho ancora la sensazione di "duro", che purtroppo non andrà via.
Sconsiglio a tutti di effettuare una visita con la dott.ssa Biguzzi, professionalità 0.

Patologia trattata
Post parto.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Mi sono trovata male

Dal primario a tutti gli altri, personalmente mi sono trovata molto male, eccezion fatta per il dott. Savorani.
Rimpiango la dott.ssa Zagonari.. (per risolvere i miei problemi, dopo due mesi, sono dovuta andare a Bologna dove lavora adesso!).

Patologia trattata
Raschiamento dopo il parto.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Peccato: sempre peggio!

Io ho partorito il mio primo figlio a gennaio 2009 e mi sono trovata bene, nonostante sia stato un parto indotto per preeclampsia. Sono stata trattenuta in ospedale 5 giorni e il Dott. Savorani mi ha seguita molto. Nel febbraio 2012 ho partorito il mio secondogenito, in questo caso parto indotto perchè il bambino non cresceva più; a metà travaglio faticano a sentire il battito, quindi decidono per un cesareo (con anestesia totale). Anche questa volta c'era il Dott. Savorani, nervoso perchè contemporaneamente c'era un intervento con ventosa e lui doveva seguire entrambi. Alla fine tutto è andato bene, ma non mi hanno seguita come nel 2009. Non parliamo poi della fatica per avere il latte artificiale, vogliono promuovere l'allattamento al seno e nessuno ti aiuta ad attaccare il bambino; se da casa poi chiami un'ostetrica, ti risponde che se hai fatto il cesareo non vengono (ma in ospedale avevano detto che sarebbero venuti). Il culmine è stato pochi giorni fa, quando ad una cara amica, dopo una gravidanza invidiabile, le si rompono le acque 7 giorni dopo la DPP... la fanno partorire 25 ore dopo, si rompe la placenta, emorragia, erano incerti se fosse necessario togliere l'utero, fatto 3 trasfusioni e 2 giorni dopo a casa!!!

Patologia trattata
Parto indotto e cesareo d'urgenza.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Esperienza negativa

Ho partorito in questo ospedale nel 2009 e purtroppo, per esigenze personali, dovrò partorire ancora lì. Ho iniziato il travaglio alle 9.00 di sera, sono stata visitata dal dott. De Rose, il cui grado di umanità è stato zero kelvin!!! Ho sofferto di iperemesi gravidica per tutta la durata della gravidanza e anche al parto ho vomitato, ma l'ostetrica di turno ha saputo solo esclamare che chissà cosa avevo mangiato.. Peccato che fossi digiuna da mezzogiorno. La ginecologa che mi ha seguito per tutta la gravidanza era di turno, ma non si è degnata neppure di vedere come io stessi, mi hanno messa in una stanza al buio senza preoccuparsi di farmi neppure un tracciato. Il parto è stato una catastrofe, alla fine devo ringraziare i dottori Savorani e Tadolini se mio figlio è nato vivo e sano, mentre la maggior parte delle ostetriche dovrebbe cambiare lavoro...

Patologia trattata
Parto.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
3.0

Mai più

E' STATO BELLISSIMO PARTORIRE IL 14 AGOSTO 2012 MENTRE SI SENTIVANO LE URLA DI UN DOTTORE MENTRE LITIGAVA IN CORRIDOIO CON UN COLLEGA. BELLISSIMO RITROVARSI IL GIORNO 15 SU UN LETTO MACCHIATO E SPORCO, SENZA CHE NESSUNO LO COMBIASSE. BELLISSIMO DOVER CAMBIARE MIO FIGLIO SENZA AVERE I PANNOLINI A DISPOSIZIONE. BELLISSIMO CHIEDERE INFORMAZIONI E SENTIRSI AGGREDITI VERBALMENTE. CARO REPARTO OSPEDALE DI RAVENNA, COME SEI CADUTO IN BASSO.. E CHE DIFFERENZA IN NEGATIVO RISPETTO AL MIO PRECEDENTE PARTO.

Patologia trattata
PARTO.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Mai più!

Pochi giorni dopo aver scoperto di essere incinta, ho avuto delle perdite ematiche color rosso scuro. Sono andata in ospedale e mi hanno fatto attendere 1 ora per il pronto soccorso ostetrico, nelle sedie di fronte alle camere delle mamme che avevano partorire (perchè quella è la sala d'aspetto del pronto soccorso ostetrico, davanti alle camere delle mamme!!!). Dopo 1 ora sono stata visitata da un ginecologo, il quale mi ha fatto fare un'analisi del sangue ed una ecografia, nella quale non si vedeva nessuna camera gestazionale, mi ha fatto una visita ginecologica riscontrando il collo dell'utero chiuso. Ho aspettato 2 ore i risultati delle analisi, sempre di fronte alle camere delle donne che avevano appena partorito, e quando sono arrivati hanno confermato il mio stato di gravidanza e una ginecologa (diversa da quella che mi aveva fatto la prima visita) mi ha detto di tornare il giorno dopo per vedere se si riusciva a vedere la camera gestazionale e se la gravidanza fosse nella sede giusta, aggiungendo "voi vorreste che noi vi salvassimo le gravidanze, ma non ci possiamo fare niente". Il giorno seguente, dopo 7 ore di attesa, la stessa dottoressa mi ha fatto un'ecografia e mi ha detto che si vedeva la camera gestazionale, dimettendomi aggiungendo "comunque non pensi che questo significhi che la gravidanza vada avanti, noi non ci possiamo fare niente se va male"; ha anche fatto una battuta dopo aver visto dal pc che ero lì da ben 7 ore e ha aggiunto ridendo "ma lei è qui da 7 ore?".

Al corso preparto mi hanno poi spiegato che perdite di color rosso scuro sono normali nel primo trimestre e non sono preoccupanti. Ho comunque deciso di non partorire a Ravenna, perchè la sola idea che una persona del genere segua il mio parto mi fa rabbrividire.

Patologia trattata
Minaccia d'aborto.
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