Ospedale Martini Torino

 
3.8 (120)

Recensioni dei pazienti

120 recensioni

 
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5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Servizio Igiene Mentale - Dott. Roberto

Ringraziamo tutto il personale Medico e Infermieristico del Servizio per l'assistenza ricevuta. Un ringraziamento particolare al Dott. Roberto, che si è preso a cuore il caso e ha offerto un'assistenza non solo clinica, ma anche umana, offrendo un grande sostegno anche ai familiari.

Patologia trattata
Depressione.
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

P.S. GINECOLOGICO

Sono stata oggi in pronto soccorso di ginecologia. Seguita dalla Dr.ssa Gigante Valentina, molto competente e soprattutto molto umana. Davvero uno specialista speciale (scusate il gioco di parole).

Patologia trattata
SANGUINAMENTO VAGINALE IN MENOPAUSA.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Eccellenza nel reparto di Terapia Antalgica

Descrivo brevemente ciò che mi è accaduto: a gennaio 2015 vengo operato di ernia inguinale sinistra, un banale intervento in day hospital. A settembre dello stesso anno compare una complicanza abbastanza rara ma dolorosissima: la retina posta per contenere l'ernia, irrita e infiamma alcuni nervi (molto probabilmente il nervo otturatorio e/o il genito-femorale).
I sintomi sono dolorosissimi: letto di spilli all'interno coscia, scosse improvvise, sintomo del "morso di cane", ecc...
La letteratura in merito non è molto chiara, il problema era come curarmi o eliminare i sintomi.
Scopro, tramite un conoscente (il Dr. Rava che 1000 volte ringrazierò) il reparto di Terapia antalgica diretto dal Dr. Parigi dell'Ospedale Martini di via Tofane a Torino.
La pazientissima e dolcissima Dr.ssa Spina mi prende in cura, prima somministrandomi un anestetico locale + cortisone, poi facendomi una applicazione di Radiofrequenza.
Il problema è stato completamente risolto, ma ci tengo a precisare da addetto ai lavori (quindi con occhio critico) che non ho mai visto un reparto così ben organizzato, così professionale dove realmente mi sono sentito trattare come un Principe (non esagero). Professionalità, gentilezza, scrupolo e umanità. Bravi tutti quanti e un grazie particolare al Dr. Parigi che evidentemente sa far funzionare un reparto e alla Dott.ssa Spina che mi ha curato in maniera eccellente.
Roberto

Patologia trattata
Neuropatia nervo otturatorio e genito femorale sx post intervento riduzione ernia inguinale sx.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
1.0

Pessima esperienza in oncologia

Dopo 6 mesi dalla morte di mamma, posso dire a chiunque fosse intenzionato ad andare nel reparto di oncologia del Martini al primo e terzo piano, di evitare di farlo. Gentilezza sì, ma la competenza zero.
Mia mamma poteva salvarsi per qualche anno ancora, ma non hanno saputo leggere bene la Tac e quindi dopo due mesi senza cure le hanno fatto la Pet, ma ormai non c'era più nulla da fare, se non cure palliative ed accompagnarla alla morte in modo sereno!
Ed ho avuto la prova dello sbaglio quando dopo 15 giorni dalla sua mancanza mia ha telefonato l'oncologa, telefonata per me inattesa, e vista come una sorte di giustificazione per paura credo di avere qualche ricorso.

Patologia trattata
Tumore utero.
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Pronto Soccorso

Personale che rasenta il cinico. Assistenza pressoché inesistente. Umanità zero. Macchinari vecchi e mal funzionanti (elettrocardiogramma ECG).

Patologia trattata
Indigestione.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Complimenti

Ricoverata il 21/7/2015 per un intervento (programmato) di isterectomia laparotomica, uso questo spazio per lodare il personale medico ma SOPRATTUTTO quello assistenziale: dalle caposala alle infermiere alle oss, tutte competenti, gentili, angeli in divisa. La lunga cicatrice mi ricorderà quello che ho passato, ma di certo non dimenticherò i volti di quelle donne che mi hanno assistita, aiutata e anche consolata. Grazie di cuore.

Patologia trattata
Isterectomia laparotomica.
Punti di forza
buona collaborazione tra personale medico e non.
Punti deboli
il cibo.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Pediatria dott.ssa Patanella

Reparto di pediatria efficiente! Abbiamo portato il bambino con dei vomiti notturni dopo svariati controlli di vario genere in svariati giorni! Senza risolvere, non per colpa dei pediatri, il problema, la dolcissima e competente dottoressa Patanella mi ha consigliato d'urgenza una visita al Regina Margherita da un gastroenterologo pediatrico, perché il Martini non ne ha. E in effetti aveva ragione: hanno riscontrato dei problemi allo stomaco! Ma grazie alla disponibilità ed all'ascolto della dottoressa, forse, dopo svariati consulti, siamo arrivati alla diagnosi!!!!

Patologia trattata
Vomiti notturni.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Pediatria - otorino

Ottimo il dott. Di Iorio, disponibile e gentile. Reparto piccolo, accogliente e famigliare in cui i bambini possono affrontare il ricovero senza traumi e paure.
Buona l'organizzazione delle visite preparatorie e post-intervento.

Patologia trattata
.
Patologia trattata
Adenoidectomia e drenaggio trans-timpanico in bambino di 4 anni.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Asportazione fibroadenoma

Tutto il personale, infermieri e medici, è meraviglioso e gentile (molto gentile con una fifona come me! Ho subìto l'asportazione di numerosi fibroadenomi in anestesia locale e tutti sono stati molto cortesi, nonostante piangessi di continuo per la paura! Operazione andata a buon fine.

Patologia trattata
Fibroadenoma seni.
Punti di forza
Medici/infermieri gentilissimi e capacissimi.
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

Asportazione parziale della tiroide

Nonostante l'esperienza ospedaliera non sia mai un'esperienza felice, sottolineo invece il fatto che tutto il personale ha fatto il massimo per prendersi cura della persona e non solo della sua parte malata.
Grazie di tutto.

Patologia trattata
.
Patologia trattata
Asportazione parziale della tiroide.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Ginecologia, dott.sa Valentina Gigante

Sono stata operata questo 12/11 per un teratoma all'ovaio sinistro in laparotomia. Chi mi ha seguita e' stata la dott.ssa Valentina Gigante, molto competente ed umana. La consiglio a tutti, è un ottimo medico, sono stata molto fortunata.

Patologia trattata
Teratoma ovarico.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Pronto Soccorso: scarsa assistenza e competenza

Ho fatto un incidente, mi sono presentata al pronto soccorso e mi hanno dato codice bianco perchè erano passate più di 18 ore dall'incidente. Successivamente sono andata al CTO, dove hanno riscontrato che avevo il naso rotto e il menisco ridotto male; mi hanno operato dopo 24 ore. I dottori del CTO sono rimasti sbalorditi nel sapere che il pronto soccorso del Martini mi aveva dato codice bianco, anche perchè hanno detto che il protocollo è così, ma bisogna anche valutare come si presenta il caso, io ero piena di lividi e zoppicante.
La colpa principalmente è di una infermiera del pronto soccorso che, nonostante le mie insistenze, non ha voluto identificarsi.

Patologia trattata
Traumi da incidente.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Ricovero da Pronto soccorso

Un grazie a tutto lo staff del Pronto soccorso e successivamente anche al personale medico e infermieristico del reparto di Rianimazione del Dott. Parigi. Ho trovato assistenza e cura dell'igiene personale degna di una "beauty-farm"... :-)

Patologia trattata
.
Patologia trattata
Grave insufficienza respiratoria con elevati valori di anidride carbonica.
Punti di forza
Tempestività nella valutazione di gravità ed immediato intervento del personale medico nel monitoraggio della situazione.
Decisione nell'eseguire una tracheostomia in situazione di emergenza.
Punti deboli
NESSUNO!!!!
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

DIPARTIMENTO ORTOPEDIA- TRAUMATOLOGIA E P.S

Fin dalla prima visita in Pronto Soccorso sono stata trattata e curata con competenza e gentilezza, soddisfacendo tutte le mie necessità. Il personale infermieristico e gli o.s.s. si sono sempre interessati sul mio stato. Inoltre, a causa della complessa frattura, sono stata ricoverata al reparto di ortopedia/traumatologia, dove sia la degenza pre che post operatoria è stata seguita con gentilezza e molta disponibilità da tutto il personale del reparto. Grazie di cuore.

Patologia trattata
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Patologia trattata
FRATTURA TRIMALLEOLARE E LUSSAZIONE CAVIGLIA DX (PRIMO TRATTAMENTO IN P.S. E SUCCESSIVAMENTE RICOVERO IN REPARTO PER OPERAZIONE).
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Ginecologia e ostetricia- dott. Rosa

Ringrazio tutto il reparto di cuore, gentilissimi e disponibili tutti, dottori e dottoresse, infermiere, allieve infermiere, inservienti... persone meravigliose. Un grazie particolare al Dottor Rosa e all'ostetrica che mi ha seguito e accompagnato fino in sala operatoria, purtroppo non ne ricordo il nome, ma merita davvero un super grazie. Sono persone davvero speciali... grazie ancora!

Patologia trattata
.
Patologia trattata
intervento isteroscopia e polipectomia resettoscopica.
Punti di forza
Disponibilità, professionalità e gentilezza.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Reparto ostetricia: bravissimi

Io ho partorito in questo ospedale quattro anni fa, nel periodo di gravidanza ho fatto tutti gli esami ed analisi sempre li. Devo dire che tutto il personale è eccellente...: sono tutti bravissimi!!! Adesso sono di nuovo incinta e vorrei partorire sempre al Martini :)

Patologia trattata
.
Patologia trattata
Gravidanza e parto.
Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
3.0

Ginecologia e ostetricia: angeli custodi

Dire grazie è troppo poco.
Troppo poco per capire cosa vuol dire dedicarsi con tutte le proprie capacità ad una persona che soffre, che sta lì perché oggi è il suo turno.
Una perfetta sconosciuta che si trova in balia del destino. La malcapitata non sa ancora che nel male ha avuto l’immensa fortuna di potersi trovare nelle vostre mani premurose e amorevoli.

Solo persone eccezionali possono fare un duro lavoro come il vostro, con dedizione completa, mettendo da parte insoddisfazioni, ore di sonno arretrate, turni massacranti, pranzi saltati, figli bisognosi di coccole e mariti a casa, buste paga insufficienti, burocrazia assillante, ma anzi dispensando sorrisi, attenzioni e un comportamento esemplare che va oltre i buoni insegnamenti ricevuti.
In questa società malata che mette alla ribalta della cronaca solo i delinquenti, noi vogliamo mettervi alla ribalta della nostra “cronaca familiare” e vogliamo indicare a tutti che siete voi uno splendido esempio da seguire.

Oltre alle vostre cure ci avete dato una lezione di vita che non dimenticheremo, pertanto
mille volte grazie a: Enza, Silvia, Franca, Petronilla, Angela1 , Angela 2, Franca, Laura, e a tutte voi altri angeli custodi di cui non ricordo il nome, personale delle pulizie, assistenti, dottoresse e dottori del reparto ginecologia e ostetricia dell’Ospedale Martini di Torino.
Ci sentiamo privilegiati e Vi vogliamo bene

Per conto della nostra “gamba” Monica , vi salutiamo con affetto
Pasquale, Paolo, Lorenzo

Patologia trattata
infezione batterica e trattamento con laparoscopia.
Punti di forza
competenza, professionalità e disponibilità.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

PLAUSO REPARTO ORTOPEDIA

SONO STATO RICOVERATO DAL 17/2/2011 AL 01/03/2011 NEL REPARTO ORTOPEDIA PER UN GRAVE FRATTURA ALL'ARTO SUPERIORE SX.
EBBENE, SIA I MEDICI CHE GLI INFERMIERI HANNO AMPIAMENTE DIMOSTRATO LA LORO PROFESSIONALITA'. INOLTRE HANNO EVIDENZIATO UN NON COMUNE SENSO DI UMANITA' NEI CONFRONTI DI TUTTI I PAZIENTI CHE TRAVALICA QUELLI CHE SONO I DOVERI PROFESSIONALI. NON POSSO FAR ALTRO CHE APPREZZARE IL LORO OPERATO E RINGRAZIALRLI.
CRISTIANO MASSIMO.

Patologia trattata
FRATTURA ARTO SUPERIORE
Voto medio 
 
3.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

analisi

Dagli addetti al prelievo sangue si può richiedere più capacità manuale e tecnica nel prelievo.
Due volte su tre ti può capitare quel medico(?) di una certa età di cui uno si aspetta esperienza e sapienza ma trova mani dure e imbranate che ti rovinano vene e braccio.
Dai giovani medici si può accettare una manualità non ancora esperta.
Per un maturato cinquantenne si compatisce il lavoro certo non qualificante (ma fondamentale)
La nota positiva è che uno con braccio dolente e blu ringrazia il direttore sanitario che non ha messi questi medici in camera operatoria ;-)

Patologia trattata
Normale analisi sangue
Punti di forza
Efficienza, cortesia, edificio e logistica
Punti deboli
prelievo sangue
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Colonscopia

Eseguita colonscopia, ho patito fortissimo dolore per mancanza di anestesia, poi fatta in seguito a mie proteste - come fossi un frignone. L'esame non ha trovato nulla, mentre le precedenti colonscopie eseguite al S. Giovanni Bosco e al Maria Vittoria avevano evidenziato la presenza di polipi di piccola entità. Inoltre in quegli ospedali mi avevano fatto una leggera anestesia che aveva reso l'operazione accettabilissima.
Al Martini alla fine mi hanno pure mandato a pagare un ticket che era già stato pagato, con ricevuta esibita nei miei documenti, e quindi ulteriore perdita di tempo.
Addio per sempre.

Patologia trattata
Polipi intestinali.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Pronto soccorso

Andata al pronto soccorso per una cistite con perdite ematiche e molta febbre, il medico mi ha detto (senza alcun esame) che essendoci del sangue era di tipo virale e non poteva prescrivere nulla. Al susseguirsi dei malesseri ho fatto privatamente una urinocoltura, ed ero infetta da batterio da curare con antibiotico. Se avessi seguito ciò che mi è stato detto dal medico del Martini, chissà che conseguenze avrei avuto.

Patologia trattata
Cistite.
Voto medio 
 
4.3
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Ricovero per polmonite bilaterale da Covid

Nel male, mi sono trovato bene, ho sempre avuto giusta assistenza, specialmente negli ultimi giorni dal pneumologo Dott. Massimo Mosca e dal fisioterapista Alessandro, nonchè da molti infermieri e infermiere.
In tutto sono stato ricoverato 45 giorni. Dopo la ventilazione C-PAP, sono stato trasferito in terapia intensiva (il 17 gennaio 2021); poi dal 25/01 è iniziato il mio miglioramento e il 26/01 sono stato trasferito al reparto 4° piano, dove ho avuto miglioramenti continui giorno dopo giorno. Sono uscito dall'ospedale il 19 febbraio con terapia a domicilio per tre mesi e ossigeno a 1l/min durante la notte.

Patologia trattata
Polmonite bilaterale da Covid-19.
Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Parto naturale

Ho partorito al Martini nel 2019 - premetto che il mio ginecologo lavora presso l'ospedale.
Comunque mi sono trovata bene e sono stata trattata bene.
Durante il travaglio ti lasciano sola ma poi, quando è il momento di partorire, può entrare la persona che decidi che ti assista.
Nonostante le infermiere del Nido fossero gentili, cercavano sempre di non guardarti il bambino anche se una ne potesse aver bisogno.. Nel complesso comunque esperienza positiva, ho avuto un'ostetrica bravissima e paziente.

Patologia trattata
Parto.
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
5.0

Ricovero per Covid-19

Sono in questo momento ricoverato presso la struttura, piano 6/ Covid 8.
Non posso che lodare il personale del piano per la gentilezza e cortesia, per i sorrisi e l'educazione e, non per ultimo, per la professionalità di tutti, non solo verso me che ho 56 anni, ma anche verso i miei due compagni di camera avuti.
Sperando di tornare a casa, un grosso GRAZIE.

Patologia trattata
Covid-19.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Pronto Soccorso - errata diagnosi

Domenica scorsa sono giunta al pronto soccorso con acuto dolore all’emicostato sinistro, alla spalla e sotto al seno. Il dolore, accompagnato da febbre (38.5 al triage) durava da più giorni. Mi è stata fatto emo tomo, una flebo di contromal e dato come terapia un rilassante muscolare per più giorni. La febbre? Una reazione allo stress del lavoro molto intenso e pressante dei giorni precedenti. Nessuna lastra al costato. Il valore PCR (3.1) negli esami superiore al range (0-0.05) e, anche se non elevato, poteva far sorgere dubbio di approfondire un’eventuale infezione in corso. Tre giorni dopo, cura in corso, i dolori mai passati si intensificano ancora e questa volta vado al pronto de Le Molinette. Mi fanno tutti gli esami appropriati e la diagnosi, questa volta, è polmonite con versamento pleurico sinistro.

Patologia trattata
La mia condizione è stata inquadrata e trattata come cervicalgia. La febbre considerata una reazione allo stress. La condizione reale era invece polmonite con lieve versamento al polmone sinistro, proprio dove lamentavo il forte dolore.
Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Endoscopia

Volevo ringraziare di vero cuore la capo sala, Sig.ra Alessandra dell'Endoscopia dell'Ospedale Martini. Una persona di una umanità e professionalità veramente eccezionali. Ha avuto cura di me che mi trovo in un momento critico, come raramente mi è successo nella vita. Persone così ti ridanno fiducia nelle strutture mediche e nella sanità. Grazie di cuore.

Patologia trattata
Endoscopia.
Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

PRONTO SOCCORSO

Mi sono presentato il 16/11 alle 09:30 in accettazione: mi riscontrano pulsazioni a 160 e sono stato subito assistito dalla Dr.ssa Corneli Ginevra e dalla sua staff e dal cardiologo Dr. Coggiola Maurizio. Devo sottolineare sia la professionalità che l'umanità da parte di tutto il reparto pronto soccorso, ed un grazie alla Sig.ra Giordano per la sua assistenza continua. Dopo le cure effettuate sono stato dimesso alle 12:40.
Un grande grazie.

Patologia trattata
Cardiopalmo.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Oncologia

Dopo aver subìto un'operazione per asportare un tumore tra colon trasverso e colon discendente, mio papà, che all'epoca aveva 66 anni, viene preso in carico dal settore Oncologia, anche in virtù della buona esperienza che avevamo appena avuto al reparto Chirurgia. Subito dopo l'operazione, essendo lo stadio del suo tumore un po' dibattuto (G2, pt3, pN0) e non avendo metastasi, si deve discutere se fare o meno la chemioterapia. Premetto che durante l'operazione al colon, il chirurgo oltre al tumore indicato aveva trovato a livello rettale un GIST che era ancora benigno. Alla prima visita di controllo, senza fare nessun altro tipo di accertamento, gli viene detto che nel suo caso non è necessaria e che praticamente l'intervento era stato curativo, ma che ovviamente avrebbe dovuto seguire il follow up per individuare eventuali recidive. Mio padre inizia a seguire il follow-up. A Marzo 2016 durante una delle visite di controllo, il CEA risulta leggermente più alto della norma cioè a 5,6 (i valori ottimali sono compresi tra 0 e 5 e lui aveva avuto sempre un CEA intorno a 3,7), ma l'oncologa decide di non approfondire questo aspetto. A giugno il CEA è a 55, così mio padre fa i dovuti controlli tra cui una TAC a fine giugno dove viene indicata in sede epatica una singola lesione ripetitiva di dimensioni 3*2,5*3,5. Spaventati andiamo in visita con la dottoressa, che afferma che non è una cosa così grave e che sarebbe bastato qualche ciclo di chemio; poi l'asportazione della metastasi che si sarebbe fatta a Candiolo e altri cicli di chemio per consolidare. Disse ai miei genitori che tempo 1 anno e questa situazione si sarebbe risolta. Quindi mio papà fa una PET per verificare che ci sia solo quella lesione, si fa impiantare il Port e il 17 agosto 2016 (1 mese e mezzo dopo la TAC in cui veniva rilevata la metastasi) inizia la chemioterapia secondo lo schema Folfox6 + Avastin. Dopo 4 cicli, che sono stati sopportati benissimo, pur non essendoci una riduzione della metastasi si evidenza una risposta parziale, con un forte abbassamento del CEA. Dopo 8 cicli si ha invece una stabilità di malattia. Premetto che questi cicli di chemio sono stati soggetti a continui rinvii in quanto piastrine e globuli bianchi non erano sempre a posto (ovviamente), però in compenso non gli è mai stata data una qualche cura di supporto per fare in modo da limitare questa situazione e insomma battere il ferro finchè era caldo. Dopo 10 cicli, di cui 3 di mantenimento, la metastasi che secondo loro era invariata ma che inspiegabilmente da luglio ad agosto è passata da 3,5 cm. a 6,5 cm. di diametro, cresce ancora a quasi 8 cm. e compaiono altre 4 micrometastasi in altri lobi. Così mio padre inizia la terapia di seconda linea a base di Folfiri + Avastin. Questa nuova terapia, anch'essa sopportata benissimo a livello fisico tanto non sembrare malato, non sembra sortire gli effetti voluti e così a giugno c'è un'ulteriore estensione della metastasi più grande che arriva ad 11 cm., mentre le altre focalità rimangono invariate. A giugno la dottoressa gli dice che bisogna iniziare la terza linea di trattamento con un farmaco in pastiglie chiamato Regorafenib, dicendogli che durante quel ciclo di trattamento che sarebbe durato 3 settimane + 1 di sospensione avrebbe dovuto tenere sotto controllo la pressione e che si sarebbe potuto sentire un po' stanco. Così inizia la terapia domiciliare con Regorafenib, con controlli ematochimici fissati a fine ciclo (cosa alquanto singolare a mio parere in quanto con un farmaco nuovo forse bisognerebbe vedere il paziente un po' prima di 30 giorni). A 10 giorni dall'inizio della terapia, mio padre che era sempre stato attivo, non si regge più in piedi, passa le sue giornate a letto, non mangia, non riesce neanche a stare seduto sul divano a vedere la televisione. Convinti che fossero gli effetti collaterali e che il primo ciclo fosse più pesante degli altri, dopo 30 giorni andiamo in visita, spiegando tutto gli effetti collaterali che aveva avuto. Lei per tutta risposta dice che le sembrava strano e che una signora che prendeva lo stesso farmaco riusciva anche a guardare i nipotini. Quindi gli riduce il dosaggio da 4 compresse al giorno a 2. Altro ciclo di trattamento le cose sembrano andare un po' meglio, gli effetti collaterali ci sono, ma mio padre riesce a sopportare meglio la terapia e a vivere una vita più normale. Dopo 30 giorni va in visita fa gli esami del sangue e la tac di controllo. A questa visita di fine agosto mio padre chiede espressamente all'Oncologa se stesse morendo, ma la dottoressa gli disse di non preoccuparsi e di proseguire con la terapia, la quale avrebbe dato i suoi effetti dopo diversi mesi di trattamento e che la TAC non era andata male (nonostante il CEA fosse ad oltre 2000, la lesione era aumentata di dimensioni occupando l'intero lobo sinistro anche se presentava delle aree di necrosi e c'era la comparsa di una piccola lesione a livello polmonare). Mio padre inizia un nuovo ciclo sempre con dosaggio ridotto al 50% (cioè 2 compresse) e le cose sembrano andare un po' peggio rispetto alla volta precedente, ma comunque arriviamo a fine ciclo. Nella settimana di sospensione intorno al 21 settembre, notiamo che mio papà sta diventando giallo, quindi decidiamo di portarlo in Pronto Soccorso. Qui dopo avergli fatto le analisi del sangue, Radiografia al torace ed Ecografia, il medico del Pronto Soccorso dice che ha un tumore in fase avanzata che si muove molto velocemente. La Bilirubina è a 16. Viene ricoverato in DEA e in 9 giorni di degenza nessun medico ci ha detto chiaramente cosa stesse succedendo, i primi giorni dicevano che era grave, poi dopo qualche giorno ancora che non c'era molto da fare e che la sua fine era prossima. Il giorno dopo si libera un posto in Oncologia, viene trasferito lì ancora perfettamente cosciente e qui uno degli oncologi che lo ha seguito dice a mia mamma che non c'è niente da fare, se vogliamo metterlo in coma per non farlo soffrire e se siamo favorevoli all'espianto della cornea. Rimaniamo terrorizzati. Il giorno dopo (sabato) gli iniziano a mettere la morfina e quindi mio padre dorme praticamente tutto il giorno. Domenica sembra in uno stato di semicoma e invece il Lunedì mattina ha gli occhi sbarrati e dalla bocca gli esce un liquido verdognolo. Alle 11.43 del 2 Ottobre davanti ai nostri occhi, mio padre smette di respirare all'interno di un reparto che definire tale è un insulto. Dobbiamo avvisare noi i dottori della sua dipartita. In tutto questo, la dottoressa che lo ha seguito non si è fatta sentire nè durante il ricovero in DEA, nè tantomeno durante il breve ricovero in Oncologia. Mio fratello è andato a cercarla per chiedere spiegazioni e lei ha affermato che la situazione era critica già un anno fa (se lo era, perchè non farcelo sapere subito) e che la chemio gli ha semplicemente regalato 1 anno di vita in più. Le viene chiesto come mai su di lui non sono stati adottati trattamenti locali, visto che per 1 anno la malattia è stata confinata al fegato, e lei risponde che la sua malattia era sistemica vista anche la presenza del GIST reattale e che quegli approcci (Radioterapia, ChemioEmbolizzazione, Radioembolizzazione, Chemioterapia trans-arteriosa, Termoablazione) a suo dire non erano applicabili e che l'unica soluzione era la chemioterapia sistemica. Ad oggi (20 giorni dopo la morte di mio padre) non sappiamo se mio padre è morto di cancro, se è morto per gli effetti collaterali della chemio o di qualcos'altro nessuno ci ha spiegato nulla di niente. Neanche le condoglianze ci hanno fatto, umanità zero.

Patologia trattata
Metastasi epatiche da Tumore al Colon.
Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Ginecologia, Ostetricia, Pediatria e Nido

Abbiamo avuto la fortuna di far nascere qui il nostro primo bambino. TUTTE le persone svolgono il loro lavoro professionalmente, e fin qui tutto é nella norma; ma quello che davvero é straordinario è l'amore e la cura che ognuno di loro adoperano, insomma: se lavorare è una cosa scontata, farlo in maniera tanto attenta è una cosa rara.
Consiglierei a chiunque queste esperienza, perchè per quanto mi riguarda queste persone sono un esempio di come la loro professione andrebbe affrontata!

Patologia trattata
Nascita.
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
5.0

Reparto maternità

Ho partorito la mia seconda bimba 10 giorni fa e consiglio a tutte le future mamme il reparto di ostetricia- ginecologia. Personale disponibile a qualsiasi ora, attenzione e cura del paziente sono le priorità. Ostetriche (in particolare Alessandra che ha fatto nascere la mia bimba) e nido eccezionali.

Patologia trattata
Parto naturale.
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
5.0

Ricovero per polmonite

Mio figlio, autistico, è stato ricoverato il 6 agosto per polmonite. Situato nei locali del pronto soccorso, è stato assistito da tutto il personale medico ed infermieristico con professionalità e amore. Ringrazio di cuore tutti gli operatori.

Patologia trattata
Polmonite.
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
5.0

Ginecologia

Reparto di ginecologia molto efficiente e personale gentile e preparato. Ottima struttura sotto ogni punto di vista.

Patologia trattata
Isterectomia.
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
5.0

Otorinolaringoiatria

Il reparto del prof. SUCCO è splendido in tutto
Operato di laringectomia totale 5 anni fa, ora sto benissimo e parlo bene.
Grazie a tutto il personale infermieristico, altamente qualificato, in particolare un grazie alla dott.ssa Crosetti.

Patologia trattata
Carcinoma squamoso t4 alle corde vocali.
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
5.0

Pediatria - OTTIMO - Dott.ssa Patanella

Salve, volevo rimarcare la professionalità e gentilezza della Dott.ssa Angela Patanella, pediatra. Il mio bambino è nato un po' prima del previsto (a 35 sett. anziché 40) e l'ospedale mette a disposizione un iter dopo la nascita, tra analisi e visite, molto importante. Seguono la crescita del bambino con visite accurate e precise. In particolare noi siamo sempre stati visitati dalla dott.ssa Patanella, persona competente da un punto di vista professionale ma splendida dal punto di vista umano, di una gentilezza, disponibilità e umanità rara. Assolutamente il pediatra che tutti vorrebbero incontrare!!!
Ho partorito al Martini due bimbi, reparto piccolo ma assolutamente ottimo!!

Patologia trattata
visite.
Voto medio 
 
4.3
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Oncologia ed endoscopia

La mia triste esperienza, a causa di un brutto male diagnosticato a mio papà, è appena iniziata, ma la grande umanità e la competenza dimostrate dalla dott.ssa Miraglia e dalla sua equipe di infermiere del reparto oncologico del primo e terzo piano nell'assisterci nel momento più drammatico della nostra vita, spero possa in qualche modo aiutarci. Un plauso anche al chirurgo dott.ssa Paron ed agli infermieri dell'endoscopìa per la professionalità e la gentilezza che ci hanno riservato. Persone così ridanno fiducia alla sanità pubblica.

Patologia trattata
.
Patologia trattata
Diagnosi tumore colon e fegato.
Punti di forza
gentilezza, umanità, disponibilità.
Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

ENDOSCOPIA UROLOGICA DR. STANCATI

Il giorno 6/11/2013 effettuo biopsia prostatica presso la endoscopia urologica. Trovo nel medico Dr. Stancati e nei due operatori che lo hanno assistito la MASSIMA cortesia e professionalità. Sono le uniche due cose che bisognerebbe sempre trovare in un ospedale. Complimenti.

Patologia trattata
Biopsia prostatica transrettale ecoguidata.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
5.0

Pronto soccorso incompetente

Mia madre è andata al pronto soccorso il 26 settembre 2013 perché affetta da dolori acuti alla testa, orecchio e spalla e vesciche in testa che si rompevano. La dottoressa del pronto soccorso (a parte apostrofarla con un "ma cosa è venuta a fare qui, non è da pronto soccorso"), le ha diagnosticato una dermatite (come da referto medico consegnatole) e le ha detto di farsi vedere da un dermatologo.
Mia madre invece aveva l'herpes e, diagnosticato in tempo, avrebbe potuto iniziare subito il trattamento antivirale.
ASSOLUTAMENTE INCOMPETENTI. QUANDO mi ha telefonato per dirmi i sintomi che aveva, io che non sono un medico, ho pensato subito a quello.
Possibile che in un ospedale non sappiano riconoscere una malattia come questa???

Patologia trattata
.
Patologia trattata
Herpes Zoster (chiamato anche Fuoco di Sant'Antonio).
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
5.0

Buona esperienza

Arrivato alle 4.00 del mattino con dolori molto forti allo stomaco, sono stato registrato immediatamente e, dopo l'attesa di 1 ora, mi hanno effettuato una prima visita con elettrocardiogramma e prelievo sangue... Poi sotto sedativo sino alle 8.00, quando mi visita il 1° chirurgo e diagnostica probabile intervento per appendicite. Altre 2 flebo e alle 11.00 nuovo prelievo, che conferma il problema. Mi operano nel pomeriggio. Esco per andare a casa e alle 15.00, al rientro, mi rivisita un nuovo medico: tutto confermato. Alle 18.00 entro in sala ed esco dopo 2 ore. Era brutta, infetta e stava lacerando un vane, con rischio di infettare direttamente. Sono rimasto poi in reparto 3 giorni, con assistenza buona.
Fossero tutti così gli ospedali, non sarebbe male in Italia.

Patologia trattata
.
Patologia trattata
Appendicite in peritonite.
Punti deboli
Poco spazio nel pronto soccorso... ma con me sono stati efficienti.
Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

CHIRURGIA: bravi :-)

Era il 17 Maggio 2012 quando, cadendo, serro la mano e mo' di pugno proprio sotto le costole. Avverto un dolore lancinante al fianco e fatico a respirare. Resto a terra e nel giro di 2 secondi mi ritrovo in una pozza di sudore, ho delle fitte acutissime, essendo sola in casa e vedendo che non riuscivo a riprendermi, chiamo l'ambulanza.
Abito proprio dietro il Martini, 200 metri più o meno, ma l'ambulanza arriva dopo 20 minuti, e nel mentre sto sempre peggio.
Finalmente arrivano i tipi dell'ambulanza, due che poi mi dicono essere volontari.
Apro la porta e mi vedo lei, con delle unghie lunghe almeno 5 cm., rosse fuoco laccate, e il compare dietro.
Mi fanno spiegare cos'era successo e quando ho finito, mettendoci il quintuplo di una persona normale perché battendo a terra anche le costole non avevo abbastanza ossigeno, lei mi chiede: "HA MAI AVUTO UNA COLICA RENALE? PERCHÉ' POTREBBE ESSERE QUELLA!". Nella mia mente penso di avercela mandata, quindi piano piano, parlando a fatica, le ho di nuovo detto cos'era successo. Io abito al secondo piano e, una volta che si sono decisi a portarmi in ospedale, hanno pensato bene di chiedermi se riuscissi a scendere in ascensore, perché la barella o la sedia a rotelle erano complicati da portare e a farmi scendere con quelle. E così sono scesa in ascensore, ma purtroppo, per uscire fuori dal portone, nel mio palazzo devi fare 7 scalini e mi son fatti pure quelli, trascinando le gambe ma li ho fatti.
Finalmente, con uno sforzo immane salgo sull'ambulanza, ma dato che abito vicinissimo al Martini, non mi hanno fatta sdraiare, non mi hanno preso neanche la pressione, la temperature, nè il battito cardiaco, nulla. Non sapevano neanche il colore del codice, erano indecisi tra il bianco e il verde!!!!!!! Finalmente arrivo al pronto soccorso, dove di guardia c'era il chirurgo, che vedendomi in faccia così dolorante e piegata su me stessa, mi ha visitata immediatamente, tastandomi dove mi faceva malissimo, misurandomi la pressione, che era a 60 la massima, ed il battito molto accelerato. Mi ha fatto gli esami del sangue e mi ha mandata a fare subito la Tac, dove mi hanno diagnosticato l'ematoma al fegato di 6 centimetri e la rottura di 2 livelli, e sono stata ricoverata d'urgenza, altro che codice bianco e farmi fare le scale!!!
Sono stata ricoverata una settimana in chirurgia, l'ematoma fortunatamente aveva cominciato a riassorbirsi da solo, quindi non c'è stato bisogno di nessun intervento. Tutti i chirurghi, gli infermieri, la caposala, sono stati sempre disponibili al 200 per cento, e le inservienti e le volontarie dolcissime e bravissime. L'unica cosa negativa è stata tutto quello che ha riguardato l'ambulanza.
Ma al reparto di chirurgia dò 10.

Patologia trattata
Ematoma Epatico con rottura del sesto e del settimo livello.
Punti di forza
La tempestività del chirurgo al pronto soccorso e tutto il reparto di chirurgia.
Punti deboli
il servizio dell'ambulanza con i volontari.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

P.S. Psichiatria

La cura che seguo da anni non sta funzionando, con peggioramento generale. La Asl che mi segue, in assenza della mia dottoressa perché in ferie, mi manda al pronto soccorso del Martini. Per un'ulteriore consiglio, chiamo il medico di base che mi conferma di rivolgermi al pronto soccorso. Triage, accettazione, mi siedo per 7 ore in attesa della dottoressa psichiatra di turno. Va bene, attendo pazientemente. Mi riceve la dottoressa. Le spiego in maniera concisa il motivo della mia presenza.
Risposta: non avevi motivo di venire qui. Le tue motivazioni non giustificano la tua presenza al pronto soccorso. Io non posso fare nulla. Aspetta che la tua dottoressa torni dalle ferie. Sembri più arrabbiata che depressa. Il fatto che da giorni non ti alzi dal letto non è sufficiente.

Patologia trattata
Peggioramento disturbo dell'umore.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Pronto Soccorso

Entrato alle 18.50 per una frattura del piede, dopo un'attesa di 3 ore mi fanno la radiografia, poi lasciato in corsia perchè non c'era l'ortopedico fino a tarda mattinata del giorno dopo.
Nessuna assistenza, niente cibo, sono stato sballottato dagli infermieri da un punto all'altro perche dovevano passare. Pure urtato al piede rotto dagli stessi infermieri che dovrebbero fare attenzione. Ho chiesto alle 20.00 una coperta perchè faceva freddo, all'una di notte mi chiedono se ero io che l'avevo chiesta... Non ho dormito tutta la notte. Non ho parole.. Pago le tasse come gli altri.

Patologia trattata
Frattura malleolo.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Pronto soccorso

Mi sono recata in pronto soccorso all'ospedale Martini il 2 maggio 2022 per una forte cervicalgia.
Sono stata visitata prima dalla dottoressa De Lisa, molto gentile e accurata. Sono stata dimessa il giorno dopo.
Sono dovuta poi tornare in pronto soccorso perché mi era stata prescritta una visita ortopedica. Il medico ortopedico si è dimostrato invece molto, molto maleducato ed arrogante.

Patologia trattata
Cervicalgia.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Pronto Soccorso

Arrivo all'ospedale Martini con estrema fatica. Nausea, giramenti di testa intensi e quasi totale assenza di udito.
Mi viene dato codice verde, e già qui ci sarebbe tanto da dire. Torno in sala d'attesa ed attendo su sedia un paio d'ore. Vengo visitata da un medico che a malapena mi guarda in faccia, mi chiede cosa mi sento continuando a scrivere al pc, mi tasta un po' la fronte, mi fa fare qualche test di movimento e NON mi controlla le orecchie nonostante gli avessi comunicato del giramento di testa e del poco udito. Mi manda a fare la Tac. Prima però chiede all'infermiera di prelevarmi 3 fiale di sangue. Questa non mi trova la vena, mi fa molto male. Alla fine dopo un po' riesce, mi fanno anche la flebo.

Nella sala d'attesa non riesco a stare seduta sulla sedia, chiedo una barella ad un'infermiera mi risponde sgarbatamente che devo stare seduta come tutti gli altri perché non ci sono barelle.

Attendo tantissimo seduta nel corridoio del pronto soccorso, una signora disperata chiede dell'acqua, passa un ragazzo in divisa (penso OSS) che dice che è solo di passaggio, scherzando con una collega. Ho assistito anche a due infermiere che imitavano i pazienti che arrivavano al pronto soccorso d'urgenza, urlando e sbraitando ed imitandone i lamenti. Devo andare urgentemente in bagno, chiedo di essere accompagnata ed inizia un passaparola dietro l'altro (mi stavo urinando addosso). Una OSS arrabbiata con il mondo mi aiuta ad alzarmi ma ops, cosa succede? Il tappino della flebo non era stato inserito bene, ed è subito lago di sangue. Borbotta qualcosa ed inizia a pulire. Vengo accompagnata a fare la Tac ed una ragazza con gli occhiali si lamenta che sta ancora lavorando con il collega, "faccio ancora lei e basta però eh!".

Vengo dimessa dopo 7 ore in totale, con una cervicale e vertiginite come diagnosi. Torno a casa, sto più male di prima.
Il giorno dopo alle Molinette mi trovano una otite gravissima (ma il carissimo medico del pronto soccorso non mi aveva minimamente guardato le orecchie).

Patologia trattata
Nausea, capogiri, ipoacusia.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Pessima esperienza

Ho pensato molto a cosa scrivere in questa lettera e finalmente, dopo un mese e qualche giorno, riesco a coordinare le idee…
Voglio iniziare dicendo che sono una madre da quasi due mesi e che ho partorito al Martini, ma iniziamo dal principio.
Sono stata ricoverata il lunedì mattina durante una visita di controllo per gravidanza a termine, dopo il tracciato mi sono recata a fare l’ecografia dove il ginecologo ha riscontrato poco liquido amniotico e ha deciso di trattenermi e solo successivamente indurre il travaglio. Bene, fin qui nulla di nuovo.
I problemi sono arrivati dopo, mettiamoci anche il periodo non meraviglioso in cui ho dovuto partorire e aggiungiamo un tampone fatto nel primo pomeriggio e il risultato che ci ha messo 10 ore ad arrivare e un induzione iniziata quindi a mezzanotte.
A induzione avviata sono stata mandata in reparto in camera, ci tengo a sottolineare che chiamarla camera è già un complimento dato che il bagno non funzionava e in 5 giorni di degenza in pieno puerperio, quindi non sto a sottolineare le milioni di volte in cui una donna ha necessità di cambiarsi, nessuno è venuto ad aggiustarlo e nessuno ha dimostrato un minimo interesse alla situazione … in sintesi dovevo usare il bagno del corridoio.
Dopo una lunga notte e un giorno di dolore metto al mondo mio figlio, è doveroso da parte mia ringraziare le ostetriche che sono state davvero gentili e disponibili nei miei confronti, un ringraziamento speciale va all’ostetrico Lucia che è stato davvero indispensabile.
Bene, mio figlio è nato alle 7.30 del mattino, dopo che siamo usciti dalla sala parto e trascorso una misera ora insieme, mio marito è stato allontanato e io vengo riaccompagnata in camera ( giusto per informazione, sto ancora aspettando che qualcuno ritrovi i miei pantaloni, misteriosamente scomparsi in sala travaglio).
La parte della storia per la quale ho deciso di scrivere questa lettera inizia adesso, ovvero il “nido” e le puericultrici.
Sappiamo tutti che dopo uno sforzo come quello del parto una donna ha bisogno di riposo e relax, bene, questo è quello che non succede nell’ospedale Martini:
appena tornata in stanza dopo il parto ero letteralmente piena di sangue, mi viene portato il piccolo e la prima puericultrice che mi si presenta davanti mi lascia la culla; la fermo sull’uscio chiedendole se poteva tenerlo qualche minuto (perché a questo serve un nido nell’ospedale e sbaglio o è il loro lavoro questo?) in modo da potermi fare una doccia, ma la gradita risposta che riporto testualmente è stata “ SE PROPRIO DEVE” e da qui ho capito che il rapporto non sarebbe mai stato idilliaco.
Nei giorni successivi le puericultrici che si sono alternate le ho trovate una peggio dell’altra, senza il minimo tatto e con un livello di arroganza e antipatia che toccava le stelle.
Bene, io e mio figlio siamo stati disturbati dal primo fino all’ultimo giorno di degenza. Sono stata introdotta all’allattamento in un modo quasi violento. Mio figlio è stato più di 24 ore completamente a digiuno, rischiando di essere disidratato perché il latte artificiale era "il vero demonio". A metà della seconda giornata, il bambino è stato preso e schiacciato sul mio seno senza poter respirare e obbligato ad attaccarsi in un modo davvero violento e pesante, distruttivo sia per me che per lui. Non vedendo risultati, la migliore tra le puericultrici, la signora Silvestri, dà la colpa alla mia conformazione fisica, ovvero ai miei capezzoli, obbligandomi e utilizzare il retro di una siringa come stantuffo per cercare di farli “uscire”, che anche in questo caso non ha prodotto risultati. Sono stata svegliata ogni due ore di giorno, di notte non potendo mai riposare o semplicemente dormire, sono stata additata come una cattiva madre perché mi sono permessa di addormentarmi verso le 23.00 e non ero schizzata in piedi al primo pianto del mio bambino.
Io capisco il periodo difficile, l’ansia e la paura del covid, ma un trattamento come questo non me lo aspettavo, tutto ciò per dire che sconsiglierò il vostro ospedale a chiunque mi chieda un consiglio.
Mi sono sempre considerata una persona forte e ancora adesso ho incubi e le facce di quelle “tate” mi tormentano la notte. Oltre a questo, tornata a casa e dopo soli 2 mesi, non ho più potuto allattare mio figlio, lo stress aveva influito anche su questo, mandandomi via il latte…
A volte per essere dei bravi professionisti basta una parola di comprensione verso donne che stanno affrontando un momento importante della loro vita, senza dovervi ricordare che anche le vostre madri-sorelle- mogli lo hanno passato o lo passeranno. e spero vivamente che scelgano un altro posto dove andare.

Saluti

PS: e compratele delle tende divisorie da mettere tra un letto e l’altro, uno non chiede tanto ma un minimo di privacy...

Patologia trattata
Parto naturale.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Tracciato e visita ginecologica

Sono dovuta andare al pronto soccorso mandata dalla mia ginecologa, sono alla 39+ 5 di gravidanza, perché ha rilevato dei battiti anomali nel bambino.. Sono stata trattata malissimo dall’ostetrica di turno (sono andata l’11/12/19 alle ore 15.00). Mi guardava male, mi parlava arrogantemente e mi ha fatto malissimo alla visita, facendomi fuori uscire tantissimo sangue. Sono stata sgridata per essere andata al pronto soccorso (neanche ci fossi andata di mia spontanea volontà). In poche parole, non riuscivo neanche ad uscire dall’ospedale per i dolori forti che mi ha fatto venire, non riuscivo neanche a reggermi in piedi dal dolore (provocato dall’ostetrica, alla quale continuavo ripetutamente a dire che mi faceva troppo male, ma lei se ne è altamente fregata).. Aggiungo che mi ha visitato a secco, e sarà anche per quello che mi ha fatto super male..
Prima ti dicono che se ci fosse qualche problema di andare in ospedale anche solo per un controllo (e ripeto che sono stata mandata dalla mia ginecologa); poi vai lì e ti sgridano per esserci andata. È la prima volta che mi è successo al Martini, ho sempre trovato ginecologi e ostetriche super bravi, per quello avevo intenzione di partorire qui.. Una donna incinta trattata così alla prima gravidanza è veramente vergognoso, soprattutto a persone come me che in ospedale, se possono, cercano di non andarci mai.
Spero che questo messaggio lo legga il responsabile e che prenda un po’ di provvedimenti.

Patologia trattata
Battiti cardiaci del feto anomali.
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