Ospedale San Giovanni Battista Roma

 
3.7 (71)

Recensioni dei pazienti

16 recensioni con 2 stelle

71 recensioni

 
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Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Dermatologia

Mia figlia è stata visitata dalla dottoressa D'Agata per un problema di acne.
La dottoressa alle domande rispondeva con sufficienza e non ha nemmeno guardato il viso di mia figlia..
Assolutamente deluse.

Patologia trattata
Acne.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Ricovero per ictus

Struttura Cavalieri di Malta in riabilitazione 3.

Con la scusa del Covid non ci hanno permesso di vedere mia madre ogni giorno, pur sapendone lo stato grave di salute, essendo stata colpita da ictus che ha provocato immobilizzazione, afasia e altro.

Posizionata sempre su una sedia a rotelle, inclinata con la testa ed il busto completamente da un lato, e questo per tante ore ogni giorno, senza nessuno che se ne prendesse cura, procurando maggiori decubiti.  
A volte sporca, in particolare i primi tempi, e sempre disidratata.

Nei giorni caldi di maggio, le avevano messo pantaloni felpati pesantissimi, non suoi, sulle gambe già accaldate dalle fasciature. Abbiamo chiesto di metterle quelli di cotone che aveva nell’armadietto, ma il giorno dopo aveva sempre gli stessi pesantissimi pantaloni.

Ho chiamato il giorno di Pasqua (il 17 Aprile ) per avere notizie di mia madre, oltre a dirmi che durante le feste non dovevo assolutamente chiamare, mi hanno risposto che stava benissimo. Non sapevano di chi stavano parlando.

Fisioterapia inesistente ed edemi in tutto il corpo.

Vorrei fare soltanto i nomi delle persone che hanno dimostrato di avere un cuore.
Ringrazio la Dr.ssa Alessandra Formica, che prima e dopo il FURTO del telefonino di mia madre, avvenuto tra il 15 Aprile 2022 dopo le 13:00 ed il 17 Aprile 2022 prima delle 15:00, ci faceva ogni giorno le video chiamate, sapendo quanto eravamo preoccupate per la sua salute e potendola vedere solo una volta a settimana per 15 minuti.
Grazie anche agli angeli che ci hanno dato un conforto e aiutato in tanti momenti tristi: Maurizio e Massimo che si trovavano all’ingresso, Chiara che ci accompagnava nelle stanze, Laura, la ragazza bionda che fa la OSS. GRAZIE per le dimostrazioni di umanità.

Mi chiedo: “se dovevamo stare a distanza e nessun parente poteva entrare nella stanza, chi ha preso il cellulare di mia madre?”.

A chi ha rubato il telefonino e alla dottoressa che urlava durante le visite dico:
“nella nostra famiglia mia madre ci ha insegnato Onestà, Rispetto e soprattutto Amore verso gli altri. Lei amava la vita, le persone indistintamente, l’allegria, la natura, l’arte, ed è rimasta nei cuori di chiunque l’abbia conosciuta. Voi invece siete state sfortunate, un buon modello esemplare non l’avete mai avuto..
Chi non ha sentimenti verso il mondo, non vive la vita e perde tutto ciò che di più bello ci sia.

Patologia trattata
Ictus ischemico.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Non è un luogo per anziani non autosufficienti

Mia madre, 86 anni, è stata ricoverata in "rRiabilitazione 5" dopo un ictus. Doveva fermarsi due mesi, ma ho firmato per portarla via dopo circa 40 giorni, non appena mi sono resa conto che era sempre più deperita e sporca, e dopo aver saputo da altri pazienti che la riabilitazione consisteva in una passeggiatina in corridoio a braccetto del fisioterapista.
In quasi un mese e mezzo non le hanno mai lavato la bocca, la lasciavano con i pannoloni sporchi a lungo (e i vestiti da lavare che mi restituivano parlavano da soli), nonostante gli operatori socio-sanitari fossero gentili, ma evidentemente in sotto organico - e nessuno mi comunicava che mia madre praticamente non mangiava più. Da sottolineare che le stanze non hanno il bagno in camera, e neanche il televisore, fatto quest'ultimo che puo' sembrare marginale, ma che nel caso di anziani non più in grado di leggere (e nel caso di mia madre neanche di parlare) è davvero una crudeltà.
Devo aggiungere che il controllo poliziesco per accedere alla struttura, controllo che superava di gran lunga le giuste misure di protezione al Covid, con personale all'entrata scortese e aggressivo (non tutto per fortuna) hanno reso questa esperienza davvero negativa. Se non c'è personale numericamente adeguato per curare ed accudire anziani non autosufficienti, non prendeteli! E ai familiari, dico: non portateli ai cavalieri di Malta.

Patologia trattata
Riabilitazione post ictus.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

In decadenza

Del titolo blasonato Cavalieri di Malta, rimane solo un antico ricordo...
Mia moglie è stata lasciata per 42 giorni in reparto di riabilitazione neurologica per aspettare 1 ora sola di fisioterapia al giorno, in palestre senza mezzi idonei, sotto organico di personale e con una mensa giornaliera da vergogna in un paese civile, tanto da sollecitare una indagine dei carabinieri dei Nas (tutto è stato documentato da video).

Patologia trattata
Riabilitazione dopo intervento cervicale.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Se li avessi ascoltati??

Nel febbraio del 2016, il CUP mi ha indirizzato presso questa struttura per una mammografia. Fatta e poi refertata con nulla di importante da rilevare, con controllo dopo un anno.
Non convinta mi sono rivolta ad altro ospedale. A fine agosto faccio ago aspirato: CARCINOMA MUCINOSO da operare entro 30 giorni. Intervento eseguito URGENTEMENTE ad ottobre dello stesso anno presso altra struttura.

Patologia trattata
Nodulo al seno
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Pessima esperienza

Mio padre, 84 anni con demenza senile, è stato ricoverato in questo ospedale a dicembre 2020 per la riabilitazione dopo la frattura di un femore. Per 40 giorni non abbiamo avuto la possibilità di vederlo, a Natale avevo chiesto il favore ad una infermiera del reparto Rodi 1 di poter fare una videochiamata, ma la risposta è stata "siamo sotto organico". Ogni 2 giorni contattavo il dott. Fiorentino, che puntualmente mi diceva che mio padre faceva ogni giorno dei miglioramenti con il deambulatore. Questo fino al 23 gennaio 2021 quando, telefonando a mio padre, mi rispondeva invece la dott.ssa Sergio, che mi informava che nella notte mio padre aveva avuto uno scompenso cardiaco. Se non avessi telefonato io, quando mi avrebbero avvisato? Mi sono recata di corsa in ospedale e ho richiesto le dimissioni coatte, ottenute con qualche difficoltà. Trasportato mio padre a casa con una ambulanza privata, ho contattato un cardiologo che, a seguito di una accurata visita, riscontrava sì uno scompenso cardiaco, non grave, ma anche una prolungata disidratazione e malnutrizione, con decubiti estesi su tutta la parte lombo-sacrale, nonchè su entrambi i talloni e polpacci, e con necrosi avanzate. Purtroppo mio padre è deceduto dopo 15 giorni.

Patologia trattata
Riabilitazione post frattura del femore.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Pessima esperienza

Con il Covid le mura del castello sono impenetrabili ed è difficile capire cosa accade. Pazienti lasciati con i pannoloni colmi di feci ed urine e non accompagnati in bagno, medici nascosti dietro una linea telefonica sono il meno fra ciò che abbiamo sopportato.

Patologia trattata
Riabilitazione.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Fisioterapia al ginocchio

Purtroppo io, dopo intervento di protesi del ginocchio, non ho avuto alcun miglioramento dal trattamento fisioterapico.

Patologia trattata
Protesi di ginocchio.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
2.0

Non lo consiglio se non si è autonomi

Dopo due giorni abbiamo portato via nostro padre da qui. La nostra esperienza risale a fine agosto 2018, dopo che mio padre era stato ricoverato, paziente anziano, al Policlinico Umberto I il 19 agosto in codice rosso. Mio padre è stato dimesso dal primo nosocomio con notevoli capacità ripristinate e ottima presenza, nonostante l'esteso danno neurologico ricevuto. Dopo il ricovero d'urgenza e le ridotte capacità nel deglutire cibi solidi, l'emorragia ha comportato il manifestarsi di disfagia; alla sua dimissione dal policlinico era in condizioni di nutrirsi regolarmente anche se assistito per il movimenti non ancora ben coordinati. Ricoverati presso questa struttura, siamo tornati a dieta liquida e nessuno per assisterlo, almeno durante i pasti. Premetto che il mio mestiere e quello di ispettore del lavoro. Nel giro di due giorno abbiamo trovato mio padre disidratato, con la pipì che gli aveva già provocato estesa infezione, sporco di cacca... e con i vestiti che gli avevamo fornito per i cambi completamente sporchi (il pannolone pieno era stato "riposto" nel suo armadietto. Paziente in completo stato confusionale. Cercato il personale di turno per chiedere spiegazioni, abbiamo trovato gli "infermieri" (forse OSS) che venivano redarguiti dalla solo dottoressa presente di turno, perché avevano dato un dosaggio errato di insulina ad un paziente diabetico. Cercate spiegazioni sullo stato igienico del paziente, siamo venuti a conoscenza del fatto che era in servizio una unica sola dottoressa (2 se sommiamo la dirigente scesa per le nostre grida) per l'intera struttura.
Pulizia e stato di manutenzione del reparto inqualificabili (magari replicano che stavano ristrutturando) con letti degli anni '70 ed impianto di condizionamento appena uscito da una guerra... Probabilmente se sei un paziente autosufficiente dal punto di vista mentale ed arrivi alla fisioterapia, le cose potrebbe funzionare bene altrimenti, come nel nostro caso, mio padre non so se sarebbe più uscito. Camerate con 7 letti, bagni in comune dove potersi "lavare" con la pompa dell'acqua.
PS: mio padre è tornato attivissimo ed in ottima salute nonostante il molti danni cerebrali!

Patologia trattata
Esiti di emorragia cerebrale.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Riabilitazione post frattura

Hanno dimesso mio padre con un'agocannula nel braccio ed una terribile piaga al tallone che all'atto del ricovero (un mese prima) era solo una vescica. Non aggiungo altro.

Patologia trattata
Riabilitazione.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Riabilitazione - Reparto Rodi1

Mia madre, 84 anni, è stata ricoverata presso il reparto Rodi1 per circa 30 giorni. Pessima assistenza infermieristica: non manca la competenza ma la pazienza, il rispetto, l'umanità. Infermieri scortesi con i pazienti (prevalentemente anziani), tranne che in presenza dei familiari. Pazienti poco accuditi e solo ad orario (e peggio per chi espleta i propri bisogni corporali lontano dall'orario previsto per il cambio dei pannoloni); mancano spesso i farmaci che i pazienti devono portare da casa. Pazienti non autosufficienti nell'alimentarsi, ricevono poca, veloce e svogliata assistenza (e di conseguenza rimangono spesso digiuni). Se esce un ago dalla vena e il contenuto della flebo si riversa sul letto, pazienza: la terapia viene interrotta e le lenzuola vengono cambiate solo quando previsto dalla tabella dei cambi. Risultato: terapie discontinue e pazienti spesso lasciati nei letti bagnati. Spesso il personale che somministra le terapie dimentica qualche farmaco. Personale medico poco esaustivo nelle informazioni ai pazienti e ai familiari.
Buona l'assistenza dei fisioterapisti (un'ora al giorno).
Attenzione inoltre alle prescrizioni degli ausili in fase di dimissione: si rischia di trovarsi costretti ad acquistarli presso una sanitaria "consigliata" dagli stessi medici del reparto fuori dalla procedura del SSN, con la conseguenza di vedersi negare il rimborso dove dovuto.

Patologia trattata
Esiti di frattura del femore.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
2.0

Reparto Rodi 2 - riabilitazione motoria

Mia madre è stata ricoverata lo scorso mese di agosto presso il reparto Rodi 2 dell'ospedale San Giovanni Battista per la riabilitazione motoria dopo un intervento di protesi al femore a seguito di una caduta. E' rimasta ricoverata per un mese intero, durante il quale ha fatto fisioterapia con una persona sufficientemente competente; il personale infermieristico ha un atteggiamento alquanto menefreghista (soprattutto gli infermieri Rossano e Alessandra!), per cui se li chiami per farti cambiare perchè sei allettato, in tutta risposta ti rispondono che devi alzarti da sola e andare al bagno da sola, almeno ti pulisci meglio di quanto fanno loro solitamente! Non sono stati neanche in grado di gestire il diabete di mia madre, facendole salire i valori della glicemia fino a 500... Alla fine abbiamo dovuto chiamare il diabetologo di fiducia che segue mia madre, chiedendo come poter abbassare la glicemia. In tutto questo, sono anche riusciti a farle infettare un punto di sutura dell'intervento di protesi subìto, perchè non avevano neanche la decenza di medicare la ferita fresca! In mezzo a tutta questa incompetenza, le uniche persone degne di nota sono l'infermiera Laura, sempre attenta alle necessità dei pazienti, Sara e Luca.

Patologia trattata
Riabilitazione motoria.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Errate diagnosi e cure

Nel 2012 sono andata al Giovanni Battista per un gonfiore al polpaccio sinistro che mi aveva oramai aumentato il volume dell'arto, diventato enorme. Mi sono rivolta al Dott. Cosentino e al dott. Sandro Michelini, responsabile dell'Unità Operativa Riabilitazione Vascolare del San Giovanni Battista, pensando che potessero aiutarmi, con una pregressa diagnosi di trombosi venosa profonda. I dottori in questione mi hanno ribadito il problema alle vene con un ristagno linfatico, per il quale mi hanno sottoposta a una serie di visite, analisi, esami diagnostici e cicli di massaggi linfodrenanti e bendature a compressione graduata. Con queste cure dicevano che il mio problema poteva essere tenuto sotto controllo, ma che non avrei mai potuto risolverlo. A maggio del 2015 ho provato a sentire un altro parere e in una sola visita un medico mi ha trovato un lipoma al polpaccio di 25 x 7 centimetri, che mi stava portando a zoppicare e a deambulare oramai in modo anormale. A luglio 2015 sono stata operata ed è stato asportato il lipoma, restituendomi la normalità sia di dimensioni che di funzionamento della gamba sinistra. Vorrei evidenziare l'incompetenza che questi due dottori hanno dimostrato nel mio caso.
Marina

Patologia trattata
Edema polpaccio sinistro.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Riabilitazione post emorragia cerebrale

Purtroppo siamo capitati in questa struttura, dove la mia mamma doveva fare riabilitazione dopo un'emorragia cerebrale ed e' stata messa nel reparto chiamato di risveglio.
Non ci siamo trovati per niente bene, prima di tutto i pazienti con questo tipo di problema hanno bisogno di molta assistenza e loro non sono in grado di darla; devono essere controllati spesso e non lasciati lì nel letto senza essere controllati. Un giorno siamo arrivati e mia mamma era tutta sporca di vomito, avevano messo un lenzuolo sul cuscino per coprirlo; un altro giorno tutta sporca di un'altra cosa; non le cambiavano il pannolone quando faceva la pipi' e poi mi dicono che aveva l'infezione alle vie urinarie.. ci credo, li lasciano bagnati! Gli infermieri non controllano i pazienti e, quando li chiami, prima che vengano... Una cosa sconvolgente è che ci siamo accorti noi che mia mamma stava male, quando siamo andati a trovarla la sera.. Per fortuna che ci siamo andati, perchè e' stata trasportata in codice rosso con una crisi respiratoria in corso e quasi in coma al pronto soccorso.. Se non andavamo a trovarla, chissà che succedeva.... Purtroppo la mia mamma mi ha lasciato, non ce l'ha fatta, ha avuto una polmonite dovuta da inalazione da cibo che sicuramente ha contratto lì.. e loro non se ne sono accorti. A me ha fatto una pessima impressione questa clinica.

Patologia trattata
Riabilitazione post emorragia cerebrale.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Reparto Rodi

Reparto caotico e poco pulito, somministrazione delle terapie senza rispetto delle tempi, infermieri scorbutici.

Patologia trattata
Riabilitazione post frattura.
Punti di forza
Fisioterapia.
Punti deboli
Assistenza infermieristica, pulizia.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Disappunto per il reparto de la Valletta

Mi trovo a dover scrivere per rendere noto a tutti quello che mi e' successo. Mio padre, un parkinsoniano di dodici anni di malattia, si è trovato catapultato nel reparto del Dottor Cecconi che ha tutto l'aspetto di un reparto obsoleto, con stanzoni a sei letti dove lo spazio vitale è ridotto al minimo, dove le carrozzine fanno fatica ad entrare in camera, dove c'è un solo bagno al centro del reparto per 25 malati tutti disabili, dove un medico scambia una fase off, tipica della malattia, per una crisi epilettica imbottendo mio padre di Valium, dove la presunzione di saper gestire tutte le patologie ha permesso di non poter trasferire mio padre nel reparto del dottor Fabio Viselli, che invece si occupa solo di Parkinson. Sono quindi stata costretta a dover firmare e portarmi via mio padre che, oltretutto, solo dopo sei giorni in questa struttura, aveva già piaghe da decubito al sedere.
Quel reparto ha sicuramente delle persone di valore, che però vengono annebbiate dalla gestione globale dello stesso.
Una lode per l'impegno costante degli infermieri, che fanno quello che possono in una situazione al limite, e al dottor Sanzone, che deve mediare per gli errori altrui.. e per la sua cortesia.
Con forte disappunto, Vincenza Marmo

Patologia trattata
Morbo di Parkinson.
Punti deboli
pulizia, mancanza di assistenza di base, presunzione.
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