Clinica Cellini Torino

Il 25 di Marzo sono stata operata al dito del piede. Da allora il CUP non è mai riuscito ha prenotarmi una visita di controllo. Prenotano solo a pagamento. Allora perché mi hanno operata con il servizio sanitario???
Il dito mi fa male più di prima e non riesco a mettere le scarpe.
Assistenza post operatoria zero assoluto.

Dal 2016 al 2020 ho subìto e subisco operazioni al cuore ed alla schiena ogni anno, ma tra le varie cliniche/
ospedali frequentati, sempre con lo stesso team di medici di mia fiducia, non ho mai trovato una struttura così insufficiente come la Cellini.
Sono stato operato il 19-10-2020, e dimesso il 24-10-2020 nonostante i sintomi postumi di crisi allucinatorie in atto dovute all'anestesia totale - 7 ore di narcosi (risveglio con allucinazioni di tipo "semplice" e "complesso", i cui effetti negativi sono percepibili a ancora oggi a 4 mesi dalle dimissioni: perdita di memoria, calo di attenzione, difficoltà di concentrazione, problemi di equilibrio statico e dinamico, insonnia, agitazione.).
Il personale sanitario non é stato a mio avviso in grado di gestire tale mio problema, fatta eccezione per il neurochirurgo dott. Longo. Il responsabile dell'anestesia Dott. Gorgone mi ha deluso moltissimo, così come il responsabile della Cardiologia, con l'aggiunta di un'arroganza ed una protervia ingiustificate.
L'amministrazione l'ho poi trovata una struttura totalmente insufficiente: più di 1 mese per il pre-ricovero pur essendo paziente privato pagante.

16 mesi di dolore dopo l'intervento di stabilizzazione, doveva essere una cosa semplice invece non ho riscontrato alcun miglioramento.

1,40 ora di attesa per una visita cardiologica: appuntamento alle 16.30, chiamata alle ore 18.20.
Disorganizzazione totale, impiegate lente e chiacchierano tra di loro.
Il cardiologo non ha fatto il piano di sospensione del Coumadin richiesto obbligatoriamente dall'ospedale e nessuno era in grado di compilarlo.

Sono molto scontento. Circa un mese prima vengo visitato da un noto professore - ed avendo pagato euro 300 con ricevuta. Mi viene detto che dovevo essere sottoposto ad un intervento chirurgico alla prostata di disostruzione cerviprostatica endoscopica. Vede la mia documentazione dai certificati medici e mi viene detto di non prenderli in considerazione per patologie lievi. Dopo circa un mese vengo contattato dalla segretaria, che mi chiede tutta la documentazione da inviare tramite email. Mi viene chiesto una Ecg e di non prendere il Cardirene per effettuarsi il prelievo. Il giorno prima parto affrontando un viaggio in treno di 1200 km. Al mattino mi viene effettuato il prelievo Ecg, Rx torace, il pomeriggio appuntamento con l'anestesista, il quale mi chiede gli esiti di visita cardiologia recente, che io non avevo. Mi chiede perché non mi sia stata chiesta dalla segretaria, insieme alla documentazione inviata, lamentandosi per il Cardirene sospeso. Come mai l'anestesista non ha chiesto consigli ad altro personale qualificato?
Il giorno dopo visita cardiaca, in cui risultano vasi non dilatati, cavità destre non dilatate, valvola mitralica con normale flussometria, modesto scollamento pericardico.
Avevo inoltre una glicemia di 120, il dottore mi chiede una tac cardiaca dei vasi e.. fine della favola: ero a rischio infarto.
Torno a casa senza aver effettuato l'intervento e dopo aver speso circa 2000 euro.

Questa mattina mio figlio, che abita in Spagna, è venuto a Torino esclusivamente per sottoporsi allo screening dei nevi. Avevamo delle aspettative molto alte, venuti a conoscenza di questa nuova tecnologia di eccellenza, ma è stata una delusione. La dottoressa non ha voluto che assistessi alla visita, si è rivolta a me con poco garbo e senza tatto, dicendomi con non aveva 15 anni. Mio figlio ha numerosi nevi sulla schiena e nelle visite precedenti ci eravamo confrontati con lo stesso specialista, conoscendo molto bene l'evoluzione degli stessi. Mio figlio, una volta uscito, non è rimasto soddisfatto, avendo precedentemente effettuato delle visite al San Lazzaro, ma la presenza di questo macchinario d'avanguardia ci aveva invogliato a cambiare struttura, e ora ce ne pentiamo.
Inoltre a fine visita, durata meno di 10 minuti con una spesa di 152,00, la dottoressa dice a mio figlio che se voleva le immagini le poteva fotografare con il telefono, oppure procurarsi una chiavetta perché il macchinario non era collegato ad alcuna stampante!!! Nel 2023 qualsiasi esame viene corredato o da immagini o da Cd... Così ha chiesto di averle via email, ma anche questo non era possibile. E' inutile avere una Ferrari "senza ruote" e un'autista senza patente. Naturalmente non torneremo più. Fortunatamente all'uscita le signorine dell'accoglienza hanno sopperito con professionalità e ci hanno fornito le immagini, anche se dovremo rifare di nuovo l'esame perché la pochezza delle immagini non ci permette di avere un quadro completo. Molte parti del corpo non sono state scansionate.
Pessima visita, da non consigliare. Un plauso invece all'accoglienza.

Sono reduce da una caduta e da diverse visite pregresse presso il SSN. Dopo cicli di fisioterapia, persistono dolore e difficoltà nella deambulazione. Visti i tempi biblici per un consulto con il SSN, opto per una visita specialistica privata presso un medico di questa clinica. Attendo diversi giorni per la medesima, che si svolge e si conclude in cinque minuti. Nessuna diagnosi dopo una visita sbrigativa e priva di domande anamnestiche ma solo dubbi da dipanare con una RMN. Mi chiedo se non fosse stato il caso di suggerirla al momento della prenotazione. Mi ritrovo con il mio stesso dolore di prima, una zoppia insorta dopo la caduta, senza una diagnosi precisa, tanta rabbia e 150 euro spesi per nulla.

Eseguita ecografia transrettale in forma privata dal Dott. Milan, dalle recensioni positive lette sul dottore ed essendo in forma privata, immaginavo di avere un trattamento migliore.
Sono invece rimasto deluso, mi aspettavo un approccio con piu' attenzione, e piu' tempo dedicato al paziente, mentre invece non è stato delicato (mi ha fatto molto male nell'esplorazione rettale, nei suoi video si vede che l'esplorazione con il dito viene fatta in posizione supina, e non su un fianco come ha fatto con me). Molta fretta anche ad eseguire l'esame - sul sito Humanitas si parla di 10-15 minuti di durata, nel mio caso è durato invece solo 2 minuti. Non mi ha nemmeno chiesto l'esame del PSA, e nemmeno chiesto perchè facessi questo esame, o che problemi avessi, solo pochissime parole.
Cordialità.
Franco Breuza

Scrivo per la pessima esperienza avuta alla Cellini: operato alla spalla per una lussazione dal dott. Roberto Ravera, ho preso un batterio (stafilocco aureo). Oltre a questo, venivo trascurato, hanno fatto passare 4 mesi ed ormai era troppo tardi.. Risultato: omero della spalla mangiato dal batterio, 6 mesi all'Amedeo di Savoia e per un banale intervento mi ritrovo oggi invalido dato che non posso più utilizzare il braccio (oltre che sto perdendo il lavoro). Grazie a tutti, spero di essere stato utile.

Sono rimasto molto deluso dall'ortopedico dott. Forti Maurizio, al quale ho affidato il mio ginocchio sofferente da condropatia femoro rotulea. Sono stato da egli visitato e, a seguito della terapia prescritta da me seguita alla lettera, ho inviato una e-mail al dottore per informarlo del risultato negativo. Non mi ha dato nessuna risposta. Poteva anche suggerirmi di fissare un nuovo appuntamento per il decidere da farsi. Se un paziente informa che ha male, perchè non deve essere guarito? Non credo che ci sia qualcuno che dichiari d'aver male se così non è!

Sono molto scontenta. Prenotata per il 9 gennaio 2013 una visita in libera professione, scopro in un primo momento "che il dottore oggi non ha appuntamenti"; poi, dopo avermi fatto attendere (con un tono anche piuttosto indisponente), la signora allo sportello mi ha richiamata per dirmi che invece il dottore era malato e che non sapevano dirmi quando si sarebbe potuto di nuovo fissare un appuntamento eccetera. Ma fino a che sono venuta io in studio, non lo sapevano? Tutte scuse che non stanno in piedi. E se il medico fosse stato veramente ammalato, mi rincresce ma lo studio allora ha lavorato male sia con i modi che con i tempi: dovevano avvisarmi almeno il giorno precedente! Ed avevo preso ferie, bus e metro. MAI PIU'.