Istituto Humanitas Rozzano
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Neurochirurgia. VERGOGNA!
Sono delusissimo dal Dott. Fornari per come mi ha trattato e per tutti i mesi che sono rimasto ad aspettare un day hospital, prima al Galeazzi ed ora all'Humanitas. Siamo arrivati al nono mese di attesa, ma la cosa bella è che il 4 giugno ho fatto il prericovero e NESSUNO si è degnato di farmi una chiamata per spiegarmi l'attesa snervante.
Avevo insistito a luglio perchè sono peggiorato quasi a strisciare e la segretaria mi disse che avrebbe sollecitato. Almeno prima rispondevano al telefono, ora invece c'è la segreteria.
Ho lasciato un messaggio alla segreteria proprio ieri e nemmeno sono stato richiamato!
Ho fatto in tempo a fare una visita privata con uno splendido Dott. del San Matteo e se lo cerco mi richiama! ora sono in attesa di un day hospital con lui.
NO COMMENT.
CANCER CENTER
SONO ANCORA IN ATTESA DI RICEVERE UNA RISPOSTA
Rozzano, 08 Luglio 2011
Una persona colpita da cancro oltre alle cure chemioterapiche, mediche, credo abbia la necessità anche di un supporto morale. I familiari, gli amici del malato stesso hanno l'obbligo di aiutarlo, ma oltre certi limiti non riescono ad andare.
Quando poi la patologia giunge ad uno stadio finale/terminale, il malato ha maggior bisogno di tutti gli accorgimenti necessari per rendere quello che rimane della sua vita la più umana e dignitosa possibile.
Nel Marzo 2010 a mio papà è stato diagnosticato un cancro, non spiego tutta la storia, è da vedere presso i Vostri archivi. L'Istituto Clinico Humanitas, per nostra fortuna, ha immediatamente preso in carico mio papà dedicandogli tutte le cure mediche/ chirurgiche di cui necessitava.
E di questo ringrazio soprattutto il personale infermieristico del reparto C1 (uomini e donne UMANE che meritano RISPETTO) e del Day Hospital Oncologico. Ringrazio anche i medici che lo hanno curato.
Ma permettetemi di fare un grosso appunto
Di cancro, purtroppo si può anche morire, ed è quello che a breve accadrà al mio papà.
Il cancro prosegue la sua strada e invade tutto il corpo; in un CANCER CENTER, sempre a mio parere, non si dovrebbe abbandonare l'ammalato.
Abbiamo attivato l'assistenza domiciliare, tutta la nostra stima a medici e infermieri che si dedicano con cuore a questo servizio. Ma non servono solo i farmaci, serve assistenza.. assistenza e ancora assistenza.
Ci siamo sentiti abbandonati dall'ISTITUTO CLINICO HUMANITAS.
Avremmo gradito la stessa cortesia riservataci all'inizio, anche alla fine.
Capiamo che i medici DEVONO giustamente indirizzare il loro lavoro e tempo a chi ha possibilità di guarire, ma lasciate ai medici 5 minuti da dedicare anche a chi dalla vita, resta solo la morte vicina.
La fiducia della mia famiglia verso l'istituto rimane intatta, ci rivolgeremo sempre all'Humanitas per qualsiasi esigenza di salute (speriamo di non averne troppa necessità).
Non vorrei che questa lettera fosse interpretata come uno sfogo, o la ricerca di un capro espiatorio, è solo un consiglio.
Alla cortese attenzione Responsabile CANCER CENTER
Rozzano, 25 Agosto 2011
Il giorno 8 luglio 2011 ho depositato presso l'Istituto Clinico Humanitas due lettere indirizzate a Direttore Sanitario e Responsabile CANCER CENTER (che allego in copia).
Purtroppo, debbo con rammarico constatare che o non Vi è stata recapitata, oppure non è stato afferrato il concetto della stessa.
Ho chiesto più volte ai medici delucidazioni in merito ai sottoelencati interrogativi, ma non mi è stata fornita esaudiente risposta, se non quella che un malato di cancro può anche morire.
Apprezzerei, ora, che questi interrogativi trovassero una risposta.
Sono perfettamente consapevole che la malattia di mio papà era molto, molto, grave; non è mia intenzione mettere in discussione l'operato dei medici, la mia famiglia aveva sempre riposto la massima fiducia.
Marzo 2010 mio papà dopo essersi sottoposto a colonscopia esegue i seguenti controlli: Marcatori CEA = 11- CA 19.9 Negativo
20.04.2010 Marcatori CEA = 11 - CA 19.9 = 19
Maggio 2010
Dopo radiochemioterapia coadiuvante Marcatori CEA= Negativo CA19.9= 42
19.07.2010 Intervento di laparotomia esplorativa riscontro di carcinosi peritoneale /metastatica
Marcatori post operatori CEA = Negativo - CA 19.9 = Negativo
23.08.2010 TAC Torace/addome= Negativa Marcatori CEA = 1 CA19.9= 59
Da Settembre a Marzo si sottopone a cicli di chemioterapia.
Marzo 2011
Rivalutazione malattia con TAC e Marcatori CEA =2-CA 19.9= 542
Viene proposta una nuova linea di chemioterapia, più mirata a colpire la malattia,e affidabile su un paziente come mio papà, in quanto costantemente seguito dalla sua famiglia.
07.04.2011 I° Ciclo di Nuova linea di chemioterapia con DEGRAMONT + AVASTIN
08.04.2011 Ricovero in reparto C1 da P.S. Per subocclusione intestinale Causa dell'Avastin?
21.04.2011 / 22.04.2011 II° Ciclo con DEGRAMONT + AVASTIN
05.05.2011 / 06.05.2011 III° Ciclo con DEGRAMONT + AVASTIN
10.05.2011 Marcatori CEA = 1 -CA 19.9 = 292 FUNZIONA !!!! ???
19.05.2011 / 20.05.2011 IV° Ciclo con DEGRAMONT + AVASTIN
atteso per prossimo ciclo il 09.06.2011
30.05.2011 Ricovero in reparto C1 da P.S. per subocclusione intestinale Marcatori CA 19.9 2528
COME E' POSSIBILE CHE IN 20 GIORNI IL MARCATORE ABBIA AVUTO UN COSI' NOTEVOLE INCREMENTO?
Si dimette il giorno 08 Giugno con la seguente terapia BROMAZEPAN e FUSEMIDE, rimandando il ciclo di CT al 16.06.2011
11.06.2011 Ricovero al Pronto Soccorso per frattura all'omero sinistro.
Causa associazione farmaci BROMAZEPAN e FUSEMIDE,a bbassando notevolmente la pressione arteriosa, gli fanno perdere i sensi e cade.
Per quale motivo sono stati prescritti tali farmaci?
Nella settimana successiva all 11.06.2011, vengo personalmente contattata dal DH Oncologico per posticipare la chemioterapia prevista per il 16.06.2011, in quanto la terapia che avrebbe dovuto effettuare mio papà veniva somministrata in altri giorni della settimana.
A quale chemioterapia avrebbe dovuto sottoporsi mio papà?
Per quale motivo non è più stata eseguita?
20.06.2011 Ricovero in reparto C1 da P.S. per subocclusione intestinale; all'atto delle dimissioni si decide per l'assistenza domiciliare ed eventuale ricovero in hospice.
30.06.2011 Inizia l'assistenza domiciliare. Su quale base viene deciso che :
un malato terminale di cancro, con l'aggravante di frattura all'omero, abbia diritto alla visita di un medico UNA sola volta a settimana?
Mi è parso di notare discordanze tra il Day Hospital Oncologico e il reparto C1.
Tutto ciò non servirà a far guarire mio papà, ora le sue ceneri sono affidate alle mie cure.
Ma spero che questa lettera venga compresa per quello che è:
un chiarimento ed un suggerimento (come quelli che si trovano presso l'Ospedale per l'indice di gradimento)
PER QUANTO VI SIA POSSIBILE, NON LASCIATE CHE UN MALATO TERMINALE, OLTRE ALLA DISPERAZIONE DI SENTIRE LA MORTE AVVICINARSI OGNI MINUTO, DEBBA ANCHE SENTIRSI “SCARTATO”.
urologia DOTT. GUIDO GIUSTI
un grosso ringraziamento al DR. GUIDO GIUSTI ed al suo staff che con la loro professionalità hanno risolto il mio problema di calcolosi renale, che per circa 30 anni aveva reso la mia vita infelice per via delle continue coliche e che in nessun'altra grande struttura della lombardia erano assolutamente stati in grado di risolvere.
Anzi, hanno quasi rischiato di rovinarmi la vita!
Chirurgia toracica Dr. Alloisio e ingresso..
Non penso di essere l'unica persona con grossi problemi respiratori costretta a subire questa deplorevole situazione, e non chiedo a tutto il mondo di smettere di fumare, ma si potrebbe trovare una soluzione che, oltre i visitatori rispetti anche i malati, segnalando ad esempio un'area dove sia consentito fumare senza che il fumo arrivi all'ingresso.
Ripeto, l'ospedale, almeno per quanto mi riguarda, é veramente eccellente per preparazione di tutto il personale, cure, macchine, gentilezza verso chi soffre, posso solo dire grazie a tutti coloro che mi hanno curato, ma l'ingresso lo fa apparire più simile ad un ospedale del terzo mondo.
Scusatemi lo sfogo ma é il mio incubo di ogni giorno.
visita controllo dopo operazione cataratta
il giorno 09/05 /2011 avevo una visita di controllo alle ore 15.20, con accettazione alle ore 14.25. Il pagamento del ticket è stato pari a € 36.
alle ore 17.45, alle proteste di mia moglie per la lunga attesa, solo il gentile intervento della sig.ra Signorile Sofia, che ha fermato un medico che finito il turno stava uscendo, finalmente alle ore 18.00 veniva visitata.
Tutto questo mi veniva detto da mia moglie quando è tornata a casa con la nota ore 17.45 (non ancora visitata) scritta dalla sig.Sofia mentre nessuno ha saputo dare spiegazioni per il disguido, al punto che mi è dispiaciuto non esserci perchè avrei preteso le dovute scuse e sapere il perchè di quella negligenza e stringere la mano al responsabile.
ortopedia
Sono stata ricoverata il gg. 8 Aprile c/o la clinica Humanitas di Rozzano, l'intervento sarebbe dovuto essere semplice e di routine. Epicondilite braccio dx.
Sembrava avessi trovato la soluzione, conforto e speranza per risolvere il mio problema con l'equipe del dr. Rolla, ma dopo avermi fatto le visite pre-operazione al gg. dell'intervento qualcosa è andato storto con l'anestesia loco regionale, crisi respiratoria, reazione negativa al farmaco.
Ho avuto assistenza e sono stati scrupolosi, ma la sorpresa del "day-after"? Dimessa per attacchi di panico, si consigliano ulteriori visite fuori dalla loro struttura.
Poi si parla tanto male delle strutture in Sardegna! In base alla mia esperienza personale non consiglio la struttura.
Il rientro a casa è stato deludente e molto "costoso".
UROLOGIA
Intervento di enucleoresezione renale per nodulo renale esofitico, intervento fatto in modo approssimativo, senza controllo con sonda intraoperatoria di letto tumorale, risultato istologico margine positivo, dimessa senza un calendario di prescrizioni e controlli da effettuare, se non verbalmente il controllo annuale. contattati poi due urologi di grande competenza in materia di noti ospedali milanesi, mi è stato raccomandato di effettuare almeno 4 controlli all'anno visto il margine positivo. SE l'intervento fosse stato fatto in maniera piu' adeguata, e con un margine negativo, i controlli sarebbero stati molto dilazionati ed il rischio recidiva sarebbe stato molto basso.
In base alla mia esperienza, il giudizio è negativo per l'intervento e per la mancanza di dialogo medico-paziente.
Urologia
Un grosso ringraziamento al prof. Pierpaolo Graziotti che con la sua professionalità e umanità ha risolto un problema che in un'altra grande struttura di Milano non erano assolutamente stati in grado di risolvere, anzi, hanno quasi rischiato di rovinarmi la vita!
Un grande ortopedico
Ho avuto la fortuna di conoscere un grande ortopedico che con la sua professionalità e specializzazione ha risolto in maniera egregia problemi di malformazioni agli arti (già trattati ed aggravati al Rizzoli di Bologna, e ai Policlinici di Napoli e Modena). Il suo nome è Alexander KIRIENKO che con la metodica Hilizarov ha fatto camminare mia figlia e migliorato l'uso delle mani.
A lui si sono aggiunti nell'ultima fase del recupero generale i chirurghi plastici Alberto Lazzerini e Donald Sammut.
A loro va la mia eterna gratitudine perchè persone altamente professionali e di spiccata umanità.
Ps.
Ho fatto perciò ben volentieri negli ultimi anni tante volte i viaggi da Napoli a Milano perchè ne è valsa la pena!
Pietro Barba - Napoli
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