Ostetricia e Ginecologia San Camillo

 
3.7 (71)

Recensioni dei pazienti

8 recensioni con 3 stelle

71 recensioni

 
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1 stella
 
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Voto medio 
 
3.7
 
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Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
3.0

3 ore di attesa per colposcopia.

Sono stata al San Camillo per una colposcopia prenotata via CUP e avevo appuntamento alle 10:30, ma ho dovuto aspettare fino alle 13:30 per essere ricevuta. Le persone prima di me per lo stesso esame erano solo 4, eppure ognuna è rimasta dentro per 50 minuti, mentre io solo 5. Come esito avrei dovuto fare un ulteriore test che non capisco perchè non mi abbiano fatto subito: poche spiegazioni e troppa attesa.
Note di merito la pulizia e la simpatia di dottore e infermiera.
Aspetti negativi: qualcosa non quadra con il sistema degli appuntamenti e tra i vari padiglioni ci si perde facilmente.

Patologia trattata
Colposcopia.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Parto cesareo

Sono stata seguita dall'ambulatorio gravidanze a rischio dalla dott.ssa Pierucci per tutta la gravidanza, ricoverata nel reparto di ostetricia A per rischio parto pretermine (dove vengono seguite le gravidanze e i parti rischiosi), poi dimessa e tornata in urgenza al pronto soccorso per perdite di sangue; infine ho partorito con cesareo d'urgenza il giorno dopo.
In ambulatorio sono stata seguita bene, ma mi aspettavo la stessa accuratezza anche successivamente.
Per tutta la permanenza nel reparto ho notato che i medici non comunicavano tra loro. Un giorno il medico di turno voleva mandarmi via, poi il medico di turno il giorno dopo mi tratteneva (!) e nessuno mi spiegava il perchè!! Quando finalmente mi hanno dimessa (quasi sicuramente solo perchè servivano posti letto), tornata a casa, dopo 3 giorni sono tornata al PS!!! Passata tutta la notte in sala parto con monitoraggio pessimo, mi aspettavo che la dott.ssa Pierucci mi venisse a visitare -considerando che era di turno quella notte al piano di sotto - invece no.
La mattina successiva sono stata finalmente accolta dal prof. Starita, l'unico che veramente mi ha spiegato cosa stesse succedendo.
Al momento del parto, l'ostetrica che mi ha seguito ha trattato me e mio marito malissimo, una prepotenza e arroganza inaudite!
Purtroppo non so il suo nome, avrei fatto volentieri una segnalazione direttamente all'ospedale.

Patologia trattata
Parto cesareo.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Gestosi mal gestita

Sono stata ricoverata a novembre di un anno fa per un inizio di gestosi. Ero a 36 settimane. Rimango in ospedale per un mese cambiando ben 5 terapie. Vengo stimolata per indurre il parto naturale (secondo figlio, primo nato con parto vaginale) 6 volte. Esattamente 6 dolorosissime ed inutili volte. Rifiuto la 7° e mi mandano in sala parto grazie all'intercessione della straordinaria dottoressa Valeria Lucantoni. In sala operatoria mi rompono il sacco e mi iniettano ossitocina per stimolare le contrazioni. Le contrazioni ci sono, ma la bimba non spinge e io non mi dilato. Solo a questo punto, con un monitoraggio che non convinceva più, con la pressione a 180/120, dopo 6 giorni di digiuno (perché ogni giorno si prospettava la possibilità del cesareo quando falliva la stimolazione), dopo 4 visite (4) di tirocinanti in un'ora e altrettante fra ostetriche e medico, e con una flussimetria ovviamente sballata già da troppo tempo, si opta per un cesareo che esegue con grande professionalità e delicatezza il dottor Mastrone, l'unico che ha avuto il coraggio di analizzare la mia cartella clinica, la mia storia e il mio stato di prostrazione e DECIDERE. Il cesareo non è un buon modo di partorire, ma ci sono casi in cui è necessario per il bimbo e per la mamma. Il mio era uno di quelli, potevano forse evitare di sprecare tanti soldi della sanità pubblica per stimolazioni eccessive che non producevano esiti e di farmi sentire disperata e senza via d'uscita. La bimba aveva la testolina di circonferenza incompatibile con il parto vaginale. Non poteva che venire al mondo con un cesareo. Io ho 41 anni, sono fortemente sovrappeso, soffro di tiroidite di Hashimoto e da allora di pressione alta. Me la sono vista brutta mi sa! Il mio consiglio è di non venire al San Camillo a meno che non si abbia il medico interno ed anche in quel caso tenere conto delle gerarchie, dell'anzianità e degli equilibri del personale. Inutile avere un'ostetrica (che vi chiederà almeno 800 euro), se siete fortunati come me troverete la mitica Vincenzina a supportarvi. Straordinari in compenso i medici del nido, accuratissimi e rassicuranti. Mia figlia sta bene, e questo è quanto!
Per inciso, anche il mio primo figlio è nato al San Camillo, con medico interno però (dott.ssa Pellizzari) e parto senza complicazioni - per quella esperienza potrei raccontare tutta un'altra storia.

Patologia trattata
Gestosi nel terzo trimestre.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
4.0

Parto cesareo

A Novembre del 2013 sono andata al pronto soccorso del S.Camillo quando ormai avevo già rotto le acque, mi hanno visitata e mi hanno mandata in sala parto. Ho passato la notte tranquillamente perchè non avevo il minimo dolore. Il giorno dopo mi hanno visitata ancora ed ero dilatata solo di 1 cm., decisero allora di indurmi il travaglio, ma dopo 5 interminabili ore restavo dilatata di 1 cm., ma ancora non facevano niente anche se soffrivo molto.. Solo quando hanno visto il battito del bambino in difficoltà, hanno deciso per un cesareo d'urgenza. Naturalmente ero molto spaventata perchè, anche essendo il secondo figlio, era la prima esperienza con il cesareo. Ringrazio chi mi ha operata ed assistita in quel frangente, anche se purtroppo non so i nomi, sono stati molto dolci e rassicuranti. Mio figlio è nato sano e fortunatamente senza problemi, ma il giorno dopo l'operazione si sono accorti sia che non mi era stata fatta l'iniezione di antibiotico per la rottura del sacco, sia che avevo una forte forma di anemia e quindi verso le 3.00 di notte, quando tutte dormivamo, è entrata una dottoressa molto antipatica e maleducata accendendo le luci ed urlando mi disse che dovevano farmi una trasfusione d'urgenza e che se non firmavo subito lei non si sarebbe presa la minima responsabilità per me. Voi capirete che quando una persona viene svegliata in quel modo deve fare mente locale, quindi dissi che dovevo contattare il mio compagno, o comunque la mia famiglia, e lei mi disse: "hai 30 anni e devi ancora chiedere il permesso?" . Io sono rimasta senza parole. Ho rifiutato la trasfusione e mi hanno tenuta 5 giorni in più per fare un ciclo di ferro per endovena.
Ostetriche del turno serale molto antipatiche e poco disponibili.

Patologia trattata
Parto cesareo.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Cesareo per placenta previa

Sono stata ricoverata la seconda settimana di febbraio 2014 per un parto cesareo con il Dott. Starita. L'intervento è andato molto bene, mio figlio sta benissimo, il dottore con il suo staff è stato meraviglioso. Un punto negativo va alla pulizia del reparto di degenza, anche alle ostetriche, che non riescono a seguire tutte le pazienti, passavano chiedendo come va e poi di corsa via...
Gli infermieri sono tutti molto professionali (certo come in tutti gli ospedali c'è l' infermiere/a gentile e quello/a no).
Ottimo reparto, lo consiglierei!

Patologia trattata
Placenta previa.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
3.0

Molto professionali, poco umani!

Nel mese di Gennaio ho partorito Viola, nata con 2 settimane di anticipo. Sono arrivata all'ospedale alle 17.00, con dilatazione di 4 cm. verificata mezz'ora prima dal MERAVIGLIOSO ginecologo dr. Paolo Perugini, che consiglio a tutte quante per la sua dolcezza e professionalità! Come arrivo al pronto soccorso mi iniziano ad insultare, dicendomi che volevo per forza partorire visto che ero aperta solo di 1 cm.!!!!!! E invece non era vero, loro avevano la sala parto piena e quindi mi hanno portato in corsia dove mi continuavano contrazioni lancinanti e mi continuavo a dilatare. C'era solo un'ostetrica di turno che mi urlava in faccia che cosa mai io facessi lì e perchè non fossi stata portata su in sala parto. Mi visita al volo e dice che ero arrivata a 6 cm.!!!! Con dolori terribili mi fa prendere l'ascensore e mi porta in sala parto, dove vengo "accolta" da una dottoressa antipaticissima che mi urla: che fa ferma lì, se non si sbriga ce lo fa sulla porta!... Io non ce la facevo neanche a camminare.. Ti aspetti, da chi ha scelto uno dei lavori più belli del mondo, un briciolo di umanità e comprensione per quelle donne che sono alla prima esperienza con il parto, dove subentrano, oltre che dolori lancinanti, tante e tante paure. Per avere l'epidurale ho dovuto minacciare una denuncia e in 3 minuti mi è stata fatta. Sono tutti molto oberati di lavoro, ma questo non giustifica il trattamento che ci viene riservato. Per fortuna nei giorni successivi ho potuto conoscere altre ostetriche, simpatiche, disponibili e dolci, soprattutto Roberta. Comunque, nonostante tutto, consiglierei di partorire qui. Paradossale eh?

Patologia trattata
Parto naturale.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
3.0

Rottura precoce membrane

Buon giorno signore :)
La mia ragazza Natalia è tuttora ricoverata al S.Camillo.
Da domenica Natalia è ricoverata con continue perdite di liquido amniotico, che hanno proseguito fino a ieri, che sono finite perchè è finito anche il liquido...
Lo abbiamo appreso dopo il tentativo (non riuscito) di amnioinfusione.
Mi è stato detto "eeh, non si può fare, non c'è liquido per entrare con l'ago, ci riproviamo lunedì".
Ora, dico io, PUO ESSERE MAI? che in una situazione del genere il medico si prenda 5 giorni per ritentare senza intenzione di monitorare la cosa prima??? Voi mamme lo sapete quant'è fondamentale il liquido e cosa succede se quest'ultimo viene a mancare del tutto... Lo so pure io, grazie alle Vostre testimonianze di sofferenza trovate su molti forum ed anche grazie ai forum medici. So che se si vuole fare tutto il possibile, ci sono molti posti dove il monitoraggio, se serve, si fa 3 volte al giorno. Arrivando al dunque, il dottore in questione è una persona ESTREMAMENTE fredda ed arrogante (a parere mio), ma con me è cascato male, perchè non gli ho permesso di ignorare le mie domande. NON OSO PENSARE COME VI SENTITE VOI DONNE IN DIFFICOLTA', IN UNA SITUAZIONE DI GRAVE DISAGIO, QUANDO CHIEDETE AIUTO PER SALVARE CIO CHE è PIU' IMPORTANTE PER VOI, ANCHE DELLA VOSTRA STESSA VITA... se vi trovaste di fronte a tanta disumanita'...
Alberto.

Patologia trattata
Rottura precoce membrane 25+2 settimane.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Un po più di umanità non guasterebbe

A fine anno purtroppo il cuore del mio bimbo ha smesso di battere alla 10° settimana. La mia ginecologa mi dice che dobbiamo fare un raschiamento e decidiamo per tre giorni dopo. La sera stessa, però, iniziano perdite rosso vivo, chiamo la ginecologa e mi dice di andare al pronto soccorso ostetrico e farmi ricoverare.
Arrivo lì alle 10 di sera, non c'era nessuno in fila per fortuna. Entro, tre donne stavano guardando un film, alzano lo sguardo con fare interrogativo e io spiego la situazione. Risposta: "embè?". Spiego di nuovo cosa mi ha detto la ginecologa. Risposta: "Ma 'a dottoressa lo sa benissimo che qui nun c'è posto". Chiedo cosa devo fare allora, visto che ne va della mia salute: "ma quanto sangue c'hai?". Io rispondo ancora pochino. Mi visitano con una non delicatezza terribile, tirano fuori lo speculum imbrattato di sangue e: "vabbè qui nun è un'emorragia in corso, torna domani mattina alle 7 che te ricoveramo...".
Il giorno dopo alle 7.00 ero lì. Analisi del sangue, ore ed ore ad aspettare senza sapere nulla. Alla fine mi cercano un letto, sto male, dentro e fuori, e continuano ad arrivare persone con problemi e partorienti. Ad un certo punto mi chiamano, e mentre aspetto fuori da una porta socchiusa (c'era dentro una ragazza) sento dire: "'ndo la mettiamo?", risposta "'ndo te pare tanto è n'aborto"...
Alle 4.00 del pomeriggio mi trovano un letto, ho visto tanto dolore, ho visto trattare la mia compagna di stanza, che stava subendo un aborto terapeutico ed era in preda alle contrazioni, con una sufficienza agghiacciante: "mi sento malissimo", risposta "aho e io che te devo fà?". Esperienza umana da cancellare, ma professionalità e pulizia presenti.
Io non chiedevo una carezza sulla testa oppure un campionario di empatia, ma nemmeno di essere trattata in quel modo.
Per il resto sono stata assistita, ho fatto anche due chiacchiere notturne con un'infermiera. Capisco il loro stress, il sovraccarico e la mancanza di personale, la stanchezza e tutto. Ma insomma.
Nonostante tutto sento di consigliare questo reparto, senza aspettarsi magari un gran trattamento umano, ma su queste cose certamente conta la professionalità.

Patologia trattata
Aborto interno.
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