Pronto Soccorso Ospedale Lecco
Recensioni dei pazienti
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Esperienza positiva
Ho avuto una esperienza molto positiva. In seguito a sintomi come tosse forte e mancanza di respiro, mi sono recata al pronto soccorso. Dopo pochi minuti sono stata visitata, mi sono state fatte diverse analisi, sono stata curata provvisoriamente e mi è stata prescritta una terapia. È stata un’esperienza positiva.
Ringraziamenti
Scrivo qui nella speranza che il direttore il personale del pronto soccorso di Lecco possano leggere.
Ho avuto un incidente in montagna sabato 25 giugno, nel pomeriggio.
Sono stata trasportata da Introbio in ambulanza a Lecco con codice verde e con una lussazione al gomito sinistro.
Ho trovato molta umanità, gentilezza, disponibilità, competenza e simpatia.
Volevo ringraziare tutto il personale del pronto soccorso per il lavoro svolto e per le modalità con cui viene svolto.
Il personale è veramente gentile e dotato di grande umanità e sensibilità.
Grazie ancora di tutto.
Fatemi pagare la guardia medica!
Gentile direttore del Pronto Soccorso,
Le scrivo in merito a un situazione da me vissuta e subìta sabato sera
Mia mamma non sta bene: un lieve mancamento, palpitazioni, sudorazione fredda.
Sospettando un attacco di ansia, telefoniamo alla guardia medica, ma lei appunto ci mette in.. guardia: mai pensare subito a un attacco di ansia, telefonate al 118.
Obbediamo e la dottoressa che ci risponde si raccomanda di portare subito la paziente al pronto soccorso, anzi vuol parlare direttamente con lei per convincerla.
Obbediamo ancora. Arriviamo al pronto soccorso dove, lo sappiamo già e siamo già armati di pazienza, ci attende una lunga attesa. Non ci viene detto che codice siamo. Lo intuiamo, o bianco o verde,(per inciso personalmente penso che chi va al pronto soccorso presumibilmente pensi di essere codice giallo, se no, che ci va a fare?)
Guardiamo il tabellone elettronico, ci sono codici bianchi che aspettano dalle quattro del pomeriggio, sono le 21.
Non osiamo chiedere. Gli occhi degli infermieri parlano già da soli. Colgo l’occasione a questo punto per esprimere la mia solidarietà a medici e infermieri del pronto soccorso. Davanti alle situazioni che stavano affrontando sabato sera, i codici bianchi e verdi facevano proprio ridere.
Ma mi chiedo..
Noi ci siamo recati al pronto soccorso su indicazione di due medici; ahimè, non abbiamo studiato medicina, di fronte alle risposte che abbiamo ricevuto al telefono, lo scrupolo di non fare ciò che è giusto (se la pelle non è tua) c’è sempre .
Dopo tre ore di attesa, che non ritengo neanche eccessiva, la paziente entra.. Capisco che davanti a un attacco d’ansia ci abbiano chiesto:“ Chi vi ha mandato” facendoci capire che loro avevano ben altri problemi.. Ma, il mansionario prescrive la routine degli esami.. e giustamente si aspetta un’altra ora.
Ma non è bello , mi creda, sentirsi giudicati e anche un po’ umiliati.
Allora pongo il quesito
Perché noi non potevamo rivolgerci alla guardia medica presente in ospedale, e perché non poteva farlo chi aveva mal di denti o mal di spalla e in seguito è stato curato con un antidolorifico? Perché intasare il pronto soccorso dove i medici stavano assistendo chi era in pericolo di vita? Perché non separare i casi veramente gravi da quelli che possono essere risolti più facilmente?
Forse la risposta ce l’ho: Chi da’ la certezza che un attacco d’ansia o una puntura di insetto non si trasformi poi in qualcosa di più grave? Di chi sarebbe allora la responsabilità.’
Carissimi, la responsabilità me la prendo io. La prossima volta ditemi che codice sono. Se sono verde o bianco FATEMI FIRMARE, vuol dire che ho tutto il tempo per cercare altre soluzioni. Oppure FATEMI PAGARE un medico che si prenda la responsabilità di curarmi, senza bisogno di esami diagnostici. Ma ne esistono ancora?
PROFESSIONALITA'
Il personale è carente ma perfettamente competente e disponibile. Il mio problema è stato risolto brillantemente e in poco tempo con esami mirati. La lentezza nel servizio che molti disfattisti lamentano è dovuta, oltre all'incapacità del personale dirigenziale ospedaliero che sta provocando un depauperamento del personale, a disadattati (principalmente anziani) con sintomi irrisori e perfettamente gestibili dal medico di base o da uno psicologo (privato possibilmente!).
Opinione personale
Di nuovo grazie a tutti!
A seguito di un infortunio, fortunatamente non grave, mi sono recato al pronto soccorso di Lecco, dove sono stato ricoverato con rapidità e professionalità da personale gentile e disponibile.
Esperienza positiva, anche se indubbiamente è meglio non averne mai bisogno...
Grazie a tutti
Ho avuto uno spiacevole problema che ha reso necessaria la mia richiesta d'aiuto al personale del Pronto Soccorso di Lecco. Beh... dirò soltanto che ho riscontrato professionalità, competenza e sufficiente gentilezza dal personale tutto. Chissà com'è che chi si lamenta non ha mai nulla di grave!
ESPERIENZA POSITIVA
Posso solo dire che ho riscontrato professionalità e sufficiente gentilezza (vorrei vedere noi utenti a star lì a salvare vite umane per ore e poi "sentirsele anche su" da chicchessia per banalità). Faccio un appello ad i miei concittadini: non intasate i Pronto Soccorso per banalità (mi ripeto) che potrebbero essere risolte dai nostri medici di famiglia, nella mia non breve attesa ho avuto modo di capire (dovevo solo metter dei punti ad una ferita) che le attese sono frutto innanzitutto di persone scellerate che pretendono che un servizio di emergenza si occupi delle loro "gravissime" congiuntiviti, mal di piedi, scottature solari o gengiviti... E queste sono solo alcune delle assurdità che ho sentito manifestare dalla gente che si presenta in un luogo predisposto a salvare vite, e son proprio questi afferenti che ho poi visto pure aggredire il personale per l'attesa. Beh, caro concittadino, ti ringrazio per l'uso che fai di un servizio prezioso, ti ringrazio per esser stato la causa della mia attesa, io che non potevo far altro che attendere altrimenti chi avrebbe potuto sistemarmi la ferita?.. Il farmacista o il mio medico no di certo. Un plauso infine al personale tutto, mentre mi suturavano parlavano tra loro della carenza d'organico e della turnazione massacrante e dopo aver finito son schizzati via per un'altra emergenza. Tutto questo la gente lo sa??? Credo di sì, ma che importa... L'importante è che non sia così nel loro luogo di lavoro. Grazie ancora!!!!
Pronto soccorso oculistico
Sono stato 2 volte in 4 mesi in pronto soccorso e per mia sfortuna (spero non sia sempre così) ho avuto a che fare prima con una dottoressa, poi con un dottore (di cui non scrivo il nome) veramente arroganti e superficiali. Li ringrazio per aver trasformato magicamente codice verde in bianco tanto da farmi pagare il ticket!! Non è per i 25 euro spesi, ma visto che la prima volta mi era stato diagnosticato un distacco di retina - e di conseguenza ero stato operato dopo 5 giorni - non vedo come io abbia fatto ad uscire dal PS con condizioni migliorate, oltretutto dopo aver aspettato 2 ore solo per le dimissioni. Capisco perfettamente che non ero in pericolo di vita, però non mi sembra una diagnosi così superficiale!!
La seconda volta, recatomi per congiuntivite acuta (diagnosticata dallo stesso oculista di turno) al medesimo occhio operato, praticamente il medico del PS mi ha fatto capire che non avrei neppure dovuto esseri lì a far perdere tempo e che, seppur con l'occhio arrossato e gonfio, dovevo andare a lavorare!!!
Mi sento invece di ringraziare tutti gli altri oculisti con cui ho avuto a che fare, che ho sempre trovato molto disponibili e professionali!!
Pronto soccorso
Sono sempre Lucia. Domenica ho fatto presente come sono stata trattata da un'infermiera addetta all'accettazione dei pazienti.
Il giorno dopo (domenica) sono ritornata al P.S alle 9.30 circa e alle 16.00 (dopo una crisi di dolore alla testa) mi hanno fatta entrare all'interno. Ora, grazie al personale presente in quel momento, con più competenza o passione come la volete chiamare, ed al medico, eccezionale (Dr. Cerino), che mi ha visitata, è stata scoperta la vera causa del malore.
Ora non sto criticando tutto il Pronto Soccorso, che ringrazio di esistere, ma critico come alcuni addetti rovinino l'immagine di questo ospedale.
La mia non vuole essere una critica distruttiva ma costruttiva. L'azienda nella quale lavorato ha sempre preteso competenza e gentilezza nei confronti dei clienti.
Vorrei poi sapere cosa si può fare, o come si possa aiutare, i Pronto Soccorso a non lasciare i pazienti per 10/12 ore di attesa, anche se codice verde o bianco.
Mi scuso per lo sfogo ma quando si sta male si chiede competenza e comprensione. Grazie ancora per avermi letto.
Distinti saluti.
Reazione allergica
Vorrei segnalare una situazione spiacevole avvenuta oggi al Pronto Soccorso di Lecco. Mi sono presentata alle 14.47 al P.S dell'ospedale Manzoni. Ho spiegato che il giorno prima avevo un bruco, caduto in testa da un ramo, mi aveva procurato grossi rigonfiamenti in testa al viso e all'occhio. Sia la guardia medica, interpellata, che il medico di base visitatami il venerdì, mi hanno prescritto antistaminico e pomata al cortisone. Se la cosa fosse peggiorata di recarmi al pronto soccorso. Cosa che ho fatto oggi domenica 12 ottobre alle ore 14.47, assegnandomi il nr. bianco 176. L'infermiera, nonostante abbia fatto presente che la cosa stava peggiorando e stavo male, ha ribadito che avendo codice bianco ed essendo la cosa iniziata giorni prima, secondo lei non urgente, dovevo aspettare che i codici verdi e quelli urgenti venissero soccorsi. Alle 23.00 ho fatto presente che avevo forte pulsazioni alla tempia e che sentivo molto male. Mi ha detto che se non volevo aspettare potevo anche andarmene. Sono uscita piangente perchè, nonostante fossi li dal primo pomeriggio e avessi fatto presente il mio malessere, erano entrati tutti coloro arrivati dalle 15.30 alle 22.00. Capisco che secondo le disposizioni il codice verde è più urgente, ma io stavo male e continuavano ad aggiungersi persone che, con codice verde, erano entrate ore 17 18 19 20 21 22. Alle 23.00 ho richiesto di poter essere visitata, ma niente da fare. Sono uscita sempre piangente. Non è giusto. Uno deve mentire per essere soccorso? Vorrei giustizia e una risposta dal responsabile. Spero solo che non siano così meschini di pretendere la somma di € 25 per un servizio non reso.
Grazie per l'attenzione e spero che qualcuno legga questa mia.
P.S Il voto basso è riferito alle infermiere presenti all'accettazione.
Recensione sul front office del pronto soccorso
Signora giovane capelli neri, corti e dritti, arrogante al massimo, professionalità e cordialità a livello zero.
Oltre a noi rispondeva male a tutti, addirittura ad una signora anziana che poteva essere sua nonna. Un enorme peccato in quanto ha un ruolo fondamentale di rappresentanza di un reparto. Tutti in salta d’attesa scontenti di lei e della sua maleducazione, è stata invitata più volte ad abbassare la voce da più pazienti! In sala d’attesa i pazienti dicevano che aveva iniziato il turno alle ore 14pm Data 05/07/24 dalle ore 19.00, posizione impiegata: primo posto entrando dalla porta. Con pazienti in fila davanti a lei parlava male delle decisioni aziendali.
Pronto soccorso triage in tilt
Oggi sono stata al pronto soccorso con la mia bambina ed è stato pessimo: computer che non funzionavano e pazienti che arrivavano di continuo. Gli infermieri poverini ce la mettevano tutta per cercare in qualche modo di visitare e accogliere le richieste...
In un pronto soccorso dove va e viene la gente, non si può stare sera computer, dove i pazienti vengono registrati, se c'era una urgenza il paziente rischiava di perdere la vita. Continuavano a chiamare i loro superiori per cercare di risolvere il problema, ma il problema persisteva e non si faceva nulla.
Recensione Pronto soccorso Ospedale di Lecco
Purtroppo la situazione dell'ospedale di Lecco è nota, esodo di medici e infermieri da tutti i reparti, inferno per chi ci lavora, inferno per chi ha necessità, e il pronto soccorso non fa eccezione. Infermieri poco competenti perché probabilmente provenienti da altri reparti, medici non disponibili per tutte le patologie, a volte non c'è addirittura l'ortopedico o, come nel nostro caso, il cardiologo. Nessuna comunicazione ai famigliari, i quali stanno in una sala d'attesa esterna posta in un container con bagno chimico all'esterno completamente al buio..
Tempo di attesa 8 ore e, dopo l'ennesima richiesta, siamo finalmente stati informati che il paziente sarà trattenuto per accertamenti la notte e il giorno successivo (al paziente era stato comunicato già dopo un'ora). Lo stesso paziente ci parla poi di persone abbandonate sui lettini per ore in attesa della disponibilità di un medico. Dare la responsabilità a medici e infermieri? Non credo, mi pare che facciano quello che possono e se le condizioni fossero ideali non ci sarebbe la fuga o la difficoltà a trovare personale per l'ospedale.
Al momento 7 ore di tempo d'attesa
Paziente di 85 anni, con metastasi cerebrali, colpito da probabile trombo, non è ancora stato visitato a 7 ore dal triage.
Bisogna fare qualcosa perchè è una vergogna
Non si può tenere un anziano 3 giorni in condizioni di crisi neurologiche critiche, con sindrome di demenza degenerativa e poi mandarlo a casa peggio di prima che andasse in pronto soccorso. Adesso che è a casa, non so se portarlo ancora in pronto soccorso. E' una vergogna e non so cosa fare, se tenerlo a casa o portarlo dove?? E' possibile che nessuno possa fare qualcosa?
Anna Manzoni - moglie.
Delusione e rabbia
Mia moglie Venturoli Viviana è entrata in pronto soccorso alle ore 19.00 per un forte mal di testa. Le hanno provato la pressione, risultata 200 la massima e 110 la minima! Quando di solito la pressione ce l'ha a 125 e 70. Ha dovuto prendere una pastiglia (non data dal pronto soccorso) per calmare il dolore e poi solo alle CINQUE DEL MATTINO , cioè dopo 10 ore di attesa, le fanno una flebo per abbassare la pressione.
Penso che mia moglie abbia corso un grosso rischio per essere stata abbandonata tutto quel tempo. Sono veramente deluso e arrabbiato che cose simili succedano nel nostro ospedale di Lecco.
Algia lombosacrale
Sono arrivata ieri al Pronto Soccorso di Lecco Piangendo con un fortissimo dolore alla gamba (algia lombosacrale). Dolore che avevo da qualche giorno, ma ero all’estero e non ero riuscita a tornare per mancanza di mezzi. Non riuscivo a stare nè seduta oppure sdraiata, solo in piedi riuscivo a malapena. Spiego le mie condizioni all’infermiera del tríage, la quale decide che ho un codice verde e io mi accomodo in piedi in un angolo, e a causa del fortissimo dolore e la sofferenza non riuscivo a smettere di piangere. Dopo un'ora così mi avvicino e chiedo all’infermiera il tempo stimato, visto che il tabellone era rotto e lei mi dice che mi mancavano 2 persone. Io torno al mio posto in piedi. Dopo alcuni minuti sento questa infermiere commentare con un suo collega a voce alta quanto segue “arriva la paziente dolorante e piangente con molta sofferenza e mi chiede se ha ancora tanto da aspettare, ma ha aspettato in vacanza fino adesso! Adesso aspetta anche qua!”. Dopo questa affermazione abbiamo capito che questa signora aveva dato a me un codice in base alla mia vacanza e non in base alle mie condizioni vere e proprie. Abbiamo capito subito che il potere decisionale che ha una persona in quel posto può decidere fra farti ancora soffrire, oppure decidere di offrirti un aiuto UMANO è abbastanza veloce.
Dopo questo sono andata via dal pronto soccorso di Lecco, sono andata in quello di Ponte San Pietro, codice giallo, urgente morfina, visita dall'ortopedico, alle 21.00 ero a casa con la terapia da fare. Quello che avrebbe dovuto fare questa infermiera, che non riusciva neanche a guardarmi in faccia dopo l’accaduto.
GRAZIE AL PRONTO SOCCORSO DI PONTE SAN PIETRO CHE HA FATTO QUELLO CHE LECCO NON È’ STATO IN GRADO DI FARE.
2019 o 1919?
Mi sono recato al pronto soccorso dopo che ho avuto dei battiti del cuore irregolari un paio di volte (durata dei battiti irregolari 30 secondi circa). Sono arrivato al pronto soccorso alle 12.15 e subito mi hanno monitorato dicendomi che avevo tachicardia e ipertensione, quindi di sedermi in sala d’attesa che dopo un'ora/ un'ora e mezza mi avrebbero chiamato. Non volevo essere pressante e il fatto di essere al pronto soccorso mi tranquillizzava abbastanza, però, DOPO 11 ore in sala di attesa, chiedo gentilmente all’infermiere se si fossero dimenticati di me... Con il fare un po’ sopra i toni mi risponde che non si erano dimenticati di me e che prima di me mancavano ancora 13 persone (dopo 11 ore???).
Non tanto per me che ho 37 anni e abbastanza in buona salute, ma parlando con altre persone (anziani) mi hanno raccontato di essere lì da 12- 13 ore. Inaccettabile.
Spero che qualcuno legga e risolva il problema.
Io comunque dopo quasi 12 ore sono andato via senza risolvere il problema e rivolgendomi privatamente ad un professionista.
CERTO, SE PAGHI...
Peccato che però forse ogni tanto ci dimentichiamo, e chi di dovere SI DIMENTICA, che la sanità la pago comunque.
ASSURDO
Siamo stati al PS ieri in tarda serata per un problema di mia sorella. Dopo aver atteso, le è stato assegnato un codice verde. Sul tabellone c'erano segnati tanti codici verde, qualche codice azzurro e due gialli, tra l'altro già in trattamento. Dopo una attesa di tre ore e mezza (erano circa le due e mezza del mattino), finalmente l'hanno fatta entrare. C'erano persone che soffrivano visibilmente ed erano lì già da sei ore, alcuni da dieci ore.. bambini compresi! Da segnalare anche la totale mancanza di empatia verso il paziente. Trattati esattamente come dei numeri. Peccato, perché invece tutti i reparti frequentati dell'ospedale di Lecco li ho trovati al top.
E' una vergogna
Nel 2017 in Lombardia al Manzoni di Lecco si fa aspettare un bambino dii 9 anni con frattura al naso ben 7 ore al pronto soccorso. VERGOGNA.
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