Pronto Soccorso S. Eugenio

 
2.8 (87)

Recensioni dei pazienti

33 recensioni con 2 stelle

87 recensioni

 
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Voto medio 
 
2.8
 
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Filtra per malattia, intervento, sintomo

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2.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Lunghe attese

Mi sono recato al PS del sant'Eugenio per un problema di angina pectoris di cui soffro.
Durante il ponte di fine giugno avevo dolorose crisi ricorrenti.
Non sapendo cosa fare, dopo una crisi più forte, e poiché ho 56 anni, vado al PS.
Il triage ed elettrocardiogramma in un'oretta, mi fanno ben sperare.
Attesa di altre 6 ore infinite, una nuova crisi senza che al triage, dopo mia richiesta, si attivassero almeno con un infermiere.
Stremato decido di andare, mi dicono che comunque è mia responsabilità e che non avrei dovuto muovermi (figuriamoci). Vado al San Camillo, dove almeno dopo altre 5 ore ho fatto una visita con un medico e analisi del sangue.
A cosa serve un pronto soccorso così organizzato?

Patologia trattata
Angina pectoris.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Pericardite - neanche visitata

Pericardite riacutizzata dopo 3 mesi.
Solo elettrocardiogramma, obbligatorio per legge, che non vede nulla di un versamento pericardico.
Dolore al torace e al braccio e spalla sinistri. Dovevo restare a casa??
Ma se non fosse stato quel che poi ho scoperto in altra struttura? se fosse stato un piccolo infarto?
Dopo 8 ore, dolorante e senza farmaci e senza qualcuno che mi abbia messo uno stetoscopio sul cuore, me ne sono andata.
Però un rom con distorsione della caviglia che necessitava di referto per l'assicurazione, e arrivato dopo me, è stato visitato dopo 1 ora.
Incredibile. Per fortuna non era infarto, ma avrebbe potuto esserlo.

Patologia trattata
Pericardite recidiva.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Male struttura e servizi

Il paziente aveva il valore del saturimetro a 81.
Non ritenuto da trasporto in ospedale dal primo 118, il secondo 118 lo ha finalmente portato qui.
Non esiste organizzazione, medici e direttori poco umani.
Mi è stato addirittura detto "pensi, siamo dovuti andare per farmacie il 14 agosto per comprare l'antibiotico per il malato".

Patologia trattata
Insufficienza respiratoria, ossigeno basso.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Pessimi

Prima del COVID facevate pena, adesso peggio. Da stamattina alle 08.00 mia moglie è in attesa di una visita. Ha avuto una rovinosa caduta (molto brutta) e, a seguito di controllo al Policlinico Umberto I, le hanno scritto che dopo una settimana, in caso di dolori, avrebbe dovuto fare RX. Ebbene, siamo andati al Pronto Soccorso e come benvenuto le hanno detto al Triage che non era nulla!! È piena di ecchimosi ed ha ancora dolori forti al torace e giramenti di testa. Dopo 7 ore di attesa non le hanno fatto nulla, e Dio solo sa se dovrà e quanto stare ancora ad aspettare.

Patologia trattata
RX controllo per dolori forti, giramenti di testa dovuta a una caduta per incuria di un cantiere in casa.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Veramente vergognoso

Mia madre di 89 anni aveva 7 di emoglobina, non riusciva a stare in piedi ed è entrata in PS con codice blu alle 13.30. Dopo 6 ore di attesa e la scortesia degli infermieri del triage, l'ho portata a casa non avendo alcuna notizia sulla tempistica. Alle 00.49 mi hanno chiamata dal pronto soccorso dicendo che stavano cercando mia madre... secondo loro una vecchietta di quasi 90 era ancora in attesa dopo 12 ore. L'ho riportata il giorno dopo alle 12.30 e alle 13.00 l'hanno fatta entrare. Alle 15.00, non avendo alcuna notizia o informazione dagli scortesissimi infermieri del triage, che mi hanno risposto dicendo che c'era la fila per l'accettazione e se i pazienti aspettavano due ore i parenti per avere notizie avrebbero dovuto aspettare 10 ore, ho chiesto aiuto ad un addetto alla sicurezza che, mosso a compassione, mi ha fatto avere notizie di mia madre.. Alle 16.00 ancora era in attesa di essere visitata. Dire che è vergognoso è troppo "gentile".
Sono le 19.00 e ancora non ho notizie.
Quali commenti fare?
Mi limito a dire VERGOGNA.

Patologia trattata
Anemia.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Pessima esperienza

Flebite probabile da vaccino Covid scambiata per una semplice contusione al triage (mano infiammata, dolorante e gonfia fino all'avambraccio).
Esperienza di oggi di mia moglie: 7 ore di attesa senza che nessuno le abbia detto nulla - e se fai domande la risposta è sempre "c'è chi è più grave di te".
Dopo sette ore di attesa, è stata costretta ad andare via perchè un infermiere ha deciso e detto in tono maleducato che il problema era di competenza del medico di famiglia.

Patologia trattata
Mano gonfia dopo vaccinazione anti-Covid.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Pessimo

Ho accompagnato mia madre al pronto soccorso alle 10:00 di mattina di una domenica di metà agosto. Dopo 7 ore ancora deve fare la Tac, per cui le hanno detto che l’avrebbero tenuta lì.
La dottoressa l’ha addirittura accusata di essere andata al pronto soccorso, perché in realtà non aveva niente (questo il parere prima della Tac), come se fosse divertente stare 7 ore in attesa di una diagnosi!

Patologia trattata
Senso di confusione e smarrimento.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Pronto soccorso come un girone dantesco

Premetto obiettivamente che il ricovero è avvenuto durante il periodo del Coronavirus e ciò ha reso difficile il livello di comunicazione tra il reparto ed i parenti che attendevano notizie. Di certo, la paziente trasferita nella zona retrostante rispetto agli sportelli, è stata abbandonata a sè stessa. Pur avendo consegnato il set di medicine alle h. 20.50, queste le sono state consegnate solo alle 23.30 su mia insistenza per aver telefonato dall'esterno al fine di verificare le condizioni generali; anche il medicinale piu' importante, utile per la fluidificazione del sangue, non è stato somministrato, come pure gli altri, nonostante avessi informato il personale che mi ha intervistato, se non al mattino seguente. L'affermazione piu' frequente ricevuta a seguito di numerosi solleciti chiedendo di lenire il dolore, è consistita nel dover attendere le 8.00 del mattino perchè un medico potesse indirizzarla nel reparto adeguato. Privata in buona parte della notte anche dell'acqua e dimenticata sotto il profilo igienico, finalmente il mattino seguente è stata trasferita nel reparto di ortopedia.
La valutazione non può che essere estremamente negativa poichè, con riferimento all'aspetto psicologico, questo è stato completamente disatteso; evitando di pensare ad un trattamento personalizzato evidentemente, almeno un minimo di attenzione sarebbe stato quanto meno auspicabile, poichè un paziente estremamente sofferente, nelle condizioni descritte non può che precipitare nella depressione, vistosi dimenticato.
Nel verbale di P.S. è possibile trovare conferma che l'anamnesi patologica della paziente avrebbe richiesto una diversa attenzione.

Patologia trattata
Frattura del collo del femore.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Pessima esperienza

Desidero segnalare la pessima esperienza avuta al Pronto soccorso del Sant'Eugenio il 1 Gennaio 2020. 

Ho portato mia mamma di 83 anni per una sospetta frattura alla spalla destra.
Le hanno assegnato codice arancione, ma dopo molte ore di attesa nessuno l'ha chiamata, tanto che lei, stremata dal freddo e dalla tensione, è svenuta nella sala d'aspetto.
Abbiamo chiesto aiuto, ma nella sala d'aspetto non c'erano infermieri, né barelle disponibili. 
Si è offerto di aiutarci un operatore del 118 che ha procurato una poltrona a rotelle e portato mia mamma, come da indicazioni dell'operatore del triage che ci è venuto incontro, in sala 2. 
Qui, visto che mia mamma era  ancora quasi priva di sensi e non c'era personale che le poteva prestare soccorso, l'ho accompagnata ed ho potuto constatare la seguente situazione:

A) Pazienti con sospette malattie infettive messi accanto a pazienti con scarse difese immunitarie senza alcuno strumento di protezione o isolamento (es. c'era una signora affetta da leucemia che ha dovuto richiedere la mascherina per proteggersi perché era sdraiata accanto ad un signore con sospetta broncopolmonite).

B) Personale infermieristico aggressivo, scortese che alla mia richiesta di aiuto (ripeto: mia mamma stava riprendendo i sensi in quel momento) reagiva con fare scocciato e mi minacciava che non avrebbe trattato mia mamma se non fossi andata in sala di attesa, mentre nella stessa sala 2 era tollerata la presenza di altri parenti in condizioni di salute decisamente meno gravi.

In particolare un'infermiera ha dato le seguenti risposte:

-Ad un paziente che si sentiva male, e che non aveva risposto immediatamente ad una sua domanda, ha detto testualmente: rispondete alle domande c...o?

-Ad una persona che chiedeva una coperta perché la sala 2 era freddissima, ha detto: non abbiamo le lenzuola, figuriamoci le coperte.

- A me che le chiedevo, dopo 2 ore di attesa, solo informazioni generiche sulle condizioni psicologiche di mia mamma: Lei mi sta facendo perdere tempo. E quando le ho chiesto di darmi il suo nominativo o un suo numero di matricola, si è rifiutata.

Quando ad un certo punto sono riuscita ad intravedere mia mamma, ho potuto constatare che stava tremando dal freddo, era spaventata e disorientata. Mi sono infilata nella sala e le ho messo addosso la sua giacca. 

Sarebbe bastato che almeno ogni tanto avessero consentito il mio ingresso, anche solo per 1 minuto, perché io potessi coprirla e tranquillizzarla un  minimo.

Quando finalmente ho parlato con l'ortopedico (gentilissimo) che le ha fatto applicare il tutore, ho parlato con la dottoressa responsabile della sala 2 ed ho deciso di firmare per portare via mia mamma, nonostante fosse necessario fare un accertamento fondamentale (Tac torace per sospetta embolia polmonare) perché le condizioni di mia mamma, che è una donna forte e coraggiosa, erano diventate critiche (non le era più chiaro neanche dove si trovasse).
La TAC pertanto l'abbiamo dovuta effettuare a spese nostre il giorno successivo nella prima struttura disponibile.

Devo dire, per correttezza, che il personale medico incontrato è stato serio e professionale, ma non poneva in alcun modo un limite alla gestione surreale e sgradevole del personale infermieristico della sala 2.

Devo dire inoltre che entrambi gli operatori del triage incontrati sono stati estremamente seri, cortesi e professionali (ora del triage 18.32)

Conosco bene il Sant'Eugenio e so quanti reparti di eccellenza abbia, è un vero peccato che il pronto soccorso sia così poco all'altezza del resto della struttura. 
Ritengo inoltre, da contribuente, che la qualità del servizio riscontrata, il trattamento subìto, la maleducazione affrontata, la mancanza di rispetto dei diritti del malato, siano del tutto inaccettabili.

Patologia trattata
Frattura della spalla.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Vergognosa attesa

Ore e ore di attesa. Arrivato con Codice verde, ero terzo. Dopo 2 ore e mezza sono ora secondo. Giustamente i codici gialli e rossi hanno la priorità, ma da quando sono qui ne sarà arrivato uno al massimo.

Patologia trattata
Sospetta frattura.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Di Pronto non c'è nulla

Non c'è molto da dire, sono arrivato con mio suocero non deambulante per una caduta (con probabile frattura di femore o bacino, detto dallo stesso infermiere del triage) alle 19.00 del 14 novembre ed ho lasciato il pronto soccorso alle 05:15 del 15 novembre. Gli è stato assegnato un codice verde (sul quale non posso entrare nel merito). Nonostante la massima correttezza e gentilezza, totale indifferenza da parte del personale in servizio sia quello della sera, sia di chi ha fatto la notte. La mano destra non sa quello che fa la sinistra purtroppo. Dalle 7.00 di sera, la radiografia è stata fatta più o meno verso le 03.30 ed alle 5.00, solo dopo l'ennesima preghiera di conoscere cosa stesse succedendo, abbiamo saputo della frattura. Sottolineando che sia io che mia moglie dopo 10 ore dovevamo necessariamente rientrare a casa, l'infermiera di turno mi ha detto: vada pure e torni verso le 9.00 che ci sarà stato il consulto con l'ortopedico. Abbiamo chiesto di salutare il papà e ci hanno fatto entrare. Sorpresa, abbiamo incontrato il medico di turno che ci ha finalmente illustrato che cosa era successo e che probabilmente lo avremmo riportato a casa; ci ha consigliato di andare a riposarci qualche ora e di tornare verso le ore 12.00. Tornati a casa alle 6.00, ci siamo infilati nel letto esausti ed alle 8.00 ci hanno chiamato per andare a riprendere mio suocero. Si ha la netta sensazione di un apparato sottodimensionato di personale e quel poco che ci lavora (almeno per l'arco temporale relativo al mio caso) risulta scocciato, supponente, arrogante, menefreghista e privo di quella necessaria sensibilità che questo lavoro impone, trattandosi di persone che si trovano in momenti di sofferenza. A mio suocero alla fine è stata accertata una frattura al bacino. Scherzando con lui gli ho detto la mattina dopo: la prossima volta ti porto in un'altra provincia (Rieti, Terni, Latina, Frosinone) che facciamo sicuramente più presto.

Patologia trattata
Trauma da caduta, probabile frattura femore o bacino.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Recensione

Sono arrivata al PS con dolore al petto, nausea e sudori freddi... Dopo 15 minuti mi hanno fatto l'elettrocardiogramma, nel quale risultava una piccolissima anomalia, ma non mi hanno fatto alcun prelievo! Dopo 2 ore sono stata finalmente chiamata.

Patologia trattata
Dolore al petto, nausea, sudorazione fredda.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Profonda insoddisfazione

Venerdì 23 agosto 2019 sono stata accettata al pronto soccorso del Sant'Eugenio tra le ore 10.00 e le ore 10.30 a.m. per una cosa in sé banale ma che non viene trattata dalla sanità privata, in particolare una ferita profonda da taglio all'indice della mano destra, causata da un coltello da cucina (incidente domestico) due giorni prima, e curata male a casa, sicché il taglio era aperto e infetto, e vi era sospetta lesione di un legamento. Preciso che non mi sono recata al pronto soccorso di mia iniziativa (avevo curato da sola il taglio) ma su indicazione del medico a cui avevo chiesto consiglio.
Mi è stato assegnato il codice verde con il n. 74, in un pronto soccorso piuttosto tranquillo e con pochi pazienti.
Ho atteso invano fino alle 20.30, quindi quasi undici ore, ricevendo pochissime informazioni sui tempi di attesa, e vedendo passare davanti a me non solo i codici rossi e gialli come da prassi, ma anche vari codici verdi (p. es. i numeri 76 e 100).
A fine giornata, sconfortata, ho rinunciato a farmi visitare, dato che i tempi di attesa restavano del tutto incerti e il personale a cui ho chiesto informazioni è stato piuttosto vago.
Il giorno successivo ho dovuto rivolgermi ad un amico medico in altro ospedale, dove sono stata medicata con immobilizzazione del dito, dato che il taglio profondo aveva raggiunto la capsula, e terapia antibiotica per prevenire infezioni.
In sintesi, ho atteso invano per quasi undici ore una prestazione sanitaria che potevo conseguire solo in ambito ospedaliero (dato che i centri medici privati non mettono punti di sutura né fanno questo tipo di medicazioni), non lo ha ottenuta da una struttura pubblica come da diritto costituzionale di cittadino italiano che paga le imposte, e ho dovuto mio malgrado ricorrere, more italico, al favore e all'amicizia.
Mi riservo di formulare una istanza di accesso agli atti per comprendere appieno le ragioni di una attesa così lunga e vana e i criteri di priorità con cui vengono trattati i codici verdi.

Patologia trattata
Ferita non rimarginata, infezione, gonfiore del dito, difficoltà a muoverlo.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Figlia di paziente

Ieri mattina mio padre, affetto da Demenza Senile degenerativa, morbo di parkinson vascolare e diabete, è stato portato al pronto soccorso. Noi familiari siamo stati con lui dalle 10.00 di mattina alle 20.00 di sera, quando dal medico di turno ci è stato riferito che lo avrebbero tenuto lì almeno per la notte (logicamente sedato perchè delirante e in preda ad allucinazioni). Allora abbiamo consegnato, così come richiesto da loro, tutte le medicine, ma CON MIA SORPRESA, arrivata a casa alle 21.00, ricevo una chiamata dall'Ospedale: una dottoressa tutta esterrefatta mi chiede se fossimo già andati via. Alla dottoressa ho fatto presente che il medico precedente ci aveva riferito che potevamo andare via e che per stasera lo tenevano lì! Mio padre ha bisogno di ricovero, ma per loro lo devo portare a casa, dove dai familiari non è gestibile. QUESTO è LA NOSTRA SANITA', le persone lasciate SENZA AIUTO. E' QUESTA E' LA SANITA' CHE PAGHIAMO? COMPLIMENTI.

Patologia trattata
Demenza senile degenerativa, Parkinson, diabete.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Vergogna

Una degrado senza fine legato a cattiva organizzazione e pessima educazione di personale paramedico e ausiliario...
Ore ed ore senza ricevere notizie nè assistenza e NESSUNA TRASPARENZA sul procedere delle chiamate in base al codice assegnato e relativi tempi d’attesa. Luogo NON DEGNO di un paese civile.

Patologia trattata
Sospetta appendicite.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Pessima esperienza

Il giorno 3 luglio 2018 giungo al pronto soccorso con mio figlio di 14 anni in lacrime per trauma sportivo alla gamba (dopo il triage, codice giallo). Attendiamo per più di un'ora e 12 prima che ci venga fatta la Rx. Dopo piu' di 2 ore compare la radiologa che mi assicura sull'integrità della gamba di mio figlio; la faccio avvicinare e le faccio vedere l'arto interessato, con una caviglia ormai molto gonfia e dolente. Mi dice: "forse andava fatta anche una Rx al piede?! probabilmente l'hanno fatta ma non mi e' ancora arrivata!". Basita faccio presente tutto questo ad una dottoressa in divisa bordeaux (molto professionale e gentile). Grazie a lei, finalmente, viene richiesta una consulenza ortopedica. Il mio ragazzo viene visitato (nel corridoio) da una dottoressa che si allontana un attimo per revisionare la rx e torna rassicurandomi: "niente fratture, solo una forte distorsione con diastasi tibiale". Viene fatta una fasciatura con colla zincata, divieto di carico e appuntamento in sala gessi per doccia gessata due giorni dopo. Non convinta, il giorno dopo, porto mio figlio in un altro ospedale per nuova Rx. Risultato? Una frattura con compromissione della cartilagine di accrescimento. Che dire?! Sono molto arrabbiata, se non fossi un parasanitario non sarei stata in grado di percepire la gravita' dell'infortunio e mio figlio ne avrebbe subìto le gravi conseguenze.

Patologia trattata
Trauma gamba sx.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Infezione da puntura d'insetto

Sono la bellezza di quattro ore e non si vede giorno, è uno scandalo, li trovo veramente male organizzati (e mi fermo qui..).

Patologia trattata
Infezione da puntura d'insetto.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Anziana al pronto soccorso

Mia madre 87enne con 7 di emoglobina, non riusciva a stare in piedi ed è entrata in PS con codice giallo alle 8.30 di mattina. Ebbene, è stata trasfusa alle 19.30. Non è vergognoso? Quali commenti fare? Solo uno: perchè non si impara dal PS del Villa S. Pietro FbF via Cassia - per esempio - dove per lo stesso problema mia madre è entrata alle 9.00, il tempo di scongelare il sangue e trasfusa immediatamente, con attesa all'interno del PS su di un letto e non su una sedia? Mi limito a dire VERGOGNOSO.

Patologia trattata
ANEMIA CRONICA.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

GRAVI CARENZE ORGANIZZATIVE

Mia madre, cardiopatica grave con blocco intestinale, è stata tenuta in pronto soccorso misto per 4 giorni in attesa di un letto al reparto Medicina. I dati sugli accertamenti del pronto soccorso e tra reparti non viaggiano in rete, viaggiano su cartaceo. Esisterebbe un monitor in sala d'aspetto per informare i parenti, ma non funziona. Difficile seguire il corso degli eventi ed avere informazioni. La sensazione è di essere lasciati soli in balia del caso. Si è costretti a forzare i divieti. I medici e gli infermieri sembrano preparati, ma non si domandano come migliorare. Sembrano vittime di una ineluttabile "rassegnazione organizzativa".
Ottobre 2016.

Patologia trattata
Blocco intestinale in paziente cardiopatico.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Pessima organizzazione

Ho raggiunto al PS mio figlio (31 anni) trasportato in ambulanza con forti dolori alla vescica a causa di postumi da intervento di uretrotomia.
Dopo oltre mezz'ora durante la quale ci hanno detto che dovevamo aspettare fuori, ovviamente senza notizie, dalla posizione in cui mi trovavo seduta in sala d'attesa, lo intravedo dal vetro dello sportello dell'accettazione.
Io e mio marito ci siamo precipitati. L'abbiamo raggiunto incuranti dei divieti e chiesto immediatamente perché fosse stato abbandonato in quello stato.
La scena è stata raccapricciante: lui era solo, in piedi, appoggiato al muro, con il dolore al limite del collasso, al punto da non riuscire nè a parlare nè a trattenere le lacrime.
Ci è stato risposto che doveva essere registrato. Solo a quel punto lo hanno fatto sedere su una sedia a rotelle, gli hanno chiesto i dati anagrafici e preso in carico per il trattamento.
Se possibile, da evitare!

Patologia trattata
Postumi da intervento chirurgico.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
2.0

MALEDUCAZIONE E DISSERVIZIO

MI SONO RECATA CON MIA MADRE DI 84 ANNI IN PRONTO SOCCORSO VERSO LE 15.00 TRAMITE AMBULANZA. MI MADRE ERA STATA COLPITA DA ICTUS CON DEFICIT NELLA PAROLA, E NELLA PARTE DESTRA NON TOTALE. ENTRATA CON LA BARELLA, NON HO PIù AVUTO SUE NOTIZIE PER ORE, MALGRADO IO CONTINUASSI A CHIEDERE DI ENTRARE PERCHè, SOFFRENDO ANCHE DI DEMENZA AVANZATA, SI SENTIVA SPAVENTATA E DISORIENTATA. FINALMENTE DOPO ALCUNE ORE VERSO LE 20.00 MI CHIAMA UN DOTTORE CHE MI DICE "Sì HA AVUTO UN ICTUS, DOMANI LA TRASFERIAMO IN NEUROLOGIA". PREMETTO CHE DALL'ARRIVO NON LE ERA STATO DATO UN PO' D'ACQUA Nè BAGNATE LE LABBRA, Nè FLEBO.. NIENTE DI NIENTE. TORNO LA MATTINA DOPO ALLE 8.00 E CHIEDO SE FOSSE POSSIBILE VEDERLA, ME LO NEGANO E QUANDO CHIEDO COME MI AVREBBERO AVVERTITO PER FARMI SAPERE DEL TRASFERIMENTO, MI DICONO DEI NUMERI DI TELEFONO NON APPARTENENTI ALLA MIA FAMIGLIA. A QUEL PUNTO MI ARRABBIO E CHIEDO DI PARLARE CON QUALCUNO, MA NIENTE, VIETATO L'ACCESSO. ATTENDO Lì FINO A QUANDO PASSANDO IL CODICE A BARRE MI ACCORGO CHE NON ERA PIù IN CARICO AL PS. COSì ALLE 18.30 CIRCA VIENE TRASFERITA IN MEDICINA 1. E Lì INIZIA LA VERA ODISSEA.

Patologia trattata
ICTUS.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Una giornata al pronto soccorso

Siamo entrati all'ospedale alle 10.40 circa per andarcene alle 16.40.
Piu' di tre ore per fare una tac ed un prelievo e per aspettare un neurologo che non si e' degnato di scendere.
Mio figlio ha firmato e ce ne siamo andati. Fara' la visita da un'altra parte.
Che poi se la tac e' negativa cosa c'entra aspettare questo neurologo?
Senza parole.

Patologia trattata
Amaurosi - cecità monoculare transitoria.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Pessima opinione

Il pronto soccorso ed il triage sono ASSOLUTAMENTE VERGOGNOSI.
Nonostante il sottoscritto comprenda l'abitudine al sovraffollamento, provocato da chi utilizza male il servizio e vi ricorra inutilmente, non è tollerabile che medici/infermieri presenti siano totalmente incapaci di ascoltare e capire i pazienti che possono essere a serio rischio e vengono fatti aspettare per ore. Io sono stato in attesa 7 ore fuori, ed altre 12 dentro, prima di tagliarmi per un'appendicite già infetta e pericolosa.

Patologia trattata
Appendicite acuta flemmonosa.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Non soddisfacente

Il giorno 11 maggio ci siamo recati al pronto soccorso a mia madre cardiopatica e con osteoporosi (ha purtroppo le ossa a pezzi); questa volta era dovuto soprattutto al grande dolore che provocavano le ossa.
Siamo arrivati verso mezzogiorno e in codice verde (abbiamo chiesto più volte perchè codice verde, visto che sulla sedia a rotelle non poteva stare per il grande dolore al fianco), è entrata al pronto soccorso verso le 17.30.
Alle ore 21.00 le praticavano una flebo per i dolori (dopo numerosi richieste da parte nostra), alle ore 2.00 circa della notte è andata in coma farmacologico quasi senza utili spiegazioni da parte dei dottori. Nelle 14 ore di attesa ne abbiamo viste di tutti i colori, servizio inqualificabile.

Patologia trattata
Dolore alle ossa.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Reparto al collasso

Innanzitutto segnalo la presenza di ratti nella sala accettazione del pronto soccorso. Potrei eventualmente produrre anche dei testimoni, per quanto fossero presenti numerosi agenti di polizia che l'hanno presa con filosofia.
L'attesa estenuante per i codici verdi, è dovuta alla presenza di un solo coraggioso medico sia per i Verdi che per i gialli (la mia esperienza è di sabato notte, e i codici gialli erano per lo più ragazzini ubriachi).
Al triage totale incompetenza, ho dovuto bussare con forza al bancone già solo per farmi "annunciare", l'infermiera ha sbagliato l'80% di ciò che voleva riportare in cartella, fortunatamente passava di lì un infermiere esperto che l'ha aiutata.
All'1:00 a.m. sono entrato, alle 7:00 a.m. sono uscito. Sottolineo che eravamo in 3 in attesa.
Ho notato un solo altro medico farsi lunghe passeggiate per il corridoio, incrociando lo sguardo con qualcuno. Altrettante passeggiate per il reparto facevano diversi operatori, che evidentemente non volevano farsi trovare, causando un disagio ai paramedici dell'ambulanza che hanno dovuto trasbordare un paziente per conto loro senza l'assistenza necessaria.
L'igiene per i pazienti e per gli operatori stessi è assente. Non posso che mettere 1 come voto, ma 1 è già un qualcosa nel nulla cosmico rappresentato dalla "pulizia" del reparto.
In ultimo, sono rimasto particolarmente indispettito dal "priority pass" garantito ad una signora che ha portato il figlio diciottenne in p.s. perché ubriaco, cui è stata concessa la presenza accanto al figlio, non ammessa quando maggiorenni, e la visita istantanea, solo perché guarda caso la c.d. "Sig.ra" non ha perso tempo a qualificarsi come "medico".
Credo che neanche l'intervento divino possa fare qualcosa per salvare quell'ospedale.

Patologia trattata
Gastroenterite batterica.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Mai più!

Assolutamente vergognoso. La dottoressa non pensava ad altro che alla burocrazia piuttosto che visitare e ascoltare i pazienti! Attesa di ore senza sapere che esami mi stessero facendo e quale fosse la mia situazione! Non lo consiglio a nessuno.

Patologia trattata
Tachicardia.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

VERGOGNA

2 medici, 5 infermieri, 10 persone in codice rosso. 30 persone in codice giallo e 150 persone tra dentro e fuori ad aspettare!!! Mia madre (malata oncologica con tumore polmonare e metastasi al fegato fortemente disidratata) a causa di uno svenimento è stata portata immediatamente nella sala codice rosso. E' stata lì per circa un'ora e poi portata nella sala codice giallo. E' rimasta lì per 36 ore in stato comatoso senza una flebo attaccata, senza coperta visto che è rimasta tutta la notte solo con un lenzuolo sopra ed è arrivata al pronto soccorso con febbre e tosse. Appena salita al reparto (di CHIRURGIA PLASTICA?!!? perchè non c'erano posti letto!) le hanno attaccato IMMEDIATAMENTE una flebo. Se fosse rimasta altri giorni al pronto soccorso sarebbe sicuramente morta. Non volevo assolutamente una pronta guarigione dal tumore, ma almeno attaccarle la flebo per farla riprendere, mi sembra il minimo. La struttura ovviamente lascia molto a desiderare. La mia esperienza in questo pronto soccorso è stata un inferno. Lo specchio di un paese alla deriva.

Patologia trattata
Disidratazione, stato comatoso, svenimenti, ipoglicemia, malessere.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Grave disservizio (proprio da S. Eugenio)

Scrivo con sconcerto quanto accaduto ieri 21/02/2013.

Ho accompagnato mia madre e mia nonna al pronto soccorso alle ore 14.45 poiché avevano avuto un incidente stradale e avevano forti dolori al collo e dietro la schiena.
Avevano circa 50 persone davanti e gli è stato assegnato il codice verde (?).
Dopo 3 ore avevano 20 persone davanti.
Dopo 5 ore avevano 6 persone davanti.
Dopo 7 ore avevano 8 persone davanti! (aumentano?)
sono andato a chiedere spiegazioni agli infermieri, i quali mi hanno invitato a rivolgermi al medico di turno.
Mi si presenta davanti un medico dicendomi che finché non mi chiamavano non potevano visitare nessuno.
Ho riferito agli infermieri i quali hanno fatto spallucce.
Ho riportato mia madre e mia nonna a casa dopo più di 7 ore di attesa inutili!
Senza parole.

Patologia trattata
Trauma.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Nota negativa per il pronto soccorso pediatrico

La mia nota pienamente negativa é per un fatto successo il 24 dicembre. Mia nipote di appena 40 giorni ha avuto degli episodi di tosse. Siamo andati all'ospedale S.Eugenio di Roma e, dopo una breve visita, hanno dimesso la bambina con la prognosi di bronchiolite. La cura è stata: aerosol, 8 gocce di Clenil A e Fluibron... La bambina ha accusato da subito un forte tremolio. Siamo riusciti a rintracciare il pediatra della Asl il quale ci ha invitato urgentemente a recarci all'ospedale San Camillo. I medici che l'hanno visitata sono rimasti increduli nel leggere la posologia dell'aerosol, dose troppo massiccia sia per il peso ma, soprattutto, per l'eta di 40 giorni.... Ha rischiato un arresto cardiaco per l'incompetenza del medico che l'ha visitata.
Sig.ra Manuela

Patologia trattata
Bronchiolite in neonata di 40 giorni.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Non soddisfatto

Mi sono recato al P.S. causa un forte dolore al ginocchio destro; ai medici ho detto che era piu di un mese che tale dolore persisteva; così, dopo tre giorni in barella al pronto soccorso, mi hanno ricoverato in una stanza adiaecente al pronto soccorso, molto bella in apparenza ma mal funzionante, sporca e con letto da rifare.. Mia moglie ha dovuto disinfettare il comodino che era ancora sporco delle cose del paziente che era uscito prima di me.. Dopo un mese di ricovero mi hanno curato una infezione alla gamba e, essendo io diabetico, mi son dovuto portare tutti i farmaci da casa perchè in ospedale mi hanno detto che non avevano i farmaci per curare le mie patologie.
Dopo 20 giorni mi hanno fatto uscire dicendomi di essere in ricovero protetto ed affermando inoltre di non sapere quando mi avrebbero chiamato per farmi questo esame mancante.

Patologia trattata
Forte dolore parte interna ginocchio dx in paziente diabetico.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
2.0

Il luminare staff di turno alla domenica

Mi sono recato al pronto soccorso una domenica di agosto 2012 per la cura di ferite abrase ai palmi delle mani, alla spalla e al ginocchio, causate da caduta accidentale su asfalto con brecciolino. La "visita" (senza le virgolette sarebbe offensivo per la prestigiosa categoria), la medicazione e la refertazione sono durati in totale tre minuti. Dopo circa due ore di attesa. Il medico di turno, un soggetto del nord est del quale ometto il nome, è stato per lo più davanti al computer: si è alzato, mi ha toccato la mano e si è riseduto. Come dire: se non ci sono fratture, il resto non conta. Delle medicazioni si è occupata un'infermiera, con il compito particolare di medicare l'escoriazione sul palmo di una mano con un unguento antibiotico per poi coprire con un cerotto: è riuscita a sporcarmi metà mano di unguento e a lasciare, tuttavia, una parte della ferita non coperta dall'unguento. Parliamo di circa tre centimetri di ferita. Ho fatto delle domande al medico su cause del dolore, modalità di cura e medicazione e mi è stato semplicemente e reiteratamente risposto, anche con tono seccato, che vi era un'infezione (addirittura del pus, quando, invece, si trattava della parte della pelle lesionata più profonda, che io avevo in precedenza ricoperto con aureomicina- unguento di colore giallo- che appunto assomiglia al pus e che si era un po' seccato). Ho chiesto se non fosse il caso di valutare bene la rimozione di frammenti di brecciolino incastrati nella pelle abrasa: il dottore ha fatto un cenno di consenso, ma nulla è stato al riguardo fatto, un po' di pulizia superficiale con disinfettante e... Avanti un altro (ma domenica di agosto ore 15.30 c'era ben poca affluenza). Dal verbale di pronto soccorso leggo: "Anamnesi: ferita abrasa e infiltrata alle mani e al ginocchio." E la spalla? 
Dinanzi a tali esempi di malasanità consiglio l'automedicazione razionale e l'assistenza privata, non senza diventare viola al pensiero che le mie tasse vadano a pagare anche gli stipendi di certi signori.

Patologia trattata
Ferite abrase ed escoriazioni alle mani, alla spalla e al ginocchio, causate da caduta su asfalto con brecciolino.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
2.0

Trauma

Sono stata portata dall'autoambulanza con mio figlio per trauma cranico. Tranne la Dottoressa (di cui non so il nome) che ha effettuato la visita, per il resto il personale, oltre ad essere maleducato, non ha dimostrato nessuna competenza. Non c'è pulizia, c'è un solo bagno guasto. Gli infermieri non hanno nessun rispetto per i malati, parlano ad alta voce e rispondono male. La domenica mattina mio figlio 11 anni, alto 148 cm. per 37 Kg. doveva fare pipì, ma non poteva alzarsi; l'infermiere alla mia richiesta di un pappagallo, mi ha risposto: lo porti in braccio fino al bagno.
Vorrei raccontare un altro episodio: all'entrata del pronto soccorso c'era un uomo della vigilanza, una signora un po' in carne gli ha chiesto se poteva entrare in quanto un suo parente si trovava all'interno del reparto e Lei voleva avere notizie.
Gentilmente gli ha chiesto se almeno una persona poteva prestare assistenza. La guardia giurata le ha risposto (senza pensare allo stato d'animo della signora e senza avere un po' di pietà): "Lei signora mica è una, vale per tre".
Ricordiamo che questi signori vengono da noi pagati.

Patologia trattata
Trauma cranico.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

poca pulizia e scortesia al pronto soccorso

sono stato al pronto soccorso S.Eugenio per accompagnare mia moglie dalle 4 del mattino alle 12:30 del giorno dopo: i servizi igienici erano incredibilmente sporchi e non è stata fatta nessuna pulizia per tutto il periodo in cui sono stato al pronto soccorso: la porta rotta da tempo non gira nemmeno e non è possibile chiuderla, solo un servizio non differenziato per tutto il pronto soccorso; personale scortese anche nei momenti in cui l'afflusso è basso; ai pazienti viene fatto un triage "a vista" attraverso un vetro, a volte senza nemmeno guardarli in faccia; lo stesso letto viene usato da più pazienti senza cambiare le coperture. Mi dispiace molto per i medici e per le condizioni in cui sono costretti a lavorare. Non certo un servizio degno di una capitale di Stato

Patologia trattata
versamento pleurico
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