Villa Erbosa di Bologna

ESPERIENZA MOLTO NEGATIVA: CONSIDERAZIONE DEL PAZIENTE ZERO, QUALITA' DELLE CURE ZERO, TATTO NEI CONFRONTI DEI PAZIENTI E DEI PARENTI ZERO, ACCERTAMENTI DIAGNOSTICI ZERO (SE UN PAZIENTE ACCUSA FORTI DOLORI CONTINUI GLI DICONO DI ANDARE AL PRONTO SOCCORSO). PENSO NON SERVA DIRE ALTRO.

Sono stata operata alla schiena un mese fa di artrodesi vertebrale.
Camere con tre letti con così poco spazio che era quasi difficile scendere dal letto.
Nessuna assistenza del personale per aiutarti ad alzarti dal letto, così come consigliato nella brochure consegnata al ricovero. Se chiamavi con il campanello o rispondevano malvolentieri, oppure non venivano proprio. Un senso di abbandono mai provato in altra struttura ospedaliera.

Esperienza molto, molto positiva, grazie alla professionalità, serietà e umanità di medici, paramedici, infermieri e tutti quelli che ho avuto modo di conoscere. Saluto uno per uno, dal prof. Gennaro Pipino (la sua fama è già nota e la confermo), il dott. Corrado ed il suo assistente Siciliani: bravissimi e competenti, anche dal lato umano ne sono rimasto veramente colpito. Non da meno tutti gli infermieri del reparto di Ortopedia 2, che ringrazio di cuore per la loro gentilezza e disponibilità. Sempre bravi a non farmi sentire ammalato ma ospite, li elenco e li saluto: Valentina, Irina, Gabriele, Andrea, Stefano, Antonio, Arianna, Lucrezia, Filippo, Laura, Concetta, Giulia, Teresa, Sandra, Erika, Elena, Gabriella, Lilian, Simona, Alessia, Marica, Sofia.
Ringrazio inoltre i fisioterapisti Giulia e Carmine - spero di non aver dimenticato nessuno non me ne vogliate. Di nuovo un abbraccio e grazie.

Scarse indicazioni da parte dell'accettazione per raggiungere l'ambulatorio dove, in libera professione, dovevo eseguire un'elettromiografia.
Inoltre davvero indisponente l'atteggiamento del neurologo (sicuramente competente) che non voleva eseguire l'esame completo (arti inferiori e superiori) come richiesto dal mio medico di base.

Assistenza nulla, servizi scadenti, cibo pessimo. Fatta eccezione per l'eccellenza del trattamento chirurgico, un esempio di sanità non soddisfacente.

Sono stato ricoverato per Covid-19, esperienza fatta di alti e bassi: non avevo cellulare perché proveniente dalla Terapia Intensiva e mi sono visto rimproverare per l'uso del Tablet dell'Ospedale, con il quale cercavo solo un contatto con parenti e amici.
Avendo avuto problemi al piede sinistro, forse per il Covid o forse per via dell'allettamento, alla mia richiesta a una dottoressa sulle mie possibilità di recupero mi sono dovuto sorbire riferimenti non proprio gentili al mio fisico non scultoreo, dopo la perdita di circa 30 chili per via del ricovero peraltro.
Alti e bassi anche nel rapporto con gli infermieri: abolirei francamente le cooperative esterne.
Abbastanza positiva l'esperienza in fisioterapia, invece.

Dopo 10 giorni di terapia, con 8 litri di ossigeno per respirare e di paura tremenda, all'ospedale Maggiore, sesto piano - malattie infettive Covid, sono stato ricoverato al piano rialzato Covid di Villa ERBOSA per continuare le terapie e iniziare lo svezzamento da ossigeno.
Qui ho trovato un'equipe medica molto preparata, precisa e puntuale negli interventi da eseguire; il mio più profondo ringraziamento va dunque in prima battuta al Dott. Gianfranco Cappelletti e al Dott. Giannone, che mi hanno curato con estrema dedizione. Poi ho avuto l'appoggio fondamentale di tutto il personale infermieristico, Piero. Patrizia ecc, della capo sala Michela, di tutto il personale OSS, e due fisioterapisti miracolosi. Tutti veramente fantastici, angeli custodi nel vero senso della parola.
Sono stato ricoverato per 20 giorni e nonostante la situazione critica e l'isolamento forzato, nessuno ha mai smesso di confortarmi.
È stata un'esperienza del tutto improvvisa, paurosa e pericolosa che mette a dura prova non solo il fisico, ma soprattutto la mente.
Grazie a questo team di persone sinergiche e alla mia volontà per quanto possibile, abbiamo sconfitto il virus potenzialmente letale che mi aveva colpito. Sono risultato alla fine Negativo, una soddisfazione immensa per me e per tutti.
Grazie di cuore a tutti per quello che avete fatto e per la dedizione mostrata. Non lo dimenticherò mai.
Paolo PRESTIGIACOMO - Letto 18A

Ho portato questa mattina mia figlia per fare una gastroscopia. Lei si è fatta prendere dall'ansia e loro si sono rifiutati di eseguire l'esame. Io aspettavo all'esterno perché mi hanno impedito di accompagnarla (mia figlia 18enne da pochissimo) e non hanno pensato di chiamarmi, anche se lei lo aveva espressamente chiesto. Insomma, me l'hanno riconsegnata senza aver fatto nessun esame e pretendendo il pagamento del ticket. Mai più mi vedranno in questo posto!

Staff medico eccezionale.
Infermieri poco professionali e sgarbati.
Pulizia nella norma.

Struttura che non consiglio, anche se i medici sono capaci e fanno anche più del dovuto!!!
Gli infermieri e gli ausiliari li ho trovati veramente scarsi nell'attaccamento al lavoro, anche perché un paziente non può aspettare ore prima di essere ascoltato, visto che le piccole cose in ospedale diventano inaffrontabili...
Inoltre secondo me chi ha un problema articolare non può essere in stanza con persone con problemi gastrici e altro!
C'è tanto da migliorare.

Non è accettabile che un paziente che deve rimanere a letto perchè impossibilitato ad alzarsi causa epidurale, debba stare 7 ore nel letto bagnato fradicio di urina senza che nessuno lo cambi e che poi venga "ripreso" per non aver richiesto questo servizio. Non è accettabile che alla domanda di un medico "ha assunto un antidolorifico?" oppure "quante sacche di soluzione ha avuto?" l'infermiera risponda dicendo NON LO SO. Non è accettabile che se viene ordinato dal medico agli infermieri, di dare dal the e biscotti al paziente, questi non vengano serviti. Non è accettabile che se il paziente richiede una coperta in piú per scaldarsi, l'infermiera sparisca dalla circolazione. Non è accettabile la mancanza di informazioni tra gli infermieri quando cambiano turno o, peggio ancora, durante lo stesso turno.

Sono stata presso questa struttura per mammografia a pagamento. La dott.ssa Canova mi accoglie scontrosa "ero qui che l'aspettavo..." - premetto che l'orario era 12.45 ed io ero arrivata alle 12.35, puntuale.
Servizio molto sbrigativo e direi freddo, considerando anche l'esame delicato..
Non ritornerò a farmi trattare come un oggetto, solo perchè aveva fretta. Meglio le strutture pubbliche dove si trova ancora un po' di umanità.

Trovo imbarazzante che una visita prenotata da OLTRE 1 mese sia spostata il giorno prima di essere effettuata, in questo modo non posso più rimediare agli impegni che avevo ovviamente spostato per poter fare questa visita cardiologica.
La giustificazione dell'operatrice è stata "io già faccio la lunga" come per giustificarsi.
ATTENZIONE se prenotate in questa struttura, potreste dover perdere 2 giorni e non solo 1 come previsto, dato che l'organizzazione è pessima.

Ho eseguito la riabilitazione c/o la struttura Villa Erbosa, sia da ricoverata che da esterna.
Da esterna le prestazioni sono a pagamento privatamente.
Inoltre ho avuto necessità di eseguire delle prestazioni di laser terapia e ultrasuoni, sempre a pagamento.
Delle prestazioni nulla da eccepire il personale è qualificato e professionale.
Dal lato amministrativo ho delle rimostranze, potendo usufruire di un'assicurazione privata sanitaria che rimborsa in parte le prestazioni private.
L'assicurazione è il Faschim, dopo aver inviato la documentazione medica necessaria per il rimborso, le pratiche vengono sospese perché mi viene richiesto una dichiarazione della struttura attestante se l'operatore ha laurea breve in fisioterapia, Faschim non chiede nome e cognome quindi non lede la privacy.
Faschim rimborsa la fisioterapia solo se eseguita da personale qualificato.
Purtroppo senza tale documento il rimborso non è possibile.
Mi è stato spiegato dalla responsabile del personale di Villa Erbosa che uno dei requisiti per lavorare con il servizio sanitario è avere personale titolato.
Però la certificazione non me la fanno, così non posso avere il rimborso con un danno economico.
Se non viene lesa la privacy del personale, Villa Erbosa aggiungerebbe trasparenza alle sue prestazioni. Invece ho trovato poca disponibilità nelle impiegate nell'affrontare un problema nuovo che come mi è stato ribadito.
Saluti.
Elena Sartori

Complimenti a tutto lo staff, ma in particolare vorrei ringraziare il dottor Martikos, ottimo dottore e soprattutto ottima persona, una persona umana e comprensiva che mi ha aiutato tantissimo. Ottimi anche gli infermieri, persone anche loro splendide, sempre gentili e subito presenti. E un grazie anche alla caposala dell'ortopedia del 1° piano.
Grazie di vero cuore per tutto quello che avete fatto per me.

Prenotazione telefonica per un gastroscopia (libera professione), mi dicono che il costo è 150 per la gastro + 70 per la biopsia. Faccio l'esame al momento del pagamento (attenzione pagamento dopo l'esame) mi dicono che il prezzo è 220 +40, con l'esame già fatto non puoi che inca--arti e pagare.

Sono stata sottoposta a protesi di ginocchio totale e mi sono trovata molto bene presso la casa di cura villa erbosa- ortopedia 2° piano.
Ringrazio tutto il personale per la gentilezza e l'umanità dimostrate!
Un ringraziamento particolare alla caposala per la sua disponibilità!

Sono stata spesso alla Clinica Villa Erbosa per visite specialistiche e per due interventi, uno di ginecologia e uno di ortopedia. Devo riconoscere l'alta professionalità del personale medico ed infermieristico, che con sensibilità e disponibilità mi hanno rassicurato e seguito in tutte le fasi della mia permanenza. I risultati degli interventi sono stati eccellenti, così come la mia personale ripresa all'uscita dalla sala operatoria, grazie ad un'anestesia equilibrata e a un uso dei farmaci antidolorifici efficace. Ho consigliato ad alcuni amici di rivolgersi alla clinica per interventi decisamente più importanti dei miei e anche in quelle circostanze tutto è andato bene. In un' occasione, con estrema serietà e competenza , l'intervento è stato rimandato per la necessità di avviare ulteriore accertamenti poiché la salute del paziente, così come la sua sicurezza, sono sempre presi in primaria considerazione. Un grazie di cuore a tutti gli infermieri e i medici della Clinica!!!

La struttura ha i suoi difetti, ma vanno fortemente compensati con la professionalità dell'equipe medica e degli infermieri, coi quali basta saper instaurare un rapporto umano e, vi assicuro, diventano e sono sono disponibili!
Nel complesso voto 8!

MIO PADRE è STATO RICOVERATO PER UNA DEGENZA BREVE.
DIMESSO DALL'OSPEDALE MAGGIORE DI BOLOGNA, DOVE CON LE CURE SI STAVA RIMETTENDO MOLTO BENE, CI è STATO PROPOSTO UN PERIODO DI DEGENZA BREVE NELLA CASA DI CURA VILLA ERBOSA.
NON GLI HANNO FATTO ASSOLUTAMENTE NIENTE.
PREMETTO CHE MIO PADRE DEVE PRENDERE UN CEROTTO PER IL DOLORE CHE HA ALLA SCHIENA; QUANDO SONO ANDATO A TROVARLO, ERA COSI INTONTITO CHE NON FACEVA UN DISCORSO CHE AVESSE SENSO.. IL PERSONALE MI HA DETTO CHE ERA MOLTO NERVOSO E IL FATTO CHE FOSSE INTONTITO ERA DOVUTO AL CEROTTO CHE GLI è STATO PRESCRITTO.
PER ME SONO TUTTE STUPIDAGGINI, A QUELLE PERSONE ANZIANE, PER NON SENTIRLE LAMENTARE, SOMMINISTRANO DEI CALMANTI. QUANDO SIAMO ANDATI A PRENDERLO NON RIUSCIVA NEANCHE A MUOVERE LE GAMBE DA QUANTO CHE ERA INTONTITO...

Non aggiungo altro al riassunto fatto, ma invierò sia la mia opinione, sia altri commenti che qui non voglio fare, al direttore sanitario.

La pulizia lasciava un pò a desiderare. L'intervento fatto dall'equipe EUNI è andato benissimo. A distanza di un anno ho recuperato completamente al 100%. I medici mi avevano dato un 60%/80% di successo.
Dopo 20 anni di problemi alla schiena sono rinata.

Oggi, 10 febbraio 2015, ho telefonato a Villa Erbosa per prenotare una visita in libera professione. Ho ricavato il numero dal sito di Villa Erbosa e mi sono messo all'opera. Il telefono dava libero senza che nessuno rispondesse; poi qualcuno ha sollevato la cornetta lasciandola accanto all'apparecchio, e io sentivo le voci delle persone intorno... Infine, qualcuno ha riattaccato e al tentativo successivo per contattare un operatore è partita una segreteria, la quale mi informava che gli addetti erano occupati e di lasciare il mio numero: sarei stato - al più presto - richiamato. Nessuno si è fatto vivo e io ho prenotato altrove. Villa Erbosa da cancellare anche per le visite, perfino quelle in libera professione.

Mia zia, 87 anni, femore rotto, è stata trasferita a Villa Erbosa dall'Ospedale Sant'Orsola a seguito di coma diabetico per risistemare la glicemia. A seguito di ciò è peggiorata anche la demenza senile.
Infermieri che non ti guardano in faccia quando poni le domandi e la risposta più esaustiva è stata "non so cosa dovrei dirle" e a domanda a cosa serve quella pastiglia la risposta è stata: La deve prendere e basta.
Ho fatto io un grande errore: non mi sono annotata il nome delle due infermiere.....
Perché non è stato messo VOTO ZERO?
Sicuramente non servirà a nulla, ma provvederò al più presto a scrivere alla direzione sanitaria e ad alcuni quotidiani della maleducazione del personale e di come vengono trattati i pazienti.

Come si può definire una struttura di ortopedia, ove io sono stata ricoverata per un intervento di protesi al ginocchio destro. Letti assolutamente inadeguati, servizi igienici assurdi, talmente bassi da non potersi sedere; inoltre ci è stato fornito un alza-wc mobile, che il solo sfiorarlo cadeva e rischiavi di farti molto male data la impossibilità ai movimenti. E inoltre, essendo gli spazi talmente stretti, si doveva accedere al wc in posizione laterale, ossia impossibile per le funzioni fisiologiche.. una vera tortura durata 20 giorni.. Io ero alla camera 102/b, il chirurgo l'ho visto di sfuggita dopo vari giorni per caso; le uniche notizie le ho avute da altri medici molto gentili, dalla dottoressa fisiatra, e da Rita caposala. Il pasto regolarmente era freddo e immangiabile; e non parliamo poi delle pulizie (tranne pochi, altri entravano e uscivano senza mai muovere nulla). Gli infermieri - tranne 3 turni competenti e professionali, oltre che gentili - li ho trovati molto astiosi e agressivi, anche se penso che non sia tutta colpa loro data la mole di lavoro e con poco personale. Anche se io non ho mai chiamato, ho annotato tutto, perché è assurdo tutto ciò. Spero che leggendo tutto questo sia fatta luce di come ci si sente, oltre al dolore, che non viene trattato mai.. (se dopo ore che hai chiamato, se c'è tempo ti faranno forse una iniezione..). Credetemi, è molto amaro ciò che ho scritto, ma vero.
In fede, Baccolini

L'assistenza e l'umanita' verso il paziente è pressochè inesistente.
Sono andata privatamente a fare la visita dal dottore che poi mi avrebbe operata... dopo di che' il nulla, piu' visto il medico e soprattutto il giorno in cui dovevo essere dimessa, ho dovuto mandare mio marito, verso ore 10.30 del mattino, in cerca di qualcuno che mi dicesse se andavo a casa o meno.. Non ho ricevuto alcuna istruzione per la terapia da seguire, nè alcuna informazione sull'intervento!!!! Io capisco che la mole di lavoro sia tanta, ma signori miei mi sembrava di essere in un'officina piuttosto che in una struttura alberghiera. Non ho altre parole da aggiungere.

Sulla competenza non dò giudizi, dato che non sono un medico. Aspettiamo e vediamo il tempo cosa porterà. Però voglio dire che la dottoressa anestesista è stata ECCEZIONALE, estremamente cortese e professionale mi ha intubato senza crearmi alcun danno.
Assistenza: richieste espletate lentamente e qualche volta con fastidio, tanto da stare zitti per non peggiorare la situazione. Una sera erano finiti gli antidolorifici e mi sono ritrovato con una borsa del ghiaccio sulla ferita ombelicale ed una flebo di tachipirina: meglio che niente. Purtroppo per addormentarmi necessito del mio sonnifero. La prima notte mi chiesero di avere pazienza, avrebbero provveduto con la seconda. Già dalla mattinata ho iniziato a ricordare al dottore di lasciare prescritto il sonnifero - sì sì non si preoccupi, stasera con il turno della notte alle 22.00 le verrà somministarto il sonnifero con una iniezione. Purtroppo il personale infermieristico mi informa che non c'è alcun sonnifero prescritto per me. La mattina dopo ne chiedo spiegazione al dottore che mi dice che con la mia patologia non possono darmi alcun sonnifero. Ma allora ditemelo subito! Morale: 3 notti insonni. Una sera 2 medici su 2 non sono in reparto, gli infermieri non ne sanno nulla. Pulizia: in quattro giorni sono stato lavato e cambiato 1 volta. Servizi: quali?

Dal 2016 al 2017 un calvario... Sono stato operato nel 2016 di protesi d'anca mininvasiva e a distanza di un anno ho avuto una infezione. Sono allora stato rioperato con revisione di testina e inserto con recupero della dissimetria di cm. 2 (e pensare che dicevano sarei stato meglio di prima...). Adesso sono ancora a combattere una infezione tardiva non ancora risolta. Ho 37 anni, sognavo di camminare e invece sono entrato in un incubo.

Per fortuna ci sono dei dottori molto scrupolosi, altrimenti sarei andata via. Non vi sto ad elencare, bisogna viverla la situazione in cui devi startene ad occhi aperti perche già 3 volte ti hanno sbagliato la medicina... (data da una OSS).
Pulizia praticamente non esiste, anche perché non passando il caposala nessuno controlla.

Sono stata operata lunedì 4 maggio per una ricostruzione del legamento crociato del ginocchio destro. L'unica nota positiva è stato il cambiamento di stanza per il sovraffollamento. Struttura fatiscente con una sporcizia indescrivibile nel reparto ortopedia del secondo piano; nella stanza in cui mi hanno messo poi, era tutto perfetto. La scortesia e la maleducazione degli infermieri era ai massimi livelli, mi hanno tolto il drenaggio che ancora buttava sangue e mi ritrovo con un vasto ematoma al ginocchio e con fortissimi dolori sia durante che dopo l'intervento. Tutto questo perché gli serviva il letto e me ne dovevo andare a casa? MA DOVE SIAMO ARRIVATI?

Nel luglio 2014 ho avuto un intervento ad un ginocchio; prima dell'intervento mi hanno assegnato una stanza che faceva paura dalla sporcizia, non ne parliamo del bagno (acqua e sangue sul pavimento).
Molto buone le competenze medico- chirurgiche.

Il personale medico sembrerebbe qualificato, tuttavia la competenza e la professionalità subiscono forti penalizzazioni a causa della struttura e del personale ivi operante.
L'equipe di fisioterapia è formata da ragazzi motivati e gentili, mentre per quanto riguarda la clinica, l'ambiente è sporco, gli spazi angusti, le infermiere ed il personale scortese e maleducato.

Sono una ragazza di giovane età ricoverata poco tempo fa al 1° piano di villa Erbosa.
Ho subìto un importante intervento per correggere una scoliosi che sarebbe andata avanti peggiorando.
L'intervento ha avuto delle complicazioni e la mia degenza da 5 giorni si è prolungata a 22.
Non so se per i problemi che ho avuto o meno, sono stata trattata con i guanti!
I dottori, tranne alcune eccezioni, sono stati sempre presenti e premurosi.
Il personale, nonostante alcune dimenticanze, accorreva subito in caso di necessità.
I terapisti erano giovani e simpatici!
Per quanto riguarda la pulizia, c'era da mettersi le mani nei capelli, mai visto un posto più sporco di quello! La polvere era onnipresente e il personale poco qualificato non aveva mai preso in mano uno straccio!
Per quanto riguarda il cibo, nulla da ridire, anzi, l'unico problema è che ti arrivava tutta un'altra cosa rispetto a quello che avevi ordinato..

Il mio consiglio è quello di non accedere a questa casa di cura in regime di accreditamento. Non hanno le risorse per fornire una degna assistenza.

Purtroppo mio padre e' stato ricoverato per ben due volte presso il reparto di ortopedia al primo piano per un intervento di stenosi lombare. Al primo ricovero, avvenuto in data 20 marzo 2014, si è verificato uno spiacevolissimo episodio. Il paziente, dopo essere stato anestetizzato, ha avuto un problema al cuore ed è stato sospeso l'intervento. Ci è stato spiegato dall'anestesista che si erano riscontrati frequenti e importanti episodi di extrasistole per cui si e' ritenuto opportuno non procedere. Nella lettera di dimissione veniva riportato lo stesso problema, consigliando una terapia farmacologica e ulteriori controlli (holter dinamico). Ci siamo rivolti ad un cardiologo di fiducia ed abbiamo eseguito tutti gli accertamenti del caso che, fortunatamente, hanno dato esito positivo all'esecuzione dell'intervento. Abbiamo inviato il tutto alla struttura con la raccomandazione di verificare con attenzione il tutto, per evitare di nuovo spiacevoli inconvenienti. La loro risposta e' stata: e' tutto ok, si può procedere! Riprogrammato il ricovero per giovedì 19 giugno 2014. Solo la sera alle ore 19.00 circa il paziente viene valutato dall'anestesista di turno, la quale conferma l'intervento per la mattina seguente. Venerdì 20 giugno 2014 il paziente e' pronto per andare in sala operatoria, quando si avvicinano il chirurgo e il responsabile degli anestesisti che, con fare supponente, ci comunica che non si può procedere in quanto la volta precedente il problema verificatosi al cuore era completamente diverso da quello a noi spiegato e scritto, per cui si rendeva necessaria una struttura dotata di UTIC che loro non avevano. Sconvolti dall'accaduto e increduli del tutto, alla domanda perchè ci avete detto e scritto una cosa quando se ne era verificata un'altra, la ridicola risposta e' stata: non sono passate correttamente le informazioni!!!!! Incredibile e assurdo!!!!!!! Chissà cosa e' successo in quella sala operatoria il 21 marzo scorso??? Nessuno lo sa e nessuno (l'anestesista) ha avuto l'umiltà di ammettere le negligenze verificatesi, scaricando la colpa a destra e sinistra. Per di più il responsabile degli anestesisti, non riuscendo a difendersi con argomentazioni attendibili, si è mostrato prepotente e arrogante. L'accaduto e' molto grave e ingiustificabile. Raccomando a qualsiasi paziente che avesse intenzione di entrare in quella struttura, anche solo per una banalità, di non andarci assolutamente, la disorganizzazione e l'incompetenza di tutto il personale regnano sovrana! Tralasciamo le condizioni della struttura, nonché dei camerini e della pulizia! Il personale infermieristico (tranne una infermiera), la caposala e i medici sono arroganti e maleducati. Piuttosto che vigilare sugli orari di visita dei parenti, farebbero meglio a occuparsi in modo più scrupoloso e attento del loro lavoro.

Mia figlia ha subìto un intervento per scoliosi.
Nulla da dire sui dottori, ma sulla clinica Villa Erbosa avrei tante cose da dire, ad iniziare dalla pulizia in camera per finire con la maleducazione della caposala del primo piano ortopedico.

Team di medici, infermieri, assistenza ottimi. Struttura accettabile. Operata da chirurgo Dott. Sandrolini e anestesista Dott.ssa Giuliani il 26 febbraio, convalescenza in camera 332 (o forse 322). Ammetto - e' la prima volta che non uso un ospedale a pagamento
Camera in condivisione con 2 altre pazienti: una donna di eta' ca. 60 anni proveniente appositamente da Reggio Calabria per operarsi al menisco (lo so perche' non stava mai zitta) ha portato con sè una visitatrice rimasta in camera a parlare un'ora al cellulare, mentre gli altri 2 pazienti erano in sala operatoria. Quindi un paziente deve sentire parlare al telefono un visitatore... L'altra donna, di eta' avanzata, era incapace di tacere, leggeva persino una rivista a voce bassa e sbadigliava a voce alta, chiacchiere con l'anziana di Reggio Calabria in continuazione, entrambe che decisero di guardare la tv appena io sono arrivata in camera a seguito di intervento.

Tre critiche: 1. inaccettabile chiedere l'arrivo in ospedale a digiuno (da mezzanotte prima) alle ore 7.00 del mattino per un intervento alle ore 17.00, solo per garantire un presunto "inventario" di pazienti in caso di cancellazione. Il paziente potrebbe tranquillamente fare il check-in anche a mezzogiorno, pur garantendo l'inventario ai chirurghi;
2. totalmente fuori controllo la gestione del comportamento di pazienti - a) non si lavavano le mani dopo aver usato un bagno in condivisione con 3 persone ed e' questo, non lo staff dell'ospedale, che mi porta a votare 1 per pulizia b) pazienti che utilizzano i telefoni cellulari in continuazione in camera e in corridoio (che manca di insonorizzazione a causa dell'eta' dell'edificio) ignorando che l'ospedale e' per cure e per convalescenza. Sarebbe utile fornire regole scritte ai pazienti che arrivano da posti in cui manca questa educazione. 3. Scarsa comunicazione circa cosa portare in ospedale (ogni paese ha le sue regole, come pure strutture a pagamento vs. pubblico, pertanto uno non puo' dar per scontato che sia noto che manchino asciugamani, sapone, ecc. in ospedale, soprattutto se uno chiama prima per avere informazioni che non sono invece fornite). Sarebbe utile inviare via mail o sms a futuri pazienti per interventi, una lista di cosa portare e cosa no, come fanno per i bambini in campeggio o in collegio.

Mio padre ha subìto un intervento di stabilizzazione vertebrale dal Prof. Mura lo scorso aprile, su consiglio del chiarissimo Dott. Rauch. Seppure l'intervento sia andato a buon fine, devo amaramente constatare la vetustà dell'ambiente: camere a due letti portate a tre letti, con conseguente impraticabilità delle stesse durante l'ora di visita ai degenti; chiasso; personale poco attento; vitto scadente. Lo staff medico, invece, si è dimostrato attento e competente.

Nella mia esperienza ho trovato una totale noncuranza del paziente, non ci sono nè assistenza nè medicazioni, per non parlare dei modi e dei toni con cui si rivolgono al malato (vi basta se vi dico che sono andata in bagno con mia madre per aiutarla a lavare i capelli, in quanto dopo 9 giorni di ricovero necessitava di lavarsi e l'infermiere si è precipitato in bagno accusando mia madre di avere fumato!!!!???? mia madre non ha mai fumato in vita sua, penso che anche un idiota sappia che negli ospedali c'è il divieto di fumare; quindi questo è il loro modo di far capire che fanno il bello e il cattivo tempo, con offese ai pazienti, lasciandoli 2 ore con flebo finita attaccata...). E poi pustole, causa allergie da cerotti, senza medicazioni da due giorni!!!!

Sembra di essere in un albergo, quando ti dimettono devi lasciare la stanza di corsa. mi avevono fatto una flebo, alle ore 9.30 mi è stato detto di sollecitate l'uscita dalla stanza; premetto che venivo da roma. sono rimasto soddisfatto solo dalla disponbilita e gentilezza del prof. Alexandre.