Oncologia Medica Policlinico Gemelli

 
3.5 (64)

Recensioni dei pazienti

64 recensioni

 
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3.5
 
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Competenza 
 
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Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Ringraziamento

Sono due mesi che frequento questo reparto e sento il dovere di ringraziare tutto lo staff per la loro gentilezza e professionalità.

Patologia trattata
Melanoma.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

ABBANDONO TOTALE

Dopo 6 cicli di chemioterapia in cui ci è stato detto che i dati clinici erano buoni e si auspicava un miglioramento, ritiriamo una Tac catastrofica e l'unica spiegazione che ci viene data è che il farmaco è stato inefficace. Chiedo pareri e non mi viene prescritto neppure l'ossigeno. Due giorni dopo mio padre muore per insufficienza respiratoria. Staff medico freddo, che rispetta un rigido protocollo senza follow up e senza tenere conto della storia di ogni singolo paziente. Personale infermieristico, ausiliario e socio sanitario invece ottimo, umano e sempre pronto a strappare un sorriso. Gli unici angeli di dottoresse le specializzande Virtuoso e Fasano.

Patologia trattata
Carcinoide melanotico del mediastino.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Umanità zero

Siamo stati per 20 mesi ad entrare ed uscire e finalmente a Settembre abbiamo avuto l'onore di parlare personalmente con la Dott.ssa Cassano, che si è negata varie volte, dopo svariati mesi dopo radio, chemio, operazioni: mai nessuno con chiarezza ci ha informato dello stato reale della malattia di mamma, senza darci la possibilità di scegliere.
Quasi 2 anni di sofferenza e 2 settimane prima che mia madre ci lasciasse, mi viene detto che il problema della "micosi" era un danno permanente dato dalla radio e non sarebbe mai passato.
Non bastano queste righe per spiegare quanto ci siamo sentiti abbandonati e quanto mia madre sia stata trattata come un protocollo.

Patologia trattata
Carcinoma alla laringe.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Grazie!!!

Reparto ottimo sotto ogni punto di vista. Grazie per avermi riportato alla vita!

Patologia trattata
Tumore del colon.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Competenza ed umanità

Desidero lasciare i miei complimenti all'intera equipe del Prof. Barone, medici, specializzandi, infermieri e tutto il personale che lavora qui, per la professionalità, l'umanità, la disponibilità massima e l'attenzione al paziente che hanno. Il sorriso delle infermiere, l'affetto di tutti e la cura che hanno avuto verso mia sorella, malata di un tumore polmonare al IV stadio con metastasi, sono arrivati dritti al cuore di Renata, che ci ha lasciati il 4 ottobre per complicazioni "estranee" alla malattia vera e propria. Solo da loro mia sorella si è sempre sentita protetta ed al sicuro. La dedizione "cuore a cuore" verso di lei è stata avvertita chiaramente da tutti noi della famiglia. Grazie di cuore... L'unico dispiacere enorme è che mia sorella ci abbia lasciati mentre era ricoverata in un altro reparto dell'ospedale dal punto di vista umanitario e assistenziale, da parte della maggior parte dello staff, assolutamente carente, per non dire assente... La recensione ci sarà anche per loro... Grazie a voi tutti, in particolare al dr. Astone ed ai suoi collaboratori!!!

Patologia trattata
Adenoma polmonare al IV stadio con metastasi diffuse in tutto il corpo.
Voto medio 
 
3.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Umanità assente

Mia moglie aveva un carcinoma del colon-retto metastatizzato al fegato. Dopo un intervento di emiepatectomia durato 12 ore, l'oncologa che la seguiva- avendo visto che le metastasi erano aumentate- le fissò gli appuntamenti ogni 3 settimane, tanto "ormai la prognosi era segnata". Mia moglie aveva 60 anni ed io sono medico.

Patologia trattata
Cancro colon-retto.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Sono viva grazie a Loro!!!!

La mia esperienza al Policlinico Gemelli è stata la mia rinascita. Sembrerà strano il termine rinascita per una che da 12 anni è ancora in cura al Policlinico Gemelli. Quando sono stata ricoverata, nel 2003, a mio marito avevano detto che per me non c'erano molte speranze, ma che avrebbero fatto di tutto per curarmi (ero al terzo stadio a causa di un carcinoma al seno). Grazie a Dio e a Loro sono ancora qui a parlarne. Il Prof. Barone è un Vero Signore. Non è affatto burbero, anzi tutt'altro! Quando mi comunicò che con la prima chemio avrei perso i capelli, io risposi che per me quello sarebbe stato l'ultimo problema. Mi spiegò che parecchie donne non avevano accettato l'idea di perdere i capelli e quando gli risposi che a me interessava solo guarire e che ce l'avrei messa tutta, Lui mi diede un colpetto sulle spalle e notai sul suo viso un sorriso di soddisfazione!! Non lo dimenticherò mai!!! Sono stata operata nel mese di luglio del 2003, e nel 2005 per una recidiva sotto la cicatrice, dal Prof. Sofo, che oltre ad essere un Bravo Chirurgo è anche molto Umano. La dottoressa Cassano che alcuni hanno definito dall'aspetto un pò "duro" è tutt'altra persona: Bravissima, Preparatissima e Umana. Io l'adoro!!!! Dopo Dio per me viene Lei. La caposala Eccellente e gli infermieri altrettanto. Avendo avuto quasi due anni di esperienza all'interno del Gemelli (da 10 anni vado periodicamente per i controlli perchè a rischio di recidive), ho avuto modo di vedere quanto lavoro c'è al suo interno. Anch'io ho fatto lunghe ore di attesa prima di fare una chemio o una visita di controllo, dopo aver affrontato un lungo viaggio dalla Calabria. Diciamocelo chiaro: tutti vorremmo, appena arrivati, essere subito visitati. Ma ci rendiamo conto quanti ammmalati si alternano tutti i giorni al day hospital? La mia esperienza mi ha insegnato che bisogna aver fiducia dei medici e che non dobbiamo stressarli con le nostre "paranoie"(che senz'altro possono essere giustificate in quanto la sofferenza ce l'abbiamo realmente e loro lo sanno), perchè sono persone che combattono tutti i giorni contro le sconfitte e il loro è uno dei mestieri più difficili che possa esistere, trattandosi di un reparto di oncologia. Invece di lamentarci cerchiamo tutti i giorni di inserire nelle preghiere tutti Loro, cosa che io faccio abitualmente: sono responsabili della nostra vita e sono sicurissima che Loro vogliono Vincere!!! Che Dio li benedica!!!!!
Rita Palumbo

Patologia trattata
Carcinoma duttale (terzo stadio).
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
1.0

Non consiglio

E' una vergogna dover vedere una dottoressa che neanche ti guarda in faccia, o entra di corsa dentro una stanza pur di non farsi fermare da noi malati! Sono troppo impegnati per ascoltarti??! Salvate le vite umane per amore, non per soldi!

Patologia trattata
Tumore vescica.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
1.0

Non soddisfacente

Umiltà, competenza, assistenza, etc etc.. che fine hanno fatto?!! I MALATI E I PARENTI non hanno nulla di tutto questo!! Sei un numero, un codice a barre! Mia madre è stata in questo reparto "seguita" (tra virgolette) dalla dott.ssa Cassano, che abbiamo visto solo la prima volta e poi in mano a questi ragazzi (per carità, con voglia di lavorare, ma sembrano già dei primari con aria di superiorità); per qualsiasi problema durante la chemio devi avvicinarti a questi medici con la coda in mezzo alle gambe e prima di iniziare a parlare li devi apostrofare, con voce lieve, con per favore, scusate, per cortesia e devi rincorrerli lungo il corridoio perché se ti sbagli a disturbarli nella stanza sono DOLORI!!! Fermavo la dottoressa per dirle di un problema e lei ti liquidava con: NON SI PREOCCUPI è TUTTO A POSTO! Tutto a posto un par di scatole, aveva una recidiva di tumore!! Ascoltate i malati e i parenti e approfondite quando loro vi dicono una cosa!!!

Patologia trattata
Tumore colon retto.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Cattiva gestione del paziente

Vorrei precisare che la mia recensione si riferisce alla mia ultima visita in Day Hospital effettuata in data 19/06/2014 e quindi non generalizzo sul reparto intero, composto da professionisti seri e preparati, ma la dottoressa che mi ha accolto per la mia visita di controllo, per me può andare benissimo in pensione... Dal punto di vista professionale non posso giudicarla (!!!), ma dal punto di vista umano ha parecchio da imparare e, vista la sua età... penso che ormai ahimè sia troppo tardi.. Oggi la signora dottoressa è stata arrogante, indisponente, insensibile alle esigenze del paziente e mi fermo qua. Vorrei scrivere anche il suo nome e cognome in questa mia recensione, ma siccome mi ritengo un signore non lo faccio.. Spero però di non avere più a che fare con questo medico nelle mie prossime visite, altrimenti sarò costretto a scendere ai suoi livelli...

Patologia trattata
Sindrome di Von Hippel-Lindau.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

CERCATE ALTRO

Vorrei sapere dove siano questa decantata assistenza psicologica, i servizi eccellenti, personale scelto per i reparti oncologici per umanità etcetera, locali adeguati, comunicazione verso i pazienti: N.N.
Dottoresse neanche trentenni che si comportano da "PRIMARI", UMANITA' inesistente, ore d'attesa per la radioterapia senza apparente motivo e senza comunicare il perchè. Dai vari ambulatori si sentono gridolini e risate continue mentre i pazienti oncologici di varie età, in carrozzina, anziani, attendono il miracolo.
Ambulatori per visite: con appuntamento se va bene si aspetta 2 ore. Se uno come me è sotto effetto di chemioterapia con vari effetti collaterali, deve attendere ore per fare anche la radioterapia. Non ultimo: questi signori lo sanno che molti di noi vengono da fuori Roma o da quartieri lontani? Non parlo dei lavori e quindi disagi per i pazienti.. Ci sarebbe da dire ancora.. e il fatto di iniziare la quarta settimana MI SPAVENTA. Lo so che queste cose non le leggerà nessuno, ma va bene. Al prossimo cancro dovrò emigrare in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, anche se non ve ne frega niente. Ma tutta questa pubblicità in Tv, giornali etc., perchè la fate? Vorrei tanto andare in TV (RAI!) per 5 minuti....
L'ultima cosa: si entra al Gemelli e si è già al quarto piano; si scende nelle catacombe ed invece di men si va al 3°, 2°, 1° piano, locali senza finestre e con luce artificiale, che presa in giro. SI E' PROPRIO SOLI.

Patologia trattata
CANCRO DEL RETTO.
Voto medio 
 
4.3
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Ottimo ricordo

Ho passato 2 anni nel reparto di Oncologia del Gemelli ad assistere mia zia ed ho un ottimo ricordo di tutto il personale, tranne che dell'allora caposala (2004). Il prof. Barone è molto franco, ma anche gentile ed educato, oltre che ovviamente molto competente, almeno a mio parere. Secondo me la franchezza è indispensabile: preferirò sempre sapere la verità che quelle banalità pietose tanto political correct ma che non ti aiutano per niente. In qualunque modo ti dicano che un tuo caro morirà di cancro, non cambia molto, sarà sempre doloroso e traumatico. Il prof. Barone non è brutale, è il cancro che lo è. Ricordo con molto affetto tutti i tirocinanti e le infermiere.

Patologia trattata
Carcinoma mammario.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

Una esperienza, ahimè, indimenticabile!

Mia madre è scomparsa due anni fa nel reparto di oncologia dell'ospedale, un po' alla volta, in 20 giorni, incosciente per un coma diabetico indotto dai farmaci somministrati e diagnosticato tardivamente.
Era in cura da anni per un tumore alla mammella metastatico. Inesistente il rapporto umano. Il suo medico curante (dal 2006 era in cura privata presso un responsabile medico di questo reparto) non è MAI entrato nella sua stanza durante l'ultimo ricovero, neanche per un brevissimo saluto (perchè, a suo dire, mamma era in quell'ultimo ricovero una paziente di uno degli altri tre responsabili medici del reparto). Inesistente il dialogo con i familiari, dialogo che non può e non deve limitarsi al colloquio settimanale col primario (brusco e burbero nei modi), o alle frasi rubate ai tirocinanti nei corridoi. Non si può inseguire il responsabile medico, attendere i suoi comodi e poi venir "liquidati" con due battute perchè troppo affaccendato in altro!
Da un ospedale "cattolico" ci si aspetta di più!!
La struttura è OTTIMA, il personale infermieristico è all'altezza, QUELLO MEDICO NO!

Patologia trattata
Tumore della mammella.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Disorganizzazione e mancanza di rapporto umano

In quanto alla competenza non voglio discutere. Ma la mancanza del rapporto umano è assurda!!!! Il Prof. Barone è troppo brusco nel dirti le cose, mia madre purtroppo è morta tumore al seno già metastatico e, quando sono andata a parlare con il Prof., non ha avuto mezzi termini, mi ha detto subito che mia madre aveva un anno mezzo di vita... non potete capire, pensavo che mi prendesse un infarto... ho avuto per circa un'ora un dolore forte al petto...
Da allora non l'ho voluto più vedere.. E non parliamo delle specializzande! Mio marito è un medico (anzi, professore universitario all'Umberto I di Roma), ha chiesto delle informazioni in quanto collega e queste gli hanno risposto in male modo... non potete capire è successo il putiferio: rispondono male ai colleghi, figuriamoci alle altre persone...
Per quanto riguarda l'organizzazione, al day hospital tutte le volte che vai a fare la visita hai un dottore diverso, quindi ogni volta gli devi spiegare tutto!!! E poi non è finita... devi fare i controlli (per esempio la tac) e per prenotare è impossibile, quindi un povero malato di cancro deve andare in giro per gli altri ospedali a trovare un appuntamento per la Tac.. tutto questo è folle! Inoltre il malato di cancro, nel corso della malattia, può avere delle complicazioni e quindi deve essere ricoverato, e li è un caos totale: vai al pronto soccorso del Gemelli e a loro non importa che tu abbia trattamento in day hospital con loro.... e quindi ti può capitare che se non c'è posto ti ricoverano alla clinica Columbus.. Mia madre è stata 15 giorni in quella clinica e non le hanno fatto nulla...sono degli incompetenti (non riuscivano a mettere neanche un catetere tra l'altro). Dopo quei 15 giorni siamo riusciti a trasferirla al Gemelli ed è come se ci avessero fatto un favore!!!

Patologia trattata
Cancro al seno metastatico.
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

Angeli al posto degli infermieri...

Non saprei come meglio definire gli infermieri di Oncologia del Gemelli.. vegliano su di te con discrezione, non ti fanno mai sentire come un "disturbo", ti accolgono giorno e notte.. sempre con il sorriso, nei momenti più bui c'è sempre una carezza ad asciugarti le lacrime (carezze che immancabilmente prima o poi arrivano per tutti!). Il primario, il prof. Barone, considera la tua salute come la sua missione più importante... con quanta attenzione ti visita ogni giorno, non trascura nessun dettaglio per ottenere la salute dei suoi pazienti: fisica e psicologica! Il team di medici che lo segue è messo a dura prova ogni giorno, perchè certo non è un reparto "facile", eppure anche qui professionalità e umanità si intrecciano continuamente!
La caposala è eccezionale, come il direttore di un'orchestra, riesce ad armonizzare il tutto... compresi i pazienti che spesso, in preda al panico, non brillano di lucidità e/o gentilezza.
E come si dice: "last but not least" gli ausiliari, che non solo mantengono pulita l'aria ma la rallegrano... anche dopo notti terribili non vedi l'ora che arrivino con la loro sana leggerezza!
Nella mia storia di cancro, che vorrei al più presto dimenticare, voi tutti siete stati i miei angeli, la mia famiglia, ma soprattutto la mia salvezza! GRAZIE

Patologia trattata
Carcinoma duttale invasivo al seno.
Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

La pecora nera

La disponibilità e la gentilezza mostrati finora sono impagabili, ma c'è un medico, al day hospital chemio, che è sempre distaccato e brusco e ha trattato in modo arrogante e inopportuno me e i miei genitori, facendo piangere mia madre (che ha da poco avuto un infarto) e turbando fortemente mio padre (che a ottant'anni combatte contro il cancro). Tutto ciò solo perchè erroneamente sono entrati in un ufficio dove faceva una pausa pasticcini con due specializzande. La reazione di mio padre a tale ingiustizia ha aumentato la mia rabbia:" Non dire nulla, io ho bisogno di lui e lui lavora qui...".
Io non ci sto!
Questa persona inquina il limpido lavoro del resto dell'equipe... è l'anello debole!

Patologia trattata
Cancro al colon.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
1.0

manca il rapporto umano

Mai un parola d'incoraggiamento, mai una speranza, mai un consiglio..
Mio padre sperava tanto in loro, venivamo da Napoli per essere "curati" da quell'ospedale che papà giudicava il meglio.
So che la patologia di mio padre era incurabile, ma un pò d'umanità non fa male in questi casi.
Una volta arrivati al reparto facevamo una visita di circa 1 minuto e poi vai con la chemio, senza la possibilità di fare una domanda, o chiedere un consiglio, perche "Avevano da fare"..
Mi ha lasciato 2 mesi fa a soli 58 anni da poco compiuti.
Grazie per il supporto mai ricevuto.

Patologia trattata
Cancro al pancreas in metastasi.
Voto medio 
 
3.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

tempi lunghi

A causa del lungo periodo di attesa degli esiti degli esami, il tumore di mia cognata è andato avanti e ha colpito altri organi; non ce l'ha fatta.
Volevo solo dire che ad un paziente con tumore maligno si devono accelerare i tempi.. e non si possono aspettare 15 giorni poi altri 15 giorni ecc.. Quindi fate attenzione... spero che non si ripeterà ad altra gente..

Patologia trattata
Tumore intestinale.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

....da paziente ad amico

A dicembre del 2005 mi sono ritrovato nel reparto di Oncologia Medica dell'Ospedale Gemelli di Roma. Dopo un intervento di resezione del sigma per adenocarcinoma, dovevo affrontare un periodo di chemioterapia al fine di impedire la recidiva della malattia.
Devo dire che a 37 anni, avrei voluto preoccuparmi di altro invece che di salvarmi la vita dal cancro e soprattutto avrei voluto uscire di casa la mattina per andare al lavoro anzichè andare in ospedale per le sedute di chemioterapia. Chemioterapia. Ne avevo sentito parlare, sapevo che era dolorosa e sapevo anche che poteva risultare inutile.
Tutto vero, mi confermarono anche gli oncologi, ma anche vero era che loro si trovavano li per aiutarmi in ogni momento e per ogni cosa.
Quello che mi ha sorpreso più di ogni cosa è stata la loro dedizione al lavoro e ai pazienti; seppure in condizioni strutturali a volte al limite dell'impraticabilità, la loro professionalità e la loro presenza non è mai mancata. Ad ogni mio dubbio o quesito mi è sempre stato risposto con coerenza e con la giusta semplicità visto che non sono un medico e quindi di certi termini non ne conoscevo il significato. Mi informavano costantemente su ogni tipo di conseguenza o disturbo poteva insorgere in conseguenza della chemioterapia e per ciascuno di esso mi avevano consegnato un piano terapeutico.
L'approccio relazionale verso i pazienti era straordinariamente sereno e amichevole e questo era percepito facilmente da loro. Ad ogni paziente venivano rilasciati i diversi recapiti a cui far riferimento in caso di bisogno.
In questo clima di confidenza ho affrontato 7 mesi di terapia. Difficile e lunga da sopportare ma meno dura sapendo di avere loro accanto.
Il modo severo con cui a volte venivo redarguito in caso di inosservanza delle prescrizioni date era sintomatico di come tenevano alla mia vita.
Sono passati 3 anni, ogni 4 mesi li "vado a trovare" per le visite di controllo sapendo di andare a trovare degli AMICI.
Grazie ad Alessandra, a Michela, a Simona, ad Ada, a Rita, ad Ettore, a Michele, a Carmelo, a Sandro e grazie anche ad Angelo e al Prof. Cavallaro che non c'è più ma che non potrò mai dimenticare.
Forse un solo grazie non basta, ma il fatto stesso di essere oggi ancora qui è per loro un premio importante per una vittoria importante.

Patologia trattata
Adenocarcinoma intestinale (colon sigma) - terapia chemioterapica adiuvante.
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