Villa Maria Immacolata Roma
Recensioni dei pazienti
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Buona struttura
Abbiamo trasferito una nostra amica in post acuzie a Villa Maria Immacolata.
I medici sono molto competenti e disponibili, come anche tutto il personale infermieristico; terapisti molto preparati e attenti alle esigenze dei pazienti.
Ambiente confortevole, pulito e competenza veramente eccellente.
Post acuzie
Mia suocera è appena stata dimessa da questa struttura e devo dire che lei, io e mio marito, l'abbiamo trovata pessima. Medici irreperibili e pressapochisti, letti vecchi, materassi che non vengono mai puliti o sterilizzati, odore stantio per i corridoi, cibo servito in scodelle di plastica che non è igienico e viene servita sempre la stessa sbobba, personale scarso. La caposala indiana molto arrogante e poco dalla parte dei pazienti.
Si salvano le fisioterapiste, Claudia in particolare, anche se lavorano in condizioni difficili e con ausili vecchi e sporchi.
Sconsiglio vivamente per i vostri parenti.
Riabilitazione professionale e affettuosa
Sono la nuora della signora Nikitaki Ekaterini, ricoverata a Villa Immacolata dal 12 aprile dopo trasferimento dall'ospedale San Camillo a seguito di intervento al piatto tibiale e dimessa ieri 10 giugno 2016.
Mi complimento con tutto lo staff medico del secondo piano per la cura, l'umanita' e il coraggio che hanno saputo trasmettere a mia suocera in questo periodo di ricovero per riabilitazione. Tengo a precisare che mia suocera, a seguito di caduta rovinosa dalle scale, aveva riportato frattura del polso sinistro con relativo gesso, lussatura spalla
destra e rottura piatto tibiale ginocchio destro; quindi è arrivata presso questa struttura allettata ed incapace di provvedere da sola ai fabbisogni quotidiani primari. Da subito con tutta dedizione si sono mostrati pronti ad
incoraggiarla ed aiutarla e prontamente ha avuto il sostegno della fisioterapista Claudia Sambucini, definita da subito un angelo sulla terra da mia suocera, che con l'aiuto del suo staff, tra cui Venera Caruso, hanno riabilitato al meglio mia suocera dandole la speranza ed il massimo sostegno per farla camminare nuovamente.
Non avrei altro da aggiungere a parte l'economio per aver riportato a casa mia suocera autosufficiente e volenterosa di continuare ad affrontare la vita col ricordo di queste persone speciali che ha avuto modo di conoscere durante il suo cammino.
Grazie ancora a tutto lo staff medico per la professionalità e il sostegno morale dimostrato in questi due mesi.
SODDISFATTO
Il 14 marzo 2016 è stata ricoverata mia sorella De Felice Adriana per post acuzie, proveniente dall'ospedale S.Eugenio con vari problemi pneumologici e cardiaci, allettata da 30 giorni non camminava più ed era con ossigeno continuo.
Devo dire che nei circa 60 giorni che è stata in questa clinica l'hanno rimessa in piedi; ora e' autosufficiente grazie all'impegno dei fisioterapisti, in particolare di Monica, che l'ha assistita al massimo.
Grazie ai medici per le cure prestate e grazie soprattutto agli infermieri che si dedicano con tanto amore a pazienti del genere, perchè ne ho viste di tutti i colori, ma purtroppo -come ho constatato- sono solamente 2 infermieri a turno, quindi non riescono a soddisfare il fabbisogno di tutti i pazienti. Peccato perchè veramente si prestano tanto.
Grazie a tutti
Il 23/02/2016 sono arrivata dall'ospedale San Camillo, immobile a letto da 30 giorni, per una frattura composta del bacino ed una scomposta (operata al gomito destro). In 10 giorni l'ottima coordinatrice del centro fisioterapia (e fisioterapista lei stessa ) Claudia Sambucini, mi ha rimesso in grado di camminare senza alcun supporto.
Il reparto "post acuzie ortopedia", dal dott. Mancinella ai medici di guardia, funziona molto bene.
Ottimi gli infermieri e gli ausiliari, ma troppo pochi per le esigenze di 40 persone.
Negativo il vitto, pur nell'ottica ospedaliera: i primi stracotti ed insapori e per tutto lo stesso condimento di salsa al pomodoro.
Ringrazio ancora in modo speciale Claudia Sambucini per il supporto fisico e psicologico!
Rosanna Mazzone
Due mesi nella struttura
Sono stata dimessa oggi dopo 2 mesi trascorsi nella struttura.
Per quanto concerne la stessa, è carente in parecchie situazioni (colpa della sanità che va a rotoli?).
Il personale è pieno di buona volontà ma assolutamente insufficiente.
Ringrazio comunque tutti, ma in particolare l'OSS Jorge Viteri -che lavora al secondo piano della struttura- sempre disponibile e sorridente. Grazie.
Vertebre fratturate da osteoporosi.
Grazie a tutti
Vorrei esprimere un ringraziamento particolare a Claudia Sambucini, coordinatrice dello staff di fisioterapia, per la sua serietà, competenza,capacità comunicativa, nonchè sensibilità.
Grazie per tutto
Sono la sig.ra Mirella Saracini, ricoverata fino a 3 giorni fa nella struttura Villa Immacolata di Via del Casaletto. Volevo ringraziare tutto il personale del 2° piano per la professionalità ed umanità con cui si sono dedicati a me durante la mia permanenza nella struttura; un particolare ringraziamento alla coordinatrice dei Fisioterapisti e terapista Claudia Sambucini, alla fisioterapista Venera Caruso, alla caposala Marianna, al Dott. Posa, alla dietista Simona Del Duca.
Ringrazio per la loro disponibilità anche tutto lo staff operativo compreso il personale addetto alle pulizie.
Mirella Saracini
L'umanità, un fattore irrinunciabile
Sono la figlia della Sig.ra Maria Grazia GALLI, che oggi ha terminato il previsto periodo di sessanta giorni di cura presso codesta Casa di cura. Ho avuto modo di “toccare con mano” per la prima volta questa realtà, caratterizzata da molteplici situazioni e peculiarità, fra le quali spicca l’elemento umano, riferito, in ottiche diverse, sia ai pazienti sia al personale medico-infermieristico.
Dopo un breve periodo di ambientamento, ovviamente necessario per conoscerci reciprocamente, si sono creati i presupposti per instaurare un proficuo rapporto con tutto il personale appartenente al Vostro Istituto; con il trascorrere dei giorni, con molti si è creato anche un legame di sincera stima e fiducia.
Desidero rivolgere il mio più sincero grazie agli infermieri e agli assistenti, che hanno evidenziato tutti una concreta e solida professionalità e una encomiabile disponibilità, lavorando con continuo impegno e, non di rado, con sacrificio personale e riuscendo così a garantire un livello di gestione accettabile, nonostante la seria limitatezza di personale, che costituisce una indubbia grave criticità del “sistema”. Sicuramente per tale problematica ci saranno delle valide motivazioni, che, mi auguro, però, non siano limitate alla sola esiguità dei finanziamenti, in quanto la “salute” deve avere sempre, in uno stato civile, una elevata priorità.
Tornando al predetto personale mi piace ricordare che non pochi hanno mostrato una particolare e “calda” umanità; i pazienti sono quasi tutti anziani con problematiche sensibili, come mia madre, e per tutti loro ricevere un sorriso e una parola dolce equivale a vivere meglio una situazione difficile.
Vorrei nominare quelli che mi hanno particolarmente colpito, ma tale mio desiderio potrebbe non dare un giusto risalto ad altri, con i quali i rapporti sono stati minori o sono avvenuti in momenti più caotici.
GRAZIE DI TUTTO
Buone feste a tutti.
Siamo Sandro, Daniela e Giorgio Dionisi, figli di Croce Loreta.
Volevamo darvi i più sentiti auguri per le feste natalizie.
Cogliamo l'occasione per ringraziere tutti lo staff della post-acuzie per la professionalità ed umanità con cui si sono dedicati a nostra madre durante la sua permanenza nella struttura.
Un ringraziamento a tutti i fisioterapisti per la pazienza e professionalità dimostrateci, in particolare alla terapista Vanessa.
Grazie di cuore,
Sandro, Daniela e Giorgio Dionisi.
Apprezzamenti e ringraziamenti
Con stima e riconoscenza ringrazio di cuore tutto lo STAFF operativo (MEDICO, PARAMEDICO, ASSISTENZA, PULIZIA) di Villa Maria Immacolata per la disponibilità e l'impegno profusi per le cure offerte a mia madre Gina. Grazie.
Ringraziamento
Ringrazio il personale di Villa Immacolata di Via del Casaletto per la grande professionalità dimostrata in occasione del ricovero di mio padre, Luigi, anziano e malato terminale.
Un grazie di cuore soprattutto alla sensibilità ed alla disponibilità di infermieri, dottori e personale tutto.
Giovanni Zacchi
Post acuzie
Brava la dietista Simona, efficiente e disponibile, e bravi alcuni componenti del personale infermieristico.
La struttura è però purtroppo pessima e il personale medico quasi introvabile.
POCO PERSONALE
Poco personale, 2 infermieri per circa 40 pazienti non autosufficienti.
Le infermiere si impegnano il più possibile, soprattutto nel turno serale.
Riabilitazione insufficiente, iniziata dopo 40 giorni dal ricovero.
Struttura inappropriata per la lunga degenza
E' un ambiente inappropriato alla gestione di pazienti. Mancano di risorse economiche e di elementi fondamentali, quali, ad esempio, saponi o gel antibatterici nei bagni.
Temo, dopo quanto visto, la mancanza di una cura sufficiente per garantire la salute dei pazienti.
Ricovero mia suocera
Mia suocera è stata ricoverata fino a pochi giorni fa in questa struttura, e ne sono rimasta molto contenta soprattutto per il personale che ho avuto modo di conoscere durante tutta la degenza. Ci sono tante ragazze brave, che si impegnano al massimo nonostante l'alto numero dei pazienti ricoverati, che hanno sempre una parola gentile e fanno del loro meglio, dalla prima all'ultima. Ho avuto modo di verificare personalmente l'amore e la cura che mettono in ogni loro azione, dall'assistenza di base alle piaghe da decubito (tra cui quella di mia suocera che migliorava a vista d'occhio).
Vorrei ringraziare ognuna di loro, comprese le fisioterapiste, per l'ottimo lavoro svolto e che sicuramente continueranno a svolgere.
Claudia
Indice di sgradimento
Il mio più alto indice di sgradimento per questa struttura per la quale avevo dato pienamente fiducia per la cura strettamente necessaria a favore della mia nonna di 89 anni, in seguito a febbre alta, globo vescicale e ischemia acuta, ma nel momento in cui sono entrata la mia prima impressione è stata quella di trovarmi sul set del film "Coma profondo". Le camere enormi, senza aria condizionata, l'aria pesante, l'ideale per farci una vera e propria sauna tutti insieme, con una sola ventola al centro del soffitto che gira ma l'aria che emana si dissolve e va a farsi friggere per i fatti suoi. Persino il campanello per richiamare l'attenzione del personale ha una cordicella cortissima che chi purtroppo come la mia nonna non ce la fa ad alzarsi, è impossibile afferrare. La mia nonna a un certo punto non riusciva poi a respirare bene, aveva bisogno dell'ossigeno come quando è entrata in barella, ma ahimè l'ho dovuto richiedere al personale ben più volte prima che le venisse finalmente applicato. La cosa che mi ha profondamente delusa e amareggiata è stato sentirmi dire che "non siamo mica in un albergo". Certamente non è un albergo dotato di mille comfort, ma nemmeno un luogo dove far asfissiare di caldo e agonia le persone che purtroppo si trovano a dover fare i conti con quel posto. Tutti loro hanno bisogno di cure e attenzioni. E di amore soprattutto, e ciò sarà dato solo dall'aumento di personale; invece la prima impressione avuta è stata sofferenza e indifferenza, perché purtroppo il personale è carente e, nonostante lo sforzo con cui impiegano quasi tutti gli operatori, purtroppo nessuno di loro riesce a gestire in tempi brevi tutte le richieste di aiuto dei pazienti.
Struttura pessima
C'è molta poca assistenza. Personale insufficiente. E' necessaria l'assistenza di parenti e/o badanti se il paziente non riesce a mangiare da solo. Hanno cambiato dal 1 luglio il personale, prima era meglio, ora un disastro. Inoltre i pazienti vengono cambiati e lavati poco.
Ricovero di mia nonna
Mia nonna e' stata ricoverata in questa struttura più di un mese e, nonostante il primo impatto non molto buono per la struttura non proprio nuova nè pulitissima, abbiamo avuto modo di ricrederci nell'arco della degenza. L'assistenza e' buona e attenta nelle cure dei malati ed anche il programma di fisioterapia e' molto serio e professionale. A questo proposito vorrei ringraziare in modo particolare Claudia per l'amore e la dedizione che ci mette nello svolgere il proprio lavoro ogni giorno!
GRAZIE...
Arrivata per la prima volta nella struttura, pensavo che fosse il posto peggiore del mondo. Poi però ho visto tutto il personale fare il proprio dovere anche con poche unità e voglio ringraziarli tutti, specialmente le terapiste: Claudia Sambucini e Vanessa Iscaki, che hanno preso in carico mio marito e tutti i giorni cercano di aiutalo. Il posto diventa unico quando è fatto da tante persone che ci credono ed è grazie a loro che i nostri cari hanno qualche possibilità!
Tanta buona volontà....
Struttura con reparto post-acuti pieno di persone anziane e allettate. Molta difficoltà nella gestione, in quanto ci sono spesso 2 infermieri per un piano di 41 malati non autosufficienti.
Complimenti alla Capo Sala del piano, che riesce a gestire un reparto così difficile con professionalità e dolcezza. Un grazie anche alla Dietista, che con impegno e dedizione cerca di proporre cibi e alimentare pazienti che hanno perso, purtroppo, la forza e la voglia di mangiare. Ci sarebbe infine bisogno di più sostegno psicologico per malati anziani lasciati a loro stessi.
Pessima struttura
E' un posto che non consiglio a nessuno. I pazienti sono poco e mal accuditi, vi è mancanza di umanità da parte del personale della struttura.
Pensate che c'è un numero di decessi veramente alto, ingiustificato credo per una struttura che dovrebbe essere di riabilitazione.
Grazie di tutto
Con la presente voglio ringraziare tutto il personale della Casa di cura Villa Maria Immacolata per il trattamento riservato a mia madre nei 60 giorni di degenza.
Entrata con una pessima diagnosi, ne è uscita in ottimo stato sia fisico che mentale, nonostante i suoi 96 anni e mezzo.
Un grazie particolare desidero rivolgerlo al medico ed alla capo sala della fisioterapia Claudia Sambucini, che ne hanno curato con amore, diligenza e competenza i vari aspetti.
Grazie di cuore.
Fisioterapia ottima
Da quando mio padre è entrato (fine ottobre) la situazione è andata via via migliorando, grazie ad una riorganizzazione tuttora in atto. Mio padre si è completamente ripreso, la piaga da decubito - inizialmente grave - è guarita, e adesso cammina sulle sue gambe anche se ancora con il deambulatore. Un grazie grandissimo soprattutto alle fisioterapiste e in particolare alla loro coordinatrice Claudia, che con la sua grande umanità e professionalità è capace di infondere fiducia ed energia nei pazienti più demotivati e depressi, compiendo veri miracoli. Non fatevi deprimere dal primo impatto - è pur sempre una clinica di lungodegenza: abbiate fiducia nella buona volontà e capacità del personale.
Non consiglio
Cosa commentare... anziani abbandonati a sè stessi in un ambiente poco pulito, non presi in considerazione, non seguiti nell'alimentazione.. Una struttura veramente inadeguata.
Post acuzie
Quando entri l'impatti è pessimo, poco personale e tanta sporcizia, malati abbandonati nei propri letti che chiamano continuamente gli infermieri, personale che fa il possibile, e che ovviamente non riesce a dare assistenza a tutti.. Poi miracolo, una fatina meravigliosa: la fisioterapista Claudia Sambucini, che con un sorriso meraviglioso e amore puro ti fa venire voglia di lottare e di vivere ancora.
Un complimento alla portineria, sempre gentili e disponibili.
A casa dopo riabilitazione
E' grazie alla professionalità della responsabile della fisioterapia, Claudia Sambucini, e dei suoi collaboratori, se sono tornato a casa con le mie gambe. Tutto ciò malgrado la vetustà della struttura e l'esiguo numero di personale infermieristico che assiste i malati con scarsissime risorse di ogni genere, in particolare quelle "specialistiche urologiche".
Demenza senile e riabilitazione post ischemia
Non ascoltano, rispondono male, non prendono in considerazione richieste se non dopo ore. Nessuna disponibilità al dialogo. Solo 2 infermiere per turno in un reparto di ben 41 anziani non autosufficienti. Ho sentito con le mie orecchie un'infermiera rivolgersi ad un'altra nei confronti di un paziente "lascialo perdere non lo vedi che sta a mori'", se non è stata presa a calci dalla sottoscritta è stato solo per paura di ritorsioni quando non eravamo presenti. Pulizia pessima, stoviglie lavate a mano che spesso vengono portate ai pazienti ancora sporche di residui di cibo. Odore nauseabondo di feci e urina per tutto il reparto. Cibo ripetitivo, 23 giorni di minestrina o semolino, purè e omogenizzato sia a pranzo che a cena senza mai cambiare. Pazienti disabili (la quasi totalità) ai quali viene lasciato il vassoio con il vitto sopra al comodino e imboccati dopo ore quando il tutto è ormai freddo e immangiabile (non che lo fosse molto di più anche se caldo).
Fatto denuncia per furti e mancanza di pulizie (mio nonno lasciato ore nelle sue feci sparse per il letto, mani e viso) al Direttore sanitario che non si è degnato minimamente di prendere provvedimenti, alla mia richiesta di cambiarlo e lavarlo prima di cena mi è stato risposto che non avevano tempo e che se non ci andava bene potevamo pure portarcelo a casa.
Nessun materasso antidecubito, sedie a rotelle con ruote sgonfie, sponde dei letti rotte. Non credo che ci sia altro da aggiungere, se non che meritano una bella denuncia alle autorità competenti e sarà mia cura provvedere.
Buona struttura
Ho avuto mia suocera ricoverata Gennaio/Febbraio. Voglio ringraziare il personale che con difficoltà riesce ad adempiere al proprio dovere e ad aver cura dei nostri cari. La pulizia non è eccellente, ma al San Camillo ho visto di peggio. Il vitto è eccellente e i medici con cui ho avuto modo di parlare sono stati cordiali. Un grazie di cuore a tutti. Antonietta
Pessima
A giustificazione di quanto è accaduto in questo posto, posso solo trovare la disponibilità del personale, che da più di cinque mesi, a quanto ci è stato riferito, non percepisce stipendi e che, a ranghi ridottissimi, deve accudire un reparto con almeno quaranta pazienti allettati e nella quasi totalità non autosufficienti.
Passi su un vitto allucinante e ripetitivo, passi sulla assoluta latitanza della caposala e sulla sua presunzione.
Ma sull'incuria di fronte alla morte, su questo non transigo.
Ricovero mamma
Mamma Antonietta e' ritornata a casa. 90 anni gia' con problematiche legate alla sua eta', ma ancora abbastanza autonoma se aiutata, il 19 dicembre 2013, dopo una caduta, ha una frattura al femore. Ricoverata al San Camillo e nelle 48 ore operata. La grossa difficolta' e' stata trovare la struttura di riabilitazione. Il 2 gennaio 2014 finalmente e' stato trovato posto in questa struttura riabilitativa, in cui mamma e' rimasta fino al 28 gennaio 2014. La mancanza completa di un supporto psicologico ha permesso a mia mamma di trovarsi completamente indifesa e sola in quella condizione, non si capisce il motivo della rigidita' negli orari delle entrate quando soprattutto c'e' una presenza costante dei parenti. Non mi voglio dilungare sui commenti della gestione interna, perche' comunque riconosco il lavoro che c'e' dietro, infermieristico e medico, e che non si investa piu' nell'assistenza pubblica sanitaria, ma sottolineo la solitudine in cui sono immersi questi anziani, che e' la peggior malattia . e quindi alzerei questo punto di attenzione.
Un grazie a tutto il gruppo di fisioterapia, alla coordinatrice Claudia, alla fisioterapista Monica e a tutti i loro colleghi che hanno permesso di riportarci a casa mamma con un minimo di mobilita'.
Post acuzie vergognoso
Mio padre Ivo è stato dirottato qui dopo 20 gg. di degenza al San Camillo in quanto, essendo affetto da demenza senile (atrofia cerebrale per l'esattezza ), al San Camillo non c'era un reparto adeguato.
La degenza di mio padre in questa struttura doveva essere di 60 gg., in attesa di RSA; tutto ciò non per scelta della famiglia, ma per insistenza del personale medico del San Camillo, che diceva che mio padre a casa non era più gestibile... Mio padre, a parte qualche momento di mancata lucidità, è ancora completamente autonomo.
Beh, dopo solo 48 ore l'ho riportato a casa.... sono andata l'indomani del trasferimento per effettuare l'accettazione e mi sono resa conto della gravità della situazione: appena salita al reparto per andare a trovare mio padre, senza neanche un buongiorno un medico si è rivolto con testuali parole: suo padre non mangia, è aggressivo e non si lascia avvicinare; se così "LO LEGHIAMO e lo NUTRIAMO con il SONDINO...". A quel punto ho chiesto di poter vedere mio padre, che ho trovato iper sedato ed ho impiegato diversi minuti toccandolo continuamente per svegliarlo e fargli aprire gli occhi; era affamato al punto che ha mangiato un pacco intero di biscotti. Le condizioni mi sono parse assurde, mio padre al San Camillo mangiava da solo senza l'aiuto di nessuno e, anche se avesse rifiutato il cibo, nessuno si è prodigato per farlo mangiare. Credo sia anche compito del personale aiutare i pazienti e non lasciarli a sè stessi, o sedandoli ed infischiandosene delle loro condizioni fisiche e psicologiche. Credo che chiunque sia cosciente e autonomo non ami stare in una casa di cura, soprattutto come quella, piena di anziani lasciati a sè stessi, un odore nauseabondo di urina dappertutto e il personale medico (sempre che lo sia vista la poca pietà e pazienza nei confronti dei malati), che è lì solo per salvare le apparenze.
Informatevi bene sui diritti del malato (esiste la carta dei diritti del malato), e non cedete davanti ad abusi inutili (può diventare reato nei confronti del personale), medici ed infermieri hanno il dovere di assistere il malato in qualsiasi condizione e non trattarlo in modi del genere solo perché non ci sta più tanto con la testa, o fisicamente, suo malgrado.
Purtroppo non ricordo il nome del medico, in quanto non si è neanche presentato a differenza mia, ma gestiva il secondo piano della palazzina A la mattina del 24/01/2014 e vorrei tanto dirgli, vista la sua età, di finire un giorno nelle stesse condizioni.
Grazie
Sono la nuora della Sig.ra Luciana Menconi, ricoverata nella Vs. clinica nei mesi di settembre e ottobre. Ora è tornata a casa. Vorrei ringraziare tutti voi che lavorate nella clinica, medici, infermieri, inservienti, fisioterapisti, cuochi, assistenti sociali e amministrativi. Mi rendo conto che le difficoltà sono tante per voi, per i pazienti così anziani, tanto che quasi tutti hanno perso la loro autonomia, e anche per noi familiari. Ci sarebbe molto da fare per migliorare l'assistenza ma, malgrado le difficoltà economiche che sta affrontando l'Italia e tutti noi, avete fatto del Vs. meglio. A casa, essendo di nuovo vicino a mia suocera, ho potuto vedere che è stata accudita al meglio: ha la pelle di una bambina, vorrei ringraziare soprattutto il personale che curava la sua igiene personale. Solo una obiezione: forse ci sarebbe bisogno di più vicinanza e sostegno dal punto di vista psicologico. Sotto questo aspetto mia suocera è peggiorata. Penso che questo non dipenda solo dal tempo che passa e che, anche se a noi sembra poco, per una signora di 95 anni anche una settimana è molto per l'aggravarsi di certi sintomi. Spero che tornando a casa, nel suo ambiente, possa recuperare un po' della sua lucidità. Comunque grazie ancora.
Laura Bettini
Esperienza negativa
Dopo cinque giorni di P.S. al San Camillo, dove un "preparatissimo" medico ci ha comunicato la diagnosi per la quale mio padre era un "caso sociale e non clinico..." lo ha mandato alla clinica. Nella suddetta, dopo una valutazione (credo?), è stato messo in un letto con le sbarre, pannolone, catetere e fiala di sedativo; da qui la storia è comune a tutte le altre lette. Dopo qualche giorno gli ho fatto fare una visita specialistica con un neurologo esterno, il quale gli ha diagnosticato un disturbo bipolare con tanto di cura. Mio padre è ora a casa, dove ha ripreso a mangiare, ad andare in bagno ecc... in modo autonomo.
Insomma, se avete il minimo sentore che un vostro caro non sia arrivato alla fine, non lasciatelo in questi posti che, secondo la mia opinione, non sono luoghi di cura, ma semplicemente di accompagno per l'altro mondo.
Personale infermieristico insufficiente, non certo per colpa loro.
Struttura che offre poca assistenza
Struttura piena di persone anziane, gran parte delle quali lasciate a sè stesse, almeno dal personale interno.
Persone anziane che si lamentano molto senza ricevere un minimo di assistenza.
Per le persone che necessitano di essere aiutate a mangiare, perchè fisse a letto, non c'è nessuno che lo fa.
Ottima struttura nonostante i tagli alla sanità
Mi chiamo Luigi e sono il figlio di Adele Mancini, di anni 87, dimessa il 05/01/2013.
Quando al S. Camillo mi dissero che trasferivano mia madre in una struttura di lungodegenza post-acuzie, mi prese un colpo.
Dopo una settimana di soggiorno a Villa Immacolata ho fatto personalmente i complimenti alla Caposala Sig.ra Marianna per l'ambiente, il personale ed i servizi.
Nel periodo di ricovero ho avuto modo di constatare la presenza continua di medici preparati e disponibili, un ottimo servizio di infermieri ed inservienti che, con professionalità, impegno e cortesia, svolgono il proprio lavoro con piacere ed un sorriso sempre disponibile e gratuito verso tutti.
Altrettanto dicasi per i fisioterapisti, che fanno miracoli per rimettere in piedi pazienti con difficoltà motorie e mentali.
Un grazie anche al personale della cucina, che ogni giorno propone cibi caldi e gustosi.
Ambiente pulito.
Spero che queste poche righe siano utili per chi come me debba decidere per il bene di un genitore.
Grazie di cuore.
Luigi
Buona sanità nonostante tutte le difficoltà
Grazie per tutto ciò che avete fatto, in particolare ringrazio pubblicamente Claudia per la dedizione al suo lavoro e la sua bravura: ha rimesso in piedi mia madre (Di Biagio Maria) ferma ormai da 3 lunghi mesi. Quando si incontrano gli angeli bisogna riconoscerli e in questa struttura ce ne sono tanti. Vorrei ringraziare anche le signore dell'amministrazione e Alfredina, tutti i medici e la dottoressa NICHY, nonchè le inservienti. Spero di non dimenticare nessuno. Grazie.
Umanità e attenzione verso il paziente
Mia madre è stata ricoverata per circa 40 giorni in seguito ad un intervento chirurgico che, vista l'anzianità di mia madre, è stato più lungo del previsto.
Mia madre è stata trattata molto bene e non ha avuto disagi. Ho visto e gustato personalmente il cibo, che era sempre vario e di qualità. Questo mi ha colpito molto perchè mi sarei aspettato un solito "menù low cost".
Il personale era adeguato e instaurava un rapporto con il paziente, rendendo la permanenza più dolce. All'interno della struttura vi è un grande spazio verde, dove è anche presente un grande parcheggio GRATUITO... cosa veramente comoda e rara viste le cifre dei parcheggi privati, che in genere superano 1,50 €/ora.
La mia esperienza è assolutamente positiva.
Esperienza positiva
Presso questa struttura ho avuto mio nonno ricoverato per tre mesi. devo dire che è stato trattato egregiamente da tutto il personale, le cure prestate sono state molto efficienti, il personale è stato sempre molto gentile e paziente visto l'età dei pazienti. Intorno la clinica c'è un'aria comune molto curata, dove mio nonno passava molto tempo, contrariamente a molte altre strutture sanitarie dove sembra di entrare in un "carcere".
Esperienza negativa
Io consiglio vivamente e chiunque gli venga offerta la possibilità di scegliere, di non portarci i propri cari e di mettere in conto che uno stato di disabilità del paziente qui può degenerare nell'infermità.
non consiglio il ricovero
mia suocera è andata al P.S. del San Camillo con uno sbalzo di pressione arteriosa e, dopo due giorni di attesa al P.S. (ha 88 anni), è stata dirottata a villa immacolata nel reparto lungodegenza e dotata di catetere e pannolone, sbarre del letto alzate- quindi impossibilitata a scendere dal letto (fino a quel momento era perfettamente autonoma)- questo è veramente un "abuso" su persone che entrano con i loro piedi. E quando, dopo solo 4 gg., abbiamo firmato per l'uscita, siamo anche stati ripresi poichè in quella struttura il ricovero minimo è di 60 gg..
Personalmente non consiglio il ricovero in questa struttura...
Esperienza negativa
mia nonna e' stata ricoverata presso villa immacolata dopo 4 giorni di lettiga al san camillo, senza essere mai stata cambiata e pulita, con conseguenza di gravi decubiti.
una volta ricoverata a villa immacolata la situazione e' precipitata immediatamente, l'assistenza e' nulla in quanto ci sono solo 1 o 2 infermiere per tutto il piano,. Di pomeriggio i poveri pazienti stanno sempre con le luci spente e abbandonati a se stessi, da mangiare non viene dato da nessuno e credo vengano anche sedati (non ho mai visto mia nonna dormire cosi tanto e essere cosi tanto assente tutti i giorni in cui l'andavo a trovare).
P.S. se dovessero proporvi questa struttura, DECLINATE.
simbolo del degrado e dell'inefficienza
Mia sorella dopo 3 gg. presso l'accettazione del san camillo è stata "spedita" presso questa struttura completamente inadeguata a fornire un livello di assistenza accettabile.
Inoltre, dopo circa 50 gg. di ricovero, è stata "rispedita" a casa con un virus intestinale che le causa vomito e diarrea, per cui il medico curante ha dovuto "rispedirla" in ospedale (vedi san camillo), che sicuramente la rispedirà in altre strutture.
Sono 4/5 volte che mia sorella va al pronto soccorso del san camillo e sempre viene dirottata presso altre strutture, sempre.. per mancanza di posti letto.. Per farsi ricoverare le probabilità sono le stese di vincere al superenalotto.
IL SIMBOLO DEL DEGRADO
Una mia conoscente è stata inviata (sbolognata dopo 4 giorni dall'intervento) in questa struttura dal San Giovanni. Era stata operata di tumore intestinale. Operazione perfettamente riuscita, serviva però un periodo di riabilitazione e recupero. NON ACCETTATE!!! Il reparto lunga degenza è simile ad un girone dantesco: cattivi odori, i vecchietti si lamentano senza ricevere assistenza, sono sedati, se non sono in grado di mangiare i piatti vengono riportati indietro senza la minima umanità. In cinque giorni, la paziente è morta e nessuno ha spiegato il perchè. Se all'epoca avessi trovato qualche opinione su questa struttura, avrei suggerito ai familiari di rifiutare il ricovero in questo posto.
Spero che questo commento possa servire a qualcuno.
UNA VERGOGNA
OSPIZIO ADATTO A MIO PARERE SOLO PER PAZIENTI CHE NON HANNO PATOLOGIE GRAVI.
BUONA LA PROFESSIONALITA' DI MEDICI E INFERMIERI, CHE PURTROPPO LAVORANO IN CONDIZIONI DISUMANE. MANCAN L'ARIA CONDIZIONATA, MANCA LA LAVASTOVIGLIE E LAVANO I PIATTI A MANO!!!!!!!
E' VERAMENTE UNA VERGOGNA E SOPRATTUTTO CHE IL SAN CAMILLO INVII PERSONE CON UNA PATOLOGIA GRAVE IN QUESTA STRUTTURA, CHI CI GUADAGNA?
GLI STESSI MEDICI MI HANNO CONSIGLIATO DI PORTARE VIA MIO PADRE. COSA CHE HO FORTUNATAMENTE POTUTO FARE.
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