Ostetricia Policlinico Gemelli

 
4.1 (84)

Recensioni dei pazienti

84 recensioni

 
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4.1
 
4.3  (84)
 
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Competenza 
 
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Pulizia 
 
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Servizi 
 
5.0

Grazie di cuore!

Grazie di cuore al Prof. Antonino Lucisano che con la sua eccellente professionalità mi ha operata il 2 ottobre scorso, liberandomi da una patologia dolorosissima che ogni mese mi costringeva a stare a letto per 5/6 giorni con dolori acutissimi, febbre, perdite di sangue emorragiche... non riuscivo a stare in piedi. Il Prof. mi prospettò l'intervento come unica via di uscita; all'inizio non riuscivo a prendere una decisione, stavo male ma psicologicamente non accettavo di rimanere senza niente... poi non ce l'ho fatta più e mi sono affidata al Professore. Grazie, grazie, mille grazie per avermi liberato! Bravissimo, eccellente e vorrei dire ancor di più. Ora sono un po' dolorante ma libera e ce la metterò tutta per riprendermi. Sono in attesa degli esami istologici ma comunque sono positiva. Un apprezzamento particolare va all'anestesista, il cui sguardo e le cui parole mi hanno accompagnata dolcemente quando mi ha addormentata e risvegliata. Grazie!
E poi devo fare i miei complimenti al Reparto Week-surgery del 9 piano Ala N, dove sono stata degente, perchè dall'inizio alla fine sono stati MERAVIGLIOSI.

Patologia trattata
FIBROMATOSI UTERINA MULTIPLA, SINDROME ADERENZIALE, CISTI ENDOMETRIOSICA DELL'OVAIO SINISTRO, SACTOSALPINGE SINISTRO, NODULO DEL MESOSIGMA.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

prof. Oliva

IL PROF. GIANCARLO OLIVA MI HA REGALATO LA VITA DUE VOLTE OPERANDO IN MANIERA SPLENDIDA DUE PROBLEMI GRAVI.
GRAZIE PROFESSORE.

Patologia trattata
CARCINOMA UTERINO.
Voto medio 
 
4.3
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
4.0

Dottor Paradisi

Competenza, professionalità, umanità del Dottor Paradisi: non posso consigliare ginecologo migliore.
E' sempre molto preparato, attento alla paziente e alle sue problematiche, sa mettere a proprio agio. Consigliato alle ragazze giovani come me.

Patologia trattata
Ginecologica.
Voto medio 
 
4.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Elogio dott. Paradisi e staff

In questo reparto ho riscontrato estrema competenza ed umanità del personale medico, hanno risolto i miei problemi fisici e psicologici grazie alla bravura e simpatia del dott. Paradisi, che ringrazio ancora.

Patologia trattata
Prolasso uterino ed incontinenza urinaria.
Voto medio 
 
3.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Attenzione alla segreteria ostetrica

Le segreterie farebbero perdere la pazienza anche a San Francesco! Oltre che ad assumere comportamenti scorretti nei confronti dell'utenza (sono stata trattata male più di una volta senza motivo alcuno), quando prendi la lettera O per la segreteria anche per prenotare una semplice visita, attese infinite (ho preso il numero alle 9.00 ed hanno iniziato a chiamare alle 11.00, dopo che una ragazza si era andata a lamentare, poi guarda caso hanno iniziato a chiamare tutti i numeri compulsivamente). Molto spesso sono al cellulare o fuori l'ufficio. A differenza di altri reparti dove prendono in considerazione le tue disponibilità per la prenotazione, loro pare quasi cerchino in tutti i modi di metterti in difficoltà per la prenotazione degli appuntamenti; poi i medici devono rimediare ai loro errori. Più di una volta mi è capitato che mi hanno comunicato una data per la visita e poi invece ne avevano fissata un'altra, facendomi perdere l'appuntamento. Peccato rovinare un reparto d'eccellenza per queste signore.

Patologia trattata
Gravidanza a rischio.
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Parto prematuro

Ho partorito a settembre e non ho avuto una bella esperienza. Purtroppo per pigrizia, o comunque perché volevo fidarmi di quello che mi dicevano, non ho cambiato ospedale.
Era la seconda gravidanza (il primo parto fu un cesareo d'urgenza).
Gravidanza difficile con contrazioni e perdite fin da subito, faticando arrivo a quasi 36 settimane. Un giorno vado alla visita per programmare il cesareo e inutilmente dico a tutti che non stavo bene, che avevo le contrazioni più forti. Discuto con la ginecologa perché mi fissi il cesareo per il mese successivo. Non si sono degnati neanche di farmi una visita, mi hanno mandata a casa facendomi sentire esagerata.
Morale: dopo 1 giorno mi reco al pronto soccorso e avevo il parto completamente aperto, tra poco partorivo strada facendo...

Patologia trattata
Parto.
Voto medio 
 
4.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Esperienza positiva

Ho partorito la mia bimba il 29 marzo 2022 con induzione a 40 settimane.
Era la mia prima gravidanza, quindi quando sono arrivata in ospedale alle 3:30 di notte avevo mille ansie, dubbi e paure. Dopo un paio di ore al pronto soccorso è arrivata la mia ostetrica, Alessandra Focacetti, alla quale vanno i miei più sinceri ringraziamenti non solo per essersi presa cura di me e avermi supportata e ascoltat adurante tutto il travaglio e il parto, ma anche per essere stata disponibile a rispondere a ogni mio dubbio o paura anche dopo le dimissioni. I miei complimenti vanno anche all'intero staff presente in sala parto, tutti altamente qualificati. Cito testualmente le parole di mio marito che ha assistito al parto "la ragazza che ti ha messo i punti sembrava stesse dipingendo un quadro talmente attenta era la sua espressione mentre procedeva a mettere i punti".
Grazie a tutti loro il parto non è stata una esperienza negativa come avevo sempre temuto.
Impegnativa ma senza dubbio fondamentale, l'esperienza del rooming in, che ti proietta fin da subito nella nuova realtà e ti aiuta a gestire il tutto con lo staff di ostetriche pronte a rispondere a ogni tuo dubbio.
Senza dubbio infondate tutte le dicerie sul fatto che il Gemelli, essendo un ospedale cattolico, non faciliti il parto, che faccia soffrire le donne perché così è scritto ecc... È stato invece fatto di tutto per rendere il parto il meno traumatico possibile.
Se ci sarà una seconda gravidanza, spero di poter ripetere questa esperienza senza dubbio positiva. E spero di ritrovare la mia ostetrica.

Patologia trattata
Parto naturale.
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Gravidanza e parto fantastici

Capitata al PS del Gemelli per caso per coliche renali alla 16esima settimana, ho deciso che questo sarebbe stato l'ospedale in cui avrei partorito. Seguita dalla dott.ssa Silvia D'Ippolito, dolcissima, scrupolosa e soprattutto molto disponibile sempre, ho partorito il 27 aprile (due ore prima che attaccasse il suo turno in sala parto :)) con l'ostetrica Alessandra. E' un team davvero competente e gentile.
Anche il reparto maternità è funzionale e pulito. C'è la possibilità di avere un parente h/24 in camera. Consiglio vivamente questo reparto, ma soprattutto la bravissima dottoressa D’Ippolito, che ha contribuito alla realizzazione di questo sogno.

Patologia trattata
Parto naturale.
Voto medio 
 
4.3
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
3.0

PARTO NATURALE

Ho partorito presso l'ospedale il 27/08/2019. Tutto il personale, a partire dalle sale parto, alle neonatologhe, alle infermiere e dottoresse del reparto, è estremamente competente, gentile, preparato e disponibile.
L'aspetto negativo che ho riscontrato è l'estrema rigidità nei confronti della possibilità di optare per un parto cesareo laddove la situazione fosse molto difficoltosa per la mamma (ha partorito il mio stesso giorno una ragazza che travagliava da 4 giorni!!!) e per l'allattamento al seno. Personalmente volevo assolutamente allattare, ma nel mio caso il bambino, molto pigro, mangiava poco e si addormentava. Quando abbiamo cominciato a riscontrare un importante calo di peso è stata chiesta l'aggiunta che ci era stata negata, risultato: dopo 4 giorni dimissioni separate e bambino con bilirubina alta e altri valori sballati a causa del calo di peso. Morale della favola: consiglierei a tutti la struttura per la qualità del personale, ma sconsiglierei per la rigidità di fondo con cui gestiscono le situazioni.

Patologia trattata
Parto naturale.
Voto medio 
 
4.0
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

È stata una bella esperienza!

Ciao a tutte, ho partorito con taglio cesareo programmato il mio terzo figlio il 14 agosto del 2017. Non avevo mai partorito qui ed è stata un'esperienza meravigliosa, mio marito notte e giorno con me. Consiglio sicuramente di partorire qui, perché è un ospedale attento alle esigenze della neo famiglia, inoltre al bambino fanno tutti i tipi di controlli direttamente nella stanza, senza dover spostarsi.
É vero che ci sono molti ragazzi, io in sala operatoria ne avevo molti intorno, ma ognuno è attento a fare bene il suo lavoro. La nota negativa è che i mariti non possono assistere alla nascita da cesareo, per il resto tutto bene.

Patologia trattata
Parto cesareo.
Voto medio 
 
3.8
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
4.0

Bene, ma si puó migliorare

Ho partorito il mio bimbo a fine agosto do quest'anno e porteró nel cuore sempre un buon ricordo delle ostetriche Irene Poerio e la giovanissima e bellissima Elisabetta, insieme alla fantastica dottoressa Camilla, di cui non conosco il cognome.
Parto naturale dopo 4 dosi di induzione e 2 di epidurale. Benissimo per le sale parto e ok anche per le stanze singole (la cui pulizia potrebbe essere piú profonda, a mio parere).
Ció che puó migliorare è l'assistenza alle specializzande da parte di medici, ostetriche e infermiere. In alcuni momenti ho avuto la sensazione, e poi la conferma, che un'operatrice più esperta avrebbe permesso di prendere decisioni migliori per ridurre i tempi del parto.
Ci torneró, e spereró di incontrare nuovamente i miei tre angeli, ma anche maggiore cura di quegli aspetti.

Patologia trattata
Parto spontaneo con induzione, epidurale, crysteller e piccola episiotomia.
Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

Toxoplasmosi in gravidanza e induzione

Ho partorito al Gemelli i primi di dicembre, sono stata seguita da loro in ambulatorio per tutta la gravidanza a causa della toxoplasmosi e, a parte le attese infinite, sono sempre stati tutti scrupolosi e attenti, ginecologi tutti professionisti. Ricovero programmato (l'organizzazione è un po' scarsa), induzione del parto e poi sala parto. Staff unico, complimenti, un grazie particolare alla dottoressa Salvi e alle ostetriche Daria e Valentina; quest'ultima ha fatto nascere il mio ometto.. bravissima, da 10 e lode, mi ha messo in piedi e lei sotto di me in posizioni scomodissime lo ha fatto venire fuori. Grazie, grazie.

Patologia trattata
Toxoplasmosi.
Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

2 meravigliosi parti con il prof Antonino LUCISANO

Io mi sono trovata benissimo e, dopo vari problemi nelle 2 prime gravidanze terminate sempre male, mi sono messa sotto cura del prof. Antonino LUCISANO, persona splendida, sempre disponibile e molto professionale. Alla fine sono riuscita ad avere 2 bimbe, ho partorito al policlinico Gemelli, sono stata trattata benissimo dal pronto soccorso alla sala parto e nei giorni di degenza tutti si sono dimostrati gentili e disponibili. Grazie di cuore a tutti.

Patologia trattata
Parto naturale.
Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

Elogio al Dott. Giancarlo Paradisi e al suo Staff

Sono stata operata per dei fibromi (mi hanno effettuato una laparotomia) circa 4 anni fa dal Prof. G. Paradisi.
Persona davvero professionale, gentile, mi ha messo subito a mio agio, tanto è vero che, il giorno che mi ha operata non avevo per niente paura.
Ero talmente rilassata e avevo talmente tanta fiducia in lui e in ciò che faceva, che ho affrontato questa mia prima operazione a cuor leggero.
La ringrazio Dottore per la sua umanità e per la serenità che trasmette alle sue pazienti.
Stefania Nobili - 05100 Terni

Patologia trattata
Fibromi.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Un trauma

Entrata in ospedale alle 18 con travaglio già in corso, fanno l'ecografia e monitoraggio per vedere la situazione del bambino: battito perfetto, il bambino era messo a testa in giù ma con la testolina messa male e loro continuano a farmi fare il travaglio... Durante il travaglio continuavano a farmi fare varie posizioni per far spostare il bimbo, ma facendo varie ecografie la posizione del bambino era invariata; dopo 12 ore di travaglio mi hanno rotto le acque, hanno aspettato ancora e poco dopo mi hanno fatto provare a spingere.. Il battito rallentava e ad un certo punto era quasi assente, con tutta l'equipe lì... Io, sentendo il battito molto rallentato, ho detto ai medici di farmi un cesareo, volevo solo che il bambino nascesse bene. Mi hanno subito presa e portata il sala operatoria per il cesareo, e non vi dico le conseguenze.. Mio figlio l'hanno dovuto "scastrare" perché già si vedevano i capelli, hanno dovuto rompergli il polso per tirarlo fuori - ma questa è stata la cosa più carina di ciò, visto che mio figlio è stato intubato in ipotermia per giorni, poi è passato in terapia intensiva e poi subintensiva riportando danni motori e uditivi e visivi dopo 8 minuti di asfissia neonatale. Uscito dalla TIN, ha dovuto fare 8 mesi di terapia e io fino ai 3 anni ho dovuto aspettare come si evolveva la vita di mio figlio.
Un trauma.

Patologia trattata
Parto cesareo.
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Maggiore attenzione ai papà!!!

Grande professionalità di tutti i medici, anestesista Prof. Draisci, neonatologo dott. Vito D'Andrea, ginecologi esterni dott. Muscatello, professionista di grande competenza e umanità, e dott. Giglio.
Ottima la logistica delle stanze solventi, spazi ampi, pulizia accurata. Gentile il personale di reparto.
Devo però criticare la gestione della sala operatoria/nido. La bambina è nata alle ore 8.50, al papà non hanno permesso di entrare in sala a vedere la bambina. Appena nata me l'hanno messa sul petto dove è rimasta per circa un'ora e poi l'hanno portata al nido per scaldarla in termoculla in quanto la sua temperatura era troppo bassa. Io sono rientrata in reparto verso le 11. Mio marito era ansioso di vedere la bambina, ma ci dicevano che in quel momento il personale non era disponibile a portarla dal nido in reparto (pare ci fosse un'unità infermieristica in meno). In breve, il papà ha conosciuto sua figlia alle 13.30, quasi 5 ore dopo la nascita e solo dopo nostre ripetute lamentele.

Patologia trattata
Parto cesareo (per pregressa miomectomia) a termine.
Voto medio 
 
4.3
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

Parto cesareo

Il Prof. Marana mi ha fatto partorire in 3 minuti e mezzo. Ottima cicatrice, tutto liscissimo. Dal punto di vista psicologico può non risultare molto attento o accogliente... ma è molto competente. Io l'ho rincorso nel corridoio quando ero in uscita... "vai a casa e non prendere integratori, non ti serve nulla" ma magari era proprio così!
Invece le ostetriche sono state pessime dopo il parto.

Patologia trattata
Parto cesareo.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

RICOVERO REPARTO COVID

Il giorno 13 luglio, all'ottavo mese di gravidanza, a causa del sorgere di una malattia (Colestasi Gravidica) che a volte viene nelle fasi finali di gestazione, ed essendo affetta da COVID, visti i valori un po’ alti, il mio ginecologo mi consigliava il ricovero presso una struttura adeguata, in questo caso l'Ospedale Gemelli, causa forza maggiore, pur non essendo quella da me scelta per partorire.
Sono arrivata alle ore 15.00 e, dopo i dovuti accertamenti, mi hanno accolta in un tendone, dove sono rimasta per circa 3 ore. Inizialmente ero sola, mi hanno effettuato il monitoraggio, comunicato che purtroppo nel reparto adibito a malati di Covid non cerano posti liberi e che eventualmente avrei dormito nel tenda; per cui, vista la situazione e non essendosi alzati di molto i valori, alle 17.00 venivo dimessa e sono tornata a casa.
Il giorno 15 luglio, con il peggiorare della situazione, prurito insopportabile e quant’altro, mi recavo di nuovo, consigliata dal mio ginecologo, presso il pronto soccorso dell’Ospedali Gemelli, dove mi hanno di nuovo posta nel tendone dalle ore 14.42 fino alle 19.42; nel frattempo mi hanno fatto di nuovo il monitoraggio e ripetute le analisi e nient’altro, dicendo che i valori della malattia citata non erano preoccupanti, mentre il mio Ginecologo era abbastanza allarmato. Dopo tutto questo tempo mia madre, che era lì tutti giorni seduta su un muretto fuori dal pronto soccorso, si è permessa di chiedere notizie alla dottoressa di turno (non ricordo il nome altrimenti lo citerei) che le rispondeva in malo modo, dicendo di chiedere a sua figlia (non si può rispondere così!) e debbo dire che anche le infermiere non sono state molto garbate.
Il giorno 16 luglio, vista la situazione che peggiorava, alle ore 2.07 di notte mi recavo di nuovo in Ospedale fino alle 6.44, quando venivo di nuovo dimessa non avendo posti disponibili nel reparto Covid, essendo io ancora positiva.
La Domenica 17, essendo di molto aumentati i valori della colestasi, il mio ginecologo mi consigliava di recarmi presso il Policlinico Casilino (la struttura da me scelta per il parto)dove, dopo aver effettuato il tampone come da prassi, la fortuna ha voluto di essere diventata negativa (l’addetto di turno contento mi ha persino baciata, come al Gemelli!!!). A quel punto mi hanno ricoverata senza problemi, ed il giorno 19 davo alla luce il piccolo Leonardo, nato un mese prima, mediante parto cesareo, in mezzo ad un marea di persone gentili e garbate, che tra l’altro conoscevo bene in quanto mia sorella ha partorito 2 figli in quella struttura ( dove una nota di merito va data a tutto il personale della sala parto) di cui devi dire ne parlano tutti bene.
Per tutto quanto sopra raccontato, volevo avvisare qualsiasi gestante si trovasse nelle condizioni in cui mi sono trovata io, se affetta da COVID (purtroppo può capitare, soprattutto in questo periodo) di scegliere qualsiasi struttura di pronto soccorso ad eccezione del Policlinico Gemelli, reparto ostetricia.
Spero di essere davvero utile a qualcuno perché, per una donna, questo è il momento più bello della vita e non si può finire in mano a professionisti che si permettono di comportarsi in questo modo, nell’Ospedale che tra l’altro viene chiamato Vaticano III!!!
Gestante delusa.

Patologia trattata
Colestasi Gravidica.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Traumatico

Parto a maggio 2022. Un'esperienza traumatica. Sono stata ricoverata a 41 settimane e 3 giorni per indurre il parto. Il ricovero mi è stato comunicato tramite una chiamata alle 11.00 del mattino con l'avvertenza di recarmi in ospedale entro le 12.30. Così in fretta e furia io e mio marito siamo scappati in ospedale.
Arrivata in ospedale, dopo burocrazia di routine, mi hanno lasciata in una stanza, a mio avviso di dubbie condizioni igieniche, con un'altra ragazza, senza mascherina, senza dirmi se dovevo cambiarmi o altro e senza nessun aiuto, neanche per rivestirmi o scendere dal lettino dopo la prima ecografia, né hanno fatto entrare mio marito.
Alle 16.00 hanno prima tentato di indurre il parto con palloncino e le prostaglandine, dopo 12 ore di contrazioni alle 4.00 di notte mi si sono rotte le acque, hanno fatto entrare mio marito e portata in sala parto.
Sono seguite altre 12 ore di induzione con ossitocina, contrazioni lancinanti e vari tentativi di spinta, in varie posizioni del tutto inutili. Fino alle 15.30 del giorno successivo, quando all'improvviso sono entrate in sala parto almeno una decina tra infermiere ed ostetriche, il bimbo doveva nascere. Mi è stata fatta la manovra di kristeller, l'episiotomia (senza neanche dirmelo) e la ventosa, perché il bimbo non era in posizioni corretta (cosa di cui si sono accorti solo in quel momento?) e con il cordone intorno al collo.
Dopo il parto, tremavo e avevo la febbre, mi hanno portata in una stanza e lasciata lì due ore da sola, senza assistenza e senza il bimbo.
La notte ho chiesto se potevano tenere il bimbo al nido per riposare un po' e di portarmelo per allattarlo. Senza dirmi niente gli hanno dato il latte artificiale.
Nei due giorni del ricovero, nessuna assistenza all'allattamento, solo personale che entrava e usciva senza spiegarci nulla.
Tra l'altro nonostante avessimo preso la stanza privatamente, ci hanno spostato di stanza e abbiamo dovuto spostare tutto.
Al momento delle dimissioni ci hanno fatto aspettare per ore e ci hanno dimesso nonostante il bimbo avesse l'ittero, costringendoci a tornare in ospedale quasi ogni giorno la prima settimana, a causa della disidratazione provocata dall'ittero e forse dalla mancanza di latte, di cui non si erano evidentemente accorti. Così mi hanno prescritto di dare aggiunte di latte artificiale sempre crescente, che hanno fatto aumentare di peso il bimbo tre volte più del dovuto e mi hanno pregiudicato l'avvio dell'allattamento.
La ginecologa che mi seguiva è stata di nessun supporto, praticamente mai vista in ospedale e scortese nelle visite private precedenti il parto. Successivamente mi sono fatta visitare da un altro medico per i dolori fortissimi dell'episiotomia, che mi ha confermato che avrebbero dovuto fare un cesareo e mi ha detto che ci è andata bene. Nel complesso tutti pessimi, per quanto mi riguarda non ci tornerò mai più.

Patologia trattata
Parto.
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
3.0

Parto cesareo

Ho dato alla luce la mia bambina a febbraio, ma penso che sia stata una delle esperienze più negative della mia vita.
Fino al momento del parto mi sono sempre trovata benissimo, super assistita al pronto soccorso, durante i monitoraggi e in tutte le fasi pre-parto.
In sala parto, per le prime 20 ore sono stata seguita senza grossi intoppi (nonostante diverse induzioni), se non nei momenti di cambio turno... passava anche un'ora e mezza prima che qualcuno si facesse vedere, ma non mi sono mai lamentata!
Alle 22.00 del secondo giorno, a dilatazione completa e collo dell'utero piatto, la ginecologa decide che ci sto impiegando troppo tempo, che l'epidurale deve essere interrotta. Risultato: dolori lancinanti (ma la cara dottoressa affermava che era il mio cervello e che i dolori fossero frutto della mia immaginazione) e 3 manovre di Kristeller, a cui ho provato ad oppormi in tutti i modi, ma sempre i cari presenti in sala parto mi dicevano di non fare storie perché non mi stavano "toccando" (ero io ad esagerare). Peccato che sono tornata a casa con la gabbia toracica piena di lividi!
Inizio a non avere le forze, chiedo un po' di carta bagnata per inumidirmi la fronte dopo 36 ore in sala parto, la dottoressa risponde "eh sì datele anche qualcosa di fresco"!... Con le manovre la bambina scende, decidono di tirarla con la ventosa: 6 tentativi... falliti!
Cesareo d'urgenza, con commenti sul mio travaglio.
Mi portano in camera, mi danno la bambina e mi dicono di allattarla, non avevo le forze e soprattutto latte, ma anche lì mi dicono che mi devo impegnare. Sto zitta.
Dopo 24 ore segnalo di avere difficoltà ad allattare, ma continuano a ripetermi che devo avere pazienza.
Sono stata dimessa a 48 ore dal parto, peccato che dopo 4 giorni si sia verificata un'emorragia della ferita.
Ho incontrato anche tante persone eccezionali, ma il grado di umiliazione subìto in sala parto l'ho trovato vergognoso.

Patologia trattata
Parto cesareo.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Da dimenticare

Ho partorito nel luglio 2016 e solo dopo due anni trovo la forza di raccontare la mia esperienza, sperando sia di aiuto ad altri.
Parto "naturale" indotto a 6 ore da una PROM con liquido amniotico citrino. Induzione decisa dalla ginecologa (strutturata) di turno, senza darmi spiegazioni o informazioni sullo svolgimento atteso del travaglio, e iniziata da un'ostetrica di modi bruschi. Fortunatamente, entrambe vengono successivamente sostituite dalla ginecologa dr.ssa Silvia Salvi, competente, molto empatica e rassicurante, e dalla brava ostetrica Martina. L'induzione mi ha provocato dolori inimmaginabili. Dopo 6 ore, acconsentono alla mia richiesta di epidurale, grazie alla comprensione della Dott.ssa Salvi.
L'epidurale mi viene praticata da uno specializzando, con l'esito che l'effetto analgesico dura meno di un'ora. Di nuovo in preda ai dolori, alla mia richiesta di aiuto, lo specializzando anestesista non mi crede, né visita per più di un'ora. Alla mia ennesima richiesta di visita, conclude che il catetere non era stato correttamente posizionato, ma che ormai era troppo tardi per rimediare poiché la dilatazione era quasi completa. Risultato: successive DUE ore di fase espulsiva SENZA ANESTESIA e SENZA ORMAI FORZE, con la paura di non farcela e di causare la morte della mia bambina. Ho impiegato mesi ad accettare un'esperienza che posso definire solo TRAUMATICA. Il mio grazie va alla Dott.ssa Salvi, che ha fatto nascere la mia bambina senza che riportasse alcun danno.
Dopo tre giorni, sono stata dimessa, con visita ed ecografia, dalla stessa dottoressa (strutturata) che aveva deciso l'induzione, di cui sopra.
Arrivo alla visita di controllo post puerperio (40 giorni dopo il parto) perdendo ancora sangue. La mia ginecologa di fiducia, che non lavora al Gemelli, verifica che c'è in utero una porzione di placenta di 3 cm. x 5 cm. Per evitare una possibile setticemia, mi sono dovuta rapidamente sottoporre ad una isteroscopia con resezione del residuo placentare, del quale nessuno al Gemelli si era accorto, né al momento del parto, né, cosa ancora più grave, durante l'ecografia della visita di dimissione.
Assistenza neonatale: buona, ma ritengo non ci sia grande attenzione al corretto avvio dell'allattamento al seno (la sera, mi veniva recapitato in camera un biberon di camomilla da dare alla bambina in caso di pianto).
Degenza: sala parto e stanza (privata) singole e confortevoli.

Patologia trattata
Parto con induzione.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Non ci tornerò di nuovo per partorire

Su consiglio di una mia amica sono andata a partorire al Gemelli, nonostante la mia ginecologa si trovasse in un'altra struttura, e col senno di poi dico, magari fossi andata lì dove stava lei!
Avevo avuto la rottura del sacco, corro in ospedale e invece nulla, tutto tace. Dopo alcune ore mi dicono che è meglio non aspettare che le cose avvengano naturalmente, e mi danno ossitocina, tanta. Poi mi tolgono la stanza e mi mettono in corridoio, davanti il bancone della segreteria. Iniziano dei dolori atroci, io oramai ero sola, niente più stanza e per giunta fuori il marito. Piango, mi dispero. Nessuno mi fila, mi passano davanti in tanti, come fossi stata invisibile. L'ossitocina ti spezza in due dal dolore. E per di più dovevo ascoltare le chiacchiere di quelle che stavano lì al bancone, mentre io morivo di dolori. Alla fine chiedo l'epidurale e finalmente me la fanno, in ritardo. Per fortuna si rendono conto che è il caso di darmi una stanza, e non di farmi vivere quei momenti di dolore in corridoio, davanti a tutti, persino il tecnico dell'Enel. Non ci credo se ci ripenso.. assurdo!
In camera finalmente arriva mio marito, e dopo un po' mi riprendo. Il parto non procede però, allora visto che stavano tornando i dolori, mi fanno una seconda dose di anestesia, ma io chiedo al ragazzo di farmene poca, perché so che altrimenti al momento di spingere non sentirei bene le contrazioni. Lui mi dice che sa lui quanta ne deve fare (giustamente per carità, ma me ne fa tanta al punto che non sento più le gambe, il sedere, nulla. Anche l'ostetrica si meraviglia che lui me ne abbia fatta così tanta e me lo dice pure. Al momento di spingere quindi, mio marito guardando il monitor mi aiuta e mi dice quando spingere, perché io non sentivo più nulla! Non ero padrona del mio corpo.. non più.. Niente, il bimbo non esce. L'ostetrica sembra anche scocciata, dice che mi devo impegnare di più. Passano un paio di ore ancora e niente, sono esausta. Allora arriva una signora, mi dice che mi aiuterà, e invece mi spinge forte la pancia senza darmi il preavviso. Nulla. Le dico che questa manovra non la voglio, ma loro mi fanno sentire anche in colpa, se non la facciamo il bimbo soffre, il battito è rallentato. Allora mi fa la manovra di kristeller altre 5-6 volte, ma mi fa troppo male, ho paura per il mio piccolo e per me, so che se non è venuto fuori ancora non ha senso continuare. Alla fine mi guardano tutte, come se fosse colpa mia se il bimbo non viene fuori... mi sento umiliata. Alla fine chiedo un cesareo, perché è evidente che non se ne veniva fuori. Ma l'ostetrica mi dice che non se ne parla. Allora, chiedo stremata, un loro aiuto, sapendo che c'è l'uso della ventosa, chiedo loro che mi aiutino con quella. Si guardano tra di loro e annuiscono. Finalmente il bimbo nasce, io non riesco neppure a piangere dalla gioia tanto era il disagio che avevo vissuto. Per di più per farlo venire fuori mi hanno tagliato molto, un sacco di punti, che poi mi hanno dovuto anche rimettere perché non erano stati messi bene e quando camminavo mi tiravano di lato. Vi dico solo che il mio bimbo ha avuto il torcicollo miogeno, probabilmente dovuto a questo travaglio così lungo e sofferto, probabilmente anche per colpa della ventosa o delle spinte sulla pancia. Per finire in bellezza, la placenta non veniva fuori, il mio utero a causa dell'anestesia eccessiva, non si contraeva più e così hanno dovuto tirarla fuori loro, provocandomi una forte emorragia. Mi hanno dovuto dare poi una cura di ferro perché avevo una anemia seria, con emoglobina a 6,9. Sono tornata a casa che non mi reggevo in piedi. Quando sento qualche mamma che racconta la sua esperienza positiva al Gemelli, resto muta, incredula, alcune tirocinanti erano anche dolci e carine con me, ma l'ostetrica che mi è capitata non lo era assolutamente. E troppe cose sono andate male nella mia esperienza, per cui sicuramente non ci tornerò di nuovo per partorire.

Patologia trattata
Parto naturale indotto con ventosa.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Parto e reparto terribile. Mai più

Pessime 48 ore di travaglio. Nessuno si era accorto che avevo avuto una rottura parcellare delle membrane. Sono stata parcheggiata una notte in sala parto, mi hanno indotto il parto dopo 24 ore. Personale a mio parere troppo giovane e lasciato spesso solo. Dopo la somministrazione di 5 dosi di epidurale non sentivo più nulla ed ho richiesto un cesareo, che non mi hanno assolutamente fatto facendomi soffrire per altre 12 ore.
Grazie solo all’ostetrica Martina, dolce e gentile. Brava, ne farà di strada anche se giovanissima.

Patologia trattata
Parto naturale.
Induzione sperimentale.
Induzione ossitocina.
Ventosa.
Episiotomia.
Epidurale.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
1.0

Pessima esperienza

Ho partorito presso questo "centro di eccellenza" il 17/10/2016. Premetto che avevo scelto questa struttura non perchè la mia ginecologa ci lavorasse (ed è forse stato questo il problema...), ma perchè la struttura era molto bella. Le sale travaglio e parto singole erano molto più accattivanti rispetto a quelle in cui le dividi con altre partorienti. Avevano promesso che dopo il parto avremmo avuto la possibilità di avere il bimbo in stanza singola, salvo casi "rari" di sovraffollamento delle sale parto.
Allora.. per quanto riguarda il parto, nulla da dire, diciamo che sono stata fortunata, perchè ho avuto un parto velocissimo ed ho partorito in poche ore senza neanche epidurale. L'ostetrica Stella è MERAVIGLIOSA, lei mi ha saputo guidare bene e mi ha aiutata tantissimo; competente e carina nei modi.
Appena nata la piccola però, sono iniziati i problemi. La mia placenta infatti non si staccava. Non mi è stata fatta altra ossitocina. Il medico che mi stava seguendo in questa fase, visibilmente inesperto e verosimilmente uno specializzando, continuava a ripetermi che dovevo spingere per farla uscire. Io ero stremata e non riuscivo nemmeno a capire cosa volesse dire. Alla fine esce questa placenta che non viene nemmeno controllata se integra. Mi viene fatta una pulizia veloce e messi dei punti, sempre dallo stesso medico e con lo stesso tatto. Un male atroce, una delicatezza inesistente. Risultato: a distanza di 4 mesi ho dovuto fare un raschiamento perchè mi erano rimasti resti di placenta in utero! Altre note negative: non è assolutamente vero che lasciano la stanza singola, o perlomeno non a tutti. La prima notte la facciamo in una stanza comune e portano i bimbi al nido. Per andarli ad allattare ci siamo dovute alzare noi ogni tre ore ed andare al nido. La seconda notte riesco ad avere la stanza singola e mio marito e la bimba possono finalmente stare con me ma la terza notte mi piazzano un'altra persona in stanza! E oltretutto non lo dicono per tempo, così che uno si potesse organizzare, no, alle otto di sera vengono a dicono che mio marito deve andar via, riportandosi dietro la carrozzina che ci eravamo organizzati di portare visto che sarei uscita il giorno dopo. Ma non finisce qui: nessuno segnala che io ho avuto problemi ad espellere la placenta, così mi dimettono senza nemmeno un'ecografia.
Fortuna che sono una persona scrupolosa e dopo circa un mese vado a visita dalla mia ginecologa privata, che mi riscontra il problema. Mi suggerisce di tornare al Gemelli, dove mi fanno un'ecografia e sostengono che la mia ginecologa è un'allarmista, che non ho nulla.. forse solo dei fibromi visto che ho un'utero fibromatoso. Alla mia richiesta di fare un'isteroscopia, mi dicono che se voglio farla posso anche farla, ma secondo loro assolutamente INUTILE. Faccio l'isteroscopia e invece viene fuori che ho l'utero sporco. A quel punto mi rimettono in lista con urgenza (visto che 4 mesi con quei corpi estranei possono portare a setticemia...) per fare un'isteroscopia operativa alla Columbus (sempre Gemelli). E anche lì mi operano alle 7.00 di sera, quando mi avevano assicurato che avrei fatto l'intervento alle 14.00, poichè avevo espressamente chiesto di andare a casa la notte visto che allatto la bimba. Alla mia richiesta di uscire, mi dicono che se voglio uscire non posso fare anestesia.. Va bene tutto, basta che finiamo ed esca da questo posto. Ed anche lì.. nessun controllo prima di uscire! Ora, sicuramente se avessi avuto un ginecologo della struttura capace di "spingere" dove serviva, la mia storia sarebbe stata diversa, quindi il mio consiglio è NO AL GEMELLI se non avete un ginecologo della struttura che pagate e che vi segue per questo.

Patologia trattata
Parto.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Poco empatici, no assistenza

Ho partorito al policlinico Gemelli il 7 maggio. Parto bellissimo, sono arrivata in PS che già ero di 4 cm. e con poco sono arrivata a 8. Appena arrivata mi hanno visitata e fatto il monitoraggio, credo sia passata un'ora prima che mi portassero in sala parto. Una volta arrivata lì, nonostante i tamponi negativi mio e di mio marito, lui da fuori chiedeva ma non lo facevano entrare, praticamente mi sono fatta il travaglio completamente da sola (senza neanche un aiuto per spogliarmi e mettermi la tunica che ti danno per partorire), finché è arrivata l'ostetrica dicendomi che avevo rotto le acque e che con poche spinte avrei fatto, consigliandomi di evitare l'epidurale. Ho scelto di non fare l'epidurale per non rallentare i tempi, così ho chiesto dove fosse mio marito e così lo hanno fatto entrare. Da lì il parto è andato bene, l'assistenza dell'ostetrica Alessandra Focacetti è stata impeccabile, così di lì a poco è nata mia figlia, mi è stata messa sul letto e tolta solo per visitarla e lavarla. Fin qui, a parte il fatto che non abbiano fatto entrare subito mio marito, tutto regolare, anche nelle due ore successive di supervisione mia figlia mi è stata lasciata.

L'unica nota dolente dal momento in cui ho partorito fino alle dimissioni è stata la totale assenza si assistenza da parte del personale. Mia figlia aveva difficoltà nell'attacco, ma nessuna ostetrica/dottore è venuto a vedere la situazione, nonostante io provassi non si attaccava. La mattina successiva nonostante avessi informato della situazione, durante l'orario di visita i dottori facevano solo domande fredde, ma nessuno che si sia avvicinato a vedere cosa non andasse, solo una OSS vedendo che non si attaccava mi ha consigliato di comprare i paracapezzoli, così sono riuscita ad attaccarla, ma a distanza di due mesi sto ancora cercando di toglierli senza risultati.
E questa pratica è molto diffusa, per non perdere tempo a vedere cosa non vada nell'attacco consigliano l'acquisto di questo paracapezzoli senza un reale controllo, considerate che ho conosciuto altre due mamme in reparto e tutte e tre stavamo con i paracapezzoli, un po' strana come cosa?!
Ostetricia al Gemelli è un reparto in cui ho trovato una totale assenza di empatia verso noi mamme, siamo dei numeri a cui fare solo domande, senza dare spiegazioni, nessuno che realmente ti segua tanto da creare danni quando si torna a casa. Vi è una totale assenza di comunicazione, anche per quanto riguarda l'occorrente per il cambio pannolino ho dovuto chiedere io chiamando le infermiere altrimenti non ti viene fornito, ho dovuto chiedere come trattare il moncone, praticamente ti buttano in stanza e chi si è visto si è visto!
E la comunicazione è assente anche tra il personale, io sono stata dimessa a tre giorni, mentre mia figlia l'hanno tenuta un giorno in più per l'ittero; il giorno delle dimissioni neanche loro sapevano cosa fare, chi ci ha detto che saremmo andati a casa tutti insieme, poi passava un'altra infermiera e ci diceva di aspettare l'esito delle analisi. Per farla breve, hanno fatto le analisi della bilirubina alle 16.30 e ci hanno detto che non sarebbe stata dimessa alle 21.30 al cambio turno praticamente, con la scusa che non avevano i risultati, quando per la bilirubina si hanno in 5 minuti, nel frattempo alle 17.00 ci hanno fatto sgomberare la stanza perché gli serviva.

Patologia trattata
Parto.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Cesareo d’urgenza

Ho scelto di partorire al policlinico Agostino Gemelli e non lo rifarei mai più.
Arrivo in travaglio la sera del 15/04, mi dicono che ero dilatata 4,5 cm. e che sarei andata a breve in sala parto. Dopo un’ora arrivano molte altre donne che vengono portate in sala parto, a quel punto mi fanno una puntura e mi bloccano il travaglio, per poi ricoverarmi in patologia ostetrica. L’indomani vogliono fare l’induzione del parto, rifiuto, sperando che il travaglio riparta da solo, ma non è stato così. Il giorno dopo mi fanno l’induzione e mi portano in sala parto dilatata a 7 cm., erano le 18.50 del 17/04. Mio figlio nasce alle 10.30 del 18/04 con un cesareo d’urgenza (che non volevano fare) perché non aveva impegnato il canale del parto, il liquido amniotico era tinto, il bambino in sofferenza fetale e loro mi continuavano a chiedere di spingere dopo 18 ore in travaglio!
Dopo la nascita il bambino me lo hanno fatto vedere per la prima volta alle 17.00, compromettendo l’allattamento al seno. Inoltre al reparto le ostetriche non danno alcuna assistenza per favorire l’allattamento al seno, i pediatri ci hanno dimessi con prescrizione di allattare con latte artificiale. Non avrei mai pensato di essere trattata come un numero nel momento più importate della vita di una donna. Non consiglio a nessuna di partorire al policlinico Gemelli, poiché un buon reparto di ostetricia si valuta quando un parto è difficile, ma viene comunque data l’assistenza che si dovrebbe dare, non quando va tutto bene per pura fortuna!

Patologia trattata
Parto.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
3.0

Parto Covid al Gemelli

Il 24 Giugno ho dato alla luce la mia prima figlia presso il Policlinico Agostino Gemelli. Non era la struttura ospedaliera che avevo scelto ma, essendo risultata positiva al Covid 5 giorni prima del parto, il mio ospedale di riferimento non poteva più prendermi in carico. A Roma, attualmente, sono due gli ospedali che si occupano di parti Covid: Gemelli e Umberto I.
Una nota di merito va data al personale della sala parto: empatico, professionale e di grande conforto.
Per il resto, una vera delusione e un'esperienza da dimenticare. Non sono mai stata una persona polemica, non mi piace creare discussioni inutili. Stavolta penso che invece possa essere d'aiuto perché è giusto che tutti sappiano come funziona all'interno del reparto di patologia ostetrica Covid. In una situazione già molto delicata e difficile, al termine di una gravidanza stupenda e di 9 mesi senza nessun problema, l'epilogo Covid non rientrava proprio nei miei pensieri, perciò la paura negli ultimi giorni era sicuramente tanta. Arrivata al pronto soccorso, ho trascorso una notte in travaglio completamente in solitudine in una tenda Covid, con un walkie-talkie per comunicare a distanza con le ostetriche, da cui ho ricevuto supporto solo due volte in sette ore circa. Nel post-parto, ricoverata nel reparto di patologia ostetrica con la mia bambina h/24, la situazione è peggiorata. Personale privo di empatia, irraggiungibile il più delle volte, che rispondeva alle chiamate dicendo "Eh dobbiamo rivestirci, ora non possiamo venire", con un atteggiamento di superiorità che una neomamma inesperta e impaurita non merita. Mi sono ritrovata da sola, con una neonata, senza ricevere adeguato supporto. Sono state 72 ore lunghe e difficili, contavo i minuti affinché finissero.
Ora siamo a casa, siamo serene e stiamo bene, ma non dimentico, e non posso farlo perché credo che chi lavora in un reparto così delicato, chi sceglie di fare un mestiere così speciale come quello dell'ostetrica, debba farlo con cognizione di causa e con passione, umanità e comprensione. Le pazienti non sono numeri da scaricare con frasi secche e preimpostate, ma sono persone che a volte hanno bisogno anche solo di sentirsi accolte; le "mamme Covid" non sono "meno delle altre" e da "evitare perché in isolamento" ma forse meritano anche attenzioni maggiori!
Spero che la mia sia stata un'esperienza isolata e che la realtà sia molto meno traumatica, ma sentendo anche i resoconti di altre mamme nella mia situazione nutro forti dubbi a riguardo.
Ho conosciuto ostetriche molto più giovani di me: a loro va il mio pensiero. Auguro loro di potersi fermare a riflettere e chiedersi se la scelta lavorativa fatta sia stata davvero sentita o meno; non è mai troppo tardi per cambiare strada!

Patologia trattata
Parto.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

La mia esperienza al Gemelli

Nonostante siano passati due mesi e mezzo sento ancora il bisogno di parlarne. Ne ho scritto anche altrove e penso che la mia esperienza potrebbe essere utile a chi stia cercando il posto giusto in cui partorire. Se avessi letto cose del genere sarei stata più pronta, forse avrei evitato qualche trauma. La cosa più importante da dire al riguardo è che questo ospedale è dotato di un'ottima terapia intensiva neonatale: non dovrebbe mai servire, ma se serve è lì a due passi dal reparto Maternità, e nel mio caso questo è stato fondamentale. Questo dato già di per sé dovrebbe far scegliere l'ospedale a mio avviso, o comunque uno con una TIN al suo livello, e lo dico nonostante tutto quello che ho passato qui dentro. Sono stata indotta per 5 giorni, ed ogni tentativo di induzione (con relativo dolore) era somministrato da specializzandi dalla mano più o meno pesante. In particolare, la prima induzione mi ha letteralmente distrutta, fisicamente e psicologicamente, nonostante fossi entrata in ospedale con un enorme sorriso. Mi è stato praticato senza saperlo un tentativo di scollamento e successivamente l'inserimento dei famosi palloncini mi ha devastata, soprattutto per la mancanza di tatto e per la violenza della pratica eseguita da uno specializzando particolarmente invasivo e presuntuoso. Ho avuto molte perdite di sangue ed ero spaventatissima. E così via con tutte le altre induzioni. Ad un certo punto il battito della mia bambina era talmente accelerato che erano pronti a farmi una flebo. Se non fosse stato per una dottoressa che per caso mi ha visitato qualche giorno dopo altre induzioni senza risultato, sarei andata a fare l'ossitocina come previsto e raccomandato da uno dei medici del giro mattutino, rischiando tantissimo, per la mia condizione. Si è scoperto infatti che non avrei potuto partorire naturalmente per questioni fisiche, per dirla brevemente. Appena scoperto ho quindi chiesto di partorire con cesareo, naturalmente, ma a quel punto un muro si è iniziato a costruire di fronte a me: le reazioni dei dottori erano sorprese e indispettite, provavano a dissuadermi in ogni modo pur di farmi continuare l'induzione (ovvero ricominciare il giro visto che le avevo provate tutte senza risultato)... anche di fronte all'evidenza il parto deve essere naturale, insomma. In più, mi è stato detto che il fallimento delle induzioni probabilmente era dovuto ai troppi chili presi in gravidanza. E ho sentito che tanti cesarei vengono fatti solo perché d'urgenza. Non potevo credere ai miei occhi e alle mie orecchie. Ho dovuto firmare per il cesareo per volontà materna, sfinita e impaurita. In questi giorni però, leggo di tante esperienze ancora peggiori e di cesarei alla fine neanche fatti e conseguenze pesanti per mamma e bambino... Mi ritengo quindi estremamente fortunata. Per fortuna inoltre, l'intervento è stato condotto da un'equipe magnifica e preparatissima, che non smetterò mai di ringraziare. Per la fase successiva nel reparto maternità per l'avvio all'allattamento... Sorvolo o dovrei scrivere un post altrettanto lungo. Spero di essere stata utile a qualcuno.

Patologia trattata
Gravidanza.
Parto cesareo.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
2.0

Parto cesareo

Ho partorito il 31/08/2020 con TC dopo 18 ore di travaglio. Arrivo al PS alle 2.00 di notte, alle 3.00 tampone a me e mio compagno. I risultati di lui sono arrivati alle 14.00 del giorno dopo, perciò sono stata sola per la gran parte del travaglio. In sala parto ostetriche e personale medico giovane, competente e professionale.
Il problema è stato il reparto di ostetricia (trattamento non solvente): stanza sporca e piccola, polvere ovunque, armadio sporco con ante rotte, pulizie sommarie, lenzuola logore e macchiate e cambiate solo il 3° giorno di ricovero dopo reiterate richieste. La poltrona-letto per l’accompagnatore era impossibile da aprire durante la notte perché non c’era spazio a sufficienza e, soprattutto, il personale non forniva neppure le lenzuola pretendendo che fossero portate da casa. Indispensabile la presenza costante dell’accompagnatore perché il personale (infermiere e ostetriche) è numericamente insufficiente rispetto ai posti letto, oltre che maleducato e scontroso (nessuna assistenza per l’allattamento, ingressi bruschi in stanza durante la notte senza un minimo rispetto dei tentativi di riposo di frastornati neo genitori).
Dulcis in fundo: alla consegna del libretto di dimissioni del neonato, era stato indicato un gruppo sanguigno errato, corretto solo dopo l’attento rilievo del papà!
Nota positiva: il cibo.

Patologia trattata
Parto cesareo.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Reparto Patologia ostetrica area Covid-19

Personale scadente che non sa rispondere alle domande; medici che mi hanno tenuta ricoverata ma non mi hanno visitata, solo dopo 10 giorni si sono ricordati di scoprirmi la ferita del cesareo e medicarla... Non ho potuto parlare con nessun medico, non mi hanno cambiato mai le lenzuola nonostante si dovrebbe stare in un posto asettico; pulizie zero. Tornata dalla sala operatoria non mi sono mai stati misurati i parametri vitali, anzi, me li dovevo misurare da sola.
L'unica nota positiva è stata il cibo! Meno male che l'ultimo giorno ho rifiutato le cure e ho firmato e sono uscita con la mia bambina.
Poi non parliamo dell'ufficio per la registrazione delle nascite, a me non hanno fatto andare perché ero ricoverata nel reparto Covid, ma neanche il papà della bambina hanno fatto andare nonostante avesse il tampone negativo, e nonostante io non abiti con il papà della bambina, quindi ci sono stati zero contatti. Così mi hanno fatto registrare obbligatoriamente la bambina a mio nome.
Poi però in reparto entrano persone senza neanche i guanti!

Patologia trattata
Parto cesareo.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Pessima esperienza

Mia moglie di anni 41 finiva i giorni il 1 novembre. Venerdì 30 ottobre fa il terzo monitoraggio e le contrazioni sono ancora troppo sporadiche, le viene comunicato dalla dottoressa di turno che sarebbe stata chiamata il sabato per ricovero e conseguente induzione del parto (vista l'età, ma anche l'organizzazione ospedaliera). Lei manifesta la propria contrarietà, ma decide comunque di farsi ricoverare. Partorisce la notte del 3/11 (e viene derisa dalla dottoressa di turno, la stessa del venerdì mattina al monitoraggio, perchè secondo lei mia moglie "aspettava la luna").
Mercoledì mattina le fanno un tampone (anticovid) di controllo (quelli del venerdì mattina suo e mio erano negativi), il risultato ci viene comunicato la sera del mercoledì (positivo). Alle 2:30 fanno il tampone anche a me e mi cacciano fuori dall'ospedale. Non potendo tornare a casa (perchè a casa avevo un bimbo di 15 mesi e i suoceri settantenni) e nemmeno in albergo (sospetto positivo poichè a contatto con una positiva) sono stato costretto a dormire in macchina.
Mia moglie è stata accompagnata a casa la notte tra il venerdì e il sabato (con una bimba nata tre giorni prima) da un'auto attrezzata anticovid (puzzava da paura e l'autista sveva la mascherina abbassata).
Morale della favola: 14 giorni di quarantena fiduciaria per me + 10 giorni di isolamento per mia moglie. Tamponi di controllo negativi ed ESAME SIEROLOGICO DI MIA MOGLIE NEGATIVO (fatto dopo 20 giorni). Ed io che avevo chiesto un tampone di controllo per evitare fosse stata una falsa positiva...

Patologia trattata
Parto.
Voto medio 
 
4.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

NON MI HANNO AIUTATA AD ALLATTARE

Sono stata trattata benissimo, seguita meravigliosamente per tutta la durata della gravidanza; il parto è stato assolutamente fantastico. L'incubo é sorto una volta che io e la mia bambina siamo passate nel reparto maternità. Mia figlia è nata a 41+3 dopo una induzione di parto, ma è nata di 2710 gr. La notte stessa (a due ore dal parto) mi è stata tolta dalla stanza per qualche ora e senza alcuna spiegazione, ricevuta solo dopo mia insistenza, dicendomi che era fredda, e cominciando a consegnarmi biberon da somministrarle senza farmi vedere, nonostante le abbia scongiurato, come si allattasse al seno. Nei giorni seguenti ho chiesto a tutte le infermiere ed ostetriche di turno di aiutarmi ad allattare, ma una sola persona mi ha semplicemente preso la bimba e l'ha attaccata al seno, senza sincerarsi mai che prendesse effettivamente il latte, che lo deglutisse. É poi arrivato l'ittero, che a dire della pediatra era pericoloso perché sorto nelle prime 24h ore di vita della neonata, e che quindi dovevo assolutamente lavorare con l'aggiunta se desideravo che venisse dimessa insieme a me, altrimenti la bilirubina non si sarebbe abbassata e avrei dovuto lasciarla ricoverata. Morale della favola, sono tornata a casa desiderosa di togliere l'aggiunta, allattando normalmente mia figlia, che ho scoperto solo dopo una corsa al PS pediatrico che non aveva assimilato nulla del mio latte, supponendo superficialmente che io non avessi latte, e mi hanno aumentato l'aggiunta. Solo dopo una quasi depressione post partum, svariate lacrime ed una consulenza privata con una ostetrica non del Gemelli, ho scoperto che la neonata non deglutiva perché ormai abituata al biberon, ed essendo nata piccola di statura, non aveva avuto sin dall'inizio la forza di suzione di un bambino normo peso, indi per cui la colpa è di chi, nonostante reiterate richieste, non ci ha aiutate ad un corretto attaccamento visto che la priorità era solo quella di abbassare i livelli di bilirubina nel sangue. Pessima esperienza, semmai dovessi avere un altra gravidanza, sicuramente dovrò scegliere un altro ospedale per colpa del reparto maternità e della scarsa, scarsissima attenzione che hanno avuto nei confronti della costruzione del rapporto madre-figlio, di cui avrei avuto tanto bisogno e che desideravo da tutta una vita.
Sentiti ringraziamenti.

Patologia trattata
Placenta previa.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

ECOGRAFIA MORFOLOGICA

Non ho scelto io di andare al Gemelli di venerdì pomeriggio per una ecografia morfologica. Me lo hanno dato loro l'appuntamento.
La dottoressa Silvia d'Ippolito troppo presa dai suoi impegni, mi ha fatto una ecografia sommaria ad uno solo dei gemelli, dicendomi che era femmina e poi scrivendo maschio. Per il secondo gemello, che è maschio, non ha avuto tempo e mi ha detto di tornare. Rifacendomi l'impegnativa che avevo già pagato una volta.

Non mi ha chiesto l'altezza ed ha scritto 145 cm., peccato che io sia alta 173 cm.

Davvero una pessima esperienza.
Andrò privatamente. Questo reparto è molto bello ma solo all'apparenza.

Patologia trattata
ECOGRAFIA MORFOLOGICA.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
1.0

Accoglienza PS ginecologico pessima!!!

Mi sono recata al PS perché avevo notato delle anomalie nella gravidanza (III gravidanza). Arrivata in accoglienza, la signora incomincia con una serie di domande che neanche in caserma fanno. Ad ogni mia risposta dei miei malesseri, rispondeva con superficialità dicendo che era tutto normale e che tanto non avrebbero fatto nulla per il fatto che avevo poche settimane (36); poi mi dice che lì non si ci reca per qualsiasi cosa, a meno che non si abbia una emorragia. Quindi dovevo aspettare che mio figlio ed io stessimo in pericolo di vita per essere idonei al PS?!
Alla fine mi fa la GRAZIA di inserirmi nelle visite.
Dopo aver controllato tutto con l'ostetrica e la sua equipe (loro sì che sono state molto rassicuranti e soprattutto UMANE), mi rimandano a casa con il referto da seguire - e con scritto che per qualsiasi cosa potevo tornare. Successivamente, dopo qualche giorno, torno per altri dolori e chi mi ritrovo?? la stessa signora della volta precedente. Mi fa attendere prima di entrare perché stava facendo un ricovero al computer, però minuti dopo la sento parlare al telefono dell'ospedale con la madre, perché non penso la paziente si chiami "mamma". Dopo aver fatto le sue telefonate, mi fa accomodare e ricominciamo con l'interrogatorio. Alchè arriva al punto di dirmi scocciata "ehh ma lei non puoi venire sempre per ogni cosa! Poi queste cose siamo noi che le paghiamo!". Io rimango allibita dalla cafoneria con la quale si era permessa di dirmi certe cose... Alchè come ultima cosa le dico che ogni volta che vedrò delle anomalie dovrò recarmici. Il tutto per dire che é stata la mia peggior esperienza lì in ostetricia. E che persone con un tale "tatto" nel trattare le persone e rispettarle, non dovrebbero trovarsi lì! L'accoglienza é il primo impatto con i pazienti ed entrare con ansia nei reparti per colpa di una persona inqualificabile non é assolutamente accettabile. Una donna incinta deve trovarsi rassicurata e non giudicata in quel modo. Inaccettabile!

Patologia trattata
Perdita del tappo con contrazioni.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
1.0

Pronto soccorso ostetrico

Sono stata al pronto soccorso ostetrico tre sera fa per una febbre di 38,5 dalla giornata incinta di circa 3 settimane. Giunta in sede, sono rimasta piacevolmente colpita dall'ingresso, dalla pulizia, dall'illuminazione, ma il servizio è stato pressoché inesistente... Mi hanno misurato la temperatura con un 'termometrino' che non funzionava, non mi hanno visitata e mi hanno rimandata a casa con un po' di tachipirina... Sono andata il giorno dopo al San Camillo, dove sono stata visitata e ho risolto il problema. Diagnosi: Tonsillite con placche. Cura: 7 giorni di antibiotico. Inizio ora dopo 5 pasticche di antibiotico a stare meglio. Lasciate stare il Gemelli, è una bella scatola vuota.

Patologia trattata
Nemmeno ci hanno provato..
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
3.0

Da dimenticare!!!!!

Hanno diagnosticato a mia figlia, senza ciclo da due mesi e mezzo con dolori pelvici e nausea, una banale vulvodinia ed endometriosi insieme, a detta loro, ad uno stress psicologico. Un famoso dottore l'ha visitata ed ha sentito tante feci. Ci ha liquidato con una purga ed un farmaco per mettere a riposo le ovaie per 6 mesi (menopausa). Morale della favola: le feci che sentiva l'illustre medico, non era altro che un FETO.. sì, mia figlia è incinta al terzo mese di gravidanza.
GRAZIE, nemmeno in grado di riconoscere una gravidanza.. Non lo consiglierei neanche al mio peggior nemico...

Patologia trattata
Vulvodinia e stress.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Esperienza negativa

Dopo una visita in studio privato, rifiuto l'intervento a pagamento e vengo così messa in lista d'attesa. Dopo ben 9 mesi in lista d'attesa, con continue telefonate di sollecito, non era ancora possibile il mio ricovero. Le mie condizioni nel frattempo sono peggiorate e quindi ho deciso di fare intervento altrove....

Patologia trattata
Ginecologica.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Pessimo!

Solo dopo 4 mesi di continui ricoveri per vomito continuo e dolori addominali e dopo due gastroscopie, si sono accorti della presenza di un'ernia iatale. Fino a quel momento i dottori affermavano con gran sicurezza che fosse un problema psicologico, suggerendo addirittura alla paziente di evitare di vedere i parenti (che conoscendola ovviamente continuavano a ripetere loro che non c'era nessun problema psicologico) per qualche giorno, facendola andare dallo psicologo e dallo psichiatra (non suggerendole di farlo, ma dicendole che era necessario, che doveva farlo!).
A causa di questo loro errore, le venivano somministrati ansiolitici e antidepressivi (Lexotan e Tavor), mattina e sera. Un pomeriggio hanno faticato non poco per svegliarla, a causa di questi farmaci, tant'è che le stesse infermiere hanno d'urgenza chiamato un dottore per accertarsi che fosse tutto nella norma...
Iniziano i dolori una settimana prima del cesareo programmato. Le somministrano il Buscopan. La cosa si ripete due gg. dopo, le ridanno il Buscopan! Dopo poche ora però i dolori ricominciano, ripetute chiamate e il dottore non arriva. Il monitoraggio è ok quindi per loro va bene così. I dolori aumentano, sospetto che stia entrando in travaglio. Il medico chiama l'anestesista e non si fa più vivo nessuno, vengono richiamati e la risposta è che il cesareo non si può fare perché ha bevuto un goccino di acqua 4 ore fa, che le sale parto sono piene e che domani ci sarà più personale... Inaudito!!!

Patologia trattata
Gestazione problematica in donna diabetica.
Voto medio 
 
4.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Parto cesareo

Mi sono trovata malissimo riguardo l'assistenza del personale medico sia prima che dopo il cesareo. I dottori prendevano decisioni sul mio stato dietro la porta della stanza in cui mi trovavo, commentando a voce alta, permettendomi di sentire le loro opinioni in merito. Pochissimo rispetto dei protocolli stabiliti dall'oms riguardo il parto. Nessun tipo di assistenza da parte delle ostetriche di turno che si limitavano a fare la visita ogni tanto come routine, senza prendere in esame anche l'aspetto psicologico della paziente. Nessun tipo di aiuto nel post operatorio da parte degli infermieri, e nessun tipo di aiuto per quanto riguarda l'allattamento.

Patologia trattata
Parto cesareo.
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